Una famiglia normale 5 - Scopate insieme io e la mia mamma.
di
Andrea2022
genere
incesti
Nello stesso momento, io e mio fratello stavamo vivendo, seppure in posti diversi, il sogno incestuoso della nostra vita: Fare l'amore con mio padre io e con nostra madre lui!
Non ne avevamo mai parlato tra noi o con i nostri genitori sino a pochi giorni prima ance se, entrambi, avevamo lo stesso sogno.
La pulce, anche se in modo totalmente inconsapevole ed innocente, ci era stata innestata, anche se in tempi diversi (Per via della differenza di età con mio fratello), sin dalla nostra pubertà.
A me, (pur avendo due anni meno di mio fratello, per una precoce maturazione sessuale delle donne) era successo prima di lui.
Al comparire delle mie prime mestruazioni, mia madre mi aveva dato tutte le informazioni e, dopo avermi spiegato ogni cosa ed ogni pericolo al quale andavo incontro, mi aveva portata dal suo ginecologo per farmi prescrivere la pillola.
Al ritorno a casa, mi aveva spiegato che la maturazione della donna, non era solo un pericolo ma poteva anche essere, fonte di piacere.
Per darmene una prova pratica, mi aveva accarezzata spiegandomi quali fossero le fonti di piacere di una donna e regalandomi lei stessa con le dita e la lingua, un violento orgasmo.
Naturalmente, mi ero ben guardata dal raccontarle che già facevo quei giochi con mio fratello.
La stessa cosa era successa con Bruno al quale mia madre, faceva la doccia anche quando, superata la pubertà, aveva varcato la soglia dell'adolescenza con l'apparizione dei primi peli pubici con la conseguente tempesta ormonale di cui godevo già appieno io.
Mentre l'asciugava dopo avergli fatto la doccia, mio fratello aveva avuto una erezione assai diversa dalle precedenti che avevano costretta mia madre a commentare: "Wow Bruno. che pisellone.. e com'è grande e duro.. sei diventato davvero un ometto!"
Non aveva ancora terminato il suo stupito commento che dalla cappella del suo pisellone, un violento getto di sperma, aveva colpito mia madre sull'accappatoio, sul viso e sui capelli. "Wow che spuzzo.. sei davvero una pompa umana cucciolo!"
Aveva commentato prima di raccogliere con le dita le gocce di sperma per portarsele tra le labbra.
Poi, dopo averglielo ripulito con la lingua, lo aveva salutato "Cucciolo, adesso sei un uomo e da oggi, dovrai fare la doccia da solo!"
A quel tempo, la mamma non sapeva ancora che io e mio fratello avevamo smesso di giocare al dottore sin dal giorno in cui avevo cominciato a prendere la pillola.
Quella sera stessa mi aveva sverginata anche se, per godere anche dei suoi caldi spruzzi dentro di me, avrei dovuto aspettare qualche mese ancora.
Questi i primi assaggi di quello che sia io che mio fratello stavamo vivendo in quel momento.
Io ero nuda, sul letto coniugale dei mie genitori, abbracciata a mio padre col corpo pieno del seme del suo piacere e dei miei abbondanti umori.
Nello stesso momento, sul monitor del PC collegato al nostro smart phone, appariva l'immagine di mia madre che a cosce spalancate, mostrava un rivolo biancastro di sperma che fuorusciva dal suo sesso aperto mentre con la lingua, ripuliva il cazzo ancora gocciolante di suo figlio.
Con mio padre, avevo continuato a fare l'amore per tutta la notte sino all'alba anche se lui, era riuscito a venire solo tre (Meraviglia! Due volte infiammandomi l'utero ed una direttamente in gola) volte mentre io, con l'aiuto della sua lingua, delle sue sapienti mani e di alcuni tois che usava quando giocava con mia madre, avevo goduto sino allo sfinimento.
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Non ne avevamo mai parlato tra noi o con i nostri genitori sino a pochi giorni prima ance se, entrambi, avevamo lo stesso sogno.
La pulce, anche se in modo totalmente inconsapevole ed innocente, ci era stata innestata, anche se in tempi diversi (Per via della differenza di età con mio fratello), sin dalla nostra pubertà.
A me, (pur avendo due anni meno di mio fratello, per una precoce maturazione sessuale delle donne) era successo prima di lui.
Al comparire delle mie prime mestruazioni, mia madre mi aveva dato tutte le informazioni e, dopo avermi spiegato ogni cosa ed ogni pericolo al quale andavo incontro, mi aveva portata dal suo ginecologo per farmi prescrivere la pillola.
Al ritorno a casa, mi aveva spiegato che la maturazione della donna, non era solo un pericolo ma poteva anche essere, fonte di piacere.
Per darmene una prova pratica, mi aveva accarezzata spiegandomi quali fossero le fonti di piacere di una donna e regalandomi lei stessa con le dita e la lingua, un violento orgasmo.
Naturalmente, mi ero ben guardata dal raccontarle che già facevo quei giochi con mio fratello.
La stessa cosa era successa con Bruno al quale mia madre, faceva la doccia anche quando, superata la pubertà, aveva varcato la soglia dell'adolescenza con l'apparizione dei primi peli pubici con la conseguente tempesta ormonale di cui godevo già appieno io.
Mentre l'asciugava dopo avergli fatto la doccia, mio fratello aveva avuto una erezione assai diversa dalle precedenti che avevano costretta mia madre a commentare: "Wow Bruno. che pisellone.. e com'è grande e duro.. sei diventato davvero un ometto!"
Non aveva ancora terminato il suo stupito commento che dalla cappella del suo pisellone, un violento getto di sperma, aveva colpito mia madre sull'accappatoio, sul viso e sui capelli. "Wow che spuzzo.. sei davvero una pompa umana cucciolo!"
Aveva commentato prima di raccogliere con le dita le gocce di sperma per portarsele tra le labbra.
Poi, dopo averglielo ripulito con la lingua, lo aveva salutato "Cucciolo, adesso sei un uomo e da oggi, dovrai fare la doccia da solo!"
A quel tempo, la mamma non sapeva ancora che io e mio fratello avevamo smesso di giocare al dottore sin dal giorno in cui avevo cominciato a prendere la pillola.
Quella sera stessa mi aveva sverginata anche se, per godere anche dei suoi caldi spruzzi dentro di me, avrei dovuto aspettare qualche mese ancora.
Questi i primi assaggi di quello che sia io che mio fratello stavamo vivendo in quel momento.
Io ero nuda, sul letto coniugale dei mie genitori, abbracciata a mio padre col corpo pieno del seme del suo piacere e dei miei abbondanti umori.
Nello stesso momento, sul monitor del PC collegato al nostro smart phone, appariva l'immagine di mia madre che a cosce spalancate, mostrava un rivolo biancastro di sperma che fuorusciva dal suo sesso aperto mentre con la lingua, ripuliva il cazzo ancora gocciolante di suo figlio.
Con mio padre, avevo continuato a fare l'amore per tutta la notte sino all'alba anche se lui, era riuscito a venire solo tre (Meraviglia! Due volte infiammandomi l'utero ed una direttamente in gola) volte mentre io, con l'aiuto della sua lingua, delle sue sapienti mani e di alcuni tois che usava quando giocava con mia madre, avevo goduto sino allo sfinimento.
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