Mi faccio scopare dal fidanzato della mia migliore amica

di
genere
gay

Ieri ho passato l'intera giornata con Matteo a casa sua: mi ha aiutato coi compiti, abbiamo parlato, guardato la televisione, pranzato assieme e ovviamente abbiamo poi scopato.
Gli ho raccontato del fatto che ho detto ai miei che sono gay e che ormai vado in giro come mi pare, tutto ciò abbracciati nudi sul letto.
"Hai deciso allora?" Mi chiese improvvisamente.
"Su cosa scusami?" Risposi confuso.
"Lo sai dai non fare lo sciocco, hai deciso me o Luca?"
"Non lo so Matte, devo ancora essere pienamente sicuro, mi spiace. Non voglio fare una scelta di cui mi pentirò, per ora preferirei continuare ancora per un po' così, per favore."
Matteo si fece serio e mi disse: "Credevo mi amassi."
"Ma io ti amo, anche tanto, forse anche quasi più che di Luca, ma..."
"Ma cosa? Se mi amassi davvero come dici avresti già scelto"
Continuammo a discutere per un po', sempre a letto, ma poi si sistemò tutto.
Uscii da casa sua per le 18:00, più o meno, iniziando ad incamminarmi verso la fermata del autobus; mentre camminavo meditavo su chi scegliere tra Luca e Matteo ma non riuscivo lo stesso.
Ieri sera, comunque, sarei dovuto andare a casa della mia migliore amica, della mia età, a dormire quindi ero fermo alla fermata del bus ad aspettare il mezzo. C'erano due ragazzi di circa 16 anni, quindi anche loro della mia età, di passaggio che fecero una battuta omofoba nei miei confronti per via di com'ero vestito, con pantaloncini jeans poco più sotto il sedere, calze a rete, una maglietta scollata rosina che lasciava intravvedere un po' la pancia e uno zainetto con dentro la mia roba per la notte, visto che non sarei stato a casa mia a dormire. Risposi a tono debito a quei due tanto che se ne andarono con vergogna, la gente che era lì, adulti principalmente, mi fece i complimenti per il fatto che sono riuscito a farmi valere.
Comunque subito dopo arrivò l'autobus, salii e mi diressi a casa della mia amica.
Suonai il citofono e mi aprì il portone, salii col ascensore fino al quinto piano del palazzo, suonai il campanello di casa sua e mi aprì la porta.
"Ehi teso ('diminutivo' di tesoro)." Mi disse felice e entusiasta abbracciandomi.
"Ehi amio." Risposi io scherzosamente.
Mi fece togliere le scarpe e mi fece entrare.
Vidi un ragazzo sul divano in soggiorno.
"Teso lui è Federico, il mio ragazzo." Mi disse lei.
Mi presentai e mi sedetti insieme a loro sul divano.
Era carino come ragazzo, ha 17 anni, è moro, occhi verdi, parecchio alto.
Federico aveva una faccia starna, quando mi vide divenne tutto rosso come se gli piacessi, ma pensai che fosse solo un'impressione.
Le raccontai nuovi fatti su Luca e Matteo, è l'unica che sa la mia situazione, e sul fatto che devo scegliere tra loro; parlammo un po' e, come ogni volta che facciamo questi discorsi, si schierò dalla parte di Matteo, consigliandomi sempre di scegliere lui.
Arrivarono le 20:00, i genitori di Serena (la mia migliore amica) non erano a casa, erano in campagna, quindi avevamo la casa tutta per noi. Ordinammo la pizza e quando arrivò mangiammo sul divano guardando Netflix, loro due presero qualche birra, io Coca-Cola e basta. Una volta finito di mangiare continuammo a guardare la televisione: Serena era avvinghiata a Federico e io ero accanto a lui. Ad un certo punto lui sbadigliò, fece come per stirarsi ma poi mi appoggiò la mano sulla mia spalla tirandomi verso di sé senza farsi vedere da Serena. Ero confuso ma non ci pensai più di tanto.
Serena continuava a bere parecchio si sarà bevuta cinque bottiglie da 66cl, Federico fortunatamente dopo la prima si fermò.
Continuammo a guardare la televisione, erano le 2:30 del mattino, Serena era collassata, dormiva come un sasso e russava. Fu Federico a farmelo notare così, visto che era tardi, spegnemmo la televisione, le mise una coperta addosso e la lasciammo dormire sul divano. Andammo verso le camere da letto e chiudemmo la porta che le divideva dalla sala dove si trovava Serena.
Io e Federico entrammo nella stanza dove avremmo dovuto dormire tutti e tre assieme.
"Tu dormi sempre qui o vai in un altra camera?" Mi chiese sottovoce iniziando ad arrossire.
"Beh, non mi vuoi scusa?" Chiesi io scherzosamente.
"No no, anzi mi farebbe molto piacere stare...beh...con te...a dormire"
"Perfetto allora." Continuai "Io però non ho tanto sonno, te invece?"
"Già nemmeno io."
Ci sedemmo sul letto. Era tutto rosso e certe guardava, come se i suoi occhi fossero attirati, le mie gambe che tenevo accavallate mentre lui cercava a fatica di distogliere lo sguardo.
"Fede, sei sicuro di essere completamente etero?" Domandai di colpo.
Fece una faccia stupita diventando sempre più rosso. Non mi rispose.
Mi alzai e andai a chiudere la porta della camera; mi risedetti affianco ancora a lui. Era molto teso e non riusciva a guardarmi. Mi avvicinai lentamente e gli misi una mano sul cazzo iniziando a massaggiarglielo.
"Sta tranquillo Fede, il tuo segreto è al sicuro con me." Dissi sensualmente. Lui alzò la testa e mi guardò, finalmente, negli occhi poi mi baciò. Piano piano allungò la mano e iniziò a massaggiare anche il mio, non mi capitava spesso che quelli con cui facevo sesso mi toccassero il cazzo.
Mi staccai di colpo e iniziai a spogliarlo e a spogliarmi e mentre lo facevo dissi: "Mettiamo le cose in chiaro, sarà solo una cosa di una notte e basta, sei il fidanzato della mia migliore amica e già così le sto facendo un torto enorme."
Lui annuì e una volta completamente nudi iniziai a massaggiargli le palle per poi infilarmi immediatamente il suo cazzo in bocca, iniziai a fargli un pompino.
"Poi dimmi chi li fa meglio i pompini tra me e Serena." Dissi scherzosamente continuando.
Mi venne in bocca davvero tanto, me la riempì; bevvi tutto e poi mi staccai. Mi girai e mi misi a pecorina aprendo le gambe il più possibile, girai la testa e lo guardai "Infilamelo dentro, fammi vedere che sai fare." Dissi in modo da farlo eccitare ancora di più. Non aveva il cazzo così grosso, rispetto a quelli a cui sono abituato, sarà stato di circa 18cm, non molto lungo ma comunque poteva avere del potenziale, aveva un bel diametro.
Una volta detto ciò mi rigirai aspettando che il suo cazzo mi penetrasse ma subito sentii che mi stava iniziando a leccare il buchino, cosa completamente nuova per me, non mi era mai capitato, però devo dire che era piacevole. Finì e subito me lo mise dentro. Come immaginavo non lo sentii così tanto, per lo meno non da fare i miei soliti gemiti e urletti, comunque lo lasciai fare lo stesso, non si butta mai via una scopata.
Continuò ma notai che era abbastanza imbranato, gli dovetti dare una mano io andando un po' avanti e indietro col corpo.
Venne di nuovo, ma non eiaculò.
Una volta finito ci mettemmo il pigiama e andammo a dormire assieme nello stesso letto.
Ci siamo svegliati io e Federico per le 10:00, Serena era ancora sul divano a dormire, la svegliammo e una volta sveglia aveva un forte mal di testa.
Abbiamo fatto colazione tutti assieme e sono tornato poi a pranzo a casa mia.
scritto il
2023-04-07
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