Sono promosso ora prof?
di
Roby123
genere
gay
Purtroppo quest'anno sono stato rimandato, anche se in una sola materia. La materia in questione è greco; che rabbia che mi è venuta, anche perché il professore che mi ha rimandato è anche quello che mi aveva scopato prima che la scuola finisse, maledetto porco (vedere storia ho scopato col mio prof di greco). Vabbè c'è da dire che comunque avevo 4,9 di media quindi posso capire che mi abbia rimandato.
Ieri quindi ho finito l'esame, era la parte orale della prova e il giorno prima era la parte scritta. Nella parte scritta il mio prof non si era presentato, c'erano altri professori; ieri almeno nell'orale ad interrogarci c'era lui, il problema fu che arrivò per l'interrogazione un ora e mezzo in ritardo.
Alla fine iniziò ad interrogarci, ci chiamava uno ad uno nella classe in ordine alfabetico, a dover sostenere la prova eravamo io e altri sei miei compagni di classe, io ero la V quindi ero l'ultimo che sarebbe stato chiamato per l'interrogazione.
Vidi i miei compagni uscire abbastanza soddisfatti per la prova svolta, alcuni più di altri ma in generale non preoccupati. Uscì dalla classe il ragazzo prima di me e dopo circa due minuti da quando uscì sentii il mio nome essere chiamato da dentro la classe. Era tardi, era l'una e mezza quando venni chiamato, in corridoio c'era una bidella che faceva da sorveglianza rimasta ormai sola visto che tutti i miei compagni se n'erano andati ed io ero nella classe.
Ci salutammo io e il prof, iniziò l'interrogazione. Il tutto durò circa mezz'ora, lui mi disse che poteva bastare come prova orale ma di disse di rimanere lì un attimo. Lui si alzò e andò verso la porta sporgendosi verso fuori, disse alla bidella che la cosa sarebbe stata ancora lunga e visto che era tardi le chiese le chiavi della classe in modo tale che quando avrebbe finito di "interrogarmi" l'avrebbe chiusa lui. Gli porse le chiavi, si salutarono e la bidella se ne andò. Aspettò un attimo sulla porta, io intanto ero ancora seduto che guardavo cosa faceva, probabilmente aspettava che la bidella girasse l'angolo per poi scomparire dalla sua vista. Ad un tratto si mosse, afferrò la maniglia della porta e se la accompagnò verso se chiudendola, infilò la chiave nella serratura facendo due giri per chiuderla. Sospirò e si risedette di fronte a me.
"Come mai" dissi "ha chiuso la porta a chiave?"
Lui mi guardava, poi parlò "Volevo assicurarmi che nessuno potesse disturbarci."
"In che senso, prof?" Sapevo perfettamente cosa intendesse. Lui non mi rispose, continuava a guardarmi.
"D'accordo, immagino di aver capito." Mi alzai, andai dietro la cattedra, il prof andò leggermente indietro con la sedia e mi sedetti a cavalcioni guardandolo sulle sue gambe, gli misi le braccia intorno al collo, mi avvicinai fino a che le nostre labbra si toccarono iniziando così a baciarci. Lui, mentre mi baciava, mi carezzava i fianchi per poi scendere con le mani verso il sedere, lì si fermarono continuando a massaggiarlo.
"Non è che si sta prendendo troppe libertà, prof?" Dissi improvvisamente staccandomi dalle sue labbra.
Lui mi guardo senza dire nulla e riprese a baciarmi. Non dissi nulla, d'altro canto non butto mai via una scopata.
Mise le mani sotto il mio sedere alzandosi tenendomi in braccio, io avvinghiato con braccia e gambe attorno al suo corpo, mi fece sedere sul lato corto della cattedra, continuando a baciarlo gli slacciai i pantaloni, infilai la mano nelle sue mutande gli afferrai il cazzo e glielo tirai fuori segandoglielo lentamente. Mi staccai dalle sue labbra, scesi dalla cattedra, mi misi in ginocchio davanti a lui, mi guardava, impugnai meglio il suo cazzo iniziandoglielo a segare più velocemente, gli leccai la punta dolcemente, frattanto lo guardavo a vedevo che già iniziava a provare molto piacere. Sempre guardandolo dritto negli occhi aprii bene la bocca infilandomelo tutto in gola, iniziai a succhiarglielo. Usai parecchia saliva proprio perché sapevo perfettamente che dalla mia bocca sarebbe passato ad un altro buco un po' più in basso. Infatti mi prese e mi alzò "Siediti sulla cattedra." Mi disse.
Ero seduto praticamente sullo spigolo, mi sfilò i pantaloncini e le mutandine, mi prese le cosce aperte trascinandomi il più possibile verso di lui, mi poggiavo con le mani sulla cattedra per non cadere all'indietro. Mi guardava non resistette alla tentazione così mi baciò. Impugnò il suo cazzo, appoggiò la punta sul mio buchino per poi iniziare a spingere col bacino e a tirare leggermente le mie gambe verso di lui, ormai avevo l'interno coscia appoggiato sul suo petto e le gambe che andavano sulle sue spalle.
Piano piano lo infilava iniziando quindi ad incularmi, prima piano poi aumentava lentamente la velocità.
"Oh sì, mi sbatta più forte prof, sono tutto suo." Dissi ansimando e con la voce spezzata per le botte col suo pube sul mio culo.
Continuò finché ad un certo punto sentimmo bussare alla porta, sia il mio che il suo cuore probabilmente si fermarono.
"Professore, tutto bene?" Era la voce della bidella di prima.
Senza aprire la porta urlò "Sì sì, tutto bene, però non abbiamo ancora finito, però siamo verso la fine." Era molto sicuro di sé, la bidella sentimmo che se ne andò, tutti e due tirammo u sospirò di sollievo. Ero in piedi di fronte alla cattedra "Bene continuiamo" disse. Mi girò, mi piegò a novanta arrivando a poggiare con la faccia sulla cattedra, mi aprì bene le gambe e subito me lo infilò. Si iniziava a sentire il clap clap mentre mi inculava finché mi venne dentro. Lo tirò fuori e subito iniziai a gocciolare. Ci vestimmo.
"Quindi, sono promosso prof?"
"Devo vedere. Ora vai che è tardi."
Mi aprì la porta e iniziai ad andarmene.
Ieri quindi ho finito l'esame, era la parte orale della prova e il giorno prima era la parte scritta. Nella parte scritta il mio prof non si era presentato, c'erano altri professori; ieri almeno nell'orale ad interrogarci c'era lui, il problema fu che arrivò per l'interrogazione un ora e mezzo in ritardo.
Alla fine iniziò ad interrogarci, ci chiamava uno ad uno nella classe in ordine alfabetico, a dover sostenere la prova eravamo io e altri sei miei compagni di classe, io ero la V quindi ero l'ultimo che sarebbe stato chiamato per l'interrogazione.
Vidi i miei compagni uscire abbastanza soddisfatti per la prova svolta, alcuni più di altri ma in generale non preoccupati. Uscì dalla classe il ragazzo prima di me e dopo circa due minuti da quando uscì sentii il mio nome essere chiamato da dentro la classe. Era tardi, era l'una e mezza quando venni chiamato, in corridoio c'era una bidella che faceva da sorveglianza rimasta ormai sola visto che tutti i miei compagni se n'erano andati ed io ero nella classe.
Ci salutammo io e il prof, iniziò l'interrogazione. Il tutto durò circa mezz'ora, lui mi disse che poteva bastare come prova orale ma di disse di rimanere lì un attimo. Lui si alzò e andò verso la porta sporgendosi verso fuori, disse alla bidella che la cosa sarebbe stata ancora lunga e visto che era tardi le chiese le chiavi della classe in modo tale che quando avrebbe finito di "interrogarmi" l'avrebbe chiusa lui. Gli porse le chiavi, si salutarono e la bidella se ne andò. Aspettò un attimo sulla porta, io intanto ero ancora seduto che guardavo cosa faceva, probabilmente aspettava che la bidella girasse l'angolo per poi scomparire dalla sua vista. Ad un tratto si mosse, afferrò la maniglia della porta e se la accompagnò verso se chiudendola, infilò la chiave nella serratura facendo due giri per chiuderla. Sospirò e si risedette di fronte a me.
"Come mai" dissi "ha chiuso la porta a chiave?"
Lui mi guardava, poi parlò "Volevo assicurarmi che nessuno potesse disturbarci."
"In che senso, prof?" Sapevo perfettamente cosa intendesse. Lui non mi rispose, continuava a guardarmi.
"D'accordo, immagino di aver capito." Mi alzai, andai dietro la cattedra, il prof andò leggermente indietro con la sedia e mi sedetti a cavalcioni guardandolo sulle sue gambe, gli misi le braccia intorno al collo, mi avvicinai fino a che le nostre labbra si toccarono iniziando così a baciarci. Lui, mentre mi baciava, mi carezzava i fianchi per poi scendere con le mani verso il sedere, lì si fermarono continuando a massaggiarlo.
"Non è che si sta prendendo troppe libertà, prof?" Dissi improvvisamente staccandomi dalle sue labbra.
Lui mi guardo senza dire nulla e riprese a baciarmi. Non dissi nulla, d'altro canto non butto mai via una scopata.
Mise le mani sotto il mio sedere alzandosi tenendomi in braccio, io avvinghiato con braccia e gambe attorno al suo corpo, mi fece sedere sul lato corto della cattedra, continuando a baciarlo gli slacciai i pantaloni, infilai la mano nelle sue mutande gli afferrai il cazzo e glielo tirai fuori segandoglielo lentamente. Mi staccai dalle sue labbra, scesi dalla cattedra, mi misi in ginocchio davanti a lui, mi guardava, impugnai meglio il suo cazzo iniziandoglielo a segare più velocemente, gli leccai la punta dolcemente, frattanto lo guardavo a vedevo che già iniziava a provare molto piacere. Sempre guardandolo dritto negli occhi aprii bene la bocca infilandomelo tutto in gola, iniziai a succhiarglielo. Usai parecchia saliva proprio perché sapevo perfettamente che dalla mia bocca sarebbe passato ad un altro buco un po' più in basso. Infatti mi prese e mi alzò "Siediti sulla cattedra." Mi disse.
Ero seduto praticamente sullo spigolo, mi sfilò i pantaloncini e le mutandine, mi prese le cosce aperte trascinandomi il più possibile verso di lui, mi poggiavo con le mani sulla cattedra per non cadere all'indietro. Mi guardava non resistette alla tentazione così mi baciò. Impugnò il suo cazzo, appoggiò la punta sul mio buchino per poi iniziare a spingere col bacino e a tirare leggermente le mie gambe verso di lui, ormai avevo l'interno coscia appoggiato sul suo petto e le gambe che andavano sulle sue spalle.
Piano piano lo infilava iniziando quindi ad incularmi, prima piano poi aumentava lentamente la velocità.
"Oh sì, mi sbatta più forte prof, sono tutto suo." Dissi ansimando e con la voce spezzata per le botte col suo pube sul mio culo.
Continuò finché ad un certo punto sentimmo bussare alla porta, sia il mio che il suo cuore probabilmente si fermarono.
"Professore, tutto bene?" Era la voce della bidella di prima.
Senza aprire la porta urlò "Sì sì, tutto bene, però non abbiamo ancora finito, però siamo verso la fine." Era molto sicuro di sé, la bidella sentimmo che se ne andò, tutti e due tirammo u sospirò di sollievo. Ero in piedi di fronte alla cattedra "Bene continuiamo" disse. Mi girò, mi piegò a novanta arrivando a poggiare con la faccia sulla cattedra, mi aprì bene le gambe e subito me lo infilò. Si iniziava a sentire il clap clap mentre mi inculava finché mi venne dentro. Lo tirò fuori e subito iniziai a gocciolare. Ci vestimmo.
"Quindi, sono promosso prof?"
"Devo vedere. Ora vai che è tardi."
Mi aprì la porta e iniziai ad andarmene.
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