Sì, io amo il cazzo maturo
di
Roby123
genere
gay
Ieri andai a stare da Giuseppe, un caro amico dei miei genitori soprattutto di mio padre, che si conoscono fin da quando erano piccoli. Giuseppe l'ho sempre visto come una specie di zio, mi vide appena nato ma un po' di tempo fa io e lui scopammo (vedere la storia Quanto mi piace il cazzo maturo).
I miei, che sarebbero dovuti andare via per lavoro per una settimana circa, non si fidano a lasciarmi a casa da solo, ho sedici anni ma ancora mi trattano come un bambino; mi mollarono perciò a casa di Giuseppe, non avendo né nonni ne eventuali zii.
Ieri appunto andai da Giuse: era tardo pomeriggio quando arrivai a casa sua; mi fece vedere la camera dove avrei dovuto dormire e mi aiutò a mettere in ordine la mia roba, oltre ai libri di scuola, considerando che il giorno dopo ci sarei dovuto andare.
Si fece sera, dissi a Giuseppe che prima di cenare avrei preferito farmi una doccia. Anche lui doveva farla così dissi: "Possiamo farla assieme, non mi scandalizzo."
"Cosa?" Era un po' stupito dalla frase.
"Vabbè dai Giuse, poi senti, dopo quello che abbiamo fatto assieme direi che tra noi due non ci sono più questi problemi no?"
Accettò così andammo in bagno assieme. Ci spogliammo, c'era un silenzio imbarazzante che poi lui spezzò dicendomi che stavo bene con le ciocche rosse. Già sentii il suo sguardo posarsi sul mio culo. Entrammo nell'enorme doccia che ha, sarà larga un metro e lunga due, è molto grande.
Aprimmo l'acqua, ci sciacquammo velocemente poi iniziammo ad insaponarci; passavo le mani insaponate dolcemente su tutto il mio corpo: prima dietro il collo, poi sul petto scendendo verso l'addome, passarle sul pene, dietro sul sedere e tra i glutei, scendevo poi verso le cosce, i polpacci e infine i piedi. Giuseppe smise di insaponarsi per guardarmi, lo notai "Ehi, cosa guardi." In tono scherzoso.
"Come fai ad essere così sexy, sensuale ed elegante allo stesso tempo?"
"Beh grazie mille. Mi insaponeresti un po' la schiena?"
Non se lo fece ripetere, iniziò immediatamente. "Hai una pelle liscissima, ti sei fatto la ceretta?"
"Beh, ovvio."
Piano piano iniziava a scendere mentre mi insaponava, passò le mani anche sul mio addome, poi sul mio sedere fermandosi infine sui miei fianchi, mi baciò il collo sul lato destro.
"Sento qualcosa crescere." Dissi.
Girai la testa e lo baciai; il suono delle nostre labbra che schioccavano tra loro era quasi coperto da quello dell'acqua della doccia che ci colpiva. Il suo cazzo, oramai completamente eretto, era tra le mie cosce appoggiandosi sotto il mio, anch'esso molto duro. La sua mano destra andò fino al mio collo avvolgendolo dolcemente, la sinistra si abbassò andando con il dito medio a tastare dolcemente il mio buchino infilandoci giusto la punta. Con la mia mano destra invece prendevo il suo cazzo, che era tra le mie gambe, e l'indice lo appoggiavo sulla punta sentendo già che iniziava ad uscire una piccola goccia del suo sperma.
Mi staccai, lo feci appoggiare con la schiena contro il muro della doccia, mi misi in ginocchio davanti a lui prendendo il suo cazzo enorme segandoglielo dolcemente, mi accarezzava le guance con le dita, mise la mano dietro alla mia testa e li capii che era il momento di infilarmelo in bocca. Lo feci, succhiandoglielo il meglio possibile utilizzando anche molto la lingua con movimenti particolari focalizzati principalmente sulla cappella e la punta.
"Sto per venire." Disse.
Lo tirai fuori dalla mia bocca. Mi alzai mettendo le mani contro il muro, piegandomi leggermente aprendo bene le gambe; impugnò quell'enorme mazza che aveva, la puntò sul mio buchino, mi prese dai finachi e me lo infilò dentro di colpo. Urlai di piacere, le gambe mi tremavano, era troppo grosso, devo ammettere che pur provando piacere avevo le lacrime agli occhi. Iniziò piano piano a muoversi e ad ogni suo movimento usciva dalla mia bocca un urlo di puro piacere, soprattutto quando lo infilava sempre più in profondità. Partì piano poi aumentò sempre più la velocità, il clap clap formatosi si stava espandendo per tutto il bagno; sentivo le mie gambe che non reggevano più.
Ad un tratto me lo spinse più in profondità, mi appoggiò una mano sull'addome premendo, sentii che mi venne dentro, molto in profondità. Lo tirò fuori, io non mi reggevo più in piedi così mi sedetti per terra con la schiena appoggiata contro il muro e col culo che gocciolava sperma.
"Robi, posso fare una cosa?"
Risposi di sì incuriosito dalla domanda, si abbassò mettendosi praticamente sdraiato a pancia in giù nella doccia.
"Che fai?" Dissi ansimando.
Mi prese il cazzo che era ancora eretto e se lo infilò in bocca. Non sapevo come reagire, non mi era mai capitata una cosa del genere ma devo ammettere che era parecchio piacevole: sentivo nella sua bocca la sua lingua che si muoveva, gli misi le mani dietro la testa gemendo come se mi stesse inculando, allungò una mano verso il mio buchino ancora bello largo e ci infilò tranquillamente due dita. Continuava finché non gli venni in bocca e ingoio tutto.
Uscimmo poi dalla doccia, mangiammo e andammo a dormire perché stanchi morti.
I miei, che sarebbero dovuti andare via per lavoro per una settimana circa, non si fidano a lasciarmi a casa da solo, ho sedici anni ma ancora mi trattano come un bambino; mi mollarono perciò a casa di Giuseppe, non avendo né nonni ne eventuali zii.
Ieri appunto andai da Giuse: era tardo pomeriggio quando arrivai a casa sua; mi fece vedere la camera dove avrei dovuto dormire e mi aiutò a mettere in ordine la mia roba, oltre ai libri di scuola, considerando che il giorno dopo ci sarei dovuto andare.
Si fece sera, dissi a Giuseppe che prima di cenare avrei preferito farmi una doccia. Anche lui doveva farla così dissi: "Possiamo farla assieme, non mi scandalizzo."
"Cosa?" Era un po' stupito dalla frase.
"Vabbè dai Giuse, poi senti, dopo quello che abbiamo fatto assieme direi che tra noi due non ci sono più questi problemi no?"
Accettò così andammo in bagno assieme. Ci spogliammo, c'era un silenzio imbarazzante che poi lui spezzò dicendomi che stavo bene con le ciocche rosse. Già sentii il suo sguardo posarsi sul mio culo. Entrammo nell'enorme doccia che ha, sarà larga un metro e lunga due, è molto grande.
Aprimmo l'acqua, ci sciacquammo velocemente poi iniziammo ad insaponarci; passavo le mani insaponate dolcemente su tutto il mio corpo: prima dietro il collo, poi sul petto scendendo verso l'addome, passarle sul pene, dietro sul sedere e tra i glutei, scendevo poi verso le cosce, i polpacci e infine i piedi. Giuseppe smise di insaponarsi per guardarmi, lo notai "Ehi, cosa guardi." In tono scherzoso.
"Come fai ad essere così sexy, sensuale ed elegante allo stesso tempo?"
"Beh grazie mille. Mi insaponeresti un po' la schiena?"
Non se lo fece ripetere, iniziò immediatamente. "Hai una pelle liscissima, ti sei fatto la ceretta?"
"Beh, ovvio."
Piano piano iniziava a scendere mentre mi insaponava, passò le mani anche sul mio addome, poi sul mio sedere fermandosi infine sui miei fianchi, mi baciò il collo sul lato destro.
"Sento qualcosa crescere." Dissi.
Girai la testa e lo baciai; il suono delle nostre labbra che schioccavano tra loro era quasi coperto da quello dell'acqua della doccia che ci colpiva. Il suo cazzo, oramai completamente eretto, era tra le mie cosce appoggiandosi sotto il mio, anch'esso molto duro. La sua mano destra andò fino al mio collo avvolgendolo dolcemente, la sinistra si abbassò andando con il dito medio a tastare dolcemente il mio buchino infilandoci giusto la punta. Con la mia mano destra invece prendevo il suo cazzo, che era tra le mie gambe, e l'indice lo appoggiavo sulla punta sentendo già che iniziava ad uscire una piccola goccia del suo sperma.
Mi staccai, lo feci appoggiare con la schiena contro il muro della doccia, mi misi in ginocchio davanti a lui prendendo il suo cazzo enorme segandoglielo dolcemente, mi accarezzava le guance con le dita, mise la mano dietro alla mia testa e li capii che era il momento di infilarmelo in bocca. Lo feci, succhiandoglielo il meglio possibile utilizzando anche molto la lingua con movimenti particolari focalizzati principalmente sulla cappella e la punta.
"Sto per venire." Disse.
Lo tirai fuori dalla mia bocca. Mi alzai mettendo le mani contro il muro, piegandomi leggermente aprendo bene le gambe; impugnò quell'enorme mazza che aveva, la puntò sul mio buchino, mi prese dai finachi e me lo infilò dentro di colpo. Urlai di piacere, le gambe mi tremavano, era troppo grosso, devo ammettere che pur provando piacere avevo le lacrime agli occhi. Iniziò piano piano a muoversi e ad ogni suo movimento usciva dalla mia bocca un urlo di puro piacere, soprattutto quando lo infilava sempre più in profondità. Partì piano poi aumentò sempre più la velocità, il clap clap formatosi si stava espandendo per tutto il bagno; sentivo le mie gambe che non reggevano più.
Ad un tratto me lo spinse più in profondità, mi appoggiò una mano sull'addome premendo, sentii che mi venne dentro, molto in profondità. Lo tirò fuori, io non mi reggevo più in piedi così mi sedetti per terra con la schiena appoggiata contro il muro e col culo che gocciolava sperma.
"Robi, posso fare una cosa?"
Risposi di sì incuriosito dalla domanda, si abbassò mettendosi praticamente sdraiato a pancia in giù nella doccia.
"Che fai?" Dissi ansimando.
Mi prese il cazzo che era ancora eretto e se lo infilò in bocca. Non sapevo come reagire, non mi era mai capitata una cosa del genere ma devo ammettere che era parecchio piacevole: sentivo nella sua bocca la sua lingua che si muoveva, gli misi le mani dietro la testa gemendo come se mi stesse inculando, allungò una mano verso il mio buchino ancora bello largo e ci infilò tranquillamente due dita. Continuava finché non gli venni in bocca e ingoio tutto.
Uscimmo poi dalla doccia, mangiammo e andammo a dormire perché stanchi morti.
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