Col fratello del mio ragazzo...di nuovo

di
genere
gay

Ieri nella mia scuola c'è stato lo sciopero dei professori, non sono così andato a scuola avendo di conseguenza l'intera giornata libera. Non sapevo cosa fare: i miei erano al lavoro, i miei compagni sarebbero andati a casa e i miei amici erano a scuola, ero rimasto solo.
Il giorno prima avevo litigato con Luca per il fatto che è da un po' di tempo che non abbiamo un rapporto completo, sempre solo qualche pompino o qualche sega, è da un po' che non mi incula. Lo chiamai comunque però e mi disse che non ci saremmo potuti vedere perché era al lavoro e non poteva staccare. Ero parecchio arrabbiato e prima di buttargli giù la chiamata gli dissi: "Non ti lamentare se non scopiamo più allora. Quando sono libero non puoi mai e quando hai voglia io non posso o non mi va, mi hai stancato!"
Non sapevo proprio che fare finché non mi ricordai di una cosa. Mi ero tenuto in stretto contatto con Matteo dopo quella volta che abbiamo scopato, il fratello di Luca, e mi ricordai che mi aveva scritto che per qualche giorno sarebbe rimasto a casa da scuola perché era rimasto indietro con una materia e tra poco doveva fare un esame quindi voleva studiare. Subito quindi lo chiamai per chiedergli se fosse stato libero.
Una volta che mi disse che era libero fissammo il nostro incontro all'ora di pranzo in un centro commerciale. Ho avuto il tempo per tornare a casa, mettere giù lo zaino, mettermi dei vestiti un po' più carini e uscii.
Una volta arrivato entrai, c'era pochissima gente, d'altronde erano tutti o al lavoro o stavano per uscire da scuola.
Lo vidi e lui vide me; entrambi felici ci avvicinammo e una volta salutati ci baciammo.
"Come mai non sei a scuola?" mi chiese sorridendo
"Potrei chiedertelo anche io" risposi sorridendo. Continuai "C'era sciopero quindi siamo tutti tornati a casa, meno male dai!"
"Bene dai. Ti va di mangiare qualcosa?" mi chiese lui
"Certo, ma solo se offri tu" risposi ridendo facendolo ridere a sua volta.
Andammo in un fast food, mangiammo, pagò lui, e iniziammo a camminare così a zonzo nel centro commerciale. Parlavamo e poi lui mi chiese: "Luca mi ha detto che avete litigato, va tutto bene tra voi? Ha scoperto che ci vediamo?"
"No no, sta tranquillo, non ha scoperto niente. Abbiamo avuto solo da discutere sul perché...come dire...non gli davo più il culo in sostanza."
Lui iniziò a sghignazzare, era carinissimo.
Mi comprò una maglia e una borsa, che dolce!
"Che facciamo ora?" mi chiese
"Non lo so"
"Io ho la macchina nel parcheggio del centro, andiamo, non so, a casa mia, ti va?" mi chiese un po' timidamente. Ovviamente accettai.
Salimmo in macchina e una volta saliti mi guardò dolce.
"Che c'è?" chiesi dolcemente
Si avvicinò a me piano piano e mi baciò. Continuava, mi infilò una mano sotto la maglietta come per sfilarmela, io lo bloccai e mi staccai dalle sue labbra: "Non qui Matte"
Accese la macchina e partimmo.
Arrivammo a casa sua, non era molto grande essendo un miniappartamento ma era accogliente e parecchio bella, soprattutto era calda, si stava benissimo; aprì la porta e entrammo, la chiuse e non appena si girò verso di me iniziai a baciarlo con tutto me stesso. Intanto ci spostammo verso la cucina, mi prese in braccio e mi mise seduto sul tavolo da pranzo; mentre lo baciavo gli tolsi la maglietta e la canottiera, che fisico ragazzi, si vede che anche lui va in palestra! Continuavamo a baciarci, lasciai cadere per terra i vestiti che gli avevo tolto e iniziai a slacciargli la cintura anche quella lasciata cadere a terra. Iniziò anche lui a spogliarmi lasciandomi a petto nudo, mi iniziò a baciare il collo, le guance e tornò a baciarmi sulla bocca. Mi fece scendere dal tavolo e ci spostammo verso la camera da letto continuando a baciarci. Mi fece sdraiare sul letto e mi sfilò la tuta e le mutande poi si mise sopra di me continuando a baciarmi. Io ero completamente nudo e lui sopra ancora coi jeans, abbassai la mano e gliela infilai nei pantaloni iniziando a massaggiargli il cazzo. Gli sfilai i pantaloni e abbassandomi gli feci un pompino succhiandoglielo e lubrificarlo per bene. Subito mi prese e mi mise sdraiato di schiena, si avvicinò al mio orecchio e mi chiese: "Sei pronto?" io feci un cenno.
Me lo infilò tutto dentro iniziandomi a scopare a missionario. Continuò e continuò ci continuavamo a baciare, non riuscivo a trattenere i gemiti e qualche urletto finché ad un certo punto mi uscì dalla bocca "Ti amo, Matteo". Sentivo che questo era vero. Mi guardò stupito sorridendo e mi disse: "Ti amo tanto anche io".
Mi venne dentro tantissimo, ma davvero tanto. Mi pulii e mi rivestii poi mi riaccompagnò a casa salutandomi poi riempiendomi di baci.
Ora sono in un bivio: Luca o Matteo?
scritto il
2023-03-02
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