Ho scopato col mio prof di greco
di
Roby123
genere
gay
Ieri pomeriggio mi sono ritrovato senza compiti da svolgere, anche perché ormai la scuola è praticamente finita. Avevo una grandissima voglia di scopare: chiamai Luca ma era occupato; chiamai quindi Matteo ma non poteva che doveva studiare; provai con Giuseppe ma non mi rispose. Non sapevo come fare ma la voglia di farmi inculare aumentava sempre di più. Dopo molto tempo che non ci entravo, usai una chat gay online per trovare qualcuno disponibile a venire a casa mia, essendo da solo. Usai come Nick "Passivo_18yo_Milano_Ora", ovviamente essendo sedicenne per di più passivo, attirati così molti uomini super arrapati, per la maggior parte adulti anche abbastanza maturi. Mi sentii con ragazzi della mia età che non mi interessavano, chattai con uomini abbastanza giovani e alcuni anche abbastanza vecchi. Tutti riempirono la mia chat di foto di cazzi e lusinghe al fine di farmi scopare da loro e quindi di accettarli. Ne esclusi molti finché ad un certo punto mi scrisse un certo "Professore_Attivo_50". Lì per lì ero parecchio entusiasta, era da sempre che volevo fare sesso con un professore. Iniziammo a chattare, mi spiegò che insegnava, che aveva 50 anni, mi chiese se fossi disponibile in quel momento per incontrarci, gli risposi ovviamente di sì aggiungendo anche che avrei preferito che fosse venuto a casa mia che io a casa sua. Mi mandò una foto, la aprii e vidi questo cazzo enorme, lungo e largo, probabilmente era di circa 20cm se non di più, fece aumentare la mia eccitazione. Accettò di venire così gli dissi la zona in cui abitavo e gli diedi l'indirizzo; mi rispose che sarebbe arrivato circa in mezz'ora, ebbi così il tempo per sistemarmi al meglio. Andai in bagno, la ceretta su gambe, palle, culo e petto me l'ero già fatta il giorno prima quindi mi sciacquai velocemente la faccia, mi sistemai un po' i capelli e mi misi del lucidalabbra, poi mi spostai nella cabina armadio: mi misi dei collant a rete, dei pantaloncini jeans corti neri che mi coprivano a malapena il culo, una maglietta a maniche corte scollata grigia chiara che lasciava nuda la spalla destra e che mi teneva scoperta la pancia. Anche se ero in casa misi un paio di sneakers bianche e infine decisi di mettermi un velo di mascara. Mentre mi stavo preparando stavo pensando che, oltre alla foto del suo magnifico pene, non mi mandò una foto di lui e non la chiese a me. Il fatto di avere un "appuntamento al buio" mi stuzzicava e alimentava la mia voglia di vederlo. Feci giusto in tempo a finire di prepararmi che suonò il campanello di casa mia, evidentemente aveva trovato il portone del condominio aperto; corsi alla porta "Arrivo!" dissi in modo abbastanza femminile. Non guardai dallo spioncino, infilai la chiave nella serratura e aprii la porta. Una volta aperta lo vidi, era il mio professore di greco cazzo!
Siamo rimasti a fissarci per circa un minuto probabilmente, eravamo pietrificati tutti e due dall'imbarazzo. Coincidenza? Alla faccia della coincidenza, porca Eva!
"Buongiorno prof" ruppi il ghiaccio con voce tremolante.
Mi salutò anche lui con il mio stesso tono di voce. Lo feci entrare. Gli chiesi se volesse qualcosa ma non prese nulla.
Ci sedemmo sul divano in sala tutti e due tesissimi. Io avevo comunque una grandissima voglia di scopare ma allo stesso tempo ero impietrito dall'imbarazzo.
"Allora" dissi ad un certo punto "che facciamo prof?"
"In che senso?" Domandò
"Non so, io l'ho fatta venire perché avevo voglia di fare sesso e diciamo che questa voglia non mi è passata, ecco"
"Ma ti rendi conto di quello che hai appena detto?"
"Perfettamente, voglio fare sesso con lei. L'ho fatta venire qui per un motivo soprattutto quando mi ha mandato la foto del suo pene, che a proposito è bellissimo. Non può andarsene ora, ci siamo dentro fino al collo, siamo costretti a finire." Non disse niente, forse stava pensando alla situazione in cui si era cacciato: stava per inculare un suo studente.
"Quindi la domanda è questa" continuai "iniziamo?"
Non fece nulla, continuava a guardare nel vuoto.
Io mi ero calmato quasi completamente; allungai quindi la mano verso il suo viso girandogli il volto per poi baciarlo. Percepivo in lui un fortissimo stress che si stava comunque affievolendo anche se lentamente. Mi staccai dalle sue labbra "Bene, è ora che mi faccia vedere questo bel pitone che mi ha tenuto nascosto per tre anni."
Mi misi in ginocchio davanti a lui, iniziai a slacciargli la cintura e i jeans, glieli sfilai e gli sfilai anche le mutande. "Come si dice porca Eva in greco prof?" Aggiunsi scherzosamente mentre ammiravo il suo bellissimo cazzo.
Sembrava si fosse ammorbidito quasi del tutto anche perché a questa mia frase rispose con tranquillità "Non fare lo sciocco e inizia a succhiarlo, oggi non sono il tuo professore."
Rimasi impressionato dalla sua frase, subito ubbidii e me lo infilai in bocca. Era grossissimo, non riuscivo a infilarmelo tutto in bocca come non riuscivo a credere che stavo davvero facendo un pompino a un mio professore. Mi appoggiò una mano sulla testa iniziando a premere sempre più.
"Alzati dai." Esclamò ad un tratto.
Mi alzai e subito mi sfilò i pantaloncini.
"Mettiti qui su a pecorina dai." Continuò sempre lui.
Sorridendo mi misi in posizione, mi mise una mano sulla schiena premendo facendomi piegare arrivando quindi ad avere la faccia attaccata al cuscino del divano. Mi sculacciò più volte rispondendo io a quelle percosse con dei gemiti. Infilò le dita nella rete dei miei collant strappandola mettendo più in mostra il mio bel buchino.
"Prof, erano i miei collant preferiti." Dissi ironico.
"Non ho di certo voglia di aspettare che tu te li tolga."
"Va bene prof."
"Apri bene le gambe ora." Il suo tono si fece sempre più serio.
"Che pervertito che è prof!" Dissi sempre ironicamente.
"Ah sì?" Mi infilò di colpo due dita nel culo.
"Ooh sì!" gemetti.
Estrasse le dita e mi sputò sopra il mio buchino per poi infilarmelo di colpo.
Iniziò a sbattermi "Sì prof, me lo infili tutto, oh sì! Sono stato cattivo, mi merito una punizione!"
Iniziò a sculacciarmi e a sbattermi sempre di più. Aumentava la velocità. Continuò e continuò finché non mi venne dentro e fece venire anche me.
Lo estrasse e si sedette affianco a me.
"Prof, è stato fantastico!" Ansimavo parecchio.
"Puliscimelo un po', non vedi che è pieno di sperma?"
Non me lo feci ripetere due volte, subito iniziai a leccarlo e a infilarmelo ancora in bocca, poi mi ripresi bene e finii per fargli un pompino e farmi venire in gola.
"Era bello pieno prof"
"Mi sa che ora accetterò il caffè che mi avevi offerto prima."
Andai subito a prepararglielo.
"Guarda che ti sta gocciolando lo sperma dal culo." Esclamò.
Guardai, gli sorrisi poi mi avviai verso la cucina per preparargli il caffè.
Glielo portai, mentre stava bevendo mi infilai i pantaloncini e per farlo mi dovetti piegare a novanta davanti a lui e mi diede una pacca sul culo.
Parlammo ancora un po' poi si rivestì e lo accompagnai verso la porta.
"Domani, alla fine della giornata, ti aspetto in sala professori, dobbiamo fare un discorsetto." Disse dandomi una pacca sul culo e facendomi l'occhiolino.
"Va bene prof." Dissi sorridendo.
Forse spiegherò in una seguente storia cosa abbiamo fatto oggi dopo le lezioni.
Siamo rimasti a fissarci per circa un minuto probabilmente, eravamo pietrificati tutti e due dall'imbarazzo. Coincidenza? Alla faccia della coincidenza, porca Eva!
"Buongiorno prof" ruppi il ghiaccio con voce tremolante.
Mi salutò anche lui con il mio stesso tono di voce. Lo feci entrare. Gli chiesi se volesse qualcosa ma non prese nulla.
Ci sedemmo sul divano in sala tutti e due tesissimi. Io avevo comunque una grandissima voglia di scopare ma allo stesso tempo ero impietrito dall'imbarazzo.
"Allora" dissi ad un certo punto "che facciamo prof?"
"In che senso?" Domandò
"Non so, io l'ho fatta venire perché avevo voglia di fare sesso e diciamo che questa voglia non mi è passata, ecco"
"Ma ti rendi conto di quello che hai appena detto?"
"Perfettamente, voglio fare sesso con lei. L'ho fatta venire qui per un motivo soprattutto quando mi ha mandato la foto del suo pene, che a proposito è bellissimo. Non può andarsene ora, ci siamo dentro fino al collo, siamo costretti a finire." Non disse niente, forse stava pensando alla situazione in cui si era cacciato: stava per inculare un suo studente.
"Quindi la domanda è questa" continuai "iniziamo?"
Non fece nulla, continuava a guardare nel vuoto.
Io mi ero calmato quasi completamente; allungai quindi la mano verso il suo viso girandogli il volto per poi baciarlo. Percepivo in lui un fortissimo stress che si stava comunque affievolendo anche se lentamente. Mi staccai dalle sue labbra "Bene, è ora che mi faccia vedere questo bel pitone che mi ha tenuto nascosto per tre anni."
Mi misi in ginocchio davanti a lui, iniziai a slacciargli la cintura e i jeans, glieli sfilai e gli sfilai anche le mutande. "Come si dice porca Eva in greco prof?" Aggiunsi scherzosamente mentre ammiravo il suo bellissimo cazzo.
Sembrava si fosse ammorbidito quasi del tutto anche perché a questa mia frase rispose con tranquillità "Non fare lo sciocco e inizia a succhiarlo, oggi non sono il tuo professore."
Rimasi impressionato dalla sua frase, subito ubbidii e me lo infilai in bocca. Era grossissimo, non riuscivo a infilarmelo tutto in bocca come non riuscivo a credere che stavo davvero facendo un pompino a un mio professore. Mi appoggiò una mano sulla testa iniziando a premere sempre più.
"Alzati dai." Esclamò ad un tratto.
Mi alzai e subito mi sfilò i pantaloncini.
"Mettiti qui su a pecorina dai." Continuò sempre lui.
Sorridendo mi misi in posizione, mi mise una mano sulla schiena premendo facendomi piegare arrivando quindi ad avere la faccia attaccata al cuscino del divano. Mi sculacciò più volte rispondendo io a quelle percosse con dei gemiti. Infilò le dita nella rete dei miei collant strappandola mettendo più in mostra il mio bel buchino.
"Prof, erano i miei collant preferiti." Dissi ironico.
"Non ho di certo voglia di aspettare che tu te li tolga."
"Va bene prof."
"Apri bene le gambe ora." Il suo tono si fece sempre più serio.
"Che pervertito che è prof!" Dissi sempre ironicamente.
"Ah sì?" Mi infilò di colpo due dita nel culo.
"Ooh sì!" gemetti.
Estrasse le dita e mi sputò sopra il mio buchino per poi infilarmelo di colpo.
Iniziò a sbattermi "Sì prof, me lo infili tutto, oh sì! Sono stato cattivo, mi merito una punizione!"
Iniziò a sculacciarmi e a sbattermi sempre di più. Aumentava la velocità. Continuò e continuò finché non mi venne dentro e fece venire anche me.
Lo estrasse e si sedette affianco a me.
"Prof, è stato fantastico!" Ansimavo parecchio.
"Puliscimelo un po', non vedi che è pieno di sperma?"
Non me lo feci ripetere due volte, subito iniziai a leccarlo e a infilarmelo ancora in bocca, poi mi ripresi bene e finii per fargli un pompino e farmi venire in gola.
"Era bello pieno prof"
"Mi sa che ora accetterò il caffè che mi avevi offerto prima."
Andai subito a prepararglielo.
"Guarda che ti sta gocciolando lo sperma dal culo." Esclamò.
Guardai, gli sorrisi poi mi avviai verso la cucina per preparargli il caffè.
Glielo portai, mentre stava bevendo mi infilai i pantaloncini e per farlo mi dovetti piegare a novanta davanti a lui e mi diede una pacca sul culo.
Parlammo ancora un po' poi si rivestì e lo accompagnai verso la porta.
"Domani, alla fine della giornata, ti aspetto in sala professori, dobbiamo fare un discorsetto." Disse dandomi una pacca sul culo e facendomi l'occhiolino.
"Va bene prof." Dissi sorridendo.
Forse spiegherò in una seguente storia cosa abbiamo fatto oggi dopo le lezioni.
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