Becco 6 - Un pompino in aereo
di
Cuck 2021
genere
tradimenti
Sara era davvero una gran troia insaziabile e la prima notte trascorsa con lo sposino, l'aveva eccitata molto, aveva persino goduto ma non era riuscita a soddisfare la sua voglia di cazzo.
In aereo aveva fatto sedere il marito vicino al finestrino con lei "lato corridoio".
Aveva subito adocchiato uno steward piuttosto in carne ma con un aspetto virile ed atteggiamenti alquanto decisi anche ben educati come impone quel mestiere.
I primi contatti assolutamente professionali, erano stati decisamente formali anche se lei aveva cercato in ogni modo di stabilire un rapporto verbale con domande talvolta sceme ed altre invece più profonde ed argute che imponevano risposte più impegnative.
Alcune addirittura a doppio senso.
Dopo poco più di un'ora di volo, aveva capito di essere riuscita a suscitare un certo interesse in lui infatti, dopo i primi contatti con la hostess, era stato lui a proporsi per tutti i servizi previsti dal volo.
Il primo caffè e la successiva bottiglietta di acqua minerale erano stati serviti dalla donna ma al momento dell'aperitivo prima del pranzo, si erano scambiati i ruoli ed a servirli era stato lo steward il quale, abbassandosi per posare il bicchiere sul tavolinetto del marito, aveva avuto un contatto della patta dei pantaloni col gomito della moglie ed a sua volta le aveva sfiorato il seno con la mano.
Nel momento invece di porgere i vassoi del pranzo, lo stesso contatto l'aveva col dorso della mano della signora.
Quando era infine, andato a ritirare i vassoi, il contatto era sta esplicito favorito anche dal fatto che l'uomo, volendo verificare la casualità di quei contatti, aveva volutamente appoggiato il bacino al bracciolo incontrando la mano della donna la quale col palmo aperto lo aveva palpato per poi stringere direttamente sul suo pene divenuto duro dopo alcuni secondi di quel massaggio.
Dopo circa tre ore di volo l'aereo era entrato in una zona buia e dunque, anche le luci di bordo erano state spente.
Il marito si era addormentato mentre la moglie, sempre più vogliosa si stava masturbando con gli occhi chiusi.
Dopo circa 10 minuti, proprio quando stava per sopraggiungere l'orgasmo, si era sentita sfiorare il viso da una mano.
Aprendo gli occhi e girando la testa, si era ritrovata con lo steward che le porgeva il cazzo già ben duro fuori dai pantaloni.
Lei, senza esitare l'aveva afferrato con una mano ed aveva cominciato a masturbarlo mentre con l'altra continuava a massaggiarsi la clitoride irta e umida.
Dopo diversi secondi di quel trattamento, la verga dell'uomo era diventata di marmo e sotto le dita la donna poteva percepirne le contrazioni e vene gonfie che ne solcavano il gambo.
A quel punto l'uomo le aveva portato le mani dietro la testa e guidato dalla mano di lei, aveva incontrato le sue labbra dischiuse e già pronte ad accoglierlo.
Lei continuando a masturbarsi aveva già avuto il suo primo orgasmo mentre lui, tenendole la testa ferma, se la chiavava in bocca come fosse la fica.
Benché non fosse troppo lungo il glande riusciva ad urtare l'ugola mentre lo spessore era tale da riempirle completamente il cavo orale costringendola a respirare col naso.
Una vera goduria per lei che aveva già avuto un secondo orgasmo quando lui, soffocando un grugnito in gola e bloccandosi con le labbra della donna attaccate al suo pelo pubico, aveva cominciato a spararle in gola i suoi fiotti di sperma che lei deglutiva ad ogni spruzzo.
Quando si erano riaccese le luci e lo steward faceva il solito giro per le bevande, la donna gli aveva chiesto:
-Scusi, mi piacerebbe vedere la cabina di pilotaggio, crede che sia possibile?-
-Chiedo al comandante!-
Aveva risposto l'uomo toccandosi il pacco e umettandosi le labbra.
segue
In aereo aveva fatto sedere il marito vicino al finestrino con lei "lato corridoio".
Aveva subito adocchiato uno steward piuttosto in carne ma con un aspetto virile ed atteggiamenti alquanto decisi anche ben educati come impone quel mestiere.
I primi contatti assolutamente professionali, erano stati decisamente formali anche se lei aveva cercato in ogni modo di stabilire un rapporto verbale con domande talvolta sceme ed altre invece più profonde ed argute che imponevano risposte più impegnative.
Alcune addirittura a doppio senso.
Dopo poco più di un'ora di volo, aveva capito di essere riuscita a suscitare un certo interesse in lui infatti, dopo i primi contatti con la hostess, era stato lui a proporsi per tutti i servizi previsti dal volo.
Il primo caffè e la successiva bottiglietta di acqua minerale erano stati serviti dalla donna ma al momento dell'aperitivo prima del pranzo, si erano scambiati i ruoli ed a servirli era stato lo steward il quale, abbassandosi per posare il bicchiere sul tavolinetto del marito, aveva avuto un contatto della patta dei pantaloni col gomito della moglie ed a sua volta le aveva sfiorato il seno con la mano.
Nel momento invece di porgere i vassoi del pranzo, lo stesso contatto l'aveva col dorso della mano della signora.
Quando era infine, andato a ritirare i vassoi, il contatto era sta esplicito favorito anche dal fatto che l'uomo, volendo verificare la casualità di quei contatti, aveva volutamente appoggiato il bacino al bracciolo incontrando la mano della donna la quale col palmo aperto lo aveva palpato per poi stringere direttamente sul suo pene divenuto duro dopo alcuni secondi di quel massaggio.
Dopo circa tre ore di volo l'aereo era entrato in una zona buia e dunque, anche le luci di bordo erano state spente.
Il marito si era addormentato mentre la moglie, sempre più vogliosa si stava masturbando con gli occhi chiusi.
Dopo circa 10 minuti, proprio quando stava per sopraggiungere l'orgasmo, si era sentita sfiorare il viso da una mano.
Aprendo gli occhi e girando la testa, si era ritrovata con lo steward che le porgeva il cazzo già ben duro fuori dai pantaloni.
Lei, senza esitare l'aveva afferrato con una mano ed aveva cominciato a masturbarlo mentre con l'altra continuava a massaggiarsi la clitoride irta e umida.
Dopo diversi secondi di quel trattamento, la verga dell'uomo era diventata di marmo e sotto le dita la donna poteva percepirne le contrazioni e vene gonfie che ne solcavano il gambo.
A quel punto l'uomo le aveva portato le mani dietro la testa e guidato dalla mano di lei, aveva incontrato le sue labbra dischiuse e già pronte ad accoglierlo.
Lei continuando a masturbarsi aveva già avuto il suo primo orgasmo mentre lui, tenendole la testa ferma, se la chiavava in bocca come fosse la fica.
Benché non fosse troppo lungo il glande riusciva ad urtare l'ugola mentre lo spessore era tale da riempirle completamente il cavo orale costringendola a respirare col naso.
Una vera goduria per lei che aveva già avuto un secondo orgasmo quando lui, soffocando un grugnito in gola e bloccandosi con le labbra della donna attaccate al suo pelo pubico, aveva cominciato a spararle in gola i suoi fiotti di sperma che lei deglutiva ad ogni spruzzo.
Quando si erano riaccese le luci e lo steward faceva il solito giro per le bevande, la donna gli aveva chiesto:
-Scusi, mi piacerebbe vedere la cabina di pilotaggio, crede che sia possibile?-
-Chiedo al comandante!-
Aveva risposto l'uomo toccandosi il pacco e umettandosi le labbra.
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