Becco 7 - Orgia nella cabina di pilotaggio.

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Dopo circa mezz'ora quando anche quel servizio ai passeggeri era terminato, anziché lo steward era andata l'hostess ad avvisare Gianna che il comandante aveva acconsentito di farle visitare la sua cabina.

A quella comunicazione, anche il marito aveva accennato ad alzarsi subito stoppato dalla hostess: "No.. no.. mi dispiace ma lei non può venire. Il comandante è stato categorico, ha già fatto una eccezione per la signora anche se è contro le regole e addirittura per due persone è impossibile.

Se la signora vuole, può rinunciare all'invito del comandante."

- No, no, ho troppa voglia di vedere come si pilota un aereo manovrando la sola cloche e senza neanche vedere cosa c'è davanti.

E' vero tesoro che mi lasci andare da sola?-

Aveva concluso senza aspettare lo scontato ok del marito.

La stessa hostess l'aveva accompagnata la quale, dopo aver varcato e chiusa la porta, aveva subito lasciato scivolare a terra la divisa rimanendo completamente nuda.

Lo spazio era davvero angusto e tuttavia riusciva a contenere oltre Gianna e la hostess, anche lo steward l'aiuto pilota ed il comandante che seduto sul sedile di pilotaggio, aveva già i pantaloni abbassati esibendo una verga di tutto rispetto in piena erezione.

-Andrea (Lo steward) mi ha detto che hai labbra di velluto, una bocca umida e vorace ed una lingua guizzante come una serpe.. è vero?-

Aveva esordito il comandante manovrando il suo cazzo come fosse la cloche.

-Non so se Andrea abbia detto il vero.

A me è piaciuta la cremina che mi ha fatto gustare quando tutte le luci erano spente, quanto alla mia bocca, credo che non ci sia momento migliore per provare a manovrare quello strumento che si agita danti ai miei occhi.

Mentre giocavano con le parole, Gianna si era già inginocchiata davanti alla sua leccornia preferita e dopo aver saggiato la consistenza dei testicoli con una mano, con l'altra aveva preso a manovrare la cloche iniziando a leccarla proprio dal pomolo liscio e dall'eccitante colore vermiglio.

Mentre lei si occupava del cazzo del comandante, la hostess le si era inginocchiata dietro e dopo averle sfilato il minuscolo perizoma, aveva cominciato a leccarla tra le chiappe e la fica.

-Minghia se ci sa fare con la bocca la sposina!-

Aveva esclamato ansimante il comandante col tipico accento siculo.

-Te l'avevo detto!-

Aveva risposto lo steward che, in posizione Yoga a causa dello spazio ristretto, stava montando da dietro l'hostess.

-Giselle, preparamela bene questa sposina che me la voglio chiavare e inculare prima di sborrarle in questa bocca umida e setosa.-

Dopo un po' infatti, il comandante si era sdraiato a terra e mentre Gianna se lo infilava a candela, la hostess si era seduta sulle sue labbra per farsi leccare la fica mentre lo steward, si era posizionato dietro la sposina che col buco del culo già ben lubricato ed aperto dalle dita e dalla lingua di Giselle, gli aveva ingoiato il cazzo senza alcuna fatica.

L'unico che non partecipava ai giochi era il secondo pilota a causa della carenza di spazio ed anche perché in quel momento era lui il responsabile del volo.

Comunque, col cazzo fuori dei pantaloni, anche lui si stava masturbando ed al momento giusto, aveva trovato la bocca della hostess a scaricargli la tensione.

Fortunatamente, il rumore dei motori ed il fatto che la porta e le pareti della cabina di pilotaggio fossero ben coibentate, impediva ai passeggeri di sentire le grida di piacere delle due donne ed i gemiti dei tre maschi.

Le due donne avevano già avuto più orgasmi quando Andrea con un grugnito aveva sborrato infiammando coi suoi fiotti le visceri di Gianna.

Il comandante aveva preferito (in una sorta di gara di resistenza), rinviare il suo piacere cambiando buchi e postura e, mentre la hostess ripuliva con la bocca il cazzo sborrato di Andrea, lui aveva continuato a montare la sposina a pecora.

L'abilità di Gianna comunque e la sua capacità di giocare col cazzo era tale, che dopo il suo ennesimo orgasmo, aveva deciso che fosse il momento di far godere anche il comandante che già pronto, ansimava rantolando.

Al culmine delle incredibili contrazioni della verga che le martellava la fica, Gianna con un movimento felino, aveva cambiato postura riuscendo ad infilarsi in bocca il cazzo del comandante proprio nel momento in cui esplodevano i primi fiotti, caldi, abbondanti, potenti e interminabili come spuzzi di una pompa.

-Che troia che sei.. mai visto in vita mia una sposina fantastica e troia come te.. chissà come sarà felice tuo marito?!-

Aveva detto il comandante in modo sbrigativo dovendosi preparare per l'atterraggio.

-Mio marito chi.. il cornuto? Lui non l'ha mai provata, me la lecca e basta e, in quanto alla mia bocca non immagina neanche che è fatta di seta e che ho la lingua di velluto.

Devo confessare che mi ha soddisfatto molto questo volo e l'unica cosa che mi dispiace e non poter condividere col cornuto, la crema di Andrea che ho nel culo.

Mi dovrò accontentare di baciarlo in bocca e fargli gustare la tua sborra comandante.. gustosa davvero, devo dire.

-Se vuoi, puoi usare la toilette riservata a noi, è un po' più spaziosa di quella dei passeggeri.-

-Davvero posso usarla?-

-Amore, visitare la cabina di pilotaggio è davvero una esperienza fantastica.. addirittura eccitante.. senti come sono bagnata.. mi piacerebbe se tu me la leccassi adesso.-

Aveva detto al marito Gianna facendosi mettere la mano in mezzo alle cosce.

-Adesso tesoro? Ma è impossibile!-

-Amore lo sai come sono le donne, mi sono confidata con la hostess e lei mi ha detto che può metterci a disposizione la toilette dell'equipaggio ma subito però, prima che comincino le manovre di atterraggio.-

Al momento dell sbarco, il comandante, l'hostess e lo steward, erano davanti al portellone a salutare e ringraziare i passeggeri.

-Lei è fortunato signor Saro ad avere una moglie così bella, simpatica, curiosa e interessata ai segreti del volo, spero di avervi ancora ospiti su questo aereo.-

Il marito vistosamente lusingato da quei complimenti, aveva ringrazia mentre con un giornale cercava di coprire una vistosa macchia di sborra che era colata sulla sua giacca mentre nella toilette leccava la fica madida di umori e il buco del culo grondante di sborra della sposina.
scritto il
2023-04-29
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