La svolta

di
genere
incesti

Scoprirsi omosessuale, tutto sommato, non è stato un trauma, mi sono accorto sin da giovanissimo, che non avevo le stesse atrazioni dei miei amici, menttre loro, guardavano in modo particolare le ragazze, e facevanopesanti apprezzamenti sui loro corpi, io, venivo attratto da loro, dai loro corpi nudi, dalle loro prime erezioni, il loro profumo di giovani maschi.
A casa poi iniziai, ad osservare mia madre quando si vestiva, non ero interessato al suo corpo nudo, lo vedevo spesso, non vi erano tabù in famiglia, usciva dalla doccia, e si asciugava in mia presenza, o a volte la aiutavo, e stofinavo il suo seno, le sue coscie, e vedevo bene la sua figa depilata, bella larga, ne faceva molto uso.
Il rapporto che aveva con mio padre era liberissimo, spesso scopava con altri uomini, li portava a casa, e passava ore in camera da letto, e io ne ho conosciuti parecchi, a papà interessava che mamma fosse felice, e che non nascondesse le sue scappatelle, e a mè, poco interessava la vita sessuale di mamma.
Quando mi capitava di sentire papà scopare con lei, facevo modo, di incrociarlo dopo l'amplesso in bagno, per poter vedere il suo cazzo quando entrava per lavarsi, era stupendo, semiduro, scappellato, lucido degli umori della figa della mamma, lo osservavo mentre se lo toccava, e lavava e poi si asciugava, incrociando il mio sguardo, mi sorrideva, e mi chiedeva delle mie ragazze, se scopavo ecc, io annuivo, ma il pensiero era il suo cazzo.
Mamma era, ed è tuttora, una donna comprensiva, come dicevo senza tabù, mi diceva sempre, che il sesso è il motore del mondo, di non rinunciarvi mai per nessun motivo, e che crescendo lo avrei capito, e spesso scherzando mi indicava la sua figa, bellaspalancata e rosea, vedi Paolo, te la daranno in tante, tu infila e scopale, fai godere la tua donna, leccala e sfondala, mi raccomando, io sorridevo.
Così iniziai presto, a indossare intimo di mamma, ero quasi sempre solo a casa dopo la scuola, lei era in giro con le amiche o gli amici, e così, mi resi conto che mi sentivo femmina, e la mia immaginazione, correva trà cazzi e indumenti femminili.
Col passare del tempo, spiando mamma, iniziai a truccarmi, e devo dire che in breve tempo imparai a farlo egregiamente, e quindi passavo del tempo con le sue calze reggicalze, slip, e ben truccata passeggiavo per casa, con infilato nel culetto, oggetti di varie dimensioni, mi ero sverginata da sola.
E fù in un pomeriggio di Maggio, che fui scoperta, io ero en femme, truccatissima, intenta a segarmi, con nel culo, ben piantato, un tubetto di deodorante, ben affondato, e mi stavo godendo una bella sega, sognavo un maschione che mi sfondava il culo, lo bramavo, tanto, da dirlo ad alta voce, sii porco, sfondami, dicevo, montami, rompimi il culo, sono un frocio rottoinculo, una checca omosessuale, e smanettavo con il mio cazzo duro da scoppiare, sentivo l'anello delle sfintere stringersi attorno al tubetto, segnio che stavo venendo, socchiusi gli occhi, adoro sentire lo schizzo che parte, il culo che stringe ma è impossibilitato da quello che contiene, ero pronto a gridare il mio godimento, quando ointravidi, sulla porta mamma, a braccia conserte, che stava ammirando, la mia performance.
Per un attimo mi fermai, ero trà lo spaventato, e l'incredulo, la osservai per un attimo, era stupenda, camicetta aperta da far vedere bene il reggiseno, e intravedere il suo prosperoso seno, la gonna con lo spacco, e ai piedi le sue decoltè, lei benevolmente mi sorrise, e si avvicinò, continua tesoro, non interrompere, e si sedette al mio fianco sul letto, muovilo e spingilo più a fondo tesoro, dai, ti piacerà di più, non avere paura, e così, me lo infilai del tutto nel culo, e continuai con la sega.
Inarcai la schiena, godevo, mentre toglievo e rimettevo il tubetto, e poi lo spinsi del tutto a fondo, e schizzai un getto di sperma che colpì mamma in viso, e poi gli altri, colpirono la camicetta e la gonna, fino, a colarmi sulle mani.
Mi accasciai, esausto, e lentamente mi scivolò fuori il tubetto, lasciando un osceno buco, mamma con le dita si portò il mio sperma alla bocca, lo assaggiò, e sorrise, abassò il capo, e mi ripulì il cazzo.
Poi, si stese al mio fianco, ma che brava la mia bambina, hai una bella vaggina capiente, come la tua mamma, e che clito, di tutto rispetto, poi mi baciò, la sua lingua, era calda, le nostre bocche si unirono, e poco dopo mi ritrovai, a strapparle le mutandine per toccarle la figa.
Piano amore, fai piano, mi diceva, io non capii più nulla, le salii sopra, e le infilai il cazzo duro nella sua figa, ci scivolai dentro bene, le aprii la camicetta, e scostato il reggiseno, inizia a succhiare i capezzoli, lei sospirava, io la montai di brutto, e una decina di minuti dopo, mentre lei godeva le scaricai il mio sperma in figa.
Poi lei si spogliò del tutto, e ci mettemmo sotto le coperte, e abbracciati iniziammo a parlare, lei mi disse che mi avrebbe insegnato tutto sul sesso, e che visto la mia natura, mi avrebbe fatto diventare una bella ragazza, la strinsi forte a mè.
Le settimane a seguire, mi aqcuistò intimo adatto a una giovane troietta, come mi chiamava, calzedi naylon, scarpe con tacco, e vestiti adatti, e mi curò nel trucco, e in meno di un mese, divenni Paola.
Tra noi si instaurò, un particolare rapporto, iniziò a farmi dei pompini da urlo, insegnandomi come far godere un uomo, la scopai in figa e in culo, e lei, mi scopava con i suoi vari cazzi di gomma, e mi rendeva sempre più larga, per poter prendere tutti i cazzi che avrei voluto.
Poi una sera, mi disse che ero pronta per una vera esperienza omosessuale, e dia andare in camera a prepararmi, che avrei avuto una sorpresa, mi preparai per bene, reggiseno reggicalze slip, calze e tacchi, e un babydol cortissimo, mi truccai pesantemente, e mi infilai un paio di sandali tacco dodici, faticavo a camminare, non ero ancora abituata, e mi sedetti sul letto, poi sentii mamma andare in acmera sua, e poco dopo venne e mi prese per mano, e entrammo in camera sua, sul letto, nudo, c'era papà, che si stava segando il cazzone duro, mi sorrise, e mi disse, finalmente vedo la mia nuova bambina.
Mi avvicinai e ci baciammo, lui mis trinse, sentivo il suo odore da maschio, e mi eccitai, lui vide il mio cazzo duro, ma che brava, che bel clito, e lo strinse, poi mi portò la testa al suo cazzo, succhia tesoro succhia il cazzo di papà, dai troietta, e io iniziai il mio primo pompino, fù magnifico.
Lo succhiavo e lisciavo con la lingua, e a ogni passaggio ne infilavo sempre di più in gola, fino ad arrivare a leccare le sue palle, poi, mi dispolse, mi mise a pecora sul letto e iniziò a leccarmi il buco, a giocarci con la lingua, e infilarla sempre di più, e nel mentre mi mungeva il cazzo duro.
Poi finalmente arrivò la mia prima volta, introdusse la cappella e spinse, mi mancò il fiato, lo sentii tutto dentro, finalmente ero donna, e mi lasciai scopare.
Mi pompòper una ventina di minuti, mentre mamma nuda mi teneva la mano, brava puttanella, così, fallo godere dentro di tè, io annuivo, e iniziai a pregarlo di farlo più forte, di rompermi, e lui spinse a fondo, e mi riempì di caldo sperma.
Quando lo estrasse rimase una caverna, e ne fui lusingata, vedrai disse che diventerà come la figa di mamma, larga e slabbrata, e poi rise, ora tocca a tè disse mamma, non ci potevo creder, papà era lì.pronto a prendere il mio cazzo nel culo, lo leccai per bene, poi, affondai il mio giovane cazzo nel suo culo, lo penetrai a fondo, e iniziai a scoparlo.
Papà gemeva, il godimento lo prendeva ogni minuto di più, mi incitava a scoparlo, lo presi per i fianchi, e lo pompai di brutto, fino a godere dentro di lui.
Rimanemmo esausti nel letto, mamma ci stava ammirando, che bella coppia che fate voi due, sareste il massimo insieme, papà mi baciò, si è vero, nostra figlia è stupenda, e ci sà fare la puttanella.
Iniziò così un periodo meraviglioso, sempre più spesso io e papà facevamo sesso, e trscuravamo mamma, che nel frattempo incontrava i suoi vari amanti, e poi, una sera, papà prese una decisione, si fece trovare al nostro ritorno, ben vestito e truccato, con un paio di scarpe da urlo, mamma appena lo vide esclamò, ma dai? sei ritornato alle tue origini?, si disse lui, lo guardai, era stupenda, con la parrucca non sembrava nemmeno un maschio, o capito disse mamma, mi si avvicinò, vedi piccola, papà in realtà, era una trav, e ora è voluto ritornare tale, da oggi dormirai tù con lui nel lettone, sarai la sua donna e lei per tè, iniziò così il mio nuovo mondo, ecol passare dei mesi, il nostro rapporto si rafforzò, fino alla sera della vigiglia di Natale di un paio di anni dopo, dove davanti a mamma, si inginocchiò, e mi chiese di sposarla.
Due anni dopo, tutte e due in abito bianco, convolavamo a nozzein Spagna.
di
scritto il
2023-05-03
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