Sorelle 4 - Mamma schiava

di
genere
incesti

SORELLE 4 - Mamma schiava

Riepilogo sorelle 3:
Dopo pranzo mamma mi chiama nella sua stanza ed iniziamo a fare l'amore quando mi confida la sua natura masochista e mi chiede di diventare il suo padrone, accetto e metto le regole della sua sudditanza.
Sugelliamo il patto con una sodomizzazione profonda.

...
Riprendo a penetrarla e lei si dona sconvolta dall'eccitazione, tocco la sua vagina, è fradicia, gli umori colano su cosce e letto.
Mi tolgo, aspetto che si calmi e la penetro davanti, si offre e mi accoglie morbida pronta sottomessa, continuo fino a sentire la sua muscolatura contrarsi, è pronta al piacere, interrompo si nuovo.
- Per favore padrone fammi godere, permetti alla tua schiava di donarti il suo piacere.
- Non ancora, girati e scosciati completamente, schiava.
Freme e si volta rapida, le gambe fino alla testa bloccate dalle sue mani, è completamente offerta a me, senza pudore senza più una sua volontà, è mia, il suo corpo è mio, ora devo avere anche la sua anima.
Chiudo la mano destra a pugno ed inizio a violare la sua femminilità, fa resistenza, non è pronta, spingo forte ed entro.
Un urlo forte gutturale misto di piacere e dolore fa accorrere le mie sorelle.
- Che stai facendo, maiale.
- Non sono affari vostri, se volete potete solo guardare, altrimenti fuori, è una questione tra mamma e me.
In silenzio si siedono vicino a mamma e le prendono la mano.
- Tranquille ragazze, lo voglio io, è il mio padrone, mi sono donata a lui.
- Mamma, che hai fatto! Tu non sai di cosa è capace di fare, l'ultima sua sottomessa non ha camminato per una settimana dopo una sessione sadomaso con lui.
- Va bene così, mi sono donata a lui, lo voglio, non vi preoccupate. Sfondami mio padrone, sfonda la tua schiava.
Riprendo la penetrazione più forte e profonda, ad ogni colpo mamma urla e si dimena, rallento mi fermo, una calma che illude tutte e tre che sia finta.
L'altra mia mano si impossessa del suo secondo orifizio, lo penetra con la stessa determinazione e violenza della prima.
L'urlo è straziante, vedo il polso colorarsi di rosso, la sua rosellina ha ceduto.
Inizio a penetrarla con entrambe le mani, il suo volto è stravolto dal dolore che presto si trasforma in piacere.
- Padrone posso godere? Ti supplico.
- Si ora puoi godere cagna schiava.
Si abbandona ad un piacere profondo sconquassante che la fa sussultare più volte sul letto per poi accasciarsi esanime.
Tolgo le mani con violenza, uno strappo rumoroso, i suoi fori sono aperti, un leggero prolasso anale rosso vermiglio testimonia quanto successo.
Le mie sorelle basite guardano ammutolite.
Mi rivolgo a mia sorella.
- Pulisci e lecca il prolasso di mamma e fallo rientrare.
In silenzio si abbassa ed esegue ubbidiente.
Guardo la mia sorellina, puliscimi le mani, leccale, lo fa in silenzio.
Sono mie anche loro, ci sarà da divertirsi.
- Schiava apri la bocca che voglio riempirti la gola.
Entro fino in fondo bloccando la respirazione, gli occhi si riempiono di lacrime, conati, tosse, godo nella sua gola.
- Grazie padrone di avermi regalato il tuo seme forte e maschio.
La prendo per mano e delicatamente la faccio alzare, cammina male, la sorreggo fino al bagno, la faccio mettere in ginocchio nella vasca a bocca aperta.
- Bevi tutto, se ne fai versare una goccia ne pagherai le conseguenze.
Lo afferra con le sue labbra, le chiude, mi scarico in lei, ingoia tutto e rapidamente tra conati e colpi di tosse che escono dal naso misti a muco ed orina.
Finito mi lecca e pulisce tutto.
- Grazie padrone, mi hai fatto sentire la tua schiava umile e sottomessa, mai nessuno mi aveva dato tanto, sono tua.
Ora è mia anche nell'anima.
Le mie sorelle aiutano la mamma a tornare a letto, stasera papà avrà una bella sorpresa.
Esco, devo fare compere.

...
continua
...
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2023-05-05
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