Sorelle 7 - Inizia lo spettacolo
di
SirM
genere
incesti
A cena gli zii si prodigano in complimenti per la "mise" di mamma che devo dire è bellissima, eccitata da un pomeriggio di sesso con papà e dall'idea che tra poco si offrirà in tutto il suo splendore come mia schiava.
Digestivo e si comincia.
In sala c'è una vetrina a tre ante perfetta per quello che devo fare.
- Spogliati davanti a tutti e resta solo con slip calze e scarpe, schiava senza valore - dico
Un silenzio surreale, mamma si alza ed inizia uno spogliarello da consumata stripper, poi si inginocchia davanti a me
- Eccomi padrone sono tua.
Zia prova a parlare ma viene bloccata da papà
- Va tutto bene, tranquilla.
Le mie sorelle istruite a dovere la cospargono di olio profumato su tutto il corpo, poi passano una corda sopra la vetrinetta in modo da avere i due capi dai lati opposti.
Accompagno mamma e lego le mani tirando la corda in modo da stendere bene le braccia.
Altra corda passata sotto la vetrinetta e piedi legati a gambe aperte.
Mi avvicino e la bendo.
- Chi sei?
- Sono la tua schiava padrone, la tua inutile cagna che si offre al tuo volere.
- Cosa vuoi dal tuo padrone?
- Dolore e piacere da offrirti come pegno di sudditanza e totale appartenenza a te.
- Lo sai che sei solo un corpo inutile senza di me'?
- Si padrone, il mio corpo vive solo con te e per te, usalo come vuoi.
Da una borsa prendo un frustino per cavalli e lo schiocco sul tavolo, mamma sussulta, vedo la sua vagina inumidirsi immediatamente.
- Frustami padrone, fammi sentire il tuo potere.
Il colpo è improvviso forte cattivo colpisce il seno sinistro, l'urlo profondo scuote tutti, il secondo lascia un segno rosso sul destro
- Sii padrone grazie, ancora.
Il terzo la colpisce su una coscia e subito il quarto sull'altra simultanei. Continuo con colpi sul ventre e sul seno, fino a quando la sua pelle da candida e liscia diventa rossa e percorsa da striature violacee.
- Allora schiava sei soddisfatta? Vuoi che smetta?
- No padrone, ancora voglio godere per te, dammi ancora dolore e piacere.
Faccio segno alle mie sorelle che la slegano la girano e la bloccano di nuovo alle corde.
Mi giro verso papà e gli porgo la frusta, si rifiuta, non ci riesce.
Inizio a colpire schiena gambe e culo prima piano poi sempre più forte, mamma urla tutto il suo piacere, ora il suo corpo è unica chiazza rossa.
Le mutande sono fradice di umori.
- Ricordati troia senza valore, non devi godere se non te lo comando io.
- Si padrone, è solo eccitazione non sono ancora venuta.
Prendo un cubetto di ghiaccio ed inizio a farlo scorrere sulla schiena, trema si contorce per il freddo ed i brividi provocati dalla pelle ipersensibile.
Poi lo infilo nel culo che lo accoglie voglioso.
Ancora il frigo, confezione di carote grandi da brodo, le bagno con l'olio, sposto lo slip e la punta della prima apre la rosellina, un gemito, la seconda lo apre di più seguita dalla terza e dalla quarta, spingo forte ed entrano tutte in una volta e riposiziono la mutandina per evitare che escano, ora il gemito è un urlo di piacere e dolore.
Mia zia si alza infuriata.
- Basta la stai distruggendo sei un porco maniaco.
Mamma la blocca.
- No, lascialo fare, lo voglio, mi piace.
Zia si ritira in silenzio, nessuno parla.
Riprendo lo spettacolo.
...
continua
...
Digestivo e si comincia.
In sala c'è una vetrina a tre ante perfetta per quello che devo fare.
- Spogliati davanti a tutti e resta solo con slip calze e scarpe, schiava senza valore - dico
Un silenzio surreale, mamma si alza ed inizia uno spogliarello da consumata stripper, poi si inginocchia davanti a me
- Eccomi padrone sono tua.
Zia prova a parlare ma viene bloccata da papà
- Va tutto bene, tranquilla.
Le mie sorelle istruite a dovere la cospargono di olio profumato su tutto il corpo, poi passano una corda sopra la vetrinetta in modo da avere i due capi dai lati opposti.
Accompagno mamma e lego le mani tirando la corda in modo da stendere bene le braccia.
Altra corda passata sotto la vetrinetta e piedi legati a gambe aperte.
Mi avvicino e la bendo.
- Chi sei?
- Sono la tua schiava padrone, la tua inutile cagna che si offre al tuo volere.
- Cosa vuoi dal tuo padrone?
- Dolore e piacere da offrirti come pegno di sudditanza e totale appartenenza a te.
- Lo sai che sei solo un corpo inutile senza di me'?
- Si padrone, il mio corpo vive solo con te e per te, usalo come vuoi.
Da una borsa prendo un frustino per cavalli e lo schiocco sul tavolo, mamma sussulta, vedo la sua vagina inumidirsi immediatamente.
- Frustami padrone, fammi sentire il tuo potere.
Il colpo è improvviso forte cattivo colpisce il seno sinistro, l'urlo profondo scuote tutti, il secondo lascia un segno rosso sul destro
- Sii padrone grazie, ancora.
Il terzo la colpisce su una coscia e subito il quarto sull'altra simultanei. Continuo con colpi sul ventre e sul seno, fino a quando la sua pelle da candida e liscia diventa rossa e percorsa da striature violacee.
- Allora schiava sei soddisfatta? Vuoi che smetta?
- No padrone, ancora voglio godere per te, dammi ancora dolore e piacere.
Faccio segno alle mie sorelle che la slegano la girano e la bloccano di nuovo alle corde.
Mi giro verso papà e gli porgo la frusta, si rifiuta, non ci riesce.
Inizio a colpire schiena gambe e culo prima piano poi sempre più forte, mamma urla tutto il suo piacere, ora il suo corpo è unica chiazza rossa.
Le mutande sono fradice di umori.
- Ricordati troia senza valore, non devi godere se non te lo comando io.
- Si padrone, è solo eccitazione non sono ancora venuta.
Prendo un cubetto di ghiaccio ed inizio a farlo scorrere sulla schiena, trema si contorce per il freddo ed i brividi provocati dalla pelle ipersensibile.
Poi lo infilo nel culo che lo accoglie voglioso.
Ancora il frigo, confezione di carote grandi da brodo, le bagno con l'olio, sposto lo slip e la punta della prima apre la rosellina, un gemito, la seconda lo apre di più seguita dalla terza e dalla quarta, spingo forte ed entrano tutte in una volta e riposiziono la mutandina per evitare che escano, ora il gemito è un urlo di piacere e dolore.
Mia zia si alza infuriata.
- Basta la stai distruggendo sei un porco maniaco.
Mamma la blocca.
- No, lascialo fare, lo voglio, mi piace.
Zia si ritira in silenzio, nessuno parla.
Riprendo lo spettacolo.
...
continua
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