Sorelle 3
di
SirM
genere
incesti
Sorelle 3
Scopro il masochismo di mamma.
Gustato il pranzo con voracità, la fame era tanta, ci ritiriamo per un meritato riposino ben sapendo che a breve avremmo ripreso la nostra conoscenza.
Mamma entra in camera, un bacio voluttuoso e sorridendo.
- Non credere di essertela cavata, hai giocato con le mie bambine lasciandomi all'asciutto, ne pagherai le conseguenze.
Esce ridendo.
Il telefono squilla, è papà, avverte che sta partendo e che tra circa tre ore sarà a casa, con lui anche "zio e zia e la cugina".
Non sono veri zii, ma amici da sempre che hanno condiviso matrimonio, nascite, battesimi, vacanze e tanto altro per 40 anni.
Noi li chiamiamo zii per affetto ed è come se lo fossero, anche la figlia, una fichetta niente male dell'età di mia sorella grande, la considero più come cugina che come corpo da scopare.
Mi troverò a cambiare idea molto presto, ma non corriamo.
Mi alzo per andare in bagno e mamma mi chiama.
E' sul letto coperta.
- Dopo pranzo ho sempre freddo, mi scaldi?
- Chiamo anche le sorelle?
- No, ho bisogno di un altro tipo di ... calore.
Mi tolgo il poco che indosso e la raggiungo sotto le coperte.
Il suo corpo nudo mi accoglie caldo e pronto, le sue tette si offrono alla mia bocca che avida inizia a leccarle deciso a gustare ogni sapore odore di lei.
Il suo corpo profuma di femmina vera esperta, le sue dita raggiungono rapide il mio sesso, lo carezzano, lo tastano, lo scoprono al tatto, lo afferrano decise ed iniziano una danza sensuale eccitante, mai nessuna mi ha dato tali sensazioni.
Abbandono i suoi capezzoli e mi dedico a conoscere la sua intimità, niente a che vedere con quelle più giovani, è gonfia calda piena di umori, cedevole al piacere, desiderosa di essere colmata e soddisfatta.
- Si amore continua così, mi piace la tua lingua.
Inizio una conoscenza profonda lenta attenta, voglio godere di ogni centimetro ed anfratto.
Scopro un clitoride grande, rigido e duro come un piccolo pene, mi piace tenerlo in bocca, succhiarlo e sentirne la consistenza con i denti, mamma geme.
Continuo ad esplorare, scopro due piccoli anelli sulle grandi labbra segno di una sessualità più profonda ed intensa, ci gioco con la lingua e poi li tiro con i denti, un gemito più forte.
- Sii, tirali forte, mi piace sentite dolore, lo adoro.
Dolore? Ti accontento subito, la mia passione dare dolore.
Torno al clitoride e lo mordo deciso, un urlo di piacere accompagnato da una maggiore divaricazione delle gambe mi dice di continuare.
Continuo fino a renderlo rosso e rigato dai segni dei denti, mamma gode con una serie di sussulti incontrollabili.
Mi abbraccia dolcissima e mi sconvolge con le sue parole.
- Grazie amore, non ti credevo così bravo e soprattutto deciso sadico. Papà non riesce a darmi queste emozioni, ha paura di farmi male, ma io è proprio quello che voglio, sono masochista e da sempre desidero essere la schiava di un sadico.
Ho provato in alcuni club ma non mi è piaciuto l'ambiente, troppi rischi che non voglio correre.
Voglio essere la tua umile schiava sadomaso, lo vuoi?
- Si mamma, lo voglio, e ne sono felice.
Un bacio suggella questo patto che solo stamattina mi sembrava una chimera: avere una donna schiava a mia disposizione ed essere mia madre, il massimo!
Mamma si tuffa sul mio sesso ingoiandolo con avidità e decisa a restituirmi il piacere goduto.
Ho voglia di affermare il mio essere padrone del suo corpo, la stacco, le do uno schiaffo
- Se vuoi essere la mia sottomessa queste sono le regole:
> Io sono il tuo padrone e prenderai ordini solo da me
> Il tuo corpo da ora è mio e solo mio.
> Potrai avere rapporti sessuali anche saffici solo con il mio permesso
> Le mie voglie, i miei desideri ed il mio piacere vengono prima di tutto.
> Tu non potrai mai godere senza il mio consenso, mi devi chiedere il permesso.
> Posso cederti ad altri quando come e dove voglio e tu non potrai nè dovrai opporti, mai.
Accetti queste regole?
- Si amore mio, le accetto, sarò la tua schiava sottomessa da ora e finchè vorrai.
- Girati.
Si gira e da sdraiata la sodomizzo senza nessun riguardo, il suo ano mi accoglie avvezzo a tale pratica.
- Siii, aprimi, sono tua.
Mi muovo rapido cattivo padrone, la uso per il mio piacere e non il suo, geme si eccita sta per venire, mi interrompo.
- Ho detto che devi chiedermi di venire e lo puoi fare solo con il mio consenso.
- Ho capito amore
Uno schiaffo forte e cattivo
- Padrone, non amore
- Si padrone.
....
continua
...
Scopro il masochismo di mamma.
Gustato il pranzo con voracità, la fame era tanta, ci ritiriamo per un meritato riposino ben sapendo che a breve avremmo ripreso la nostra conoscenza.
Mamma entra in camera, un bacio voluttuoso e sorridendo.
- Non credere di essertela cavata, hai giocato con le mie bambine lasciandomi all'asciutto, ne pagherai le conseguenze.
Esce ridendo.
Il telefono squilla, è papà, avverte che sta partendo e che tra circa tre ore sarà a casa, con lui anche "zio e zia e la cugina".
Non sono veri zii, ma amici da sempre che hanno condiviso matrimonio, nascite, battesimi, vacanze e tanto altro per 40 anni.
Noi li chiamiamo zii per affetto ed è come se lo fossero, anche la figlia, una fichetta niente male dell'età di mia sorella grande, la considero più come cugina che come corpo da scopare.
Mi troverò a cambiare idea molto presto, ma non corriamo.
Mi alzo per andare in bagno e mamma mi chiama.
E' sul letto coperta.
- Dopo pranzo ho sempre freddo, mi scaldi?
- Chiamo anche le sorelle?
- No, ho bisogno di un altro tipo di ... calore.
Mi tolgo il poco che indosso e la raggiungo sotto le coperte.
Il suo corpo nudo mi accoglie caldo e pronto, le sue tette si offrono alla mia bocca che avida inizia a leccarle deciso a gustare ogni sapore odore di lei.
Il suo corpo profuma di femmina vera esperta, le sue dita raggiungono rapide il mio sesso, lo carezzano, lo tastano, lo scoprono al tatto, lo afferrano decise ed iniziano una danza sensuale eccitante, mai nessuna mi ha dato tali sensazioni.
Abbandono i suoi capezzoli e mi dedico a conoscere la sua intimità, niente a che vedere con quelle più giovani, è gonfia calda piena di umori, cedevole al piacere, desiderosa di essere colmata e soddisfatta.
- Si amore continua così, mi piace la tua lingua.
Inizio una conoscenza profonda lenta attenta, voglio godere di ogni centimetro ed anfratto.
Scopro un clitoride grande, rigido e duro come un piccolo pene, mi piace tenerlo in bocca, succhiarlo e sentirne la consistenza con i denti, mamma geme.
Continuo ad esplorare, scopro due piccoli anelli sulle grandi labbra segno di una sessualità più profonda ed intensa, ci gioco con la lingua e poi li tiro con i denti, un gemito più forte.
- Sii, tirali forte, mi piace sentite dolore, lo adoro.
Dolore? Ti accontento subito, la mia passione dare dolore.
Torno al clitoride e lo mordo deciso, un urlo di piacere accompagnato da una maggiore divaricazione delle gambe mi dice di continuare.
Continuo fino a renderlo rosso e rigato dai segni dei denti, mamma gode con una serie di sussulti incontrollabili.
Mi abbraccia dolcissima e mi sconvolge con le sue parole.
- Grazie amore, non ti credevo così bravo e soprattutto deciso sadico. Papà non riesce a darmi queste emozioni, ha paura di farmi male, ma io è proprio quello che voglio, sono masochista e da sempre desidero essere la schiava di un sadico.
Ho provato in alcuni club ma non mi è piaciuto l'ambiente, troppi rischi che non voglio correre.
Voglio essere la tua umile schiava sadomaso, lo vuoi?
- Si mamma, lo voglio, e ne sono felice.
Un bacio suggella questo patto che solo stamattina mi sembrava una chimera: avere una donna schiava a mia disposizione ed essere mia madre, il massimo!
Mamma si tuffa sul mio sesso ingoiandolo con avidità e decisa a restituirmi il piacere goduto.
Ho voglia di affermare il mio essere padrone del suo corpo, la stacco, le do uno schiaffo
- Se vuoi essere la mia sottomessa queste sono le regole:
> Io sono il tuo padrone e prenderai ordini solo da me
> Il tuo corpo da ora è mio e solo mio.
> Potrai avere rapporti sessuali anche saffici solo con il mio permesso
> Le mie voglie, i miei desideri ed il mio piacere vengono prima di tutto.
> Tu non potrai mai godere senza il mio consenso, mi devi chiedere il permesso.
> Posso cederti ad altri quando come e dove voglio e tu non potrai nè dovrai opporti, mai.
Accetti queste regole?
- Si amore mio, le accetto, sarò la tua schiava sottomessa da ora e finchè vorrai.
- Girati.
Si gira e da sdraiata la sodomizzo senza nessun riguardo, il suo ano mi accoglie avvezzo a tale pratica.
- Siii, aprimi, sono tua.
Mi muovo rapido cattivo padrone, la uso per il mio piacere e non il suo, geme si eccita sta per venire, mi interrompo.
- Ho detto che devi chiedermi di venire e lo puoi fare solo con il mio consenso.
- Ho capito amore
Uno schiaffo forte e cattivo
- Padrone, non amore
- Si padrone.
....
continua
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