Daila

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genere
etero

Daila
Sono fortunato, ho un lavoro che mi ha permesso di girare il mondo e fatto dimenticare di essere fedele a mia moglie.
Come si dice ... lontano dagli occhi ecc ecc.
Bangkok, 2005, meeting internazionale in cui sono tra i relatori, l'organizzazione ha messo a disposizione di ognuno una hostess personale.
La mia si chiama Daila, 27 anni, una splendida ragazza alta quasi quanto me, magra slanciata e sinuosa, occhi a mandorla sguardo dolce e profondo, un sorriso che ti scioglie, mani lunghe e fine, in altre parole una vera bellezza, da sballo.
Parla perfettamente inglese, ci intendiamo subito, dopo le prime chiacchiere di convenienza e le obbligatorie operazioni di iscrizione ci concediamo una pausa caffè.
Al bar inizia una conoscenza più approfondita, il tempo vola, ci vengono a cercare perché il meeting non solo è iniziato ma anche sospeso per la pausa pranzo.
Dopo pranzo devo partecipare a varie riunioni ma non riesco a togliermi dalla testa Daila, la cerco alla prima pausa caffè, la trovo, la obbligo a starmi accanto per il resto del pomeriggio e la invito a cena, una cena privata nella mia suite.
Accetta ma prima deve andare a cambiarsi, non vuole cenare con gli abiti da lavoro.
Arriva alle 20,00 puntualissima, bussa, apro, rimango senza parole, bellissima, vestito da sera blu notte castigato davanti, ma con una scollatura fino ai glutei dietro, una vera bomba sexy, un bacio di benvenuto rimanda la cena.
Inizio a spogliarla lentamente assaporando la sua pelle liscia vellutata profumata, mi soffermo sui seni sodi, perfetti, indugio a lungo sulle punte dure gonfie ascoltando i suoi gemiti di piacere.
Il vestito scivola leggero ed il suo corpo perfetto si mostra in tutto il suo splendore.
Mi ferma e con movimenti lenti e sensuali inizia uno spogliarello su di me, via giacca camicia pantaloni, il letto ci accoglie complice.
Esploro il suo ventre soffice e delicato, salto gli slip e proseguo sulle sue cosce lisce lunghe sode e morbide.
Gioco con i suoi piedi, ride divertita, si abbandona alle carezze.
Il suo sguardo cambia, una luce diversa, si avvicina in silenzio, mi stende supino e le sue mani iniziano un massaggio lungo sensuale erotico, alle mani sostituisce labbra e lingua che insieme cercano assaporano, solleticano, provocano brividi, poi raggiungono lo slip liberando l'oggetto del desiderio.
Lo cattura, lo fa suo fino alla radice ne gusta ogni centimetro, lentamente, senza fretta, anche il tempo si ferma aspettando che finisca.
La mia mano raggiunge il suo pube, si sposta, fugge, mi invita ad aspettare, non è pronta. Insisto, voglio assaporare la sua intimità, mi chiede di aspettare ancora, che ha paura di mostrarsi, si vergogna, e mentre lo dice i suoi occhi si riempiono di lacrime.
Un attimo, afferro gli slip e li tolgo, si gira e si copre.
Tra le lacrime mi confessa che è una ladyboy e che si vergogna per avermi deluso perché mi aspettavo una donna "vera".
Un bacio interrompe la frase, la abbraccio, dolcemente senza parlare la stendo sul letto, la cerco la desidero, voglio farla mia, lo faccio.
Mi chiede di fare piano, per lei è la prima volta, mai nessuno prima di me.
Da subito si dona completamente, facciamo l'amore non sesso, nessuna donna mi ha dato se stessa come lei, né mi ha fatto sentire uomo, il suo uomo, come fa lei.
Passiamo la notte donandoci reciprocamente, scopro il suo lato maschile, mi piace mi dono come lei hai fatto con me, anche per me è la prima volta.
I giorni del meeting volano tra riunioni e noi, arriva il momento della partenza, non la saluto nemmeno, odio gli adii, valigia taxi aeroporto.
Sono in fila al check in, una voce, la sua, voleva salutarmi, mi porge un regalo, lo apro, un portafortuna tipico del luogo simbolo di amore eterno, la guardo, gli occhi rossi, un bacio sulla guancia, si gira e se ne va.
Torno a casa, ho deciso cosa fare.

Oggi
Ho lasciato il lavoro e con la liquidazione ho "liquidato" moglie figli ed amici stronzi e bigotti.
Abbiamo aperto un negozio di moda all'interno dell'hotel dove ci siamo conosciuti, la clientela è scelta ed i guadagni buoni.
Ma la cosa più bella è la sera quando a casa ci cerchiamo e doniamo come la prima volta.
Ti amo Daila, grazie per avermi fatto scoprire la felicità.

di
scritto il
2023-05-08
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