Mistress per caso - seconda parte
di
Sine Nomine
genere
dominazione
Mistress per caso - seconda parte.
Racconto di fantasia
Antonella aveva avuto la sua prima esperienza come dominatrice e ne era rimasta soddisfatta. Ripensando alla mattinata ed allo schiavo domestico ai suoi ordini si sentì felice ed eccitata, tanto che ancora si concesse una lunga masturbazione con relativo orgasmo. Tuttavia decise che la cosa, se doveva continuare, andava pianificata. Prima di tutto cancello’ l’account social dove aveva ricevuto decine di messaggi di aspiranti schiavi, salvo’ naturalmente gli screen shot dei messaggi. Creo’ poi un account nuovo “normale” inviando le relative richieste di amicizia, la giustificazione fu che era stata hackerata, creo’ anche un account con una mail fittizia per le sua nuova “attività “ il nome scelto , Lady Severa, non brillava per fantasia ma era di immediato impatto. Chiese poi l’amicizia a tutti quelli dei messaggi, ovviamente nel giro di pochissimo tutti accettarono . Con Photoshop modifico’ alcune sue foto, badando di rendersi non riconoscibile. Poi stabili’ che per avere successo doveva ritagliarsi una ben definitiva specializzazione. Non sentendosi ancora pronta per pratiche bdsm hard decise di scartare torture, strapon et simili. Avrebbe scelto i suoi clienti tra coloro che amavano una dominazione del tipo schiavo domestico o sissy maid, insomma uomini che nella vita aspiravano ad esser servili nei confronti di una donna e che, per vari motivi, non avevano trovato la moglie adatta, oppure, più difficilmente, ne avevano una che non li comandava a bacchetta. Naturalmente niente sesso, per quello avrebbe, dopo mesi di digiuno, cercato qualche normale avventura occasionale, niente legami.
Inoltre voleva continuare la sua normale vita e quindi una od al massimo due sessioni a settimana, una specie di hobby insomma. Le richieste dei clienti variavano , alcuni si presentavano con una borsa contenente un abbigliamento completo da sissy maid e lo indossavano di fronte a lei, così conciati sbrigavano i lavori domestici sotto i suoi ordini, subendo punizioni per ogni piccolo errore, spesso pure inesistente. All’uopo si era munita di un frustino ed uno scudiscio, naturalmente non esagerava e non lasciava segni permanenti. Altri ancora chiedevano di essere insultati o derisi per la loro scarsa virilità (compreso qualcuno che in realtà era assolutamente nella media come proporzioni), con altri doveva fingersi una moglie severa, inventando frasi come: “ Come marito sei utile solo per servirmi, per scoparmi sai benissimo che ci pensa Alex, cornuto!” Alex in realtà esisteva veramente, era un suo collega di 26 anni, molto prestante fisicamente che la batteva a qualunque donna decente le capitava a tiro, compresa Antonella, finora aveva sempre declinato ma poi un giorno fu proprio lei a prendere l’iniziativa, gli chiese di uscire per un aperitivo ed all’invito del ragazzo e poi, sfacciatamente, gli chiese se le andava un po’ di sesso senza impegno, inutile dire che Alex accetto’ subito ed Antonella rimase molto soddisfatta delle prestazioni del collega. Si era fatta un giro di clienti fissi, una decina, poi ogni tanto qualcuno spariva ed altri ne arrivavano, sempre scelti accuratamente. Uno di quelli che era stato da lei alcune volte le fece una richiesta anomala: la sessione doveva svolgersi a casa del cliente ed avrebbe dovuto assistervi anche la moglie, il tipo desiderava essere sottomesso nella vita di tutti i giorni e la consorte aveva accettato ma si era rivelata assolutamente poco adatta ed impacciata. Assistendo ad una sessione avrebbe imparato. Antonella si presentò a casa del cliente il sabato nel primo pomeriggio. L’uomo era un quarantenne con una buona posizione e viveva con la consorte in una villetta in periferia, la moglie, anche lei sui 40, era una donna poco attraente ed anche sovrappeso, per la prima parte della giornata si limitò ad osservare il marito che, nudo come un verme, lavava, puliva e stirava sotto i severi ordini di Antonella, subendo punizioni ed umiliazioni. Verso le 18 Antonella chiese alla donna di accomodarsi con lei in salotto ed ordino’ allo schiavo di portare un aperitivo e stuzzichini. L’uomo arrivo’ con un vassoio. “Bene schiavo , in ginocchio di fronte a noi e reggi il vassoio così che possiamo servirci comodamente” “Si Padrona” Immediatamente arrivo’ un colpo di frustino, “La risposta giusta era Si Padrone, anzi da adesso la tua unica Padrona e’ tua moglie e dovrai rivolgerti a lei sempre così, capito idiota?” “Si Lady Severa” rivolgendosi alla moglie “Mi scusi Padrona, spero che questa volta la giusta punizione che merito sarà lieve” . Antonella passo’ il frustino alla donna e disse “Te la sei ancora cavata , ti autorizzo a posare il vassoio, prostrati e rendi omaggio alla tua Padrona leccandole i piedi mentre lei ti frusta sulla schiena” l’uomo esegue immediatamente, da anni aspettava quel momento, la nuova Padrona comincio’ a colpirlo, prima molto debolmente poi ci prese gusto ed andò giù più pesante , tanto che Antonella si sentì in dovere di fermarla. Dal giorno dopo erano fatti loro ma certo non era nel suo stile far scorticare la schiena ad un cliente. Dopo le donne cenarono servite dallo schiavo, nel frattempo la moglie gli aveva applicato una gabbietta di castità che lui aveva acquistato proprio in previsione del momento. Dopo cena Antonella si congedò, come ricompensa ricevette una somma pari a due mesi del suo stipendio, la mistress decise che il giorno dopo avrebbe invitato Alex in un ristorante di lusso, in previsione di un pomeriggio domenicale di sesso sfrenato. In fondo il suo stallone se lo meritava ma, soprattutto, se lo meritava lei.
Racconto di fantasia
Antonella aveva avuto la sua prima esperienza come dominatrice e ne era rimasta soddisfatta. Ripensando alla mattinata ed allo schiavo domestico ai suoi ordini si sentì felice ed eccitata, tanto che ancora si concesse una lunga masturbazione con relativo orgasmo. Tuttavia decise che la cosa, se doveva continuare, andava pianificata. Prima di tutto cancello’ l’account social dove aveva ricevuto decine di messaggi di aspiranti schiavi, salvo’ naturalmente gli screen shot dei messaggi. Creo’ poi un account nuovo “normale” inviando le relative richieste di amicizia, la giustificazione fu che era stata hackerata, creo’ anche un account con una mail fittizia per le sua nuova “attività “ il nome scelto , Lady Severa, non brillava per fantasia ma era di immediato impatto. Chiese poi l’amicizia a tutti quelli dei messaggi, ovviamente nel giro di pochissimo tutti accettarono . Con Photoshop modifico’ alcune sue foto, badando di rendersi non riconoscibile. Poi stabili’ che per avere successo doveva ritagliarsi una ben definitiva specializzazione. Non sentendosi ancora pronta per pratiche bdsm hard decise di scartare torture, strapon et simili. Avrebbe scelto i suoi clienti tra coloro che amavano una dominazione del tipo schiavo domestico o sissy maid, insomma uomini che nella vita aspiravano ad esser servili nei confronti di una donna e che, per vari motivi, non avevano trovato la moglie adatta, oppure, più difficilmente, ne avevano una che non li comandava a bacchetta. Naturalmente niente sesso, per quello avrebbe, dopo mesi di digiuno, cercato qualche normale avventura occasionale, niente legami.
Inoltre voleva continuare la sua normale vita e quindi una od al massimo due sessioni a settimana, una specie di hobby insomma. Le richieste dei clienti variavano , alcuni si presentavano con una borsa contenente un abbigliamento completo da sissy maid e lo indossavano di fronte a lei, così conciati sbrigavano i lavori domestici sotto i suoi ordini, subendo punizioni per ogni piccolo errore, spesso pure inesistente. All’uopo si era munita di un frustino ed uno scudiscio, naturalmente non esagerava e non lasciava segni permanenti. Altri ancora chiedevano di essere insultati o derisi per la loro scarsa virilità (compreso qualcuno che in realtà era assolutamente nella media come proporzioni), con altri doveva fingersi una moglie severa, inventando frasi come: “ Come marito sei utile solo per servirmi, per scoparmi sai benissimo che ci pensa Alex, cornuto!” Alex in realtà esisteva veramente, era un suo collega di 26 anni, molto prestante fisicamente che la batteva a qualunque donna decente le capitava a tiro, compresa Antonella, finora aveva sempre declinato ma poi un giorno fu proprio lei a prendere l’iniziativa, gli chiese di uscire per un aperitivo ed all’invito del ragazzo e poi, sfacciatamente, gli chiese se le andava un po’ di sesso senza impegno, inutile dire che Alex accetto’ subito ed Antonella rimase molto soddisfatta delle prestazioni del collega. Si era fatta un giro di clienti fissi, una decina, poi ogni tanto qualcuno spariva ed altri ne arrivavano, sempre scelti accuratamente. Uno di quelli che era stato da lei alcune volte le fece una richiesta anomala: la sessione doveva svolgersi a casa del cliente ed avrebbe dovuto assistervi anche la moglie, il tipo desiderava essere sottomesso nella vita di tutti i giorni e la consorte aveva accettato ma si era rivelata assolutamente poco adatta ed impacciata. Assistendo ad una sessione avrebbe imparato. Antonella si presentò a casa del cliente il sabato nel primo pomeriggio. L’uomo era un quarantenne con una buona posizione e viveva con la consorte in una villetta in periferia, la moglie, anche lei sui 40, era una donna poco attraente ed anche sovrappeso, per la prima parte della giornata si limitò ad osservare il marito che, nudo come un verme, lavava, puliva e stirava sotto i severi ordini di Antonella, subendo punizioni ed umiliazioni. Verso le 18 Antonella chiese alla donna di accomodarsi con lei in salotto ed ordino’ allo schiavo di portare un aperitivo e stuzzichini. L’uomo arrivo’ con un vassoio. “Bene schiavo , in ginocchio di fronte a noi e reggi il vassoio così che possiamo servirci comodamente” “Si Padrona” Immediatamente arrivo’ un colpo di frustino, “La risposta giusta era Si Padrone, anzi da adesso la tua unica Padrona e’ tua moglie e dovrai rivolgerti a lei sempre così, capito idiota?” “Si Lady Severa” rivolgendosi alla moglie “Mi scusi Padrona, spero che questa volta la giusta punizione che merito sarà lieve” . Antonella passo’ il frustino alla donna e disse “Te la sei ancora cavata , ti autorizzo a posare il vassoio, prostrati e rendi omaggio alla tua Padrona leccandole i piedi mentre lei ti frusta sulla schiena” l’uomo esegue immediatamente, da anni aspettava quel momento, la nuova Padrona comincio’ a colpirlo, prima molto debolmente poi ci prese gusto ed andò giù più pesante , tanto che Antonella si sentì in dovere di fermarla. Dal giorno dopo erano fatti loro ma certo non era nel suo stile far scorticare la schiena ad un cliente. Dopo le donne cenarono servite dallo schiavo, nel frattempo la moglie gli aveva applicato una gabbietta di castità che lui aveva acquistato proprio in previsione del momento. Dopo cena Antonella si congedò, come ricompensa ricevette una somma pari a due mesi del suo stipendio, la mistress decise che il giorno dopo avrebbe invitato Alex in un ristorante di lusso, in previsione di un pomeriggio domenicale di sesso sfrenato. In fondo il suo stallone se lo meritava ma, soprattutto, se lo meritava lei.
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