Il giovane Padrone
di
Sine Nomine
genere
dominazione
Il giovane Padrone
Racconto di fantasia
Andrea ha compiuto da poco 18 anni, e’ un bellissimo ed atletico ragazzo, inoltre possiede due doti che lo rendono speciale. La prima e’ una innata autorevolezza che lo porta ad imporsi senza difficoltà sulle altre persone, la seconda una dotazione sessuale super. Purtroppo però la sua vita ha subito un trauma due anni prima, i suoi amati genitori sono morti in un incidente stradale, per una serie di impedimenti legali i beni, piuttosto importanti, della famiglia non sono ancora del tutto utilizzabili e neppure la casa. Così è’ Stato affidato ad un fratellastro della madre, in realtà senza legami di sangue visto che entrambe erano nati da precedenti matrimoni del nonno materno e della sua seconda moglie. Ma questo “zio” Gustavo e’ l’unica parente che ha. Si e’quindi trasferito nella casa di lui, un modesto impiegato 50enne sposato senza figli con Marta, 45 anni, sicuramente non una top model ma neppure brutta.
E’ sabato mattina quindi niente scuola e lui dorme fino a tardi, verso le 10 si sveglia e ripensa al pomeriggio precedente, infatti era riuscito a convincere la sua insegnante di lettere a dargli ripetizioni private, non che ne avesse bisogno, anzi, ma il piano era un altro. Va detto che nel liceo che frequenta la maggior parte delle ragazze e pure qualche ragazzo gli sbavano dietro ma, per ora, lui e’ poco interessato. E’ un ragazzo con una mente depravata e punta ad esperienze particolari, infatti alla terza lezione privata a casa della sua insegnante, una 47enne divorziata, aveva raggiunto il suo scopo, la donna aveva ceduto… Andrea aveva ancora davanti agli occhi la scena di lui che la penetrava analmente e di lei che lo supplicava di non smettere, così come vedeva ancora la donna in ginocchio di fronte a lui intenta a fargli un pompino… ahah il primo passo era compiuto ma adesso la mossa successiva era ottenere la sottomissione completa della prof. Eccitato per questi ricordi il ragazzo suona una campanello, nella stanza entrano un uomo ed una donna, sono completamente nudi, solo l’uomo indossa una gabbietta di castità. Si tratta di Gustavo e Marta, i suoi tutori. Lui regge un vassoio con la colazione. “Ben svegliato Padrone , spero abbia riposato bene” duce lui e si inginocchia ai bordi del letto reggendo il vassoio. La donna, perfettamente ammaestrata e senza bisogno le venga ordinato, prende in bocca il membro di Andrea per raccogliere la pipì del mattino, dopo aver urinato nella bocca della schiava e’ il momento del pompino mattutino. A questo punto il ragazzo, dopo aver fatto colazione, si alza, i due schiavi si prostrano ai suoi piedi e ne leccano uno a testa. In tutto ciò Andrea non ha ancora rivolto loro una parola.
Questa situazione è cominciata circa un anno prima, il giovane aveva avuto gioco facile a sedurre Marta, casalinga trascurata e sessualmente poco appagata, in un primo tempo era diventata la sua amante, la scopava regolarmente quando Gustavo era al lavoro, poi la sua schiava. Una sera aveva deciso di mettere le carte in tavola anche con il marito, al rientro dal lavoro l’uomo aveva trovato la donna completamente nuda in ginocchio ai piedi del ragazzo che, comodamente seduto in poltrona, guardava la tele. “mah… cosa significa questo? Marta cosa stai facendo?” Per tutta risposta Andrea aveva schioccato le dita ed indicato il suo pene, incurante della presenza del marito la donna aveva ubbidito “Subito Padrone” e si era messa a succhiare il membro del giovane. “Vedi? Tua moglie e’ la mia schiava, ti conviene prenderne atto ed accettare, non e’ colpa mia se sei un cornuto impotente”. Un po’ per timore di perdere moglie e ricco assegno di mantenimento di Andrea un po’ per naturale propensione alla sottomissione Gustavo si era adeguato, da cuckold a schiavo il passo era stato breve. Andrea aveva dettato le sue regole: prima di tutto si sarebbe trasferito nella camera matrimoniale, i due coniugi dovevano rivolgersi a lui dandogli del lei e chiamandolo Padrone e naturalmente sarebbero stati i suoi domestici e schiavi sessuali, pur non essendo gay, infatti, di tanto in tanto sodomizzava anche Gustavo, giusto per ribadire il suo ruolo dominante, inoltre aveva imposto all’uomo la castità assoluta.
Dopo aver pranzato, naturalmente servito a tavola da Gustavo che, per l’occasione, indossare un vestito da cameriera sissy, Andrea si scarica sessualmente inculando Marta, si concede un po’ di svago ed esce e’ diretto a casa di Giuliana, la sua insegnante, lo accompagna in macchina Marta mentre a Gustavo toccano i lavori domestici. “Andrea, non ti aspettavo, stavi uscendo” “Ed invece non vai da nessuna parte, anzi spogliati e mettiti a pecora sul letto, ho necessità di svuotare le palle. Sbrigati!” La donna ha un attimo di esitazione, già è’ confusa per quanto successo il giorno prima, aveva fatto sesso con un suo alunno, ma una simile arroganza da parte di quello che potrebbe essere, per età, suo figlio, la coglie di sorpresa. Tuttavia è più forte di lei, non può’ non ubbidire. “Si Andrea, faccio subito, come desideri “…. “Ti conviene, troia, se vuoi ancora rivedere il mio cazzo e da adesso pretendo più rispetto: chiamami Padrone e dammi del lei” “Si Padrone ma la prego non mi lasci, non posso più farne a meno, farò tutto quello che vuole, sono la sua schiava “
Racconto di fantasia
Andrea ha compiuto da poco 18 anni, e’ un bellissimo ed atletico ragazzo, inoltre possiede due doti che lo rendono speciale. La prima e’ una innata autorevolezza che lo porta ad imporsi senza difficoltà sulle altre persone, la seconda una dotazione sessuale super. Purtroppo però la sua vita ha subito un trauma due anni prima, i suoi amati genitori sono morti in un incidente stradale, per una serie di impedimenti legali i beni, piuttosto importanti, della famiglia non sono ancora del tutto utilizzabili e neppure la casa. Così è’ Stato affidato ad un fratellastro della madre, in realtà senza legami di sangue visto che entrambe erano nati da precedenti matrimoni del nonno materno e della sua seconda moglie. Ma questo “zio” Gustavo e’ l’unica parente che ha. Si e’quindi trasferito nella casa di lui, un modesto impiegato 50enne sposato senza figli con Marta, 45 anni, sicuramente non una top model ma neppure brutta.
E’ sabato mattina quindi niente scuola e lui dorme fino a tardi, verso le 10 si sveglia e ripensa al pomeriggio precedente, infatti era riuscito a convincere la sua insegnante di lettere a dargli ripetizioni private, non che ne avesse bisogno, anzi, ma il piano era un altro. Va detto che nel liceo che frequenta la maggior parte delle ragazze e pure qualche ragazzo gli sbavano dietro ma, per ora, lui e’ poco interessato. E’ un ragazzo con una mente depravata e punta ad esperienze particolari, infatti alla terza lezione privata a casa della sua insegnante, una 47enne divorziata, aveva raggiunto il suo scopo, la donna aveva ceduto… Andrea aveva ancora davanti agli occhi la scena di lui che la penetrava analmente e di lei che lo supplicava di non smettere, così come vedeva ancora la donna in ginocchio di fronte a lui intenta a fargli un pompino… ahah il primo passo era compiuto ma adesso la mossa successiva era ottenere la sottomissione completa della prof. Eccitato per questi ricordi il ragazzo suona una campanello, nella stanza entrano un uomo ed una donna, sono completamente nudi, solo l’uomo indossa una gabbietta di castità. Si tratta di Gustavo e Marta, i suoi tutori. Lui regge un vassoio con la colazione. “Ben svegliato Padrone , spero abbia riposato bene” duce lui e si inginocchia ai bordi del letto reggendo il vassoio. La donna, perfettamente ammaestrata e senza bisogno le venga ordinato, prende in bocca il membro di Andrea per raccogliere la pipì del mattino, dopo aver urinato nella bocca della schiava e’ il momento del pompino mattutino. A questo punto il ragazzo, dopo aver fatto colazione, si alza, i due schiavi si prostrano ai suoi piedi e ne leccano uno a testa. In tutto ciò Andrea non ha ancora rivolto loro una parola.
Questa situazione è cominciata circa un anno prima, il giovane aveva avuto gioco facile a sedurre Marta, casalinga trascurata e sessualmente poco appagata, in un primo tempo era diventata la sua amante, la scopava regolarmente quando Gustavo era al lavoro, poi la sua schiava. Una sera aveva deciso di mettere le carte in tavola anche con il marito, al rientro dal lavoro l’uomo aveva trovato la donna completamente nuda in ginocchio ai piedi del ragazzo che, comodamente seduto in poltrona, guardava la tele. “mah… cosa significa questo? Marta cosa stai facendo?” Per tutta risposta Andrea aveva schioccato le dita ed indicato il suo pene, incurante della presenza del marito la donna aveva ubbidito “Subito Padrone” e si era messa a succhiare il membro del giovane. “Vedi? Tua moglie e’ la mia schiava, ti conviene prenderne atto ed accettare, non e’ colpa mia se sei un cornuto impotente”. Un po’ per timore di perdere moglie e ricco assegno di mantenimento di Andrea un po’ per naturale propensione alla sottomissione Gustavo si era adeguato, da cuckold a schiavo il passo era stato breve. Andrea aveva dettato le sue regole: prima di tutto si sarebbe trasferito nella camera matrimoniale, i due coniugi dovevano rivolgersi a lui dandogli del lei e chiamandolo Padrone e naturalmente sarebbero stati i suoi domestici e schiavi sessuali, pur non essendo gay, infatti, di tanto in tanto sodomizzava anche Gustavo, giusto per ribadire il suo ruolo dominante, inoltre aveva imposto all’uomo la castità assoluta.
Dopo aver pranzato, naturalmente servito a tavola da Gustavo che, per l’occasione, indossare un vestito da cameriera sissy, Andrea si scarica sessualmente inculando Marta, si concede un po’ di svago ed esce e’ diretto a casa di Giuliana, la sua insegnante, lo accompagna in macchina Marta mentre a Gustavo toccano i lavori domestici. “Andrea, non ti aspettavo, stavi uscendo” “Ed invece non vai da nessuna parte, anzi spogliati e mettiti a pecora sul letto, ho necessità di svuotare le palle. Sbrigati!” La donna ha un attimo di esitazione, già è’ confusa per quanto successo il giorno prima, aveva fatto sesso con un suo alunno, ma una simile arroganza da parte di quello che potrebbe essere, per età, suo figlio, la coglie di sorpresa. Tuttavia è più forte di lei, non può’ non ubbidire. “Si Andrea, faccio subito, come desideri “…. “Ti conviene, troia, se vuoi ancora rivedere il mio cazzo e da adesso pretendo più rispetto: chiamami Padrone e dammi del lei” “Si Padrone ma la prego non mi lasci, non posso più farne a meno, farò tutto quello che vuole, sono la sua schiava “
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