Quella stanza d'hotel a Hong Kong

di
genere
tradimenti

Apro la porta della stanza, vedo la tua sagoma nella penombra, sei seduto sulla sedia guardando il panorama della baia di Kowloon.
Ti stai godendo the Symphony of Lights, il famoso gioco di luci che ogni notte alle 20 precise, luci e musica uniscono una quarantina di edifici in una sinfonia modellata su uno degli skylines piú belli del mondo, offrendo uno scenario audio visivo dell´anima di Hong Kong.
“É tanto che aspetti?”
“Vale la pena aspettarti, e davanti a questo spettacolo di luci, il tempo scorre rapidamente!”
“É stato un po´un casino alla partenza con il temporale, la solita catena di ritardi tipo domino”
“Non ti preoccupare, recupereremo il tempo perso”
Vedo che versi del prosecco dentro a due calici, e me ne porgi uno.
“Gradisci?”
“Grazie, qualcosa di fresco è quello che ci vuole per staccare un po´ la spina”
Ti avvicini, sfiori le labbra sul collo, mi fai venire un brivido che scorre su tutto il corpo, mi annusi il collo “Eau De Parfum di Chloe?”
“Bravo, ti ricordi bene” rispondo sorridendo.
La tua mano scorre lungo la giacca dell'uniforme che ancora indosso, passa sulla cintura blue, e poi sulla gonna, accarezzando le linee del mio sedere.
“Rotonditá perfette”
Posi il calice ed afferri con decisione le natiche, le tasti con voglia, le stringi con passione, sento il desiderio di noi aumentare, sento la mia figa svegliarsi.
“Tesoro, sei proprio famelico questa sera”
“Si, affamato di te!”
La mia mano intanto si appoggia sulla patta dei tuoi pantaloni.
“E questa tensione qua in mezzo?”
"È l'effetto che mi fai, mi basta pensarti che diventa cosí”
Mi giri e afferrandomi i seni da sopra la giacca, e appoggiando la patta sul culo per farmi sentire ancora meglio la tua eccitazione.
“Aspetta un attimo, fammi fare prima una doccia no? Puzzo d´aereo”
“No…Cosi’ sei ancora piú erotica cosí”
“Ti faccio uno strip allora! Mettiti comodo. Si, bravo siediti su quella poltrona davanti alla finestra”
“Aspetta che chiudo le tende”
“No, lascia aperto, voglio vedere tutta la cittá illuminata, e se c’e’ qualcuno che osserva, che si goda lo spettacolo”
“Sei tremenda” mi dici e ti spingo sul sofa.
Metti della musica sul tuo telefonino, una versione di Wicked game fatta con il violoncello, perfetta (https://www.youtube.com/watch?v=0C-dNgypA5M).
Inizio a muovermi lentamente al ritmo suadente della musica, faccio scivolare via il foulard di seta dal collo e te lo butto sul viso.
Poi è il turno della giacca che vola sulla scrivania, mi avvicino alla poltrona e mi accavallo su di te, la gonna sale lungo lo cosce facendo intravedere le balze delle autoreggenti che indosso.
Inizi a sbottonarmi la camicia bianca, bottone dopo bottone, gustandoti l’anteprima di quello che c'è sotto. Si intravede giá il reggiseno di pizzo nero che a fatica contiene il mio seno.
“Si, è il completo di Fleur du Mal che mi hai regalato, è un po’ stretto sul petto, ma così risaltano di più non trovi?”
“Lo trovo perfetto” e affondi il tuo viso nella scollatura, portando le mani ai lato dei seni per immergerti meglio.
“No..no..niente mani, conduco io il gioco”
Infilo la mano tra le mie gambe, ed arrivo a toccare la tua eccitazione.
“Credo che anche lui voglia uscire da qui”
Mi alzo, mi piego su di te, ti slaccio i pantaloni, abbasso la zip e ti sfilo i pantaloni, ti togli velocemente le scarpe così da facilitarmi il lavoro.
Adesso sei solo con i boxers e la polo blue, e quei boxers contengono a malapena la tua erezione.
È favoloso, adoro vedere l’uomo eccitato, essere desiderata così ardentemente, mi provoca uno stato di eccitazione difficile da descrivere a parole, il corpo freme insieme alla mente, mentre mi pregusto quello che accadrà tra poco.
Mi allontano qualche passo da te, dandoti le spalle, abbasso la zip della gonna e la faccio scivolare alle mie caviglie.
Le luci tenue della cittá illuminano il mio di dietro, coperto dallo slip alla brasiliana, che avvolge bene le mie curve, facendo vedere bene la parte bassa del mio culetto.
Mi avvicino alla scrivania dove c'è la mia borsa e prendo un paio di cose.
Nella penombra non vedi bene e chiedi “Cosa trami?”
“Non ti preoccupare, fidati della tua Kitty Cat”
Con passo felino mi dirigo di nuovo verso di te, il tuo sguardo percorre tutto il mio corpo, dai tacchi, lungo le autoreggenti, seguendo su verso gli slip, sul seno che ad ogni passo balzella vistosamente sempre stretto nella morsa delreggiseno.
Arrivo davanti a te, mi faccio largo tra le tue gambe, e mi inginocchio lentamente fissandoti negli occhi.
“Vediamo questo BadBoy, e quanta voglia ha di giocare stasera”
Ti sfilo i boxers ed eccolo scattare come una molla fuori dalla sua tana, noto il tuo sguardo fiero, fiero come l’erezione che ho davanti, con tutte le venature in bella vista, le curvature del glande, quell’odore di maschio cacciatore.
Nella mia mano tengo una bomboletta che inizio a scuotere, “Ah, brava, hai preso della panna montata?”
“No, caro, é sempre bianca, ma non é panna”
Inizio a spruzzare il contenuto sui tuoi genitali, senti subito l’odore della schiuma da barba “Che fai?”
“Shhh..” ti dico mentre dall’altra mano spunta una lama da barba.
“Che cazzo fai?”
“Lascia fare a me, rilassati, ho comprato questo Feather giusto per stasera, la miglior lama del Giappone”
Mi guardi perplesso, ed un po’ ansioso nel vedere una donna con una lama affilata passarla sulla tua mascolinitá.
Con la mano sinistra afferro bene il tuo membro ed inizio una lenta masturbazione per tenerlo bene eretto, mentre con la lama nella mano destra inizio a passarla lentamente sui testicoli, facendo moltissima attenzione a tenere la pelle ben tesa così da far scorrere la lama senza problemi.
La lama scorre nel silenzio più assordante, mi sembra di sentire il tuo battito accellerato da questa situazione un po’ inusuale.
La schiuma fa spazio alla pelle liscia, mentre con la mano sinistra continuo il mio lento lavoro, la patina che copre il glande fa si che risplende ogni volta che lo scopro.
Con la lama arrivo alla radice e proseguo lungo l’asta, fino a che ogni pelo e’ stato rimosso.
“Et voilà! Visto che non c’era nulla di cui preoccuparsi?”
“Hai finito?”
“Si, anzi aspetta, un tocchetto qua!”
Mentre appoggio la lama di nuovo sul testicolo di destra, ti muovi leggermente ed il movimento fa si che perdo per un istante il controllo della lama e ti faccio un taglietto sulla sacca “Ouch,,attenta”
“Oh scusa!scusa! Ti ho fatto male?”
Dal taglietto esce un piccolo rivolo di sangue, appoggio prontamente le mie labbra e la lingua sulla ferita, succhiando un po' il sangue in un tentativo di disinfettarla..
“Ohh..molto meglio così tesoro, ecco..continua” ed appoggi la testa all’indietro sullo schienale della poltrona.
“Vado bene come crocerossina?” ti chiedo con la bocca mezza piena.
“Non ti fermare!”
Chi si vuole fermare adesso, penso tra me e me.
Mi dedico a massaggiare bene con la bocca e la lingua questi due fagottini belli gonfi di amore “Li sento belli pieni, é tanto che non li svuoti?”
“Da qualche giorno, volevo tenerli belli carichi per te stasera”
“Bravo, mi piace quando sei preparato, sai che adoro trovarti così pieno! La ricompensa é più gustosa”
Da dietro di me prendo una piccola boccetta che avevo preso prima con la schiuma e la lametta.
“Un’ altra sorpresa?” mi chiedi.
“Ovvio, bisogna sempre venire preparate agli appuntamenti”
Inizio a far gocciolare dalla boccetta l’olio alla vaniglia sulla punta del glande, che scorre lentamente su tutta l’asta per poi scivolare sui testicoli.
Con entrambe le mani spargo bene l’olio su tutta la superficie, adesso le mani scivolano divinamente, dal glande fino al perineo, che stuzzico delicatamente, poi con la lingua faccio il percorso inverso, dal basso fino al meato, per poi far scomparire il glande nella mia bocca, scivola tra le mie labbra, non solo il glande, cerco di far entrare tutta l’asta finché posso, fino a che sento i primi sintomi di un conato, alche mi ritraggo e torno su.
Mi soffermo a giocare con la lingua tra la corona ed il meato, percorrendo tutta la circonferenza.
“Ti piace così?" ti chiedo continuando il mio lavoretto orale.
“Che domande mi fai..sai la risposta”
“Cosa vuoi che faccia adesso?”
“Ohhh…continua a fare quello che stai facendo..no anzi no..perche’ non continui con una spagnola?”
“Oh..il mio tesoro vuole una spagnoletta da una Spagnola? A voi maschietti piace proprio, vero?”
“È naturale, chi non vorrebbe la Spagnola originale, con quel seno naturale che hai!”
“Jajaja” rido mentre mi slaccio il reggiseno da dietro la schiena, e cade ai tuoi piedi
Spargo altro olio tra i miei seni, mi avvicino un po’ di più a te, mentre tu ti metti dritto.
Avvolgo il tuo pene tra i miei seni, tenendoli ben stretti, ed inizio a farli ondeggiare su e giù, con il glande che sparisce risucchiato nella scollatura.

"Così va bene? Ti piace quello che vedi?”
“E me lo chiedi? Sei una meravigliosa creatura, ma riesci anche a succhiarlo?”
Ti guardo con sguardo un po’ di sfida, mi metto più comoda, cerco di far fuoriuscire il pene il più possibile dalla presa dei miei seni abbassando il mento, tiro fuori la lingua e riesco a dargli una leccata piena.
“Ohhh..grandiosa!”
Con la seconda passata riesco a farlo scivolare tra le labbra.
A quel punto non resisti e mi metti le mani sulla testa cercando di farlo entrare il più possibile, a quel punto lascio la presa dalle mie tette, ti alzi e mi lascio scopare la bocca in modo abbastanza deciso, brusco, quasi violento. Mi tieni la testa ben ferma mentre con il bacino ti muovi ritmicamente, vedo il tuo cazzo uscire ed entrare nella mia bocca imperlato dalla mia saliva e dai tuoi umori.
In questi casi adoro quando esce la vena piú dominante del mio partner, concedergli il controllo su di me, farmi possedere come vuole, abbandonarmi totalmente a lui.
“Non ce la faccio quasi più , sto per esplodere!!”
Sento che ti irrigidisci, tieni le mani ben ferme sulla mia testa, alzandola un po´ per avere un contatto visivo diretto con i miei occhi.
Ci guardiamo fissi nelle pupillo, un momento di calma assoluta, poi sento la mia bocca riempirsi del tuo frutto caldo con diversi fiotti, che sembrano non finire mai, é denso, vischioso, aromatico quasi, ne stai scaricando così tanta che non la contengo, parte la deglutisco, altra devo farla fuoriuscire ai lati.
Lasci uscire un gemito quasi primordiale mentre ti svuoti, ansimi, tieni ancora le mani ben ferme sulla mia nuca. Qualche secondo dopo, sento il tuo membro perdere un po’ di consistenza e lo sfili dalle mie labbra, mentre filamenti di saliva ed il frutto del mio lavoro che brillano alle luci della citta’ ancora ci tengono uniti.
Non parli, ti stai ancora godendo il momento mentre golosa te lo ripulisco per bene passando la lingua a raccogliere ogni traccia residua del tuo piacere, il tuo piacere fisico che si fonde con il mio piacere mentale.
"Suonerà indelicato, ma sei una pompinara eccezionale"
Adoro quando elogiano le mie pratiche orali, e questa parte il post-coitus, mentro osservo il mio partner riprendersi dal’orgasmo, il viso rilassato, un leggero strato di sudore sulla sua pelle, e quel ghigno di soddisfazione stampato sul suo viso, che sembra dire "la caccia é stata dura, ma ne é valsa la pena" ed é la stessa soddisfazione che provo io quando mi adopero in questa pratica, che trovo sempre all’apice di tutte le attivitá sessuali.
Tra qualche minuto ti riprenderai, mi farai sedere su questa stessa poltrona, ricambierai il favore mangiandomi la micia, me la divorerai, mi farai gridare di piacere, mentre mi massaggerai anche il mio fiorellino, con il dito unto d´olio me lo stuzzicherai, mi penetrerai, infilandolo tutto dentro, facendomi miagolare di piacere, poi ti faró sdraiare sul pavimento, mi siederó sopra di te, prenderó il tuo cazzo di nuovo duro con le mani, lo strofineró davanti alla mia figa, lo useró per accarezzare le labbra, ti chiederó quanto mi vuoi, lo metteró giusto davanti all’entrata, ti faró supplicare, mi ci siederó sopra, entrerai dentro di me, mentre mi dimeneró come una dei fantini che corrono il mercoledì sera all'ippodromo di Happy Valley, mi afferrerai i seni, stringendo e tirand i capezzoli, mi metterai a quattro zampe, con il viso rivolto alle luci della città, mi possederai senza amore, é solo sesso che vogliamo, arriveremo insieme ad un nuovo orgasmo, ti scaricherai di nuovo dentro di me, ti sentiroó riempirmi di nuovo con il tuo caldo nettare, appagata ti bacieró mentre scivolerai fuori di me, lasciando colare un po’ del tuo seme dalle mie labbra, mi abbraccerai forte, poi andremo a coricarci a letto aspettando l’alba di un nuovo giorno.
scritto il
2023-06-18
2 . 1 K
visite
7
voti
valutazione
3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Ricordi estivi

racconto sucessivo

Vacanza Studio
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.