Un'avventura - cap.6

di
genere
tradimenti

La fece stendere parallela al bordo del letto, le piegò le gambe. Si sistemò poco più in basso con una gamba appoggiata al letto e l'altra appoggiata al pavimento. Sollevò le gambe di lei e se le appoggiò alle spalle. Da quella posizione riusciva a penetrarla profondamente. Iniziò a scoparla con spinte rabbiose, sempre più veloci e intense. Lei non era ancora ben lubrificata e all'inizio sentì dolore che svanì poco dopo, non appena l'eccitazione di essere scopata forte crebbe e lei si lasciò andare azzerando pensieri e sensi di colpa per averlo tradito. Arrivò il primo orgasmo per entrambi.
Poi lui si stese con la schiena sul letto, la donna si sedette sopra di lui facendo entrare il membro dentro di sé. Lui la fece adagiare con la schiena su di lui, con una mano le strizzò un seno mentre con l'altra le stuzzicava il clitoride. Voleva farla godere come mai aveva fatto in vita sua. Continuava come una furia ad affondare il pene dentro di lei, a massaggiare il clitoride, a tormentarle i capezzoli. Quella tripla stimolazione la fecero venire in un potente orgasmo. Ma lui continuava, ormai l'aveva immobilizzata e non era intenzionato a smettere. Lei iniziò a piagnucolare chiedendo di smettere ma sapevano entrambi che stava godendo da morire. Lui aumentò la velocità delle sue dita fino a quando la fece squirtare. Solo allora si placò.

Dopo essersi ripresa da quell'estasi si sdraiò sopra di lui, la sua pancia sopra la sua pancia, la testa appoggiata alla sua spalla, con la mano gli accarezzava il fianco e scendeva sul suo corpo fino a trovare il suo pene. Glielo massaggiò con cura. Sì inginocchiò sul letto e gli massaggiò le palle, ne prese in bocca una alla volta, lo sentì mugolare. Le leccò con devozione poi risalì con la lingua sull'asta del pene. Dopo lunghe leccate lo fece affondare nella sua bocca e lo ricoprì della sua saliva. Succhiò e leccò la cappella.
Ormai il membro era durissimo, le vene in rilievo. Lui la fece sdraiare sulla schiena, si mise a cavalcioni sul suo viso e le scopò la bocca.
Venne dentro di lei e gli ultimi schizzi li fece finire sui suoi seni. Lei se li massaggiò e poi si leccò le dita.

Per lei, il senso di colpa per averlo tradito e la paura di essere stata scoperta l'aveva messa in una posizione di volerlo compiacere come per chiedergli scusa e recuperare il loro rapporto.
Per lui, il sospetto del tradimento era un qualcosa che da un lato lo accecava di rabbia e dall'altro gli aveva fatto comprendere che non avrebbe dovuto dare per scontata la compagna.
In entrambi questa vacanza aveva acceso un nuovo erotismo, meno scontato e più stimolante e appagante.

Trascorsero gli ultimi giorni della vacanza sempre appiccicati. Ogni momento era buono per scopare. L'amante intuì quella nuova situazione e fece un passo indietro.

Il giorno della partenza il compagno era andato a caricare la macchina. Lei era rimasta da sola in camera per gli ultimi preparativi.
Il ragazzo aveva visto l'uomo allontanarsi da solo. Vide la porta socchiusa e ne approfittò per entrare.
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2023-07-04
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