Lingerie
di
Amelie
genere
saffico
Voleva sentirsi più donna. Voleva sentirsi femmina.
Andò in centro ed entrò in quel negozio di intimo che l'aveva sempre incuriosita con le sue vetrine che esponevano lingerie sexy e raffinata.
Carla, la proprietaria del negozio, l'accolse con un sorriso e le chiese se poteva aiutarla.
Superando l'imbarazzo, Nina scelse di essere diretta e le disse che cercava qualcosa di molto particolare, qualcosa di provocante e sexy.
La proprietaria la guardò negli occhi e le rispose che aveva qualcosa che faceva giusto al caso suo. Approfittando di non avere altre clienti in quel momento, chiuse a chiave il negozio, girò il cartello con la scritta "torno subito" e le disse di entrare nel camerino, di spogliarsi e di attendere il suo arrivo mentre sarebbe andata a prendere in magazzino i nuovi modelli di lingerie che le erano appena arrivati.
Nina nel mentre si spogliò e rimase in reggiseno e mutandine.
Carla arrivò, scostò con delicatezza la tenda e le disse che visto che erano sole poteva spostarsi fuori dal camerino, di fronte allo specchio gigante e illuminato, dove avrebbe potuto specchiarsi meglio.
Si avvicinò a Nina e le chiese il permesso di slacciarle il reggiseno: con abilità sganciò i gancetti e lo sfilò accompagnando le bretelline con le sue mani.
Nina restò turbata dalla sensualità di quel gesto e dal magnetismo di quel breve contatto.
Entrambe si fissarono per un istante attraverso lo specchio e Nina deglutì quello strano imbarazzo misto ad eccitazione.
Carla prese un reggiseno di pizzo nero e glielo mise indosso, enfatizzando i gesti con movimenti lenti, come in una sorta di danza seduttiva.
Le disse che quel reggiseno di pizzo, così essenziale nella sua semplicità, lasciava intravedere chiaramente i capezzoli attraverso le trasparenze. Questo era il suo punto forte: sedurre con il gioco del vedo- non vedo.
Poi le disse che per le parti basse aveva due modelli da farle provare.
Il primo era uno slip con il bordo superiore che riprendeva il pizzo del reggiseno, e per la restante parte era in tulle nero completamente trasparente.
Le sfilò le mutandine e Nina non si oppose. Ad entrambe non sfuggì la presenza di gocce luccicanti di umori. Carla le fece indossare lo slip, il tulle lasciava intravedere la soffice peluria scura di Nina, l'effetto era decisamente sexy e Carla aggiunse "sai, a volte non è necessario averla tutta depilata per sedurre... Ad esempio su di te questo modello sta da dio proprio perchè si vede la peluria, la vera essenza di una donna, secondo me". Anche Nina, guardandosi allo specchio, si trovò decisamente sexy, come non si era vista mai. Forse nemmeno lo sguardo di un uomo fino ad allora l'aveva fatta sentire così desiderabile ed eccitante. Poi Carla, con una luce maliziosa negli occhi, aggiunse: "adesso proviamo questo bijou". Mentre Nina si toglieva lo slip lei le mostrò un perizoma e le disse "al centro ha un'apertura discreta che permette di giocare... Con il tuo lui, da sola, o con chiunque altro desideri... Ad esempio qualcuno, preso dalla passione potrebbe accarezzarti all'improvviso e... guarda..." Si avvicinò alla ragazza e con due dita, attraverso la fessura le accarezzò il sesso. "Ecco, hai visto com'è facile...e poi come potrebbe continuare puoi immaginarlo da sola". Quel contatto l'aveva quasi stordita, il cuore le batteva forte e la testa le pulsava. Quella donna era ammaliante e per la prima volta Nina stava scoprendo di essere sensibile al fascino femminile. Era qualcosa di nuovo, sconosciuto, ma fortemente eccitante. Carla portò l'attenzione sul seno della ragazza e aggiunse "e se l'eccitazione sale e i capezzoli diventano duri, il tuo amante lo vedrà chiaramente con questo intimo e questo non farà altro che aumentare il desiderio di te. Guarda..." si avvicinò, appoggiò una mano sulla spalla della ragazza e guardandola negli occhi attraverso lo specchio infilò le dita sotto il reggiseno e le stuzzicò i capezzoli. Bastarono pochi istanti per farli inturgidire ancora più di quanto non lo fossero già.
Nina guardava i suoi seni e l'effetto dei capezzoli attraverso quel tessuto trasparente. Era decisamente sexy. Si stava eccitando sempre di più e dall'apertura del perizoma sentì colare gocce dei suoi umori.
Carla si inginocchiò ai suoi piedi e pose la sua lingua su le labbra di lei.
Andò in centro ed entrò in quel negozio di intimo che l'aveva sempre incuriosita con le sue vetrine che esponevano lingerie sexy e raffinata.
Carla, la proprietaria del negozio, l'accolse con un sorriso e le chiese se poteva aiutarla.
Superando l'imbarazzo, Nina scelse di essere diretta e le disse che cercava qualcosa di molto particolare, qualcosa di provocante e sexy.
La proprietaria la guardò negli occhi e le rispose che aveva qualcosa che faceva giusto al caso suo. Approfittando di non avere altre clienti in quel momento, chiuse a chiave il negozio, girò il cartello con la scritta "torno subito" e le disse di entrare nel camerino, di spogliarsi e di attendere il suo arrivo mentre sarebbe andata a prendere in magazzino i nuovi modelli di lingerie che le erano appena arrivati.
Nina nel mentre si spogliò e rimase in reggiseno e mutandine.
Carla arrivò, scostò con delicatezza la tenda e le disse che visto che erano sole poteva spostarsi fuori dal camerino, di fronte allo specchio gigante e illuminato, dove avrebbe potuto specchiarsi meglio.
Si avvicinò a Nina e le chiese il permesso di slacciarle il reggiseno: con abilità sganciò i gancetti e lo sfilò accompagnando le bretelline con le sue mani.
Nina restò turbata dalla sensualità di quel gesto e dal magnetismo di quel breve contatto.
Entrambe si fissarono per un istante attraverso lo specchio e Nina deglutì quello strano imbarazzo misto ad eccitazione.
Carla prese un reggiseno di pizzo nero e glielo mise indosso, enfatizzando i gesti con movimenti lenti, come in una sorta di danza seduttiva.
Le disse che quel reggiseno di pizzo, così essenziale nella sua semplicità, lasciava intravedere chiaramente i capezzoli attraverso le trasparenze. Questo era il suo punto forte: sedurre con il gioco del vedo- non vedo.
Poi le disse che per le parti basse aveva due modelli da farle provare.
Il primo era uno slip con il bordo superiore che riprendeva il pizzo del reggiseno, e per la restante parte era in tulle nero completamente trasparente.
Le sfilò le mutandine e Nina non si oppose. Ad entrambe non sfuggì la presenza di gocce luccicanti di umori. Carla le fece indossare lo slip, il tulle lasciava intravedere la soffice peluria scura di Nina, l'effetto era decisamente sexy e Carla aggiunse "sai, a volte non è necessario averla tutta depilata per sedurre... Ad esempio su di te questo modello sta da dio proprio perchè si vede la peluria, la vera essenza di una donna, secondo me". Anche Nina, guardandosi allo specchio, si trovò decisamente sexy, come non si era vista mai. Forse nemmeno lo sguardo di un uomo fino ad allora l'aveva fatta sentire così desiderabile ed eccitante. Poi Carla, con una luce maliziosa negli occhi, aggiunse: "adesso proviamo questo bijou". Mentre Nina si toglieva lo slip lei le mostrò un perizoma e le disse "al centro ha un'apertura discreta che permette di giocare... Con il tuo lui, da sola, o con chiunque altro desideri... Ad esempio qualcuno, preso dalla passione potrebbe accarezzarti all'improvviso e... guarda..." Si avvicinò alla ragazza e con due dita, attraverso la fessura le accarezzò il sesso. "Ecco, hai visto com'è facile...e poi come potrebbe continuare puoi immaginarlo da sola". Quel contatto l'aveva quasi stordita, il cuore le batteva forte e la testa le pulsava. Quella donna era ammaliante e per la prima volta Nina stava scoprendo di essere sensibile al fascino femminile. Era qualcosa di nuovo, sconosciuto, ma fortemente eccitante. Carla portò l'attenzione sul seno della ragazza e aggiunse "e se l'eccitazione sale e i capezzoli diventano duri, il tuo amante lo vedrà chiaramente con questo intimo e questo non farà altro che aumentare il desiderio di te. Guarda..." si avvicinò, appoggiò una mano sulla spalla della ragazza e guardandola negli occhi attraverso lo specchio infilò le dita sotto il reggiseno e le stuzzicò i capezzoli. Bastarono pochi istanti per farli inturgidire ancora più di quanto non lo fossero già.
Nina guardava i suoi seni e l'effetto dei capezzoli attraverso quel tessuto trasparente. Era decisamente sexy. Si stava eccitando sempre di più e dall'apertura del perizoma sentì colare gocce dei suoi umori.
Carla si inginocchiò ai suoi piedi e pose la sua lingua su le labbra di lei.
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