La Maestra (capitolo 1)
di
Amelie
genere
saffico
Erano coinquiline e, seppure così diverse, con il tempo erano diventate amiche.
Lidia era una cascata di riccioli neri su una pelle ambrata, due occhi neri e un sorriso che conquistava all'istante. La sua quarta non passava inosservata e lei sapeva bene come valorizzarla ulteriormente con scollature non proprio caste.
Claudia invece era di una bellezza acerba e minimale. Con i suoi lineamenti delicati, un viso acqua e sapone e il suo corpo minuto dimostrava meno anni di quelli che aveva.
A volte le era capitato di vedere le forme generose di Lidia quando usciva dalla doccia e andava in camera a vestirsi, passando davanti a lei praticamente nuda.
Lidia aveva una carica erotica innata e Claudia l'aveva sempre ammirata per questo.
Lidia non aveva problemi a portarsi a casa l'amico di turno con cui si chiudeva in camera per ore, e a Claudia non restava che mettersi le cuffie con la sua musica preferita per isolarsi dagli effetti sonori delle avventure bollenti dell'amica. Ogni tanto però si perdeva a origliare quei gemiti di piacere, scoprendosi eccitata.
Un pomeriggio erano sedute sul divano per guardarsi l'ennesima puntata della loro serie preferita quando le scene erano diventate piuttosto piccanti. Lidia ne approfittò per chiedere all'amica " e a te come va con i ragazzi?". Claudia arrossì e le disse che lei non stava frequentando nessuno. Lidia iniziò a farle qualche domanda più diretta e Claudia le confessò che non aveva alcuna esperienza, era vergine. Lidia le chiese se si era almeno masturbata e Claudia le rispose impacciata che lo aveva fatto soltanto qualche volta e poi chiese all'amica se poteva darle qualche consiglio per sciogliersi, per uscire da quella sensazione di disadattata che si sentiva appiccicata addosso per non avere avuto ancora esperienze in campo sessuale. Voleva diventare libera e disinibita come lei.
Lidia le disse che il dettaglio della sua verginità sarebbe stato meglio non rivelarlo ad un eventuale ragazzo e che se voleva avere un rapporto soddisfacente con un uomo avrebbe prima dovuto imparare a conoscere il suo corpo e scoprire cosa le dava piacere.
"Non puoi pretendere che un uomo ti faccia impazzire a letto se tu per prima non ti conosci, non conosci il tuo corpo e il tuo piacere.Ti farò io da Maestra."
Lidia decise di dare all'amica dei consigli per farle prendere maggiore confidenza con il proprio corpo e il proprio piacere.
Per prima cosa le disse che dopo aver fatto la doccia doveva spalmarsi la crema, lentamente, ascoltando le sensazioni del proprio corpo. Doveva imparare ad accarezzarsi, ad ascoltarsi, a sentire le sensazioni di ogni centimetro della propria pelle. Poi tutte le sere, quando andava a letto, doveva accarezzarsi fino a raggiungere l'orgasmo.
Un pomeriggio le porse lo specchio grande che usava per truccarsi, le disse di sedersi sul wc e di guardarsi mentre si toccava. Doveva sapere come era fatta là sotto e lo specchio dal lato dell'ingrandimento sarebbe stato perfetto. "Se vuoi guidare il tuo uomo per farti impazzire a letto devi sapere tu per prima come sei fatta e dove deve toccarti per farti godere..." e le fece l'occhiolino.
Claudia aveva iniziato ad applicare i consigli dell'amica e inizava a prendere confidenza con il proprio corpo.
Quel giorno Lidia le chiese di sedersi nuda sul suo letto e di spalancare le gambe.
Poi le disse di accarezzarsi il seno con una mano e con l'altra il clitoride fino a bagnarsi ma senza venire. Per Claudia quella lezione era particolarmente eccitante perchè questa volta c'era Lidia a guardarla.
Claudia obbedì, dopo pochi minuti era completamente eccitata, i suoi capezzoli erano diventati duri e gocce di umori le imperlavano la figa. A quel punto Lidia le disse di seguire la sua voce, facendo esattamente ciò che le chiedeva. Le disse di infilarsi un dito dentro e di accarezzarsi all'interno con la punta del dito. Claudia era ben bagnata e quel gesto le venne semplice e le procurò una sensazione piacevole. Lidia a quel punto le disse di infilarsi due dita e di fare dentro fuori prima lentissimamente e poi sempre più veloce.
Lidia la stava iniziando ai piaceri del sesso. Sapeva che quello era solo l'inizio e che man mano l'avrebbe spinta sempre un po' oltre i suoi limiti. Ma la tenerezza della confessione dell'amica l'aveva convinta a procedere per gradi, senza fretta. Avevano tutto il tempo per raggiungere le vette del sesso più spinto.
Claudia iniziò a muovere le sue dita dentro di lei, prima lentamente poi sempre più veloce, seguendo quel dentro-fuori che le aveva suggerito l'amica. Quell'intensità non solo la stava stimolando dall'interno ma anche sul clitoride e quella doppia stimolazione la fece venire in un orgasmo intenso che la lasciò sfinita e appagata.
Lidia era una cascata di riccioli neri su una pelle ambrata, due occhi neri e un sorriso che conquistava all'istante. La sua quarta non passava inosservata e lei sapeva bene come valorizzarla ulteriormente con scollature non proprio caste.
Claudia invece era di una bellezza acerba e minimale. Con i suoi lineamenti delicati, un viso acqua e sapone e il suo corpo minuto dimostrava meno anni di quelli che aveva.
A volte le era capitato di vedere le forme generose di Lidia quando usciva dalla doccia e andava in camera a vestirsi, passando davanti a lei praticamente nuda.
Lidia aveva una carica erotica innata e Claudia l'aveva sempre ammirata per questo.
Lidia non aveva problemi a portarsi a casa l'amico di turno con cui si chiudeva in camera per ore, e a Claudia non restava che mettersi le cuffie con la sua musica preferita per isolarsi dagli effetti sonori delle avventure bollenti dell'amica. Ogni tanto però si perdeva a origliare quei gemiti di piacere, scoprendosi eccitata.
Un pomeriggio erano sedute sul divano per guardarsi l'ennesima puntata della loro serie preferita quando le scene erano diventate piuttosto piccanti. Lidia ne approfittò per chiedere all'amica " e a te come va con i ragazzi?". Claudia arrossì e le disse che lei non stava frequentando nessuno. Lidia iniziò a farle qualche domanda più diretta e Claudia le confessò che non aveva alcuna esperienza, era vergine. Lidia le chiese se si era almeno masturbata e Claudia le rispose impacciata che lo aveva fatto soltanto qualche volta e poi chiese all'amica se poteva darle qualche consiglio per sciogliersi, per uscire da quella sensazione di disadattata che si sentiva appiccicata addosso per non avere avuto ancora esperienze in campo sessuale. Voleva diventare libera e disinibita come lei.
Lidia le disse che il dettaglio della sua verginità sarebbe stato meglio non rivelarlo ad un eventuale ragazzo e che se voleva avere un rapporto soddisfacente con un uomo avrebbe prima dovuto imparare a conoscere il suo corpo e scoprire cosa le dava piacere.
"Non puoi pretendere che un uomo ti faccia impazzire a letto se tu per prima non ti conosci, non conosci il tuo corpo e il tuo piacere.Ti farò io da Maestra."
Lidia decise di dare all'amica dei consigli per farle prendere maggiore confidenza con il proprio corpo e il proprio piacere.
Per prima cosa le disse che dopo aver fatto la doccia doveva spalmarsi la crema, lentamente, ascoltando le sensazioni del proprio corpo. Doveva imparare ad accarezzarsi, ad ascoltarsi, a sentire le sensazioni di ogni centimetro della propria pelle. Poi tutte le sere, quando andava a letto, doveva accarezzarsi fino a raggiungere l'orgasmo.
Un pomeriggio le porse lo specchio grande che usava per truccarsi, le disse di sedersi sul wc e di guardarsi mentre si toccava. Doveva sapere come era fatta là sotto e lo specchio dal lato dell'ingrandimento sarebbe stato perfetto. "Se vuoi guidare il tuo uomo per farti impazzire a letto devi sapere tu per prima come sei fatta e dove deve toccarti per farti godere..." e le fece l'occhiolino.
Claudia aveva iniziato ad applicare i consigli dell'amica e inizava a prendere confidenza con il proprio corpo.
Quel giorno Lidia le chiese di sedersi nuda sul suo letto e di spalancare le gambe.
Poi le disse di accarezzarsi il seno con una mano e con l'altra il clitoride fino a bagnarsi ma senza venire. Per Claudia quella lezione era particolarmente eccitante perchè questa volta c'era Lidia a guardarla.
Claudia obbedì, dopo pochi minuti era completamente eccitata, i suoi capezzoli erano diventati duri e gocce di umori le imperlavano la figa. A quel punto Lidia le disse di seguire la sua voce, facendo esattamente ciò che le chiedeva. Le disse di infilarsi un dito dentro e di accarezzarsi all'interno con la punta del dito. Claudia era ben bagnata e quel gesto le venne semplice e le procurò una sensazione piacevole. Lidia a quel punto le disse di infilarsi due dita e di fare dentro fuori prima lentissimamente e poi sempre più veloce.
Lidia la stava iniziando ai piaceri del sesso. Sapeva che quello era solo l'inizio e che man mano l'avrebbe spinta sempre un po' oltre i suoi limiti. Ma la tenerezza della confessione dell'amica l'aveva convinta a procedere per gradi, senza fretta. Avevano tutto il tempo per raggiungere le vette del sesso più spinto.
Claudia iniziò a muovere le sue dita dentro di lei, prima lentamente poi sempre più veloce, seguendo quel dentro-fuori che le aveva suggerito l'amica. Quell'intensità non solo la stava stimolando dall'interno ma anche sul clitoride e quella doppia stimolazione la fece venire in un orgasmo intenso che la lasciò sfinita e appagata.
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