Erica - 1

di
genere
saffico

Avevo da poco iniziato a lavorare come commessa in un negozio di abbigliamento femminile nel centro storico di Verona.
Non era il solito negozio di abbigliamento in cui avevo sempre lavorato. Qui si vendevano marchi di lusso. La clientela era molto diversa da quella a cui ero sempre stata abituata.
Qui entravano le mogli degli imprenditori di zona che venivano a fare shopping con le carte di credito dei mariti.
Il modo di servire era differente, bisognava conoscerle, chiamarle per nome, farle sentire importanti e non delle semplici clienti.
Spesso si offriva un caffè o anche un calice di vino a seconda dell'orario.
Era un modo di lavorare nuovo per me. Diverso. Ma bello.
Dopo qualche mese ero entrata a regime. Avevo capito come muovermi.
Indossavamo sempre una divisa, pantaloni neri, giacca nera e camicia bianca.
Essendo una delle ultime arrivate spesso mi capitava il turno della domenica. Facendo orario continuato capitava spesso che nelle ore centrali non entrasse nessuno, e proprio per questo spesso ero sola in negozio.
Alle 13.30 di una desolata domenica di Luglio entrò la signora Stefania. Non era la prima volta che la vedevo, avevo già avuto di modo di servirla. Una donna molto bella sulla quarantina. Un fisico snello ed un seno sicuramente rifatto.
"Buon giorno Erica, come stai?"
"Buon giorno Signora Stefania, tutto bene grazie e lei? Come posso esserle utile?"
"Ti confesso che oggi sono entrata per noia. Mio marito mi ha abbandoata a casa da sola. Sono uscita a fare 2 passi ed ho pensato di entrare per dare un occhio."
"Dia pure un'occhiata e se ha bisogno mi chiami pure. Vuole un caffè?"
"Si grazie."
Mi spostai nel retro dove avevamo la macchina della Nespresso e le preparai il caffè.
Quando rientrai in negozio la trovai nella zona dei costumi.
"Ecco il suo caffè. Questi sono arrivati qualche giorno fa. Sono molto belli."
"Stavo guardando infatti. "
"Ne vuole provare qualcuno?"
E mentre lo dicevo prendevo in mano dei bikini per farglieli vedere meglio.
"Molto belli, mi piace questo nero"
"Bene, venga con me che la accompagno in camerino"
La zona dei camerini era in un'area più appartata del negozio, in modo da lasciare un pò più di privacy alle clienti.
La Signora Stefania entrò nel primo camerino e tirò un pò la tenda, ma non del tutto.
Vidi la Signora che Stefania riflessa nello specchio che iniziò a spogliarsi. La vedi in intimo.
Indossava un reggiseno ed un perizoma in pizzo nero.
Aveva veramente un bel fisico, si vedava il risultato delle mattine passate in palestra.
Era di spalle e non potei non notare come il perizoma valorizzava il suo lato b.
Non so perchè ma non riuscivo a distogliere lo sguardo. Ero catturata.
La vidi slacciarsi il reggiseno e sfilarsi il perizoma, restò nuda per un instante prima di indossare il costume.
"Come mi sta Erica?"
Aprii del tutto la tenda. Lei era in piedi davanti a me e si stava guardando allo specchio.
"Le sta molto bene Signora. La taglia è giusta"
"Se non ti dispiace mi piacerebbe provare una taglia in meno"
"La vado a prendere"
Le passai il costume e lei chiusa la tenda, questa volta lasciò uno spiraglio ancora più grande.
Ed io li, a guardarla mentre si cambiava, mentre si piegava in avanti per sfilarsi il perizoma.
In pochi istanti indossò il costume.
"Cosa ne pensi?"
Entrai e la vedi in questo micro costume. Il reggiseno stringeva sul seno coprendolo appena ed il perizoma lasciava scoperto tutto il suo lato b e nella parte davanti segnava le labbra della sua vagina.
Lei si guardò compiaciuta.
"Meglio questo, cosa ne pensi Erica?"
Ero un pò in imbarazzo.
"Se mi posso permettere, così lascia poco all'immaginazione."
"Aahahahah. Hai ragione. Ma era quello che volevo. Cosa si nota di più secondo te? Sii onesta"
"Mi mette in imbarazzo Signora Stefania."
"Dai non fare la timida. Sii schietta e diretta!"
"Oddio..... Sembra che le stiano per esplodere le tette"
"Ahahahaha. Brava. E poi? Continua, non fare la timida, non trattenerti."
"Le si vede tutto il culo"
"E poi? altro?"
"Oddio... non so se posso dirlo"
"Si dillo, lo devi dire!"
"Ha tutta la figa segnata davanti. Oddio cosa ho detto"
"No brava, hai ragione. E' vero. Mi segna per bene tutto"
E mentre lo diceva si passava le mani tra le gambe.
"Dimmi Erica. E cosa ti sembro?"
"Non so cosa rispondere Signora."
"Rispondi in modo schietto ed onesto. So che lo stai pensando."
E balbettando mi uscirono queste parole
"Sembra una troia!"
"Ottimo. E' quello che volevo!"
"Ma perchè vuole sembreare una troia, una donna distinta come lei."
"Vedi Erica, siamo tutte troie, ed in certi momenti della vita dobbiamo farlo vedere di più. E lo sei anche tu! non ti illudere del contrario. Ti ho visto mentre mi cambiavo che guardavi. Ti piaceva vero? e so che ti piace anche quello che vedi ora. Ora lo so che ti senti in imbarazzo ed eccitata. Ora ti dimostro come anche tu sei una troia. Vai a prendere un'altro di questi costumi. Ovviamente una taglia più piccola di quella che indosseresti."
"Ma Signora...."
"Vai! Non discutere!"
Ero frastornata. Non so perchè obbedii.
Tornai da lei con un costume identico. Piccolo.
"Ora mettilo!"
Entrai nel camerino. Feci per tirare la tenda.
"Non chiudere. Lascia la tenda aperta."
Iniziai a togliermi la giacca. Le scarpe.
Mi sfilai i pantaloni restando in perizoma.
Poi mi sbottonai la camicia e la tolsi.
Io avevo molto meno seno della Signora Stefania.
"Sei imbarazzata?"
"Un pò... si"
"Sono curiosa di vederti in costume"
Mi tolsi anche l'intimo restando per un attimo nuda sotto i suoi occhi.
Cosa stavo facendo.
Indossai il costume.
Il perizoma era piccolissimo. A stento copriva le labbra della mia figa.
Il reggiseno stringeva e metteva in mostra i capezzoli duri.
"Guardati allo specchio! Ti piace?"
"Non lo so mi vergongo...."
"Sei eccitata?"
"Si"
"Mettiti qui vicino a me. Gurdaci allo specchio. Cosa sembriamo?"
"Due troie."

Se volete potete scrivermi: bside77@outlook.com
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scritto il
2023-07-04
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