Valentina - parte 2
di
Bside
genere
orge
Tornai a casa frastornata. Mi sentivo ovattata.
Ancora non mi rendevo bene conto quello che era successo.
Andai in bagno, mi spogliai. Per un attimo rimasi ferma davanti allo specchio a guardarmi.
Ero diversa? Il mio corpo era diverso? Era veramente accaduto tutto?
Ripensai a quanto successo, ed una mano finì tra le gambe.
Entrai in doccia, una doccia calda.
Presi sonno in un instante. Un sonno profondo come pochi.
La mattina, appena sveglia, trovai un messaggio sul cellulare da un numero che non conoscevo.
"Spero che tu sia stata bene ieri sera e che ti sia divertita come noi."
Fissai il messaggio di Cristina, non sapevo cosa rispondere, non sapevo come rispondere, non sapevo se rispondere.
Decisi di non pensare troppo e di essere onesta con me stessa. Risposi.
"Mi fa piacere Vale che ti sia divertita. Noi ci siamo divertiti molto e ci sei piaciuta un sacco. Mi sei piaciuta un sacco. Mi piacerebbe se venissi anche stasera a cena da noi. Che dici?"
Non mi aspettavo questo invito, ma sotto sotto lo speravo. Lo volevo pure io.
Per tutto il giorno fui distratta, non concetrata, avevo altro per la testa. Avevo i ricordi della sera prima che occupavano tutti i miei pensieri.
Non era solo la testa strana, era anche la mia fica. Ero costantemente bagnata.
Tornata a casa dal lavoro andai subito a prepararmi.
Non volevo presentarmi sportiva come la sera prima. Ero eccitata. Decisi di stare al gioco, decisi di vestirmi in modo provocante ed erotico.
Misi il perizoma più piccolo e trasparente che avevo. Nessun reggiseno.
Una gonna corta, molto corta. Una camicia sbottonata per mettere in evidenza le mie tette.
Un tacco 10.
Arrivai sotto casa di Cristina e Massimo con il cuore in gola.
"wow Vale!!! sei uno spettacolo!!! dai entra."
Anche Cristina era molto bella. Indossava un tubino nero stretto che la fasciava alla perfezione.
Mi fece entrare, mi diede un bacio sulla guancia, e poi in modo inaspettato mi baciò in bocca.
Sentivo la sua lingua spingere le mie labbra per entrare. Ancora una volta le nostre salive si stavano mescolando.
Solo dopo quel bacio mi accorsi che non eravamo sole. C'era un'altra persona e non era Massimo.
"Ti presento Nicola, un nostro amico."
Ero estremamente in imbarazzo.
Massimo arrivò qualche secondo dopo con una bottiglia di vino in mano.
"Ciao Vale, ben arrivata"
Si avvicinò a me e mi baciò. Mi baciò come aveva fatto Cristina qualche minuto prima.
Ero disorientata. Chi era Nicola?
Massimo aprì la bottiglia di vino e la versò nei calici.
"Salute!!!"
L'aperitivo procedeva bene, si parlava e si scherzava. Nicola alla fine era molto simpatico.
Sul tavolo contavo cinque bottiglie di vino. Eravamo tutti un pò brilli.
Il tubino stretto di Cristina era salito un pò, mettendo ancora più in mostra le sue gambe. Quasi le si intravedeva il culo.
Sicuramente se ne era accorta, ma non fece nulla per sistemarsi. Anzi.
Ad un certo punto Massimo passando vicino a lei le mise una mano sul culo. Lo palpò per bene e poi come se fosse una cosa normale, le alzò ancora di più il vestito mettendo un mostra il suo perizoma.
La sua mano continuò a palparla ed a stuzzicarla in mezzo alle gambe.
Tutto questo stava avvenendo davanti a me, davanti a Nicola.
Nicola guardava la scena, guardava il culo di Cristina.
"Massimo mi ha fatto venire caldo..."
Dopo queste parole Cristina si tolse il vestito e rimase in perizoma e basta, non portava il reggiseno. Le sue tette era bellissime, sode. I capezzoli duri.
Mise una mano sopra il pantaloni di Massimo e di Nicola.
"Cosa aspettate a tirarli fuori?"
I ragazzi non se lo fecero ripetere due volte. In un attimo furono nudi davanti a lei.
Cristina era in mezzo a loro due seminuda e teneva i lori cazzi in mano.
Mollò la presa per un istante, il tempo di togliersi il perizoma.
Riprese i cazzi in mano. E loro iniziaro a toccarla.
Ero immobile. Fisse a guardare questa scena.
Si mise in ginocchio ed inizio un doppio pompino. A turno li succhiava entrambi. Era vogliosa ed ingorda.
Sentivi la mia fica bagnata. Mi ero alzata la gonna e mi stavo toccando.
I ragazzi si stavano godendo il pompino ed il mio piccolo spettacolo.
"Pensi di unirti a noi?"
Ebbi un minimo di esitazione, ma ero li per quello. Ero li per fare la troia con loro.
Mi tolsi la camicia, liberando le mie tette. Feci cadere a terra la gonna rimandendo in perizoma e tacchi.
Infine tolsi anche il perizoma, liberando la mia fica calda e bagnata.
Mi avvicinai a loro.
"Dai, dammi una mano con questi cazzi!!!"
Mi ingonocchiai affinco a Cristina ed inizia a prenderli in bocca anche io.
Mi aveva passato il cazzo di Nicola. Era grosso. Come piaceva a me.
"Sei brava a succhiara Vale... sei una gran pompinara!!!"
Lo succhiavo, lo leccavo, con le mani giocavo con le sue palle lisce. Lui mi teneva per la testa per spingermelo meglio fino in fondo alla gola.
Ci staccammo un attimo dai cazzi e Cristina iniziò a baciarmi. Sentivo la sua lingua vogliosa nella mia bocca.
Massimo e Nicola ci guardavano toccandosi i loro cazzi duri come il marmo.
"Mettetevi a pecorina!"
Da brave puttane, come ci sentivamo in quel momento, ubbidimmo.
Una affianco all'altra con il nostro culo in bella vista.
Sentivo che mi stavano scopando, ma non sapevo chi dei due fosse. Mi faceva impazzire questa cosa.
Affianco a me Cristina godeva ed ansimava. Sentirla gemere di piacere mi faceva impazzire.
Mi sentivo un lago tra le gambe, ero talmente bagnata che gocciolavo sul pavimento.
Ad un certo punto mi trovai davanti alla bocca il cazzo di Nicola.
Massimo mi stava scopando la fica e Nicola la bocca. Era la prima volta che prendevo due cazzi assieme.
"Che brava la nostra Vale!!!"
Cristina in piedi daventi a me si masturbava e si godeva la scena.
Andammo avanti per un paio d'ore a cambiare posizioni, a farmi scopare da entrambi anche il culo ed a farmi leccare la fica da Cristina. Leccarla a Cristina, avevo scoperto che mi piaceva un sacco leccare la fica.
Alla fine, stese sul pavimento, ci vennero in faccia.
Eravamo li ad aspettare tutto lo sperma a bocca aperta, golose e vogliose.
Ci leccammo reciprocamete la sborra dal viso, per poi ingoiarla.
Ero stremata, sudata e sapevo di sesso. Ero felice come non mai.
Se vi va scrivetemi a bside77@outlook.com
Ancora non mi rendevo bene conto quello che era successo.
Andai in bagno, mi spogliai. Per un attimo rimasi ferma davanti allo specchio a guardarmi.
Ero diversa? Il mio corpo era diverso? Era veramente accaduto tutto?
Ripensai a quanto successo, ed una mano finì tra le gambe.
Entrai in doccia, una doccia calda.
Presi sonno in un instante. Un sonno profondo come pochi.
La mattina, appena sveglia, trovai un messaggio sul cellulare da un numero che non conoscevo.
"Spero che tu sia stata bene ieri sera e che ti sia divertita come noi."
Fissai il messaggio di Cristina, non sapevo cosa rispondere, non sapevo come rispondere, non sapevo se rispondere.
Decisi di non pensare troppo e di essere onesta con me stessa. Risposi.
"Mi fa piacere Vale che ti sia divertita. Noi ci siamo divertiti molto e ci sei piaciuta un sacco. Mi sei piaciuta un sacco. Mi piacerebbe se venissi anche stasera a cena da noi. Che dici?"
Non mi aspettavo questo invito, ma sotto sotto lo speravo. Lo volevo pure io.
Per tutto il giorno fui distratta, non concetrata, avevo altro per la testa. Avevo i ricordi della sera prima che occupavano tutti i miei pensieri.
Non era solo la testa strana, era anche la mia fica. Ero costantemente bagnata.
Tornata a casa dal lavoro andai subito a prepararmi.
Non volevo presentarmi sportiva come la sera prima. Ero eccitata. Decisi di stare al gioco, decisi di vestirmi in modo provocante ed erotico.
Misi il perizoma più piccolo e trasparente che avevo. Nessun reggiseno.
Una gonna corta, molto corta. Una camicia sbottonata per mettere in evidenza le mie tette.
Un tacco 10.
Arrivai sotto casa di Cristina e Massimo con il cuore in gola.
"wow Vale!!! sei uno spettacolo!!! dai entra."
Anche Cristina era molto bella. Indossava un tubino nero stretto che la fasciava alla perfezione.
Mi fece entrare, mi diede un bacio sulla guancia, e poi in modo inaspettato mi baciò in bocca.
Sentivo la sua lingua spingere le mie labbra per entrare. Ancora una volta le nostre salive si stavano mescolando.
Solo dopo quel bacio mi accorsi che non eravamo sole. C'era un'altra persona e non era Massimo.
"Ti presento Nicola, un nostro amico."
Ero estremamente in imbarazzo.
Massimo arrivò qualche secondo dopo con una bottiglia di vino in mano.
"Ciao Vale, ben arrivata"
Si avvicinò a me e mi baciò. Mi baciò come aveva fatto Cristina qualche minuto prima.
Ero disorientata. Chi era Nicola?
Massimo aprì la bottiglia di vino e la versò nei calici.
"Salute!!!"
L'aperitivo procedeva bene, si parlava e si scherzava. Nicola alla fine era molto simpatico.
Sul tavolo contavo cinque bottiglie di vino. Eravamo tutti un pò brilli.
Il tubino stretto di Cristina era salito un pò, mettendo ancora più in mostra le sue gambe. Quasi le si intravedeva il culo.
Sicuramente se ne era accorta, ma non fece nulla per sistemarsi. Anzi.
Ad un certo punto Massimo passando vicino a lei le mise una mano sul culo. Lo palpò per bene e poi come se fosse una cosa normale, le alzò ancora di più il vestito mettendo un mostra il suo perizoma.
La sua mano continuò a palparla ed a stuzzicarla in mezzo alle gambe.
Tutto questo stava avvenendo davanti a me, davanti a Nicola.
Nicola guardava la scena, guardava il culo di Cristina.
"Massimo mi ha fatto venire caldo..."
Dopo queste parole Cristina si tolse il vestito e rimase in perizoma e basta, non portava il reggiseno. Le sue tette era bellissime, sode. I capezzoli duri.
Mise una mano sopra il pantaloni di Massimo e di Nicola.
"Cosa aspettate a tirarli fuori?"
I ragazzi non se lo fecero ripetere due volte. In un attimo furono nudi davanti a lei.
Cristina era in mezzo a loro due seminuda e teneva i lori cazzi in mano.
Mollò la presa per un istante, il tempo di togliersi il perizoma.
Riprese i cazzi in mano. E loro iniziaro a toccarla.
Ero immobile. Fisse a guardare questa scena.
Si mise in ginocchio ed inizio un doppio pompino. A turno li succhiava entrambi. Era vogliosa ed ingorda.
Sentivi la mia fica bagnata. Mi ero alzata la gonna e mi stavo toccando.
I ragazzi si stavano godendo il pompino ed il mio piccolo spettacolo.
"Pensi di unirti a noi?"
Ebbi un minimo di esitazione, ma ero li per quello. Ero li per fare la troia con loro.
Mi tolsi la camicia, liberando le mie tette. Feci cadere a terra la gonna rimandendo in perizoma e tacchi.
Infine tolsi anche il perizoma, liberando la mia fica calda e bagnata.
Mi avvicinai a loro.
"Dai, dammi una mano con questi cazzi!!!"
Mi ingonocchiai affinco a Cristina ed inizia a prenderli in bocca anche io.
Mi aveva passato il cazzo di Nicola. Era grosso. Come piaceva a me.
"Sei brava a succhiara Vale... sei una gran pompinara!!!"
Lo succhiavo, lo leccavo, con le mani giocavo con le sue palle lisce. Lui mi teneva per la testa per spingermelo meglio fino in fondo alla gola.
Ci staccammo un attimo dai cazzi e Cristina iniziò a baciarmi. Sentivo la sua lingua vogliosa nella mia bocca.
Massimo e Nicola ci guardavano toccandosi i loro cazzi duri come il marmo.
"Mettetevi a pecorina!"
Da brave puttane, come ci sentivamo in quel momento, ubbidimmo.
Una affianco all'altra con il nostro culo in bella vista.
Sentivo che mi stavano scopando, ma non sapevo chi dei due fosse. Mi faceva impazzire questa cosa.
Affianco a me Cristina godeva ed ansimava. Sentirla gemere di piacere mi faceva impazzire.
Mi sentivo un lago tra le gambe, ero talmente bagnata che gocciolavo sul pavimento.
Ad un certo punto mi trovai davanti alla bocca il cazzo di Nicola.
Massimo mi stava scopando la fica e Nicola la bocca. Era la prima volta che prendevo due cazzi assieme.
"Che brava la nostra Vale!!!"
Cristina in piedi daventi a me si masturbava e si godeva la scena.
Andammo avanti per un paio d'ore a cambiare posizioni, a farmi scopare da entrambi anche il culo ed a farmi leccare la fica da Cristina. Leccarla a Cristina, avevo scoperto che mi piaceva un sacco leccare la fica.
Alla fine, stese sul pavimento, ci vennero in faccia.
Eravamo li ad aspettare tutto lo sperma a bocca aperta, golose e vogliose.
Ci leccammo reciprocamete la sborra dal viso, per poi ingoiarla.
Ero stremata, sudata e sapevo di sesso. Ero felice come non mai.
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