Beatrice - Parte 1
di
Bside
genere
saffico
Nell'ultimo periodo la mia nuova vita aveva sicuramente preso il sopravvento e questo aveva inciso su molti aspetti. Uno di questi il lavoro. Le mie prestazione erano calate, ero distratta e non più professionale come al solito. Passare le ora a chattare al cellulare con vari amanti non era sicuramente passato inosservato.
Giulia era la mia responsabile. Giulia aveva deciso di parlarmi.
Me lo aspettavo.
Mi disse quello che già sapevo, che l'azienda non era più soddisfatta dei miei risultati e che dovevo recuperare la situazione. La proposta, ma anche un pò la punizione, era di quella di andare a seguire un paio di clienti nella zona di Milano. Questo significava stare fuori casa dal lunedì al venerdì.
Non potevo permettermi di perdere il lavoro e tutto sommato cambiare un pò aria poteva essere stimolante anche sotto altri aspetti.
Alla reception ad accogliermi c'era Beatrice, non l'avevo mai vista, ci sentivamo ogni tanto al telefono. Aveva una bella voce ed ora potevo dire che non aveva solo quella di bello.
Una ragazza giovane, longilinea e magra, con poco seno ma con due belle gambe.
Mi fece fare un giro degli uffici, mi presentò agli altri colleghi ed alla fine mi fece vedere qual'era la mia scrivania.
La prima settimana passò tranquilla, mi ero un messa in riga, ero concentrata sul lavoro senza distrazioni. Mi ero imposta di lasciarmi andare solo alla sera. Qualche telefonata, qualche messaggio e qualche foto piccante per non andare a dormire con troppe voglie.
Non avevo legato molto con i colleghi, me ne stavo per i fatti miei. Il lunedì della seconda settimana, al caffè di metà mattina, trovai Beatrice alla macchinetta. Anche lei stava facendo una pausa. Era molto carina, dei jeans molto stretti, una maglia con giacca e dei tacchi.
Iniziammo a chiaccherare, le solite cose banali giusto per fare un pò di conoscenza. Ci demmo appuntamento per il caffà del pomeriggio.
Le nostre pause diventarono un appuntamento regolare. E la nostre chiacchiere meno banali e di circostanza.
Beatrice era elegantemente maliziosa. Emanava sensualità.
Quel mercoledì Beatrice indossava del leggings, le stavano molto bene e mettevano in evidenza il suo culo. Non riuscivo a non guardarlo, era eccitante. I miei sguardi non passarono inosservati.
Quella sera in doccia mi masturbai ripensando a lei, ripensando al suo culo tondo e sodo.
La mattina dopo non volevo essere da meno, e mi misi anche io dei leggings.
Fino all'ultimo fui indecisa se indossare o no l'intimo, ma alla fine decisi di non esagerare ancora.
Ero tornata la solita Monica, sentivo gli occhi degli altri guardarmi, e la cosa mi piaceva da matti. Mi eccitava.
Alla macchinetta del caffè mi chinai più del solito per prendere il bicchiere, volevo mettermi in mostra, volevo inziare a farmi notare. La cosa non passò inosservata, sentivo e percepivo gli sguardi di Beatrice posati sul mio culo. Indugiai qualche secondo in più per continuare a farmi ammirare.
Quando mi girai verso di lei incrociai il suo sguardo. Capii che si era goduta lo spettacolo.
Più tardi, dopo il caffè, andai in bagno. Mi avvicani versa la porta aperta di uno dei bagni pensando fosse libero. Aprii la porta.
Era Beatrice, seduta a fare pipì.
Restai li a guardarla negli occhi, lei non si scopose. Anzi
"Ti piace Monica?"
"Cosa?"
"Quello che vedi?"
Mentre diceva questo si asciugò e si alzò in piedi, aveva ancora il perizoma ed i jeans abbassati.
Era li davanti a me, con la sua fica tutta liscia in bella mostra.
"Mi piace molto"
Si rivestì, uscì passando mi affianco.
"Ti ho lasciato libero il bagno se ti serve"
Mi stava provocando, mi stava sfindando e la cosa mi piaceva.
Entrai, in piedi davanti a lei, mi abbassai i leggings e conteporaneamente anche il perizoma.
Avevo la mia fica depilata in mostra e lei me la stava guardando.
Mi seddetti ed inizia a fare pipì.
"A te piace quello che vedi Beatrice?"
"Non hai idea di quanto!"
Mi asciugai, mi rialzai, con calma, senza fretta. Lei era li che mi guardava, mi squadrava, mi studiava.
Mi rivestii ed uscendo passai affianco a lei strusciandomi. Sentii la sua mano accarezzarmi il culo.
Tornai alla mi scrivania, con la fica bagnata e vogliosa.
Il gioco era iniziato.
Se vi va scrivetemi a bside77@outlook.com
Giulia era la mia responsabile. Giulia aveva deciso di parlarmi.
Me lo aspettavo.
Mi disse quello che già sapevo, che l'azienda non era più soddisfatta dei miei risultati e che dovevo recuperare la situazione. La proposta, ma anche un pò la punizione, era di quella di andare a seguire un paio di clienti nella zona di Milano. Questo significava stare fuori casa dal lunedì al venerdì.
Non potevo permettermi di perdere il lavoro e tutto sommato cambiare un pò aria poteva essere stimolante anche sotto altri aspetti.
Alla reception ad accogliermi c'era Beatrice, non l'avevo mai vista, ci sentivamo ogni tanto al telefono. Aveva una bella voce ed ora potevo dire che non aveva solo quella di bello.
Una ragazza giovane, longilinea e magra, con poco seno ma con due belle gambe.
Mi fece fare un giro degli uffici, mi presentò agli altri colleghi ed alla fine mi fece vedere qual'era la mia scrivania.
La prima settimana passò tranquilla, mi ero un messa in riga, ero concentrata sul lavoro senza distrazioni. Mi ero imposta di lasciarmi andare solo alla sera. Qualche telefonata, qualche messaggio e qualche foto piccante per non andare a dormire con troppe voglie.
Non avevo legato molto con i colleghi, me ne stavo per i fatti miei. Il lunedì della seconda settimana, al caffè di metà mattina, trovai Beatrice alla macchinetta. Anche lei stava facendo una pausa. Era molto carina, dei jeans molto stretti, una maglia con giacca e dei tacchi.
Iniziammo a chiaccherare, le solite cose banali giusto per fare un pò di conoscenza. Ci demmo appuntamento per il caffà del pomeriggio.
Le nostre pause diventarono un appuntamento regolare. E la nostre chiacchiere meno banali e di circostanza.
Beatrice era elegantemente maliziosa. Emanava sensualità.
Quel mercoledì Beatrice indossava del leggings, le stavano molto bene e mettevano in evidenza il suo culo. Non riuscivo a non guardarlo, era eccitante. I miei sguardi non passarono inosservati.
Quella sera in doccia mi masturbai ripensando a lei, ripensando al suo culo tondo e sodo.
La mattina dopo non volevo essere da meno, e mi misi anche io dei leggings.
Fino all'ultimo fui indecisa se indossare o no l'intimo, ma alla fine decisi di non esagerare ancora.
Ero tornata la solita Monica, sentivo gli occhi degli altri guardarmi, e la cosa mi piaceva da matti. Mi eccitava.
Alla macchinetta del caffè mi chinai più del solito per prendere il bicchiere, volevo mettermi in mostra, volevo inziare a farmi notare. La cosa non passò inosservata, sentivo e percepivo gli sguardi di Beatrice posati sul mio culo. Indugiai qualche secondo in più per continuare a farmi ammirare.
Quando mi girai verso di lei incrociai il suo sguardo. Capii che si era goduta lo spettacolo.
Più tardi, dopo il caffè, andai in bagno. Mi avvicani versa la porta aperta di uno dei bagni pensando fosse libero. Aprii la porta.
Era Beatrice, seduta a fare pipì.
Restai li a guardarla negli occhi, lei non si scopose. Anzi
"Ti piace Monica?"
"Cosa?"
"Quello che vedi?"
Mentre diceva questo si asciugò e si alzò in piedi, aveva ancora il perizoma ed i jeans abbassati.
Era li davanti a me, con la sua fica tutta liscia in bella mostra.
"Mi piace molto"
Si rivestì, uscì passando mi affianco.
"Ti ho lasciato libero il bagno se ti serve"
Mi stava provocando, mi stava sfindando e la cosa mi piaceva.
Entrai, in piedi davanti a lei, mi abbassai i leggings e conteporaneamente anche il perizoma.
Avevo la mia fica depilata in mostra e lei me la stava guardando.
Mi seddetti ed inizia a fare pipì.
"A te piace quello che vedi Beatrice?"
"Non hai idea di quanto!"
Mi asciugai, mi rialzai, con calma, senza fretta. Lei era li che mi guardava, mi squadrava, mi studiava.
Mi rivestii ed uscendo passai affianco a lei strusciandomi. Sentii la sua mano accarezzarmi il culo.
Tornai alla mi scrivania, con la fica bagnata e vogliosa.
Il gioco era iniziato.
Se vi va scrivetemi a bside77@outlook.com
1
voti
voti
valutazione
8
8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Al lavororacconto sucessivo
Beatrice - parte 2
Commenti dei lettori al racconto erotico