Il mio vizietto - 11 (continua)
di
LanA
genere
fisting
Mi alzarono le gambe in modo da aprirmi il più possibile, e la mano che stava spingendo da dietro trovò la strada facendomi sussultare nel momento che mi allargò al punto da entrare.
Ora avevo difficoltà a concentrarmi sul cazzo che succhiavo, mi sentivo sfondare.
Pensai ancora una volta, sbagliandomi che l’obbiettivo era quello sentii iniziare ad allargarmi nuovamente la vagina.
La mano che lo faceva era sicuramente molto più grossa e per niente affusolata, difatti con la coda dell’occhio vidi che era un uomo che stava facendomi fisting davanti, nella figa.
Lo faceva nel modo più consono a quanto lui pareva, senza minimamente considerare che entrava dentro di me.
Lanciai un urlo che mi fece scendere le lacrime dagli occhi, era entrato dentro di me, e stava pompando come se dovesse farmi ripiena.
Non sono una gallina, pensavo, ma grazie al cielo si tirarono indietro prima uno e poi l’altra lasciandomi quasi con un vuoto dentro di me.
Mi fecero scendere dall’altalena e mi fecero salire a cavalcioni su un tipo seduto sul divano che mi penetrò.
Quasi non me ne accorsi, tanto che ero ancora nella condizione precedente di avere la vagina larga.
Ma ben presto, per non farmi sentire troppo vuota, un secondo uccello mi penetrò.
Sicuramente mi sentivo più a mio agio con due cazzi che mi scorrevano dentro ad aumentare il mio piacere, tanto da farmi raggiungere un orgasmo che per la cronaca era il primo quella sera.
Considerando ciò che avevo già passato non era molto, ma evidentemente non mi avevano coinvolta al punto giusto.
Mi gustai il momento, perché poco dopo, quello dietro si tirò fuori e quello davanti mi infilò il suo coso nel buchetto didietro che non ebbe nessuna difficoltà a ricevere.
Iniziò a muoversi in maniera veloce, e nuovamente i miei sensi iniziarono a rispondere presente.
Ben presto si tolse e lasciò spazio a qualcun altro, pronto ad infornarmi.
Lo fecero in modo da non lasciarmi con l’acquolina in bocca per modo di dire.
Mi penetrarono mettermelo davanti e dietro in contemporanea, per passare a metterne due insieme davanti e quindi due didietro.
Effettivamente riuscii a venire nuovamente più volte.
Ma la serata non poteva finire così liscia diciamo.
Arrivò la tipa con mega dildo, con intenzioni bellicose.
Ero seduta sopra ad uno; in quella posizione lei iniziò a spingere quel palo dentro al mio culo.
Qualcuno potrà pensare che avessi appena preso una mano nello stesso posto, ma posso assicurare che quel coso era ben più grosso della mano.
A differenza di come aveva fatto all’inizio, spingeva piano, in modo da farsi strada lentamente e senza lacerarmi lo sfintere, anche se a quel punto non sapevo più cosa mi sarebbe successo poi.
L’azione che lei stava facendo fece in modo che il tipo sotto di me fosse poco più di un tappeto, tutte le mie sensazioni erano finalizzate nello sfondamento del mio culo.
Quando iniziai a sentire che il movimento era ormai quello di avanti indietro, capii che era entrata dentro e che io ormai ero sfondata completamente.
Mentre il mio culo veniva penetrato in modo da poterlo usare come tunnel per i treni, i boys iniziarono a sommergermi di sperma, tanto che alla fine non c’era parte della mia faccia non ricoperta della loro crema.
Quando l’ultimo finì di svuotarsi sopra di me i suoi liquidi, la tipa estrasse dal mio sedere il palo lasciandomi in bella vista il mio buco rosso infuocato.
A quel punto mi fecero rientrare nella gabbia e uscirono di scena.
Passarono alcuni minuti, dopo di che mi aprirono la gabbia e mi chiesero di pulirmi, prima di farmi fare una doccia.
Ero stravolta, ma curiosa allo stesso tempo, di vedere con chi avevo avuto a che fare.
Purtroppo questa mia curiosità rimase tale, dei partecipanti a quell’orgia nessuno era ancora presente quando uscii dalla scena.
Capii che in questo ero stata oggetto di piacere da parte di un gruppo di persone che avevano pagato per fare quello che avevano fatto.
Non mi feci troppe domande, l’indomani rientrai a casa, per la felicità di mio marito.
Dopo i aver visto il filmato gli si spalancarono gli occhi alla vista di quanto avevo fatto.
Ora avevo difficoltà a concentrarmi sul cazzo che succhiavo, mi sentivo sfondare.
Pensai ancora una volta, sbagliandomi che l’obbiettivo era quello sentii iniziare ad allargarmi nuovamente la vagina.
La mano che lo faceva era sicuramente molto più grossa e per niente affusolata, difatti con la coda dell’occhio vidi che era un uomo che stava facendomi fisting davanti, nella figa.
Lo faceva nel modo più consono a quanto lui pareva, senza minimamente considerare che entrava dentro di me.
Lanciai un urlo che mi fece scendere le lacrime dagli occhi, era entrato dentro di me, e stava pompando come se dovesse farmi ripiena.
Non sono una gallina, pensavo, ma grazie al cielo si tirarono indietro prima uno e poi l’altra lasciandomi quasi con un vuoto dentro di me.
Mi fecero scendere dall’altalena e mi fecero salire a cavalcioni su un tipo seduto sul divano che mi penetrò.
Quasi non me ne accorsi, tanto che ero ancora nella condizione precedente di avere la vagina larga.
Ma ben presto, per non farmi sentire troppo vuota, un secondo uccello mi penetrò.
Sicuramente mi sentivo più a mio agio con due cazzi che mi scorrevano dentro ad aumentare il mio piacere, tanto da farmi raggiungere un orgasmo che per la cronaca era il primo quella sera.
Considerando ciò che avevo già passato non era molto, ma evidentemente non mi avevano coinvolta al punto giusto.
Mi gustai il momento, perché poco dopo, quello dietro si tirò fuori e quello davanti mi infilò il suo coso nel buchetto didietro che non ebbe nessuna difficoltà a ricevere.
Iniziò a muoversi in maniera veloce, e nuovamente i miei sensi iniziarono a rispondere presente.
Ben presto si tolse e lasciò spazio a qualcun altro, pronto ad infornarmi.
Lo fecero in modo da non lasciarmi con l’acquolina in bocca per modo di dire.
Mi penetrarono mettermelo davanti e dietro in contemporanea, per passare a metterne due insieme davanti e quindi due didietro.
Effettivamente riuscii a venire nuovamente più volte.
Ma la serata non poteva finire così liscia diciamo.
Arrivò la tipa con mega dildo, con intenzioni bellicose.
Ero seduta sopra ad uno; in quella posizione lei iniziò a spingere quel palo dentro al mio culo.
Qualcuno potrà pensare che avessi appena preso una mano nello stesso posto, ma posso assicurare che quel coso era ben più grosso della mano.
A differenza di come aveva fatto all’inizio, spingeva piano, in modo da farsi strada lentamente e senza lacerarmi lo sfintere, anche se a quel punto non sapevo più cosa mi sarebbe successo poi.
L’azione che lei stava facendo fece in modo che il tipo sotto di me fosse poco più di un tappeto, tutte le mie sensazioni erano finalizzate nello sfondamento del mio culo.
Quando iniziai a sentire che il movimento era ormai quello di avanti indietro, capii che era entrata dentro e che io ormai ero sfondata completamente.
Mentre il mio culo veniva penetrato in modo da poterlo usare come tunnel per i treni, i boys iniziarono a sommergermi di sperma, tanto che alla fine non c’era parte della mia faccia non ricoperta della loro crema.
Quando l’ultimo finì di svuotarsi sopra di me i suoi liquidi, la tipa estrasse dal mio sedere il palo lasciandomi in bella vista il mio buco rosso infuocato.
A quel punto mi fecero rientrare nella gabbia e uscirono di scena.
Passarono alcuni minuti, dopo di che mi aprirono la gabbia e mi chiesero di pulirmi, prima di farmi fare una doccia.
Ero stravolta, ma curiosa allo stesso tempo, di vedere con chi avevo avuto a che fare.
Purtroppo questa mia curiosità rimase tale, dei partecipanti a quell’orgia nessuno era ancora presente quando uscii dalla scena.
Capii che in questo ero stata oggetto di piacere da parte di un gruppo di persone che avevano pagato per fare quello che avevano fatto.
Non mi feci troppe domande, l’indomani rientrai a casa, per la felicità di mio marito.
Dopo i aver visto il filmato gli si spalancarono gli occhi alla vista di quanto avevo fatto.
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