Il sesso mio
di
Judicael Ouango
genere
etero
"Quando sarai grande capirai". Detto con delicatezza da mamma, con apparente durezza da papa. Quando sarò grande saprò perché toccarsi é cosi bello... Sono adolescente oramai, passato dalla cicogna all'apparto riproduttore studiato con grande ilarità in classe.
Ripensavo a tutto ciò mentre con l'unghia curata di un dito sfioravo le vene del mio pene. Ero nudo. Lo ero ogni volta che potevo. A casa, certamente, potevo. L'enorme Tv era accesa su un canale che dava notizie generiche sullo sport. La voce dello speaker diffusa da un sofisticato sistema audio mi avvolgeva senza toccarmi. Ero tornato dal lavoro un ora prima e dopo la solita ed abituale doccia avevo mangiato una pizza ripiena comprata per strada. Buone le pizze di Mario. Come sempre, quando non dovevo uscire, mi sii sul divano col telecomando in mano e per ben una mezz'ora non riuscii a decidermi su cosa guardare. Pensai furtivamente ad un libro ma ricordai che avrei dovuto mettere gli occhiali e non sapevo dove fossero da un bel pò.... Già. Il mio appartamento aveva bisogno di una bella ripulita. Ah il tempo...
La mia verga si era drizzata con la delicata carezza. Avevo voglia. Di nuovo. Avevo spesso voglia. E l'ho sempre avuta. Una voglia che in un modo o nell'altro mi ha posto dei limiti nel mondo di fuori. Eppure, é la più bella voglia del mondo: godere.
Difatti, avevo voglia di godere. E mi venne in mente la notte dapprima. Da un dito, passai a due. Aperte, e con in mezzo il mio cazzo, salivo e scendevo delicatamente provocandomi brividi. Il commentatore in Tv urlò qualcosa su un goal, il che mi infastidii molto e decisi di cambiare canale. Anzi, prendendo il telecomando in mano, mi decisi per un porno.
Dovetti togliermi la mano dal cazzo per scegliere. Scegliere un porno é arduo. Difatti, non ne guardo molto. Passata la curiosità della novità, del porno rimane ben poco. Almeno per chi nella realtà ha la fortuna di vivere il sesso decentemente. Abbiamo la brutta abitudine di dover decidere tutto in breve tempo. La società stessa ci educa alla velocità di pensiero e di azione. Pare siano elementi necessari per il successo. Ma il piacere che non ha niente a che vedere con la società purtroppo viene convolto nella velocità e la necessità di scelta. Eppure... Credo che sia cosi infinito che da se é una società a parte. Fatta di brividi, di sensazioni, non di doveri. E quindi eccomi a casa mia, nudo sul divano, nell'atto di scegliere un porno. Mi piace la lascivia. L'eleganza e la classe di due organi che si uniscono. I loro umori che si mischiano, i respiri sempre più corti, i tremori. Mi piace lo sfregiare delicato, mi piace l'impeto del possesso, l'unione non solo dei sessi ma delle energie che vivono nelle persone. Ed un porno del genere non é facile da trovare.
Vado sull'ovvio. Un film etero. Non che bla mia età non abbia potuto definire chi sono. In realtà, io come tutti non ci riusciremmo mai. Troppo condizionati dalle culture, dai valori, ma specialmente dalla società in cui viviamo. Tutto ciò che avrei potuto vivere, mi é negato dagli altri; dai loro valori, dal loro pudore, dalle loro religioni, e non solo.
La donna di un bianco estremo si muoveva su e giù il cazzo di un tipo che aveva l'espressione di un ebete. Lei rantolava in modo forzato. Infastidito cambiai il filmato. Questa volta, c'erano due donne che succhiavano il cazzo di un tipo che impersonava un ricco uomo d0affari in transito in non so che città. Le due cercavano di apparire lascive e sensuali. Una di loro riusciva a far interamente sparire il cazzo del tipo estasiato nella gola. Mentre l'altra gli toccava le palle e masturbava l'amica. Simpatico. La classica fantasia di ogni uomo. Niente di che. Mi fece però ricordare qualche incontro in più persone avuto di persone. Sorrisi mentre il mio pene si induriva. Ripensai a quelle scene dove non c'erano due, non c'erano tre, ne quattro, ma una sola entità di piacere. Decisi dunque di cercare di emulare in Tv qualche mio passato incontro che ancora mi faceva venire i brividi.
"Neri in bianche". "Negri Superdotati". "Neri in bionde". "Neri e Milf". "Neri e nere". "Neri e trans". Sembra che i neri siano degli alieni quando si entra in un sito web. Ma anche gli asiatici. Si capisce che i bianchi considerano il piacere in base a loro. Scrivono la voce "Trans" per i bianchi. Per gli altri scrivono "Trans asiatica". "Trans brasiliana". "Trans nera". Ma volevo godere, certamente non pensare alle discrepanze di lingue e culture ipocrite.
Individuai un porno con un uomo nero che sembrava avere una gran dote. C'erano due donne con lui. Mi stavo già pregustando il contrasto tra le pelli. Difatti, la mano bianca di lei sul cazzo ancora moscio di lui era un dettaglio eccitantissimo. Probabilmente, le donne erano piccole di statura. Per i porno, generalmente cosi si fa per dare delle prospettive maggiori al cazzo. Scelta che condivido appieno. Le fighe sono tutte belle, ed é indubbio. Ma quando sei grande di cazzo e che possiedi una donna minuta, vedi potenza, vedi grandezza, vedi pienezza. Puo anche essere che sia solo un fatto visivo. Lo é probabilmente, ma é una goduria in più. Nel sesso, ci sono varie godurie. Anzi, tantissime. La mia mano nel frattempo si era fatta piu ferma sul mio cazzo. Dal tocco ero passato ad un insistente carezza. L'assenza di lubrificanti mi infastidiva un pò. La sera dapprima mi ero dato da fare ed era stata una scopata di ore. E che bella scopata. Mi si drizzò di più il cazzo e mi alzai a prendere un vaso di burro di karitè. Me lo spalmai lungo il cazzo nero che diventò lucente e svelò una ricca nervatura e ripresi a guardare il porno.
Lui era dietro una di loro e la stava scopando con foga mentre lei leccava l'amica che si era seduta sullo schienale del divano. Gemevano tutti e tre. Abbassai un pò il volume, di piacere, non si geme in questo modo.
Cambiai porno. Era troppo crudo. A malincuore mi pulii la mano e mi feci una sigaretta. Il porno che c'era ancora in sottofondo mi diede fastidio e pigiai sul tasto di Netflix. Pure la scelta del film sarebbe stato un problema. Fortunatamente, avevo qualcosa in coda da terminare.
Avevo ancora il cazzo lucente, sdraiato sul divano, a guardare distrattamente un film. Avevo rinunciato a masturbarmi. Forse avevo solo bisogno di tocco. Di cura del cazzo. Di abbraccio con me stesso. Non sono ossessionato dal sesso. Semplicemente, non capisco perché una cosa cosi bella debba essere tanto nascosta. Ma sopratutto, poco fatta. O fatta con i rituali.
Già. Non esiste un modo universale. Chi é come me lo scopre sulla propria pelle. Come me, intendo chi ha girato il mondo. Cosi come la cucina svedese é diversa dalla cucina spagnola, scopare una svedese é alquanto diverso dal farlo con una spagnola. E lo stesso vale per l'Africa, l'America, e l'Asia. Ognuno con i propri usi che influenzano tutto il resto; piaceri compresi. Non c'é cultura del bacio in Africa. In realtà, non c'é cultura erotica. Il cazzo e la figa servino a procreare, punto. Lo stesso valeva per gli asiatici e gli indigeni americani. Non é una critica, ma una diversità che si riflette sui modi. Sul continente africano, si fa sesso in diversi modi, che sono diversi da quelli sul continente europeo diversi anche tra di loro e cosi via. Io ho viaggiato tanto, e fortunatamente, sono stato in diverse tane del piacere. Ho fatto sesso in piu di cinquanta lingue, e più di cinquanta volte, mi sono meravigliato, ho gioito, ho goduto. Già, qualunque sia il modo in cui si scopa, si gode. Almeno per gli uomini. Le donne... Lasciamo stare.
Certo che si gode. Ma poi quando dopo la goduria non rimane niente, allora forse è stato solo un orgasmo. L'orgasmo non mi basta. Ho imparato che c'é molto oltre. Nella figa delle donne, nei loro culi, nei loro esseri, cosi come nel mio, c'é piacere infinito. Non banale, ma celato, nascosto da paure ataviche, da moralità imposte, da vite sprecate. Ho sofferto di mancanza, di fantasie non realizzate, di ardori corrisposti in modi tali rituali.
Vivere la goduria assieme é magico. Ho bisogno della goduria per godere. Sembra farneticazione, ma qualcuno certamente capirà. Già, non ho l'ipocrisia di pensare che sia una cosa uguale per tutti. O alla portata di tutti. Non é colpa da attribuire. Bisogna sempre ricordare che il sesso, tutt'ora, é quasi illegale. La conoscenza del piacere é limitata, frenata, illusa da troppi fattori esterni. La donna non sa essere donna che attraverso gli indumenti ed i trucchi, gli uomini con gli orologi e le macchine. Nell'atto pratico dell'amore, pochi hanno da dire. Del viaggio in Thailandia, a Cuba, in Brasile, o in qualche altra località di grido, ci sono fiume di parole. Il sesso non accetta parole, ma presenze. E sono sfuggenti. Bisogna imparare a conoscersi, prima di approdare all'altro. Bisogna toccarsi, prima di toccare altrui. Bisogna godere, prima di comprendere cosa l'altro possa provare.
In una figa, un cazzo, ci sono emozioni indicibile. Sensazioni che corrono sia in superficie che in profondità. Bisogna sentirla. Chi preferisce lo Yoga, chi il Pilates, chi la meditazione. Nel sesso, ci sono tutte e tre riunite. Ma dal sesso, bisogna togliere valori, culti, future, e se stessi. È riunione. Di corpi, di sensazioni, di anime.
Mi vennero brividi pensando a tutto ciò. La delicatezza di una mano su un ventre. Un sedere. Un sorriso in un momento intimo. Una danza intima che contagia i corpi. Un brivido che parte dall'uno, si propaga all'altro, e torna da noi. Sensazioni che falsano il ritmo del battito del cuore e confondono la ragione.
Non é droga, é sesso. Siamo tutti quanti puzzle incompleti. E chi completa il proprio quadro riesce a godersi una vista d'insieme unica.
"Quando sarai grande capirai...". Sono grande oramai, ed ancora ho voglia di capire.
Come spesso capitava, mi addormentai sul divano. Mi svegliai col cazzo ancora lucente, ma morbido e liscio.
Ripensavo a tutto ciò mentre con l'unghia curata di un dito sfioravo le vene del mio pene. Ero nudo. Lo ero ogni volta che potevo. A casa, certamente, potevo. L'enorme Tv era accesa su un canale che dava notizie generiche sullo sport. La voce dello speaker diffusa da un sofisticato sistema audio mi avvolgeva senza toccarmi. Ero tornato dal lavoro un ora prima e dopo la solita ed abituale doccia avevo mangiato una pizza ripiena comprata per strada. Buone le pizze di Mario. Come sempre, quando non dovevo uscire, mi sii sul divano col telecomando in mano e per ben una mezz'ora non riuscii a decidermi su cosa guardare. Pensai furtivamente ad un libro ma ricordai che avrei dovuto mettere gli occhiali e non sapevo dove fossero da un bel pò.... Già. Il mio appartamento aveva bisogno di una bella ripulita. Ah il tempo...
La mia verga si era drizzata con la delicata carezza. Avevo voglia. Di nuovo. Avevo spesso voglia. E l'ho sempre avuta. Una voglia che in un modo o nell'altro mi ha posto dei limiti nel mondo di fuori. Eppure, é la più bella voglia del mondo: godere.
Difatti, avevo voglia di godere. E mi venne in mente la notte dapprima. Da un dito, passai a due. Aperte, e con in mezzo il mio cazzo, salivo e scendevo delicatamente provocandomi brividi. Il commentatore in Tv urlò qualcosa su un goal, il che mi infastidii molto e decisi di cambiare canale. Anzi, prendendo il telecomando in mano, mi decisi per un porno.
Dovetti togliermi la mano dal cazzo per scegliere. Scegliere un porno é arduo. Difatti, non ne guardo molto. Passata la curiosità della novità, del porno rimane ben poco. Almeno per chi nella realtà ha la fortuna di vivere il sesso decentemente. Abbiamo la brutta abitudine di dover decidere tutto in breve tempo. La società stessa ci educa alla velocità di pensiero e di azione. Pare siano elementi necessari per il successo. Ma il piacere che non ha niente a che vedere con la società purtroppo viene convolto nella velocità e la necessità di scelta. Eppure... Credo che sia cosi infinito che da se é una società a parte. Fatta di brividi, di sensazioni, non di doveri. E quindi eccomi a casa mia, nudo sul divano, nell'atto di scegliere un porno. Mi piace la lascivia. L'eleganza e la classe di due organi che si uniscono. I loro umori che si mischiano, i respiri sempre più corti, i tremori. Mi piace lo sfregiare delicato, mi piace l'impeto del possesso, l'unione non solo dei sessi ma delle energie che vivono nelle persone. Ed un porno del genere non é facile da trovare.
Vado sull'ovvio. Un film etero. Non che bla mia età non abbia potuto definire chi sono. In realtà, io come tutti non ci riusciremmo mai. Troppo condizionati dalle culture, dai valori, ma specialmente dalla società in cui viviamo. Tutto ciò che avrei potuto vivere, mi é negato dagli altri; dai loro valori, dal loro pudore, dalle loro religioni, e non solo.
La donna di un bianco estremo si muoveva su e giù il cazzo di un tipo che aveva l'espressione di un ebete. Lei rantolava in modo forzato. Infastidito cambiai il filmato. Questa volta, c'erano due donne che succhiavano il cazzo di un tipo che impersonava un ricco uomo d0affari in transito in non so che città. Le due cercavano di apparire lascive e sensuali. Una di loro riusciva a far interamente sparire il cazzo del tipo estasiato nella gola. Mentre l'altra gli toccava le palle e masturbava l'amica. Simpatico. La classica fantasia di ogni uomo. Niente di che. Mi fece però ricordare qualche incontro in più persone avuto di persone. Sorrisi mentre il mio pene si induriva. Ripensai a quelle scene dove non c'erano due, non c'erano tre, ne quattro, ma una sola entità di piacere. Decisi dunque di cercare di emulare in Tv qualche mio passato incontro che ancora mi faceva venire i brividi.
"Neri in bianche". "Negri Superdotati". "Neri in bionde". "Neri e Milf". "Neri e nere". "Neri e trans". Sembra che i neri siano degli alieni quando si entra in un sito web. Ma anche gli asiatici. Si capisce che i bianchi considerano il piacere in base a loro. Scrivono la voce "Trans" per i bianchi. Per gli altri scrivono "Trans asiatica". "Trans brasiliana". "Trans nera". Ma volevo godere, certamente non pensare alle discrepanze di lingue e culture ipocrite.
Individuai un porno con un uomo nero che sembrava avere una gran dote. C'erano due donne con lui. Mi stavo già pregustando il contrasto tra le pelli. Difatti, la mano bianca di lei sul cazzo ancora moscio di lui era un dettaglio eccitantissimo. Probabilmente, le donne erano piccole di statura. Per i porno, generalmente cosi si fa per dare delle prospettive maggiori al cazzo. Scelta che condivido appieno. Le fighe sono tutte belle, ed é indubbio. Ma quando sei grande di cazzo e che possiedi una donna minuta, vedi potenza, vedi grandezza, vedi pienezza. Puo anche essere che sia solo un fatto visivo. Lo é probabilmente, ma é una goduria in più. Nel sesso, ci sono varie godurie. Anzi, tantissime. La mia mano nel frattempo si era fatta piu ferma sul mio cazzo. Dal tocco ero passato ad un insistente carezza. L'assenza di lubrificanti mi infastidiva un pò. La sera dapprima mi ero dato da fare ed era stata una scopata di ore. E che bella scopata. Mi si drizzò di più il cazzo e mi alzai a prendere un vaso di burro di karitè. Me lo spalmai lungo il cazzo nero che diventò lucente e svelò una ricca nervatura e ripresi a guardare il porno.
Lui era dietro una di loro e la stava scopando con foga mentre lei leccava l'amica che si era seduta sullo schienale del divano. Gemevano tutti e tre. Abbassai un pò il volume, di piacere, non si geme in questo modo.
Cambiai porno. Era troppo crudo. A malincuore mi pulii la mano e mi feci una sigaretta. Il porno che c'era ancora in sottofondo mi diede fastidio e pigiai sul tasto di Netflix. Pure la scelta del film sarebbe stato un problema. Fortunatamente, avevo qualcosa in coda da terminare.
Avevo ancora il cazzo lucente, sdraiato sul divano, a guardare distrattamente un film. Avevo rinunciato a masturbarmi. Forse avevo solo bisogno di tocco. Di cura del cazzo. Di abbraccio con me stesso. Non sono ossessionato dal sesso. Semplicemente, non capisco perché una cosa cosi bella debba essere tanto nascosta. Ma sopratutto, poco fatta. O fatta con i rituali.
Già. Non esiste un modo universale. Chi é come me lo scopre sulla propria pelle. Come me, intendo chi ha girato il mondo. Cosi come la cucina svedese é diversa dalla cucina spagnola, scopare una svedese é alquanto diverso dal farlo con una spagnola. E lo stesso vale per l'Africa, l'America, e l'Asia. Ognuno con i propri usi che influenzano tutto il resto; piaceri compresi. Non c'é cultura del bacio in Africa. In realtà, non c'é cultura erotica. Il cazzo e la figa servino a procreare, punto. Lo stesso valeva per gli asiatici e gli indigeni americani. Non é una critica, ma una diversità che si riflette sui modi. Sul continente africano, si fa sesso in diversi modi, che sono diversi da quelli sul continente europeo diversi anche tra di loro e cosi via. Io ho viaggiato tanto, e fortunatamente, sono stato in diverse tane del piacere. Ho fatto sesso in piu di cinquanta lingue, e più di cinquanta volte, mi sono meravigliato, ho gioito, ho goduto. Già, qualunque sia il modo in cui si scopa, si gode. Almeno per gli uomini. Le donne... Lasciamo stare.
Certo che si gode. Ma poi quando dopo la goduria non rimane niente, allora forse è stato solo un orgasmo. L'orgasmo non mi basta. Ho imparato che c'é molto oltre. Nella figa delle donne, nei loro culi, nei loro esseri, cosi come nel mio, c'é piacere infinito. Non banale, ma celato, nascosto da paure ataviche, da moralità imposte, da vite sprecate. Ho sofferto di mancanza, di fantasie non realizzate, di ardori corrisposti in modi tali rituali.
Vivere la goduria assieme é magico. Ho bisogno della goduria per godere. Sembra farneticazione, ma qualcuno certamente capirà. Già, non ho l'ipocrisia di pensare che sia una cosa uguale per tutti. O alla portata di tutti. Non é colpa da attribuire. Bisogna sempre ricordare che il sesso, tutt'ora, é quasi illegale. La conoscenza del piacere é limitata, frenata, illusa da troppi fattori esterni. La donna non sa essere donna che attraverso gli indumenti ed i trucchi, gli uomini con gli orologi e le macchine. Nell'atto pratico dell'amore, pochi hanno da dire. Del viaggio in Thailandia, a Cuba, in Brasile, o in qualche altra località di grido, ci sono fiume di parole. Il sesso non accetta parole, ma presenze. E sono sfuggenti. Bisogna imparare a conoscersi, prima di approdare all'altro. Bisogna toccarsi, prima di toccare altrui. Bisogna godere, prima di comprendere cosa l'altro possa provare.
In una figa, un cazzo, ci sono emozioni indicibile. Sensazioni che corrono sia in superficie che in profondità. Bisogna sentirla. Chi preferisce lo Yoga, chi il Pilates, chi la meditazione. Nel sesso, ci sono tutte e tre riunite. Ma dal sesso, bisogna togliere valori, culti, future, e se stessi. È riunione. Di corpi, di sensazioni, di anime.
Mi vennero brividi pensando a tutto ciò. La delicatezza di una mano su un ventre. Un sedere. Un sorriso in un momento intimo. Una danza intima che contagia i corpi. Un brivido che parte dall'uno, si propaga all'altro, e torna da noi. Sensazioni che falsano il ritmo del battito del cuore e confondono la ragione.
Non é droga, é sesso. Siamo tutti quanti puzzle incompleti. E chi completa il proprio quadro riesce a godersi una vista d'insieme unica.
"Quando sarai grande capirai...". Sono grande oramai, ed ancora ho voglia di capire.
Come spesso capitava, mi addormentai sul divano. Mi svegliai col cazzo ancora lucente, ma morbido e liscio.
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