Attrice porno
di
gfranco
genere
sentimentali
Lei era una bella ragazza. Lavorava in un negozio di elettrodomestici e il suo lavoro lo faceva bene. Mora, minuta, complessivamente una bella ragazza. Ma fare la commessa, con uno stipendio normale non le bastava. Il fidanzato, con cui faceva l'amore era disposto a fare un film con lei, un film porno che l'avrebbe lanciata ed entrambi sarebbero stati famosi. Annunciarono la novità durante una trasmissione televisiva, nessuno prima sapeva che presto avrebbero fatto dei film. Dopo essersi licenziata dal lavoro, cominciò a fare filmetti porno. Le solite cose, uccelli a iosa, la vagina che faceva fatica a ricevere i tanti, troppi piselli...era una attrice porno di moda. Nel frattempo il rapporto con il partern che inizialmente condivideva con lei le scene porno, cominciarono ad inclinarsi. Si lasciarono e lui continuò nel mondo dei filmati gay. Ma come tutte le cose, con il tempo, i gusti della gente cambiano ed anche lei cominciò a sentire la crisi. Tornò a lavorare nel vecchio negozio, qualcuno entrava per vedere l'attrice porno, che aveva smesso di girare pellicole. Poi la crisi, il negozio chiuse e lei rimase senza lavoro.
La incontravo ogni tanto sulla panchina del parco. Sembrava dimessa, senza voglia di vivere, non era più la ragazza sicura, che metteva in fila due o tre piselli e se li spompava ad uno ad uno. Forse non aveva più sogni nel cassetto. Umanamente mi dispiaceva e cercavo di darle coraggio, ma sembrava spenta, senza ambizioni future.
Andavo al chiosco a prenderle un caffè per lei e ci aggiungevo una merendina, ogni tanto le prestavo dieci euro, ben sapendo che quei prestiti erano a fondo perduto. Non ho mai pensato nè creduto di portarmela a casa per curiosità o per fare i fatti miei. Avrei tradito quei valori in cui credevo. Una volta che la vidi in male arnese, la portai a casa mia a fare una doccia. Dopo essersi lavata sembrava un'altra persona,più viva, le preparai da mangiare e la riaccompagnai al parco. Mi dissero che aveva incominciato a drogarsi, vero o falso, la trovavo sempre più strana. Poi non la vidi più...cercai ogni tanto tra le panchine...nessun segno della sua presenza e del suo passaggio, ero quasi preoccupato. Un giorno sul giornale lessi che avevano trovato il corpo di una ragazza o comunque donna, probabilmente suicida. In un canale che l'aveva portata a valle per diversi chilometri. Pensai subito a lei e non mi sbagliavo. Povera ragazza, che brutto è il male di vivere. La storia sembra inventata, ma come le cose brutte a volte la realtà supera la finzione. Ogni tanto, se mi viene in mente, mi chiedo se potevo fare qualcosa per salvarla, ma il suo destino era scritto sino dall'inizio.
La prossima settimana andrò a mettere dei fiori sulla sua tomba a terra, perlomeno nella foto sopra la croce appare una ragazza ancora sorridente e così la immagino, piena di vita e voglia di vivere.
Negli Usa, qualche anno fa, ci sono stati fino a cinque suicidi in tre mesi, tra attrici porno famose, apparentemente piene di vita, ricche ed amate. Molti giornali hanno cercato di capire i motivi di tutto questo. Un mondo fragile, dove molte attrici si perdono sulla strada del non ritorno.
La incontravo ogni tanto sulla panchina del parco. Sembrava dimessa, senza voglia di vivere, non era più la ragazza sicura, che metteva in fila due o tre piselli e se li spompava ad uno ad uno. Forse non aveva più sogni nel cassetto. Umanamente mi dispiaceva e cercavo di darle coraggio, ma sembrava spenta, senza ambizioni future.
Andavo al chiosco a prenderle un caffè per lei e ci aggiungevo una merendina, ogni tanto le prestavo dieci euro, ben sapendo che quei prestiti erano a fondo perduto. Non ho mai pensato nè creduto di portarmela a casa per curiosità o per fare i fatti miei. Avrei tradito quei valori in cui credevo. Una volta che la vidi in male arnese, la portai a casa mia a fare una doccia. Dopo essersi lavata sembrava un'altra persona,più viva, le preparai da mangiare e la riaccompagnai al parco. Mi dissero che aveva incominciato a drogarsi, vero o falso, la trovavo sempre più strana. Poi non la vidi più...cercai ogni tanto tra le panchine...nessun segno della sua presenza e del suo passaggio, ero quasi preoccupato. Un giorno sul giornale lessi che avevano trovato il corpo di una ragazza o comunque donna, probabilmente suicida. In un canale che l'aveva portata a valle per diversi chilometri. Pensai subito a lei e non mi sbagliavo. Povera ragazza, che brutto è il male di vivere. La storia sembra inventata, ma come le cose brutte a volte la realtà supera la finzione. Ogni tanto, se mi viene in mente, mi chiedo se potevo fare qualcosa per salvarla, ma il suo destino era scritto sino dall'inizio.
La prossima settimana andrò a mettere dei fiori sulla sua tomba a terra, perlomeno nella foto sopra la croce appare una ragazza ancora sorridente e così la immagino, piena di vita e voglia di vivere.
Negli Usa, qualche anno fa, ci sono stati fino a cinque suicidi in tre mesi, tra attrici porno famose, apparentemente piene di vita, ricche ed amate. Molti giornali hanno cercato di capire i motivi di tutto questo. Un mondo fragile, dove molte attrici si perdono sulla strada del non ritorno.
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