La vasca da bagno a luci rosse
di
gfranco
genere
sentimentali
E' ancora presto e fà già caldo. Il problema non è tanto il caldo di per se stesso, ma l'alto grado di umidità che fà percepire una temperatura più alta della realtà. Dicono che da domani, con i primi annuvolamenti, la temperatura cederà e ci saranno a breve cali superiori ai 10°.
Mi immergo nella vasca da bagno. Me ne starò, nell'acqua fredda a godermi un pò di refrigerio. Arriva la Bianca, mi vede, si toglie i boxer ed entra anche lei. Come si immerge, una ondata d'acqua straripa dalla vasca, per fortuna niente danni e con un asciugamano, dalla mia posizione riesco ad asciugare quasi tutto.
E' bello stare in acqua con lei, ma per Bianca deve essere ancora più bello starsene seduta su di me, quasi mi schiaccia il pisello e mi lamento per quel sedere troppo grande. Non è vero sia grande. E' normale e semplicemente fatto bene, ma voglio stuzzicarla. La mia sorniona signora non fà parola, si stà godendo le carezze che da dietro faccio ai suoi seni. Sono belli e grandi, meritano tali attenzioni. Mi metto a giocare con i suoi capezzoli, sento che si induriscono e ho la certezza che i miei palpeggiamenti le piacciono. In vena di intimità le chiedo che ci fà ancora una ragazza bella come lei, con una trota come me. Quando usciamo la scambiano a volte per una tedesca, persino per una svedese, tanto è lontana dallo stereotipo meridionale dei suoi genitori. Lei mi risponde, che a parte qualche piccolo e normale litigio con me, si sente realizzata ed amata. Inoltre per lei rappresento ancora quel ragazzo che, quando era giovane, intervenivo per aiutarla, la mettevo al sicuro e quindi per lei sono rimasto quel cavaliere romantico che l'aveva portata al mare con rispetto. L'ho ringraziata per il cavaliere, ma il cavallo non c'è...è altrove. Si è fatta seria, l'ho costretta a pensare e devo farla uscire da questa situazione. Le dico che in mancanza del cavallo, mi resta sempre una cavalla, buona e gentile, anche se a volte mi fà i dispetti o si imbizzarisce. Vedo che si riprende, la faccio voltare con le ginocchia giù e il sedere per aria. Quindi mi dice che la cavalla è pronta, peccato che il puledro abbia il pene troppo piccolo per lei.
Come mi avesse invitato a nozze, si aspettava che le avessi riempito la vagina ed invece per dispetto le passo il sapone sull'ano e le vengo dentro analmente.
Sento che mi manda un sacco di accidenti, ma poi man mano che il pisellone le entra fino in fondo, comincia a tacere, poi si mette a sospirare: comincia a provare piacere.
Il pisello entra bene, anche senza alcun tipo di lubrificante. Lo abbiamo fatto poche volte, ma credo che il suo buchino ormai si sia addattato a ricevere quel grosso e nodoso palo. Non può muovere le mani, le servono per stare in equilibrio ed io ne approfitto per stringerle i seni, ogni tanto le massaggio il clitoride. Ha il clitoride grande, quasi una specie di pisellino di almeno un centimetro, che si indurisce. La prima volta che l'ho visto l'ho fatta arrabbiare, scambiandolo per un piccolo pisello. Stà per venire. La vengo dentro e dopo pochi secondi vedo il mio sperma uscire dal sedere e colare verso la vagina. Si vergogna perchè il suo sedere rumoreggia, le dico che è normale, stà uscendo anche dell'aria provocata dal movimento del mio pene. Quindi prendo il sapone e lavo per bene il mio pisellone. Anche lei si lava il sedere, anche se apparentemente è pulito.
Usciamo, finisco di pulire il pavimento del bagno dall'acqua e decidiamo di andare fuori a bere un caffè e magari per visitare qualcosa di nuovo.
Esce dalla camera ben vestita, come una dea e fà finta di camminare male. Si lamenta che le fa tanto male il sedere. Sò che non è vero, ma le lascio fare la parte della bambina cresciuta. Le dico che la deve smettere di dare via il culo e farsi leccare dal pervertito del mio amico Pierino e lei per ritorsione mi dà un calcio. Per fortuna sono riuscito a salvare il mio unico gioiello, mi ha preso su una coscia ed ora sono io a zoppicare-
Mi immergo nella vasca da bagno. Me ne starò, nell'acqua fredda a godermi un pò di refrigerio. Arriva la Bianca, mi vede, si toglie i boxer ed entra anche lei. Come si immerge, una ondata d'acqua straripa dalla vasca, per fortuna niente danni e con un asciugamano, dalla mia posizione riesco ad asciugare quasi tutto.
E' bello stare in acqua con lei, ma per Bianca deve essere ancora più bello starsene seduta su di me, quasi mi schiaccia il pisello e mi lamento per quel sedere troppo grande. Non è vero sia grande. E' normale e semplicemente fatto bene, ma voglio stuzzicarla. La mia sorniona signora non fà parola, si stà godendo le carezze che da dietro faccio ai suoi seni. Sono belli e grandi, meritano tali attenzioni. Mi metto a giocare con i suoi capezzoli, sento che si induriscono e ho la certezza che i miei palpeggiamenti le piacciono. In vena di intimità le chiedo che ci fà ancora una ragazza bella come lei, con una trota come me. Quando usciamo la scambiano a volte per una tedesca, persino per una svedese, tanto è lontana dallo stereotipo meridionale dei suoi genitori. Lei mi risponde, che a parte qualche piccolo e normale litigio con me, si sente realizzata ed amata. Inoltre per lei rappresento ancora quel ragazzo che, quando era giovane, intervenivo per aiutarla, la mettevo al sicuro e quindi per lei sono rimasto quel cavaliere romantico che l'aveva portata al mare con rispetto. L'ho ringraziata per il cavaliere, ma il cavallo non c'è...è altrove. Si è fatta seria, l'ho costretta a pensare e devo farla uscire da questa situazione. Le dico che in mancanza del cavallo, mi resta sempre una cavalla, buona e gentile, anche se a volte mi fà i dispetti o si imbizzarisce. Vedo che si riprende, la faccio voltare con le ginocchia giù e il sedere per aria. Quindi mi dice che la cavalla è pronta, peccato che il puledro abbia il pene troppo piccolo per lei.
Come mi avesse invitato a nozze, si aspettava che le avessi riempito la vagina ed invece per dispetto le passo il sapone sull'ano e le vengo dentro analmente.
Sento che mi manda un sacco di accidenti, ma poi man mano che il pisellone le entra fino in fondo, comincia a tacere, poi si mette a sospirare: comincia a provare piacere.
Il pisello entra bene, anche senza alcun tipo di lubrificante. Lo abbiamo fatto poche volte, ma credo che il suo buchino ormai si sia addattato a ricevere quel grosso e nodoso palo. Non può muovere le mani, le servono per stare in equilibrio ed io ne approfitto per stringerle i seni, ogni tanto le massaggio il clitoride. Ha il clitoride grande, quasi una specie di pisellino di almeno un centimetro, che si indurisce. La prima volta che l'ho visto l'ho fatta arrabbiare, scambiandolo per un piccolo pisello. Stà per venire. La vengo dentro e dopo pochi secondi vedo il mio sperma uscire dal sedere e colare verso la vagina. Si vergogna perchè il suo sedere rumoreggia, le dico che è normale, stà uscendo anche dell'aria provocata dal movimento del mio pene. Quindi prendo il sapone e lavo per bene il mio pisellone. Anche lei si lava il sedere, anche se apparentemente è pulito.
Usciamo, finisco di pulire il pavimento del bagno dall'acqua e decidiamo di andare fuori a bere un caffè e magari per visitare qualcosa di nuovo.
Esce dalla camera ben vestita, come una dea e fà finta di camminare male. Si lamenta che le fa tanto male il sedere. Sò che non è vero, ma le lascio fare la parte della bambina cresciuta. Le dico che la deve smettere di dare via il culo e farsi leccare dal pervertito del mio amico Pierino e lei per ritorsione mi dà un calcio. Per fortuna sono riuscito a salvare il mio unico gioiello, mi ha preso su una coscia ed ora sono io a zoppicare-
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