Anna..la donna che risparmia
di
gfranco
genere
tradimenti
Anna era una donna desiderabile. Sposata con Giuseppe, teneva testa ad una famiglia con quattro figli. Solo Giuseppe lavorava e lei faceva i salti mortali per quadrare
i bilanci familiari.
Poi una intuizione che la facilitò a risparmiare in maniera intelligente.
Dal macellaio andò vestita in maniera provocante, le sue belle tette venivano quasi messe in esposizione davanti al bancone del negozio. Il macellaio capì l'antifona e le regalò due chili di bistecche non prima di averla portato nel retrobottega. Le aveva calato gli slip ed in pochi minuti aveva riversato molto sperma nella sua pelosa, acogliente, collaudata e bella vagina. Naturalmente durante l'amplesso le aveva palpato in continuazione quelle belle e sode tette e la donna godeva o faceva finta di godere.
Tra alcuni commercianti della zona c'era stato il passaparola e qualcuno aveva trovato il sistema più facile per accontentare la donna.
Dal fruttivendolo aveva rievuto in regalo due chili di patate e tutta una serie verdure, compreso mele, pesche ed aglio. Alla donna era bastato fare un pompino ed ingoiare tutto, il fruttivendolo l'aveva poi aiutata a pulire le tette impastricciate di sperma. Le aveva detto di tornare, per lei ci sarebbe stato sempre qualcosa da portare a casa e magari un pisello pronto a fare l'amore completo, una donna così sensuale lo meritava.
Ora Anna si era accorta che con le persone giuste poteva risparmiare un sacco di soldi sulla spesa e a insaputa del marito, lo avrebbe aiutato nel bilancio familiare.
In vetrina aveva visto delle bellissime scarpe. La commessa non c'era e certamente il titolare era persona intelligente ed intuitiva.
Era entrata in negozio con un paio di slip molto ridotti, quasi inesistenti. Nel misurarle le scarpe il titolare aveva notato quelle cosce scoperte ed oscenamente aperte e quei peli lunghi e mori che uscivano dagli slip. Quasi un invito. Si erano accordati e lei si era lasciata leccare la vagina. Portandola in magazzino l'aveva presa di dietro. Alla fine della seduta la Anna aveva il buco del sedere dolorante, ma in compenso un paio di scarpe nuove ed avuto un pisello nuovo nel sedere.
Per diversi mesi aveva fatto quei giretti e il marito non la sentiva più lamentarsi per i soldi che spendeva, anzi a tavola si accorse che mangiava meglio e c'era più assortimento di cibo.
Poi uno dei commercianti venne colpito dall' Aids. La voce cominciò a girare in sordina, poi molti commercianti presi dal panico si fecero fare il test. Almeno due di loro erano sieropositivi. Avevano fatto all'amore con lei senza usare il preservativo. Avevano goduto senza ritegno ed ora pagavano il pegno. Uno di loro aveva contagiato la povera moglie e non aveva voluto spiegarle che avesse combinato e con chi se lo era preso.
Ormai girava la voce che la Anna fosse portatrice di guai seri, di una grave malattia. Per lei era finita la pacchia, ora niente generi alimentari o altro e tante porte di negozi chiuse. Per sua fortuna c'erano i supermercati dove avrebbe speso meno e potuto entrare senza venire fermata alla porta di ingresso.
Purtoppo il marito si lamentava, aveva cominciato a mangiare male, i cibi non erano più così sostanziosi e la moglie sembrava malatticcia e fisicamente sofferente. Qualcosa era cambiato in peggio. Se avesse usato sempre il preservativo ora potrebbe vivere ancora da signora e con tanti cazzi a sua disposizione e qualcuno di quei piselli, magari grossi e lunghi le piacevano veramente tanto.
i bilanci familiari.
Poi una intuizione che la facilitò a risparmiare in maniera intelligente.
Dal macellaio andò vestita in maniera provocante, le sue belle tette venivano quasi messe in esposizione davanti al bancone del negozio. Il macellaio capì l'antifona e le regalò due chili di bistecche non prima di averla portato nel retrobottega. Le aveva calato gli slip ed in pochi minuti aveva riversato molto sperma nella sua pelosa, acogliente, collaudata e bella vagina. Naturalmente durante l'amplesso le aveva palpato in continuazione quelle belle e sode tette e la donna godeva o faceva finta di godere.
Tra alcuni commercianti della zona c'era stato il passaparola e qualcuno aveva trovato il sistema più facile per accontentare la donna.
Dal fruttivendolo aveva rievuto in regalo due chili di patate e tutta una serie verdure, compreso mele, pesche ed aglio. Alla donna era bastato fare un pompino ed ingoiare tutto, il fruttivendolo l'aveva poi aiutata a pulire le tette impastricciate di sperma. Le aveva detto di tornare, per lei ci sarebbe stato sempre qualcosa da portare a casa e magari un pisello pronto a fare l'amore completo, una donna così sensuale lo meritava.
Ora Anna si era accorta che con le persone giuste poteva risparmiare un sacco di soldi sulla spesa e a insaputa del marito, lo avrebbe aiutato nel bilancio familiare.
In vetrina aveva visto delle bellissime scarpe. La commessa non c'era e certamente il titolare era persona intelligente ed intuitiva.
Era entrata in negozio con un paio di slip molto ridotti, quasi inesistenti. Nel misurarle le scarpe il titolare aveva notato quelle cosce scoperte ed oscenamente aperte e quei peli lunghi e mori che uscivano dagli slip. Quasi un invito. Si erano accordati e lei si era lasciata leccare la vagina. Portandola in magazzino l'aveva presa di dietro. Alla fine della seduta la Anna aveva il buco del sedere dolorante, ma in compenso un paio di scarpe nuove ed avuto un pisello nuovo nel sedere.
Per diversi mesi aveva fatto quei giretti e il marito non la sentiva più lamentarsi per i soldi che spendeva, anzi a tavola si accorse che mangiava meglio e c'era più assortimento di cibo.
Poi uno dei commercianti venne colpito dall' Aids. La voce cominciò a girare in sordina, poi molti commercianti presi dal panico si fecero fare il test. Almeno due di loro erano sieropositivi. Avevano fatto all'amore con lei senza usare il preservativo. Avevano goduto senza ritegno ed ora pagavano il pegno. Uno di loro aveva contagiato la povera moglie e non aveva voluto spiegarle che avesse combinato e con chi se lo era preso.
Ormai girava la voce che la Anna fosse portatrice di guai seri, di una grave malattia. Per lei era finita la pacchia, ora niente generi alimentari o altro e tante porte di negozi chiuse. Per sua fortuna c'erano i supermercati dove avrebbe speso meno e potuto entrare senza venire fermata alla porta di ingresso.
Purtoppo il marito si lamentava, aveva cominciato a mangiare male, i cibi non erano più così sostanziosi e la moglie sembrava malatticcia e fisicamente sofferente. Qualcosa era cambiato in peggio. Se avesse usato sempre il preservativo ora potrebbe vivere ancora da signora e con tanti cazzi a sua disposizione e qualcuno di quei piselli, magari grossi e lunghi le piacevano veramente tanto.
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