Greta schiava - 4 continua
di
LanA
genere
dominazione
Del dolore che avevo sentito all’inizio non rimaneva che una piacevole sensazione, desideravo che continuasse ancora.
Ma il padrone decise che era abbastanza, mise via il frustino, mi tolse la palla dalla bocca e iniziò a slegarmi.
Il cuore mi batteva fortissimo, chissà cosa mi farà adesso, pensavo.
Mi lasciò le mani legate insieme e mi mise in ginocchio, mi prese per i capelli e mi sbattè la faccia sul suo cazzo duro ancora nei pantaloni.
A quel contatto mi eccitai ancora di più, il padrone aveva voglia di me, il suo uccello era durissimo, ne sentivo il profumo esaltante, lo volevo.
Si slacciò i pantaloni e lo tirò fuori.
Finalmente potevo vedere il cazzo del mio padrone.
Di dimensioni piuttosto grosse era duro e tesissimo, potevo quasi vedere le pulsazioni di sangue che lo gonfiavano.
"Apri la bocca" mi disse.
Spalancai più che potei le labbra per accogliere il suo membro e mi feci avanti per inghiottirlo, ma lui mi bloccò.
"Ferma, non me lo devi succhiare, voglio fotterti in bocca".
Non capii bene cosa intendesse ma mi limitai a rimanere ferma con la bocca aperta.
Lui inserì il cazzo nella mia bocca, cercando di infilarmelo tutto dentro, ma un conato di vomito mi venne su, non riuscivo a prenderlo tutto, mi sarei soffocata, così lo risputai fuori.
Lui si arrabbiò moltissimo per questo e si mise a gridare.
"Puttana! Ti ho detto che voglio fotterti in bocca! Non hai capito? Tieni aperta quella cazzo di bocca e basta! A questo solo mi servi!".
Gli chiesi scusa ma a lui non importò, mi prese la testa e me la tenne ben ferma, infilò di nuovo il cazzo nella mia bocca e lo spinse tutto fino in fondo.
Cercai di resistere e di respirare regolarmente col naso, sentivo che dovevo farlo uscire ma il padrone mi teneva ferma la testa e non potevo.
Con il cazzo ancora in bocca iniziai a tossire e la saliva prese a colarmi dalla bocca.
Il padrone fece uscire il cazzo e mi disse
"Guardami in faccia mentre lo prendi in gola".
Alzai lo sguardo e lui rientrò nella mia bocca, questa volta fu meno difficile, mi accorsi che se avessi piegato il collo in un certo modo sarei riuscito a prendermelo tutto senza soffocare.
Quando lui si accorse che avevo imparato, smise di tenermi ferma la testa con tutte e due le mani e me ne mise solo una dietro la nuca, poi con questa, cominciò a spingermi verso il suo cazzo.
Sentivo la sua cappella che mi sbatteva in gola ad ogni spinta e quel cazzo durissimo che mi riempiva tutta la bocca.
Ripresi ad eccitarmi.
Strinsi le labbra attorno all' asta per assaporarlo meglio e dare maggior piacere al mio padrone, ma lui mi disse di non usare le labbra.
"Voglio solo il buco della tua bocca" precisò.
A quel punto capivo cosa significasse 'fotterti in bocca' ed era bellissimo, godevo come se l'avessi avuto nella figa.
Era stupendo sentire l'uccellone del mio padrone riempirmi la bocca e scoparmi con foga, sentire la sua mano che spingeva la mia testa per farselo prendere meglio.
Ogni tanto si fermava quando ce l'avevo tutto dentro e mi diceva di tirare fuori la lingua e leccare e io, con la bocca piena di cazzo leccavo quello che riuscivo, dato che non potevo arrivare lontano.
Avrei voluto leccargli le palle ma non ci arrivavo.
Il mio padrone ansimava e per me era stupendo sapere che lo stavo soddisfando, il suo cazzo pulsava sempre di più e capii che stava per venire; infatti, mi disse
"Prendi la sborra, bevila tutta, non farla cadere".
Mi diede qualche altro colpo forte in gola e poi sentii il suo liquido caldo colpirmi e inondarmi la bocca.
Mi affrettai ad ingoiarla tutta, attenta a non sprecarla per non far arrabbiare il mio padrone.
Fui molto brava perché non ne cadde nemmeno una goccia.
Ma il padrone decise che era abbastanza, mise via il frustino, mi tolse la palla dalla bocca e iniziò a slegarmi.
Il cuore mi batteva fortissimo, chissà cosa mi farà adesso, pensavo.
Mi lasciò le mani legate insieme e mi mise in ginocchio, mi prese per i capelli e mi sbattè la faccia sul suo cazzo duro ancora nei pantaloni.
A quel contatto mi eccitai ancora di più, il padrone aveva voglia di me, il suo uccello era durissimo, ne sentivo il profumo esaltante, lo volevo.
Si slacciò i pantaloni e lo tirò fuori.
Finalmente potevo vedere il cazzo del mio padrone.
Di dimensioni piuttosto grosse era duro e tesissimo, potevo quasi vedere le pulsazioni di sangue che lo gonfiavano.
"Apri la bocca" mi disse.
Spalancai più che potei le labbra per accogliere il suo membro e mi feci avanti per inghiottirlo, ma lui mi bloccò.
"Ferma, non me lo devi succhiare, voglio fotterti in bocca".
Non capii bene cosa intendesse ma mi limitai a rimanere ferma con la bocca aperta.
Lui inserì il cazzo nella mia bocca, cercando di infilarmelo tutto dentro, ma un conato di vomito mi venne su, non riuscivo a prenderlo tutto, mi sarei soffocata, così lo risputai fuori.
Lui si arrabbiò moltissimo per questo e si mise a gridare.
"Puttana! Ti ho detto che voglio fotterti in bocca! Non hai capito? Tieni aperta quella cazzo di bocca e basta! A questo solo mi servi!".
Gli chiesi scusa ma a lui non importò, mi prese la testa e me la tenne ben ferma, infilò di nuovo il cazzo nella mia bocca e lo spinse tutto fino in fondo.
Cercai di resistere e di respirare regolarmente col naso, sentivo che dovevo farlo uscire ma il padrone mi teneva ferma la testa e non potevo.
Con il cazzo ancora in bocca iniziai a tossire e la saliva prese a colarmi dalla bocca.
Il padrone fece uscire il cazzo e mi disse
"Guardami in faccia mentre lo prendi in gola".
Alzai lo sguardo e lui rientrò nella mia bocca, questa volta fu meno difficile, mi accorsi che se avessi piegato il collo in un certo modo sarei riuscito a prendermelo tutto senza soffocare.
Quando lui si accorse che avevo imparato, smise di tenermi ferma la testa con tutte e due le mani e me ne mise solo una dietro la nuca, poi con questa, cominciò a spingermi verso il suo cazzo.
Sentivo la sua cappella che mi sbatteva in gola ad ogni spinta e quel cazzo durissimo che mi riempiva tutta la bocca.
Ripresi ad eccitarmi.
Strinsi le labbra attorno all' asta per assaporarlo meglio e dare maggior piacere al mio padrone, ma lui mi disse di non usare le labbra.
"Voglio solo il buco della tua bocca" precisò.
A quel punto capivo cosa significasse 'fotterti in bocca' ed era bellissimo, godevo come se l'avessi avuto nella figa.
Era stupendo sentire l'uccellone del mio padrone riempirmi la bocca e scoparmi con foga, sentire la sua mano che spingeva la mia testa per farselo prendere meglio.
Ogni tanto si fermava quando ce l'avevo tutto dentro e mi diceva di tirare fuori la lingua e leccare e io, con la bocca piena di cazzo leccavo quello che riuscivo, dato che non potevo arrivare lontano.
Avrei voluto leccargli le palle ma non ci arrivavo.
Il mio padrone ansimava e per me era stupendo sapere che lo stavo soddisfando, il suo cazzo pulsava sempre di più e capii che stava per venire; infatti, mi disse
"Prendi la sborra, bevila tutta, non farla cadere".
Mi diede qualche altro colpo forte in gola e poi sentii il suo liquido caldo colpirmi e inondarmi la bocca.
Mi affrettai ad ingoiarla tutta, attenta a non sprecarla per non far arrabbiare il mio padrone.
Fui molto brava perché non ne cadde nemmeno una goccia.
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