L'amico intimo di mia madre
di
Chris Rondinelli
genere
trans
Ho sempre avuto una passione smisurata per gli uomini maturi di una certa eta', non chiedetemi il motivo, qualcuno dice che negli uomini maturi si ritrova la figura paterna, quella che ti da sicurezza e fiducia, sicuramente dev'essere sato cosi'. Iniziai a frequentare molti uomini di quell'eta', tenendo conto che io ero poco piu' che maggiorenne. Al tempo avevo appena compiuto i diciotto anni, il primo vero rapporto con un'uomo lo ebbi verso i diciassette e mezzo, e fu l'inizio di una vita sessuale nuova e diversa per me.
Ero nel pieno dello sviluppo fisico, già molto femminile trà l'altro, ho sempre portato i capelli lunghissimi lisci biondi, avevo un corpicino magro efebico, con due coscie tonde sode e ben fatte, un culo bello sodo gonfio tondo sodo e liscio, morbido come quello di un bimbo. Un visetto da bimba che porto ancora oggi nonostante l'eta', e una bocca da vera pompinara con labbra carnose a forma di cuore. Sicuramente attiravo l'attenzione, ho anche un bel cazzo non lo nego, ma essendo di natura passiva ho tentato di usarlo solo per darmi piacere.
L'occasione che vi vado a raccontare, mi capito' un'estate calda di fine luglio a Milano. era pomeriggio inoltrato, ed ero intenta a farmi bella per un'eventuale uscita che avrei fatto quella stessa notte,quando suonarono al citofono. Mi precipitai a rispondere, un uomo che avrei detto sulla cinquantina, chiedeva educatamente se era in casa mia mamma, presentandosi poi come Giovanni (nome reale), un suo ex collega di lavoro degli anni settanta. Un po spiazzata da quela citofonata, cercai di capire chi fosse e cosa volesse, risposi che mia madre non abitava piu' li da qualche anno, e che attualmente si era trasferita in veneto dove aveva abitato con mio padre prima del suo decesso.
L'uomo abbastanza sconsolato, ringrazio' e si congedo' scusandosi, ma lo bloccai all'istante, e gli chiesi se volesse salire un minuto, ero il figlio, e potevamo magari scambiare due parole se non aveva impegni urgenti. L'uomo ci penso' un secondo, poi fortunatamente accetto' il mio invitao e sali' da me. Gli avrei tenuto la porta aperta dissi, dato non avevamo targhette sulla porta. Attaccai il ricevitore del citofono, e attesi l'uomo eccitata da quella visita inattesa. Non pensai nemmeno un istante che non fossi presentabile ad una visita come quella, e dato avevo la testa altrove, mi presentai alla porta cosi' com'ero.
Addosso avevo una lunga vestaglia rossa in poliestere luccicante, (era di Mamma, l'aveva lasciata li ed io l'avevo fatta mia), per coprire l'intimo che avevo sotto, Reggiseno Nero In Pizzo, Tanga nero a merletti, Calze Nere a Rete Autoreggenti, sandali a zeppa Neri Lucidi e i lunghissimi capelli biondi sciolti. Mi precipitai alla porta, l'uomo usci' dall'ascensore e vedendomi sorrise. Lo salutai educatamente stringendogli la mano, per nulla imbarazzata nel presentarmi a quel modo, lo feci accomodare in salotto chiudendo la porta a chiave.
L'uomo squadrandomi da testa a piedi, ironicamente fece la battutina che mi aspettavo: 'hai detto di essere il Figlio di Maria?' (cosi' si chiamava mia madre). 'Si...' risposi timidamente, facendogli segno di accomodarsi accanto a mè sul lungo divano. Intavolai subito il discorso, che ero un ragazzo androgino, ovvero nato con delle fattezze femminili, e giocavo con il mio aspetto uomo/donna, la cosa parve molto interessata al mio ospite, che prese a farmi molte domande anche intime e personali sull'argomento. 'Che strana situazione' ha poi aggiunto l'uomo, squadrandomi dalla testa ai piedi per la seconda volta.
Vedendoti per la strada ti avresi scambiato per una bellissima ragazza - disse poi,il mio ospite cambio' discorso per un'attimo, cercando di capire come mai mia madre era finita al paese, e perdemmo qualche minuto in reciproche spiegazioni, venni cosi' a conoscenza, che quell'uomo che avevo accanto, era stato al tempo in cui mia madre lavorava, un suo intimo amico oltre che collega di lavoro. L'uomo ormai a ruota libera, mi confido' addirittura, che stava per sposare mia madre prima che ella conoscesse e sposasse il mio padre biologico. Notizia quella che mi sconvolse non poco. In pratica, mi stavo trovando davanti, a quello che poteva essere stato mio padre prima del sucessivo.
Una rivelazione che mi eccito' in modo ancor piu' elevato, spiegandogli che poteva essere stato mio padre, l'uomo mi disse non aveva avuto figli dall'attuale moglie da cui ormai da qualche anno, si era separato. Sempre piu' eccitata dalla situazione creata dagli eventi del destino, cercai di far di tutto per sedurre quell'uomo. Cosa che fu piu' facile del previsto, dato il mio aspetto gia' in se', aveva incuriosito l'uomo, e basto' far cadere di dosso la lunga vestaglia rossa di mamma, per svelarne il contenuto sotto. Non mi ci volle molto per sedermi sulle ginocchia del mio ospite buttargli le braccia al collo, e baciarlo appassionatamente con la lingia in bocca.
Senza staccarmi dalle sue labbra, lo aiutai a denudarsi, gli togliemmo la camicia che portava, mi alzai dalle sue ginocchia senza staccare le labbra da lui, gli sfilai pantaloni e mutande, e una volta finalmente nudo, potei ammirare un cazzo duro e ben dotato. Stavo per farmi scopare da quello che poteva essere stato mio padre, e non potevo essere piu' felice di cosi', lo presi per mano e lo trascinai in camera da letto, il lettone matrimoniale dove mia madre aveva dormito per anni con mio padre, e ora era mio. L'uomo chiese dov'era che mamma avesse dormito in quel letto, gli indicai il lato destro, dove si butto' su' trascinandomi con se.
Nessuno dei due si sarebbe mai immaginato di far l'amore in un posto simile e per giunta con chi era stato in stretto legame con mia madre, successe tutto cosi' in fretta e in modo cosi' naturale, che dimenticai tutto il resto, l'uscita della sera e il dovermi ancora finire di preparare. Adesso c'era solo l'uomo, a cui chiesi se potevo chiamare papa', lui mi guardo' con occhi quasi pieni di lacrime, mi strinse a se' nudo con il cazzo duro, e mi fece molta tenerezza. Mi confido' che aveva davvero amato molto mia madre, ma che purtroppo le coincidenze del destino, li fecero separare, adesso aveva trovato me pero' dissi, l'uomo mi strinse forte a se una seconda volta quasi piangendo. Mi fece una tenerezza incredibile, ma non dimenticai la mia troiaggine che mi fece tornare alla realta' dei fatti.
Sulla testiera del vecchio letto c'era un telefono cordless, entrambi lo fissammo senza dire una sola parola, poi ci guardammo con intesa perfetta di un padre e una figlia, allungai il braccio, presi il telefono e composi il numero di mia madre. Speriamo di trovarla -disse lui, a quest'ora di solito e sempre a casa - feci eco io, mentre misi il vivavoce e attendemmo gli squilli.. uno.. due.. tre.. quattro.. al quinto squillo, mia madre finalmente rispose, pronto? - ciao' ma' sono io - dissi. Parlammo il minimo indispensabile, avevo fretta di passargli l'uomo, e quando mamma senti' l'uomo che le parlava, rimase stupita, di gioia e sorpresa. Con il telefono in vivavoce, passai a darmi da fare tra le gambe del mio patrigno, mentre lui parlava con mia madre, gli presi il cazzo ancora bello duro e lo feci sparire dentro le mie labbra succhiandolo avidamente scostandomi da un lato i lunghissimi capelli biondi. Succhiai e succhiai come una puttana esperta, il mio patrigno tratteneva a stento il piacere, e dovette interrompersi spesso nel parlare, mamma ogni tanto chiedeva se stesse bene, lui minimizzo', per non dirle che stava godendo come un maiale mentre sua figlia gli succhiava il cazzo da brava troia.
Giovanni che tentava di tenere un contegno ormai quasi incontrollato dal piacere, mi aveva messa sdraiata sul letto a gambe divaricate, e si era messo sopra la mia schiena, aveva appoggiato la sua grossa cappella tra le mie natiche, e aveva spinto piano facendola scivolare dentro, mentre io mi lasciai sfuggire un sospirone di piacere, che mamma dovette per forza sentire, tanto che ella si interruppe, l'uomo spinse ancora piu' a fondo facendo entrare totalmente il suo bel cazzo dentro me, e sospirai una seconda volta insieme a lui che non si trattenne.
A quel punto, mia madre inizio' a mangiare la foglia, e chiese apertamente che stava succedendo e che stavamo combinando. Fu Giovanni il mio patrigno a parendere la parola, e cercare di spiegare a grosse linee cosa succedeva, ma quando dopo vari giri di parole e al mio altro sospiro il suo cazzo mi stava gia' pompando a dovere, mamma capi'. Era inevitabile accadesse spiego' l'uomo mentre ansimava come un maiale facendo le flessioni sul mio culo con il suo bel cazzo duro che entrava e usciva. Ho ritrovato un figlio maria, disse a mia madre, anzi no, una figlia, e bellissima e poteva essere mia, mia, mentrelo diceva mi abbracciava con passione stantuffandomi sempre piu velocemente e facendomi quasi urlare di piacere.
Mamma rimase in silenzio, forse cercava le parole adatte per comprendere quella situazione assurda, mi chiamo' - Chris.. Chris senti... - Ma io non riuscivo a risponderle, ansimavo e godevo come una schifosa puttana ai colpi del cazzo del mio patrigno. Era un vero toro da monta quell'uomo, nonostante l'eta' sapeva fare l'amore ancora divinamente, e me lo stava dimostrando. Non mi preoccupai piu' di mia madre e pensai a godere come una troia che ero in quell'istante benedetto dal signore. Il destino in un caldo pomeriggio d'estate, mi aveva fatto conoscere e ricongiungere con un'uomo, che poteva esser stato mio padre, e con cui stavo facendo l'amore nel letto di famiglia. Lasciai che la passione ci avvolgesse del tutto e iniziai a urlare come una matta che amavo mio padre che mia madre doveva capire che doveva accettare, ovviamente erano deliri dati dal piacere, ma che stavo esternando ad alta voce non tenendo conto di mamma che mi ascoltava al telefono.
Finalmente l'uomo venne dentro di me, ingravidandomi completamente con un gemito lungo e anch'io venni per la terza volta sbrodolando sulle lenzuola sotto di me ormai ridotte ad un lago tra sudore e sperma. Avevo i capelli arruffati tra visetto schiena e spalle, appiccicati dal sudore, l'uomo mi lascio' andare dei fiotti di sperma dentro che mi annaffiarono l'intestino gocciolando poi sotto sul lettone. A quel punto Giovanni si accascio' su di me,ancora con il cazzo dentro, prese il cordless e riattacco' la chiamata. Ormai mia madre doveva aver attaccato da tempo pensammo, senza sapere che lei aveva invece sentito tutto fino al'ultimo sospiro. Fu davvero fantastico restammo li sdraiati sul lettone io sotto lui sopra di me, tenendoci la mano respirando affannosamente ma felici entrambi. Piu' tardi, quando l'uomo se ne ando' con la promessa di tornare il giorno dopo, provai a richiamare mia madre, le dovevo una spiegazione, pur sapendo di trovarla incazzata per quella telefonata, ma le dovevo assolutamente una spiegazione.
Mamma non mi rispose subito, ma insistendo alla fine la trovai. Ovviamente mi scusai subito per l'accaduto, ma le ricordai anche che lei mi aveva accettata per quello che ero, la situazione si era creata dal nulla, e come spesso accadeva, finiva con l'amore che trionfava, mamma mi ricordo' che troppo spesso le facevo trionfare l'amore al telefono con lei, ma una madre e un figlio devono condividere anche questi momenti le ricordai. Anzi, una figlia, dato mi ero ormai proclamata femmina in tutto, ancora prima che i cambi di genere fossero di moda oggi, io gia' ai tempi mi ero sostituita il gender.
Avevo solo lasciato che i miei istinti da Puttanella facessero tutto. (Con Mamma Potevo usare senza problemi quei termini). Lei dopo avermi lasciata sfogare e parlare a lungo, sembro' calmarsi un poco e accettare meglio la situazione. Anche se continuava ad essere imbarazzatissima per aver ascoltato cio' che avevamo fatto al Telefono. Sopratutto perche' quell'uomo, un tempo le era stato molto caro, proprio per questo ci tenei a rimarcare il fatto che, aver fatto l'amore con un'uomo che poteva teoricamente essermi stato padre mi aveva infoiata a quel modo. Mamma capi' le mie parole e mi perdono', riuscendo perfino a chiedermi se mi era piaciuto e se fosse stato all'altezza data l'eta' che aveva. 'E STATO UN VERO TORO DA MONTA... AVEVA UN CAZZO BELLISSIMO' siamo scoppiate a ridere. Le dissi che mi aveva ingravidata con tanta tanta sperma, e mamma fece la sua solita battuta spiritosa che faceva nei momenti in cui le girava bene - TI HA MESSA INCINTA? - ridemmo nuovamente, con mia madre era cosi', alla fine si tornava a scherzare come madre e figlia, ed e' tutto cio' che le chiedevo alla fine, di essere trattata come una femmina in tutto e per tutto. chrisbabyface@libero.it
Ero nel pieno dello sviluppo fisico, già molto femminile trà l'altro, ho sempre portato i capelli lunghissimi lisci biondi, avevo un corpicino magro efebico, con due coscie tonde sode e ben fatte, un culo bello sodo gonfio tondo sodo e liscio, morbido come quello di un bimbo. Un visetto da bimba che porto ancora oggi nonostante l'eta', e una bocca da vera pompinara con labbra carnose a forma di cuore. Sicuramente attiravo l'attenzione, ho anche un bel cazzo non lo nego, ma essendo di natura passiva ho tentato di usarlo solo per darmi piacere.
L'occasione che vi vado a raccontare, mi capito' un'estate calda di fine luglio a Milano. era pomeriggio inoltrato, ed ero intenta a farmi bella per un'eventuale uscita che avrei fatto quella stessa notte,quando suonarono al citofono. Mi precipitai a rispondere, un uomo che avrei detto sulla cinquantina, chiedeva educatamente se era in casa mia mamma, presentandosi poi come Giovanni (nome reale), un suo ex collega di lavoro degli anni settanta. Un po spiazzata da quela citofonata, cercai di capire chi fosse e cosa volesse, risposi che mia madre non abitava piu' li da qualche anno, e che attualmente si era trasferita in veneto dove aveva abitato con mio padre prima del suo decesso.
L'uomo abbastanza sconsolato, ringrazio' e si congedo' scusandosi, ma lo bloccai all'istante, e gli chiesi se volesse salire un minuto, ero il figlio, e potevamo magari scambiare due parole se non aveva impegni urgenti. L'uomo ci penso' un secondo, poi fortunatamente accetto' il mio invitao e sali' da me. Gli avrei tenuto la porta aperta dissi, dato non avevamo targhette sulla porta. Attaccai il ricevitore del citofono, e attesi l'uomo eccitata da quella visita inattesa. Non pensai nemmeno un istante che non fossi presentabile ad una visita come quella, e dato avevo la testa altrove, mi presentai alla porta cosi' com'ero.
Addosso avevo una lunga vestaglia rossa in poliestere luccicante, (era di Mamma, l'aveva lasciata li ed io l'avevo fatta mia), per coprire l'intimo che avevo sotto, Reggiseno Nero In Pizzo, Tanga nero a merletti, Calze Nere a Rete Autoreggenti, sandali a zeppa Neri Lucidi e i lunghissimi capelli biondi sciolti. Mi precipitai alla porta, l'uomo usci' dall'ascensore e vedendomi sorrise. Lo salutai educatamente stringendogli la mano, per nulla imbarazzata nel presentarmi a quel modo, lo feci accomodare in salotto chiudendo la porta a chiave.
L'uomo squadrandomi da testa a piedi, ironicamente fece la battutina che mi aspettavo: 'hai detto di essere il Figlio di Maria?' (cosi' si chiamava mia madre). 'Si...' risposi timidamente, facendogli segno di accomodarsi accanto a mè sul lungo divano. Intavolai subito il discorso, che ero un ragazzo androgino, ovvero nato con delle fattezze femminili, e giocavo con il mio aspetto uomo/donna, la cosa parve molto interessata al mio ospite, che prese a farmi molte domande anche intime e personali sull'argomento. 'Che strana situazione' ha poi aggiunto l'uomo, squadrandomi dalla testa ai piedi per la seconda volta.
Vedendoti per la strada ti avresi scambiato per una bellissima ragazza - disse poi,il mio ospite cambio' discorso per un'attimo, cercando di capire come mai mia madre era finita al paese, e perdemmo qualche minuto in reciproche spiegazioni, venni cosi' a conoscenza, che quell'uomo che avevo accanto, era stato al tempo in cui mia madre lavorava, un suo intimo amico oltre che collega di lavoro. L'uomo ormai a ruota libera, mi confido' addirittura, che stava per sposare mia madre prima che ella conoscesse e sposasse il mio padre biologico. Notizia quella che mi sconvolse non poco. In pratica, mi stavo trovando davanti, a quello che poteva essere stato mio padre prima del sucessivo.
Una rivelazione che mi eccito' in modo ancor piu' elevato, spiegandogli che poteva essere stato mio padre, l'uomo mi disse non aveva avuto figli dall'attuale moglie da cui ormai da qualche anno, si era separato. Sempre piu' eccitata dalla situazione creata dagli eventi del destino, cercai di far di tutto per sedurre quell'uomo. Cosa che fu piu' facile del previsto, dato il mio aspetto gia' in se', aveva incuriosito l'uomo, e basto' far cadere di dosso la lunga vestaglia rossa di mamma, per svelarne il contenuto sotto. Non mi ci volle molto per sedermi sulle ginocchia del mio ospite buttargli le braccia al collo, e baciarlo appassionatamente con la lingia in bocca.
Senza staccarmi dalle sue labbra, lo aiutai a denudarsi, gli togliemmo la camicia che portava, mi alzai dalle sue ginocchia senza staccare le labbra da lui, gli sfilai pantaloni e mutande, e una volta finalmente nudo, potei ammirare un cazzo duro e ben dotato. Stavo per farmi scopare da quello che poteva essere stato mio padre, e non potevo essere piu' felice di cosi', lo presi per mano e lo trascinai in camera da letto, il lettone matrimoniale dove mia madre aveva dormito per anni con mio padre, e ora era mio. L'uomo chiese dov'era che mamma avesse dormito in quel letto, gli indicai il lato destro, dove si butto' su' trascinandomi con se.
Nessuno dei due si sarebbe mai immaginato di far l'amore in un posto simile e per giunta con chi era stato in stretto legame con mia madre, successe tutto cosi' in fretta e in modo cosi' naturale, che dimenticai tutto il resto, l'uscita della sera e il dovermi ancora finire di preparare. Adesso c'era solo l'uomo, a cui chiesi se potevo chiamare papa', lui mi guardo' con occhi quasi pieni di lacrime, mi strinse a se' nudo con il cazzo duro, e mi fece molta tenerezza. Mi confido' che aveva davvero amato molto mia madre, ma che purtroppo le coincidenze del destino, li fecero separare, adesso aveva trovato me pero' dissi, l'uomo mi strinse forte a se una seconda volta quasi piangendo. Mi fece una tenerezza incredibile, ma non dimenticai la mia troiaggine che mi fece tornare alla realta' dei fatti.
Sulla testiera del vecchio letto c'era un telefono cordless, entrambi lo fissammo senza dire una sola parola, poi ci guardammo con intesa perfetta di un padre e una figlia, allungai il braccio, presi il telefono e composi il numero di mia madre. Speriamo di trovarla -disse lui, a quest'ora di solito e sempre a casa - feci eco io, mentre misi il vivavoce e attendemmo gli squilli.. uno.. due.. tre.. quattro.. al quinto squillo, mia madre finalmente rispose, pronto? - ciao' ma' sono io - dissi. Parlammo il minimo indispensabile, avevo fretta di passargli l'uomo, e quando mamma senti' l'uomo che le parlava, rimase stupita, di gioia e sorpresa. Con il telefono in vivavoce, passai a darmi da fare tra le gambe del mio patrigno, mentre lui parlava con mia madre, gli presi il cazzo ancora bello duro e lo feci sparire dentro le mie labbra succhiandolo avidamente scostandomi da un lato i lunghissimi capelli biondi. Succhiai e succhiai come una puttana esperta, il mio patrigno tratteneva a stento il piacere, e dovette interrompersi spesso nel parlare, mamma ogni tanto chiedeva se stesse bene, lui minimizzo', per non dirle che stava godendo come un maiale mentre sua figlia gli succhiava il cazzo da brava troia.
Giovanni che tentava di tenere un contegno ormai quasi incontrollato dal piacere, mi aveva messa sdraiata sul letto a gambe divaricate, e si era messo sopra la mia schiena, aveva appoggiato la sua grossa cappella tra le mie natiche, e aveva spinto piano facendola scivolare dentro, mentre io mi lasciai sfuggire un sospirone di piacere, che mamma dovette per forza sentire, tanto che ella si interruppe, l'uomo spinse ancora piu' a fondo facendo entrare totalmente il suo bel cazzo dentro me, e sospirai una seconda volta insieme a lui che non si trattenne.
A quel punto, mia madre inizio' a mangiare la foglia, e chiese apertamente che stava succedendo e che stavamo combinando. Fu Giovanni il mio patrigno a parendere la parola, e cercare di spiegare a grosse linee cosa succedeva, ma quando dopo vari giri di parole e al mio altro sospiro il suo cazzo mi stava gia' pompando a dovere, mamma capi'. Era inevitabile accadesse spiego' l'uomo mentre ansimava come un maiale facendo le flessioni sul mio culo con il suo bel cazzo duro che entrava e usciva. Ho ritrovato un figlio maria, disse a mia madre, anzi no, una figlia, e bellissima e poteva essere mia, mia, mentrelo diceva mi abbracciava con passione stantuffandomi sempre piu velocemente e facendomi quasi urlare di piacere.
Mamma rimase in silenzio, forse cercava le parole adatte per comprendere quella situazione assurda, mi chiamo' - Chris.. Chris senti... - Ma io non riuscivo a risponderle, ansimavo e godevo come una schifosa puttana ai colpi del cazzo del mio patrigno. Era un vero toro da monta quell'uomo, nonostante l'eta' sapeva fare l'amore ancora divinamente, e me lo stava dimostrando. Non mi preoccupai piu' di mia madre e pensai a godere come una troia che ero in quell'istante benedetto dal signore. Il destino in un caldo pomeriggio d'estate, mi aveva fatto conoscere e ricongiungere con un'uomo, che poteva esser stato mio padre, e con cui stavo facendo l'amore nel letto di famiglia. Lasciai che la passione ci avvolgesse del tutto e iniziai a urlare come una matta che amavo mio padre che mia madre doveva capire che doveva accettare, ovviamente erano deliri dati dal piacere, ma che stavo esternando ad alta voce non tenendo conto di mamma che mi ascoltava al telefono.
Finalmente l'uomo venne dentro di me, ingravidandomi completamente con un gemito lungo e anch'io venni per la terza volta sbrodolando sulle lenzuola sotto di me ormai ridotte ad un lago tra sudore e sperma. Avevo i capelli arruffati tra visetto schiena e spalle, appiccicati dal sudore, l'uomo mi lascio' andare dei fiotti di sperma dentro che mi annaffiarono l'intestino gocciolando poi sotto sul lettone. A quel punto Giovanni si accascio' su di me,ancora con il cazzo dentro, prese il cordless e riattacco' la chiamata. Ormai mia madre doveva aver attaccato da tempo pensammo, senza sapere che lei aveva invece sentito tutto fino al'ultimo sospiro. Fu davvero fantastico restammo li sdraiati sul lettone io sotto lui sopra di me, tenendoci la mano respirando affannosamente ma felici entrambi. Piu' tardi, quando l'uomo se ne ando' con la promessa di tornare il giorno dopo, provai a richiamare mia madre, le dovevo una spiegazione, pur sapendo di trovarla incazzata per quella telefonata, ma le dovevo assolutamente una spiegazione.
Mamma non mi rispose subito, ma insistendo alla fine la trovai. Ovviamente mi scusai subito per l'accaduto, ma le ricordai anche che lei mi aveva accettata per quello che ero, la situazione si era creata dal nulla, e come spesso accadeva, finiva con l'amore che trionfava, mamma mi ricordo' che troppo spesso le facevo trionfare l'amore al telefono con lei, ma una madre e un figlio devono condividere anche questi momenti le ricordai. Anzi, una figlia, dato mi ero ormai proclamata femmina in tutto, ancora prima che i cambi di genere fossero di moda oggi, io gia' ai tempi mi ero sostituita il gender.
Avevo solo lasciato che i miei istinti da Puttanella facessero tutto. (Con Mamma Potevo usare senza problemi quei termini). Lei dopo avermi lasciata sfogare e parlare a lungo, sembro' calmarsi un poco e accettare meglio la situazione. Anche se continuava ad essere imbarazzatissima per aver ascoltato cio' che avevamo fatto al Telefono. Sopratutto perche' quell'uomo, un tempo le era stato molto caro, proprio per questo ci tenei a rimarcare il fatto che, aver fatto l'amore con un'uomo che poteva teoricamente essermi stato padre mi aveva infoiata a quel modo. Mamma capi' le mie parole e mi perdono', riuscendo perfino a chiedermi se mi era piaciuto e se fosse stato all'altezza data l'eta' che aveva. 'E STATO UN VERO TORO DA MONTA... AVEVA UN CAZZO BELLISSIMO' siamo scoppiate a ridere. Le dissi che mi aveva ingravidata con tanta tanta sperma, e mamma fece la sua solita battuta spiritosa che faceva nei momenti in cui le girava bene - TI HA MESSA INCINTA? - ridemmo nuovamente, con mia madre era cosi', alla fine si tornava a scherzare come madre e figlia, ed e' tutto cio' che le chiedevo alla fine, di essere trattata come una femmina in tutto e per tutto. chrisbabyface@libero.it
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