Mio cugino Marco

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genere
trans

La storia che vado a raccontarvi, e successa realmente, ed e' molto importante perche' ha fatto ricongiungere a me, un cugino per cui ho provato un'amore autentico e fuori da ogni schema. Mi chiamo Chris, molti di voi gia' avranno letto le mie storie e quindi per chi mi conosce, non vado a riepilogare chi sia, chi sia stato, e cosa abbia fatto nel corso degli anni. Questo Racconto verità, lo dedico a mio cugino Marco.

La maggior parte di noi credo abbia avuto i primi approcci sessuali, con il proprio cugino o la propria cugina, io ho avuto una relazione completa e approvata pure da mia madre con mio cugino Marco. Mio cugino Marco e' veneto, ed e' ancora oggi un bel ragazzo ormai adulto come me, sin da piccoli ci siamo frequentati parecchio, avendo i nostri genitori un’ottima parentela oltre che un ottima amicizia. Cio' ci permetteva di stare a contatto molto tempo come di solito fanno i ragazzini di quell’età dai dodici tredici anni. le nostre prime esperienze sessuali le abbiamo sperimentate insieme, ci piaceva moltissimo masturbarci e provare a penetrarci sotto la doccia in casa dopo esser tornati dalla spiaggia.

Ci si baciava molto sotto la doccia, e ricordo ci si stringeva in lunghi e appassionati abbracci nudi. Quella e' stata la scoperta dell’amore e del sesso, ma per i nostri genitori, mia Madre in particolar modo, era una situazione contro natura da evitare assolutamente, come tutti i genitori, anche mia madre era una madre troppo apprensiva nei miei confronti, e cercava sempre di mettermi sulla retta via ogni volta ne combinavo una delle mie. Nonostante cercassimo di fare tutto di nascosto, tutto filava liscio, si dormiva assieme e si faceva l’amore senza problemi chiusi a chiave nella sua cameretta quando succedeva andassi a dormire nella villetta dei miei zii. Ma quando era lui a dover venire a dormire da me, finivamo quasi sempre per esser beccati sul fatto da mia madre, che ormai aveva capito la nostra situazione, cercando di tenerci separati ad ogni occasione.

Passarono gli anni, e non vidi piu' molto mio cugino Marco, ma ricordai sempre con nostalgia i bei momenti passati insieme a lui, il pensiero mi faceva sempre masturbare parecchio. Io ben presto mi dedicai agli uomini maturi diventando una gran Troia e crescendo bene a cazzi presi ovunque e con chiunque,situazione che alla fine rivelai anche a mia Madre. Lei accettò con fatica la mia situazione, le madri per i figli vorrebbero la classica vita quotidiana senza nulla di fuorviante, e dovette accettare con riluttanza il fatto che suo figlio pur non dichiarandosi Gay, gia' somigliante ad una ragazza di aspetto estetico, adesso andasse a scopare pure con uomini di una certa eta'. Tornai ad avere notizie di mio cugino Marco, perchè venni a sapere che si stava trasferendo a Milano per frequentare una scuola, e questa poteva essere una bella pretesa per rivederci dopo tanti anni separati.

A quel tempo vivevo solo con mia Mamma, mio padre era purtroppo deceduto anni prima, ed era rimasta mia madre ad occuparsi di me. Ormai anche lei non piu' giovanissima e non piu in forma come un tempo, cercava sempre di tenermi lontana dai guai in cui mi cacciavo con la mia Troiaggine. Come ho accennato poco fa, tornai in contatto con Marco tramite la piattaforma Skype, che ci permetteva di vederci e parlarci, rivedere mio cugino dopo tanti anni mi fece davvero uno strano effetto, parlavamo per ore anche durante la notte, ci raccontammo molte cose in tanti anni di assenza, e nel scoprire che mi ero fatta donna, il cuginetto sembrò molto felice della mia scelta di vita, dato anche lui mi confidò, aveva avuto negli anni varie esperienze con degli amici di studio. Concordammo con il permesso di mia madre, che sarebbe stato nostro ospite almeno finchè non avesse finito gli studi. Spazio in casa nostra ne avevamo, e sarebbe stato una compagnia in piu per me e mamma.

Mamma ovviamente non sapeva che anche Marco nel frattempo aveva tendenze omosessuali, e io non le accennai nulla delle nostre piccanti conversazioni via Skype. Al giorno dell’arrivo di mio cugino da noi, non stavo piu nella pelle, e ovviamente dovetti litigare con mia madre per come mi conciai nell’accoglierlo. Mamma pretendeva fossi presentabile, e io invece dando retta alla mia troiaggine, mi volevo far trovare dal cuginetto con un bel completino intimo nero ed elegantemente Troia. Mamma sapeva che avevo rivelato a mio cugino il fatto che andavo con gli uomini, ma voleva comunque se poteva, evitare che venissi a contatto con lui per una forma di rispetto di parentela. Tutte scemenze che mamma dava per scontate, per lei tra parenti non si poteva avere rapporti intimi.

Al suo arrivo, mi feci trovare con addosso un bel completino nero comprendente, calze a rete nere autoreggenti con reggicalze, zeppe alte ai piedi rosse decorate, perizomino che poco o nulla nascondeva, reggiseno imbottito con pizzi ricamati, i lunghi capelli biondi sciolti su spalle e sulla schiena, mamma non era certo contenta mi presentassi a quel modo ad accogliere mio cugino, ma a me poco importava, volevo subito stuzzicare la sua fantasia e fargli ricordare i bei tempi in cui ci amavamo liberamente. In piu' mi ero ormai fatta grande, e il mio fisico si era sviluppato in una bella vaccona da monta e volevo essere bellissima per lui. Alla fine mia madre mi lascio' fare come sempre.

Appena il cuginetto solcò la porta di casa, con un sorrisone a tutta bocca dopo aver baciato e abbracciato mamma, mi guardò bene, fischiando e dicendo che ero diventata una sventola da paura. Lo abbracciai forte godendomi il contatto tra le sue braccia e respirando a pieni polmoni il suo profumo di maschio. Giuro che non avrei voluto staccarmi tanto facilmente da lui, ma mia madre purtroppo intervenne a separarci, dicendo che era meglio il cuginetto si rinfrescasse un po'. Mentre Marco filava in bagno, mia madre mi lancio' un'occhiataccia che pur senza parlare diceva ogni cosa. Non ci badai, ero troppo eccitata dal suo arrivo. Il cazzo mi si era già al contatto con lui fatto duro dentro il misero perizomino. Mamma lo vide, e mi raccomandò di non farle fare figuracce. Lasciai mia madre in cucina a preparare il pranzo e mi diressi in bagno dove il cuginetto a torso nudo si stava rinfrescando a dovere.

Lo ammirai toccandomi sull'uscio della porta, certo era diventato proprio un bel toro da monta, alto non muscoloso ma ben piazzato con le spalle larghe e liscio come la seta, senza un pelo. Il cazzo dentro il perizoma stava per esplodere. Marco si accorse di me e sorrise, - che fai li, entra - mi disse. Ero cosi’ eccitata che nemmeno le parole mi uscivano di bocca: ” Ti ho pensato tanto in questi anni, sai…” - sono riuscita a dirglialla fine, mentre finiva di asciugarsi rispose a tono: ” Sei Bellissima, mi sei mancata troppo”. Notando che avevo il cazzo quasi completamente fuori dal perizomino, con una mano allungandola verso di me, me lo estrasse, al suo tocco non mi trattenni e gli sbrodolai in mano. Un gesto che il cuginetto completo' portandosi la mano piena del mio sperma alle labbra per poi accostare il suo viso al mio e baciarmi. Non posso descrivere la gioia il piacere che provai, avrei voluto mi prendesse ora li sul muro a gambe aperte, ma il richiamo di mia madre che era pronto in tavola, ci fece desistere da ogni altra azione.

Durante il pranzo parlammo a lungo di cosa aveva fatto tutto questo tempo, senza mai ovviamente accennare alle sue esperienze sessuali. Alla domanda di Mamma se avesse una fidanzata, lui farfugliò una battutina che capimmo solo noi due fortunatamente: ” in Un certo senso ho un’amore, che avevo perso da anni zia, e che ho ritrovato da poco…”. L’università gli avrebbe fortunatamente per me, portato via poco tempo, e poi si andava verso l’estate ormai, e quindi per i corsi se ne riparlava a settembre. Avevamo tutta l’estate davanti da passare insieme. Si era fatta sera, e venne l’ora di andare a dormire, sistemammo mio cugino in salotto, dove un comodo divano letto poteva ospitarlo senza problemi. Io dividevo il lettone metrimoniale con mia madre in camera da letto, la nostra casa, era un appartamento di due locali ma molto spaziosi. Attesi con impazienza che Mamma si addormentasse per cercare di alzarmi e strisciare in salotto dal mio uomo. Mamma stranamente quella sera faticava non poco ad addormentarsi, e la cosa mi innervosi' parecchio. Attesi a lungo prima di potermi alzare, e silenziosamente sgattaiolare da lui.

Marco era ancora sveglio che mi attendeva, chiudemmo la porta e ci mettemmo sul divano letto che ci ospitava un po scomodamente.Tornammo finalmente ad abbracciarci stretti ed a baciarci, io indossavo ancora l’intimo ma senza le calze a rete, lui invece era nudo del tutto e anche se all'ombra del lampione che rischiarava la camera, potei notare il suo bel cazzo duro e lungo in erezione. Evidentemente mentre mi attendeva si doveva esser segato parecchio. Lo amavo terribilmente e una volta di piu' glielo dissi apertamente - “TI AMO” gli dissi piu volte mentre mi accarezzava i lunghi capelli e mi baciava. ” Ti Amo Anchio” fu la sua risposta, mentre ci toccavamo da ogni parte in cerca dei nostri sessi. A quel punto provammo un sessantanove, lui sotto ed io sopra di lui… Fu un'mpresa su quel divano letto improvvisato, ma fu ugualmente fantastico, meraviglioso poter finalmente riassaporare il suo bel cazzo ormai sviluppato.

Volevo mi penetrasse per averlo tutto dentro di me, volevo sentire il suo amore dentro tutto fino alle palle, fino all’anima. Mi posizionai cosi' sdraiata a pancia sotto, con le gambe laghe, mentre lui si mise sopra di me, con le braccia ben tese sul letto, il suo bel cazzo duro dritto tra le mie natiche sudaticcie e morbide. Attendevo solo che spingesse dentro, ma prima che potesse entrare dentro me, ecco la porta spalancarsi all'improvviso e la luce illuminare la stanza e la scena del crimine. Mia madre sulla soglia della porta ci beccò in pieno. Fu Marco a tentare di spiegarsi per primo: “Zia… senti, ti dobbiamo una spiegazione…” - io cercai di balbettare qualcosa, ma non sapendo se peggiorare le cose o meno rimasi in silenzio, era meglio parlasse Marco. Marco chiese a Mamma di entrare in salotto, sedersi ed ascoltare la sua versione dei fatti, cosa che mamma fece senza battere ciglio, anche se aveva una faccia poco propensa alla conciliazione.

Marco senza troppi giri di parole, fece capire a sua zia, che L’amore perduto e che aveva ritrovato rivelatole a tavola, non ero altro che io. Aggiunse che ci eravamo amati fin da ragazzini, e che questo improvviso riavvicinamento aveva riacceso la fiamma del nostro Amore. chiese a Mamma di capire e di provare ad accettare la situazione. Mamma dal canto suo era ormai abituata a tutto quello che gli proponevo con gli estranei, e lasciare che amassi un cugino alla fine poteva risultare una buona situazione, anche se un po fuori dalle regole. Mia madre si sforzo' di capirci e da genitore moderno, di accettare quella condizione anomala, alla fine disse: “Se lo sapessero i tuoi…” - ma noi non gli diremmo nulla, feci eco io, strizzando l’occhio al cugino. Era gia' tardi, ma ormai nessuno di noi aveva a quel punto piu voglia di dormire. Mamma incuriosita chiese cosa stessimo per fare, e che avevamo fatto intanto che lei era in camera. Era una domanda che da mia madre non mi sarei mai aspettata, Marco senza vergogna le rispose - “Se Vuoi ti facciamo vedere dove eravamo arrivati zia”.

Mi strizzo' l'occhiolino, mi prese, mi abbracciò, e mi baciò sulla bocca davanti a Mamma. Temetti avesse esagerato, invece con mia grande sorpresa, mia madre non disse una parola e rimase in rigoroso silenzio a fissarci, a quel punto decidemmo di continuare sempre che Mamma ce lo permettesse. Mamma aveva cambiato completamente atteggiamento, dal divieto assoluto, si era passati al fate con comodo, io vi assisto e vi guardo. Una situazione davvero inaspettata che portammo a nostro favore senza pensarci due volte. Per dimostrare a sua zia quanto ci amassimo davvero, il cuginetto decise di riproporre ancora il Sessantanove, quindi ci rimettemmo uno sopra l’altro, e ci succhiammo il cazzo davanti a lei che guardava quasi - e uso il condizionale - contenta della cosa. E pensare che per anni le avevo chiesto di poter fare queste cose davanti a lei, e lei aveva sempre brontolato che non era morale, adesso che le era successo mi domandavo? Possibile che fosse bastata la presenza di mio cugino a farle cambiare idea su certe pratiche?

Sia come sia, mamma non ci ostacolo' affatto, anzi, fu proprio lei a proporci l'idea di andare in camera da letto dove saremmo stati piu' comodi, che in un divano dove si doveva fare acrobazie. E chi se lo aspettava? io e Marco ci guardammo stupiti, senza aspettare un secondo di piu’, ci siamo fiondati in camera da letto seguiti da mia madre ovviamente. Li piu’ comodi e spaziosi, abbiamo ripreso da dove ci aveva interrotti al suo arrivo. Mi distesi a pancia sotto come, a gambe divaricate, il cugino sopra di me a braccia tese sul letto, con il suo bel cazzo duro dritto tra le mie natiche morbide e bianche, guardai Mamma, che adesso sembrava piu' rilassata e tranquilla, le sorrisi scostandomi i lunghi capelli dal visetto, cosa che fece anche lei con una manina sistemandomeli sulla schiena, e le sussurrai “Grazie” a labbra serrate. Il cuginetto aveva difficoltà a penetrarmi, forse era stanco oppure il mio buchetto si era cosi' ristretto dall'ultima scopata fata solo pochi giorni prima?

Vedendo mio cugino in palese difficolta' e con imbarazzo, mia madre decise di fare la cosa piu’ giusta possibile, la cosa che una madre dovrebbe fare per il suo unico figlio, o figlia come adesso mi vedeva, si avvicinò a noi, mi appoggiò le sue tenere manine sulle natiche aprendole perche' il nipotino potesse fare il suo dovere di maschio. Marco rimase stupito da quel gesto inatteso, e io non sapevo piu' se quella fosse mia madre o chi altro, ma non potevo che essere piu' felice di cosi'. “Grazie Zia” le disse baciandola su una guancia, Marco esitava, e mia madre a quel punto ricordo' a suo nipote che - “Non posso tenerle il culo aperto per tutta la notte, deciditi”. Marco a quel punto si decise, punto' il suo grosso cazzo dritto e spinse lentamente cercando di non farmi male. Spinse la sua cappella turgida dentro il mio buchetto aperto dalle dolci mani di sua zia, e finalmente mi penetrò. Il suo cazzo affondò lentamente fino a metà dentro me, chiusi gli occhi, e sospirai forte, Marco prima di affondare l’ultimo colpo, mi fece voltare la testa, e mi baciò sulla bocca, poi spinse ancora piu’ a fondo, facendo entrare anche le palle nel mio culetto.

Mamma aveva tolto le manine e ci aveva lasciati al nostro rapporto d'amore. Il cuginetto iniziò quindi a fare le flessioni su di me, stantuffandomi su e giu, dentro e fuori, sempre piu velocemente facendomi gemere di piacere, mentre i miei occhi erano un po per lui, un po per Mamma. Guardavo un po uno un po l’altra, sorridendo felice e con il cuore che in petto mi batteva a mille. “Oh ti Amo…” sospiravo mentre il cugino mi spaccava il culo con il suo bel cazzo. Guardavo mia madre ancora incredula che assisteva a tutto quanto,alla luce soffusa della lampada da letto. Il cuginetto chiese ancora aiuto a Mamma - “Zia… per Favore…..” - Mentre faceva uscire il cazzo dal mio culetto ora ben spanato e allargato, mi faceva sdraiare su un fianco, da dietro, e con l’aiuto di Mamma che mi teneva la gamba ben alta, mi penetrò nuovamente, abbracciandomi e stringendomi con le sue forti braccia.

Vidi il paradiso e le stelle tutti insieme in quel momento. il ragazzo scopava davvero alla grande, e non osavo immaginare dove avesse imparato a farlo cosi’ o con chi. Immaginai che si fosse dato parecchio da fare con altri amici del corso di studi nel suo paese, tutta esperienza che gli aveva dato una spinta in piu’. Era un toro scatenato e non perdeva occasione di dimostrarmi il suo amore baciandomi in continuazione. Dopo qualche stantuffata, il cuginetto volle nuovamente cambiare posizione, sembrava volesse dimostrarci cosa aveva imparato in tutti quegli anni, e io ero ben contenta di fargli da cavia per le sue dimostrazioni. Questa volta si mise sdraiato sulla schiena con le gambe ben unite, la testa appoggiata sul cuscino dove dormiva Mamma, che guardava senza batter ciglio, mi tirò su di lui per un braccio, aveva il cazzo bello dritto, mi ci fece sedere sopra, impresa un po complicata, avevo gia' le gambe molli e faticavo a girarmi o alzarmi, ero appena stata aperta da dietro e faticavo a reggermi, ma con l’aiuto ancora una volta della mamma, sono riuscita con un po di fatica, a salirgli sopra a gambe piegate, mi accucciavo dolcemente con il culetto sulla sua asta bella dritta e dura del mio amore, fino a che mi scivolò dentro tutta in un ‘Ciak’, bagnata dal liquido che il mio sederino produceva.

Il cuginetto mi prendeva le manine stringendomele, e iniziai a saltellare su e giu dal suo cazzo, producendo ancora quel ‘Cik Ciak’ continuo delle sue palle, che affondavano e sbattevano sulle mie chiappe sudate e liscie. Buttai indietro la testa con i lunghissimi capelli biondi che mi solleticavano la schiena, chiudendo gli occhi ansimando e gemendo ad ogni spinta, riaperti gli occhi, voltai la testa in direzione di mia madre, le sorrisi felice, lei mi ricambiò il sorriso. Il cuginetto continuava a darsi da fare, sfondandomi il culetto ormai già bello slabbrato ed allargato dal suo cazzo. Alla fine si e arreso alla stanchezza, venendomi dentro e riempiendomi di calda sperma il sederino con un gemito. Venni quasi allo stesso momento sporcandogli il petto con il mio seme. A quel punto, capita la situazione, Mamma corse a prendere dei fazzoletti e dell’acqua fresca per rinfrescarci e rigenerarci. Io e Marco, restammo un paio di minuti senza muoverci, con il suo cazzo duro dentro me, mi chinai verso di lui baciandolo e sussurrandogli che era stato fantastico, meraviglioso, e che lo amavo tantissimo.

Finalmente ci alzammo entrambi, mentre mi tamponavo il culetto slabbrato dalla sperma che colava sulle gambe da dietro, con il fazzoletto imbevuto d’acqua preso da Mamma, vidi che il cugino aveva ancora il cazzo bello duro, e mi chiesi come mai non iniziasse ad afflosciarsi. lo fermai mentre si stava alzando dal lettone per andare in bagno a lavarsi e rinfrescarsi, Mamma mi chiese se non ne avessi avuto abbastanza per quella notte, la guardai senza risponderle, tenendo gli occhi su di lei, presi in pugno il cazzo del cuginetto, me lo infilai tutto in bocca. Nemmeno il tempo di fargli una pompata, che il ragazzo si svuotò una seconda volta, stavolta riempiendomi la gola di calda sperma che feci fatica a ingoiare senza che mi uscisse dalle labbra strette sulla sua asta dura. Mamma e Marco rimasero in rigoroso silenzio facendomi terminare il mio atto d'amore piu' grande, ingoiare piano piano tutto il suo seme, per poi ripulirgli con la lingua la cappella. A quel punto finalmente il suo cazzo iniziò ad afflosciarsi davvero. Fu una nottata indimenticabile, e ancora oggi a ricordarla mi bagno tutta dal desiderio. Il nostro rapporto durò nove mesi, giusto il tempo che ci mette una gravidanza a terminare, poi finiti gli studi, Marco tornò in veneto, ma con la promessa di rivederci prestissimo.chrisbabyface@libero.it
scritto il
2023-09-10
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