Il cambiamento di mia madre
di
Chris Rondinelli
genere
incesti
Leggo molte storie sugli incesti su questo sito, e non so quanto di verita' ci possa essere in un racconto di incesto, forse perche' fossero tutti reali, facendo due conti, avremmo un paese di famiglie che si scopano a vicenda figli e genitori, cosa abbastanza improbabile. Il racconto narrato e un tantino allungato che vi propongo io invece, non lo spaccero' per autentico, ma con qui' e li' delle esperienze realmente accadute mischiate a qualcosa di ricamato sopra. Sta a voi poi idividuare cos'e' falso e cosa invece puo' essere davvero accaduto. I fatti risalgono a molti anni fa, alla mia post adolescenza, premetto che ho appena compiuto trentacinque anni.
Ho avuto una vita sessuale gia' da adolescente molto precoce, il primo rapporto sessuale che ho avuto, lo ebbi con un'uomo di cinquant'anni, io ne avevo appena diciassette, quindi ancora minorenne. Complice involontaria di tutto mia madre, dato l'avevo trascinata e convinta, o plagiata se volete, convincendo una donna di mezza eta', abituata alle sue regole e ai suoi pudori, che cio' che facevo non era affatto sbagliato, e che per amore si fa questo ed altro. Avevo preso la scusa dell'amore, per convincerla ad essermi complice, e si sa, i genitori per i figli fanno di tutto. Perso mio padre, ho plagiato mia madre, cercando di martellarla ogni santo giorno con le mie convinzioni e le mie porcate e alla fine, battendo continuamente lo stesso punto, si piega anche il ferro si dice.
Ero riuscito piano piano, passo dopo passo, a convincerla pure ad assistermi mentre gli uomini mi scopavano davanti a lei. Ero arrivata oltre solo in certi periodi, dove d'estate complice il caldo, la mia porcaggine aumentava. Sono nato bello non lo nego, tratti del viso molto femminili lunghi capelli castani biondi, occhi a taglio mandorlato tipo coreana, un fisico molto efebico e per nni mi ero fatta passare per una ragazza. Non perche' mi sentissi femmina, ma per un puro e semplice gioco di ruoli che mi intrigava parecchio, e tirava fuori il meglio e peggio di me.
Al tempo avevo convinto mia madre a starmi dietro nel mio gioco di ruolo, lei all'inizio aveva fatto ostruzione, ma poi con il tempo, visto non riusciva a cambiarmi, accetto' l'idea di vedermi come una figlia. Mi confidavo con lei su come avere i rapporti con i miei uomini, la facevo assistere ad ogni mia scopata, lei mi aiutava ogni santa volta che poteva, e vedendomi felice, cercava di condividere le stesse sensazioni mie, pur non capendole. Certo non apprezzava tutto quello che facevo e che vedeva, ma lo sopportava per l'amore che provava per me, essendo il suo unico figlio, ora diventata figlia.
Vi erano pero' dei limiti che non voleva assolutamente varcare, e bene sottolinearlo questo. Avevo tentato molte volte ma invano, di coinvolgerla nei rapporti con gli uomini che mi portavo in casa, ma lei era irremovibile, era gia' tanto assisteva disse, figurarsi di partecipare, ero forse ammattita? Per lei, donna cresciuta con educazione puritana, il sesso era sempre stato un tabu. Mamma non era una brutta donna, a cinquantacinque anni si teneva ancorain una forma ottimale, non era mai stata appariscente, era la classica signora della portineria, alta piu che un metro e sessanta, capelli lunghi fino al collo, castani arricciati, occhialoni da vista sul naso, pelle chiarissima, seno abbondante, sempre vestita impeccabile da signora perbene che incontreresti al mercato della zona.
Io invece ero l'esatto contrario di lei, avevo un bel fisico e non perdevo occasione di mostrarlo con fierezza, sopratutto il mio bel culo tondo sodo liscio e morbido, le mie coscie tonde e sode i miei lunghi capelli lisci e morbidi erano poi il mio punto di forza, mamma ovviamente non apprezzava il fatto che girassi per casa nuda, cosi' la convinsi ad acquistare al mercato del quartiere sulla bancarella dell'intimo, un bel competino in lingerie nero, composto da - calze a rete nere autoreggenti, reggicalze nere, tanga nero e corpetto nero. Io e mamma dormivamo insieme sullo stesso lettone matrimoniale dove aveva dormito per anni con mio padre. il salottino era munito di un comodo divano a quattro posti che all'occorrenza, poteva rovesciarsi e diventare un letto monoposto, dove in effetti avevo dormito per anni prima della scomparsa di mio padre.
Una volta istaurato un rapporto di complicita' come madre e figlia, la convinsi a dormire entrambe nello stesso lettone, lo stesso letto dove portavo ormai regolarmente i miei uomini per fare l'amore e farmi riempire. Anche allora mamma fece dei commenti negativi, ma la convinsi nuovamente come solo io sapevo fare. Mamma mi voleva un bene dell'anima, e forse io ne approfittavo un po troppo. Arrivo cosi' al punto cruciale di questo racconto, dopo avervi fatto una bella e lunga ma doverosa panoramica di come vivevamo insieme. Tutto accadde una delle solite notti che passavamo insieme sul lettone a parlare sempre della stessa cosa, uomini nudi dal cazzo lungo e grosso. Ormai mamma era abituata a certi miei discorsi, e li prendeva senza piu' ne scandalizzarsi, ne censurarsi, anche lei sempre a modo e mai una parola di troppo, iniziava a percepire le frasi come cazzi duri, sperma, scopare, inculare, ingoiare come routine nei nostri discorsi.
Discutevamo sempre di quanto fosse bello prendere il cazzo dentro, e continuavo a chiederle insistentemente se quando mi aveva concepita con papa', aveva goduto e di raccontarmi i particolari, ero curiosa di sapere se mia madre avesse mai provato un orgasmo in figa o se avesse mai dato la bocca a mio padre. Ma lei per il suo solito pudore che le impediva di parlare chiaramente e senza tanti giri di parole, evitava sempre l'argomento glissando con maestria. Quella sera, forse piu serena e in voglia di confidenze, aveva iniziato a ricordare i rapporti con mio padre al tempo della loro unione, io ovviamente ero eccitatissima e presissima dalle sue rivelazioni, pendevo dalle sue labbra sussurranti, e mentre lei esitava a scendere nei particolari che mi interessavano, ebbi un'erezione spontanea, allontanando le lenzuola estrassi il mio cazzo duro dal perizomino che indossavo, in bella vista di mamma.
Quella sera pero' mamma, fece un certo apprezzamento sulle dimensioni del mio membro in erezione che non mi sfuggi' affatto. Le domandai se per lei lo avevo davvero grosso, rispose che non era da meno di tutti quelli che aveva visto fino ad ora degli uomini che le portavo in casa. Sapeva bene che il cazzo a me piaceva prenderlo, lo aveva visto lei stessa quando sospiravo quando uno di quegli uomini mi inculava e come godevo davanti ai suoi occhi, conosceva benissimo le mie voglie, e nel scherzarci su facendo una battuta, mi prese in mano il cazzo stringendomelo con la sua manina destra.
Mamma lo teneva cosi' stretto che lo sentivo pulsare nella sua mano calda. Stava per mollarlo quando istintivamente misi la mia manina dalle unghie lunghe e smaltate sulla sua bloccandola. Non parlammo, ma ci guardammo fisse negli occhi, lei la sera non portava gli occhiali, che metteva sul comodino del letto accanto. Con il silenzio della notte che avanzava, iniziai piano piano a spostare su e giu la sua manina insieme alla mia. Mamma avrebe potuto fare ogni cosa in quell'istante, levare la sua mano di scatto, rimproverarmi, ma non fece nessuna di queste cose, semplicemente rimase con la mia manina sopra la sua, facendo su e giu sul mio cazzo duro.
Quella doveva essere una sera speciale mi dissi tra me, a quel punto azzardai un'altro gesto istintivo, se poi non le fosse piaciuto, mi sarei scusata e la cosa sarebbe finita li. Ma stranamente anche a quel mio gesto mamma non si sottrasse affatto, avvicinai il mio viso al suo, e la baciai sulle labbra ad occhi chiusi. Tentai e le infilai la lingua dentro la bocca, lei sembrava ricambiare a fatica il mio gesto, ma non mi respinse. Sempre tenendole la manina bloccata sul mio cazzo duro, mi avvicinai a lei, e con l'altra manina libera, prima mi scansai dal viso i lunghi capelli, poi tentai l'impossibile, scostai le lenzuola bianche, e le abbassai le spalline della camicia da notte leggera bianca che indossava.
Anche stavolta nessuna reazione di scostarsi da parte sua, avevamo entrambe il fiato corto e si respirava affannosamente per l'eccitazione che sentivamo. A quel punto, le mollai la mano che lei continuo' comunque a tenere stretta sul mio cazzo duro. Data la situazione sporcandole il seno con un getto di sperma, oltre che la manina. Temetti di aver esagerato, mamma ci rise sopra, e a quel punto mi uni' alle sue risate. Fu lei a rompere finalmente il silenzio, dandomi della sporcacciona, mollando finalmente il mio cazzo, e prendendo dal cassettino del como' un pacchetto di fazzolettini di carta con cui si ripuli' la mano, oltre alle tette.
Ero ancora eccitata dall'episodio appena accaduto, e non avevamo certo voglia di dormire, anche se si era fatta gia' una certa, mi scusai in un sibilo, cercando anchio di pulirmi il cazzo ancora duro con lo stesso fazzoletto usato da lei, fu lei a farmi una domanda che mai mi sarei sentita fare da mia madre poi. Mamma mi chiese cosa provassi a farmi inculare da quei signori di mezza eta', uso' proprio la frase "inculare". Rimasi sorpresa per qualche secondo, guardandola fissa come avessi visto un fantasma, poi le sosrrisi, e le risposi che non si poteva a parole descrivere la sensazione, era.. era.. Fantastico sentire il loro cazzo aprirmi lentamente le natiche e entrarmi dentro, riempirmi tutta, farmi sentire donna.
A quel punto scherzosamente, che se voleva potevo farle provare cio' che provavo io durante i miei rapporti con gli uomini. Lei non disse nulla, e a quel punto azzardai ancora, quella notte per me, stava diventanto una notte davvero importante, e iniziai a chiedermi se avrei da quella sera, potuto avere mia madre con me durante i miei rapporti con gli uomini che mi scopavano davanti a lei. Forse correvo troppo, ma la mia testina eccitata adesso faceva ragionamenti assurdi.
Non si era ancora coperta, e aveva la vestaglia abbassata e le tette fuori, cercai con un po di imbarazzo di farle scivolare via la vetsglia da sotto, lei mi aiuto', ancora non riuscivo a crederci. Vedere mia madre nuda era sempre uno spettacolo, anche se l'avevo vista parecchie volte, era sempre una bella donna di mezza eta', con la figa pelosa e la pelle chiarissima bianco latte liscia come il velluto. Mamma evidentemente imbarazzata non sapeva come muoversi, le dissi di rilassarsi e di lasciarmi fare, le avrei risvegliato emozioni da troppo tempo assopite.
Le divaricai le gambe, le dissi di sdraiarsi con la testa sul suo cuscino e di respirare a pieni polmoni, era troppo tesa si capisce, doveva rilassarsi. Mi scosatai dietro i lunghissimi capelli, mi misi tra le sue gambe divaricate, e le dissi di chiudere gli occhi, al resto avrei pensato io. Mi tremavano le braccia ed ero nervosissima, stavo per entrare in figa a mia madre, da dove ero uscita io e mi sentivo un fascio di nervi. Appoggiai il mio cazzo duro sulla sua figa pelosa, cercando con la cappella bagnata di sperma di agevolare l'entrata, Spinsi leggermente vendendo mamma gemere di fastidio esitai, le chiesi se le facessi male, rispose un po' era grosso.tentai di bagnarlo con un po di vaselina che usavo nei miei rapporti e tenevo li a portata di mano, cosi' agevolai l'entrata del mio cazzo nella sua figa da troppi secoli inviolata. Spinsi dentro con decisione, e stavolta la sentii gemere diversamente.
Ancora una spinta, ed ero entrata tutta dentro la figa di mia madre.Sentivo i suoi peli sulle mie palle lisce, non avevo mai avuto rapporti con una donna prima di allora, e quindi capirete l'emozione a trovarmi dentro mamma tutta in una volta. Le chiesi come si sentiva, mamma ad occhi chiusi rispose che era una sensazione strana ma le piaceva, iniziai a muovermi su di lei piano avanti e indietro, facendole entrare e uscire il mio cazzo dalla figa che ora era un bagno di umori liquidi, a braccia tese la guardavo mentre la scopavo prendendo un po di velocita', mamma iniziava a gemere e godere di piacere stavolta, e non potevo che esserne orgogliosa. Avevo i capelli sul visetto e nfu mamma ora con gli occhioni ben aperti, a sistemarmeli di lato e guardarmi fieramente.
Tra un lamento di piacere e un gemito soffocato, mi disse che ero meglio di mio padre poveretto. Fu un complimento doppio per me, anche se il cazzo io preferisco prenderlo che darlo, stavo facendo star bene mia madre e questo mi bastava. Aveva fatto molto per me fino ad ora, era giusto facessi adesso io qualcosa per lei. Continuai a scoparla sempre piu' velocemente, tanto che mamma si dovette attaccare alle mie braccia per resistere al piacere, le scaricai dentro la figa una fontana di sperma caldo che la riempi'.
Mi preoccupai estraendo il mio cazzo con uno scatto che la fece gemere,ovviamente ero preoccupata dal fatto che potessi averla messa incinta una seconda volta. Mamma vedendo la mia espressione capi' all'istante, si fece una risata ancora con le gambe divaricate e la mia sperma che le gocciolava fuori dalla figa bella slabbrata, e mi rassicuro' che era in menopausa da tempo ormai, non poteva piu' retare gravida. Tirai un sospiro di sollievo e la guardai, era bellissima cosi' appena scopata. Adesso me lo puoi dire le chiesi, con papa' e stato lo stesso? Mamma non rispose a parole, ma fece cenno di no con la testa sorridendomi. Che nottata, era ormai l'una di notte passata da un pezzo, ed era il caso di dormire.
Ci infilammo entrambe nel bagno per lavarci e darci una sistemata, poi tornando nel lettone, mamma disse - ora so cosa provi mentre un'uomo ti incula figlia mia... Ridemmo e ci mettemmo a dormire di gusto fino al mattino seguente. Al mio risveglio, la luce del sole filtrava gia' dalle tapparelle abbassate, mamma si era gia alzata ed era andata a preparare la colazione. Io rimasi ancora un'attimo a letto, riflettendo a cio che era successo quella notte, possibile me lo fossi sognato? era tutto cosi' assurdo e surreale, avevo per la prima volta penetrato la figa di mia madre e le avevo sborrato dentro. Mi alzai andando in bagno, la trovai in salotto a tavola mentre faceva colazione, la salutai con un sorriso, lei mi sorrise a sua volta. Le chiesi se avesse dormito bene, dopo quello che era successo, mamma da dietro le sue lenti spesse, si fece seria a quel punto, e inizio' a dirmi che forse si era esagerato, che forse dovevamo smetterla con certe cose che...
La fermai, e le ricordai che non avevamo ammazzato nessuno, che era stata lei ad aver voluto le mostrassi cosa provavo con i maschi... Ora non poteva far finta di nulla e rimangiarsi tutto. Mamma scosse la testa, cercando di ribattere, ma la interruppi nuovamente dicendole che non poteva abbandonarmi ora che eravamo cosi' intime. Quella mattina sarebbe passato a trovarmi un uomo, e volevo che lei ora piu che mai, mi stesse accanto per quell'incontro, le spiegai che forse quell'uomo poteva diventare il mio futuro compagno fisso. Mamma a quel punto mi chiese cosa intendessi, e le spiegai velocemente, che tra tutti gli uomini che le avevo portato a casa, quello era l'uomo che mi faceva battere il cuore. Qui si parlava di Amore, di sentimenti veri. La intortai di scemenze che alla fine lei torno' sui suoi passi. Non so se ci fosse del vero nell'amore che andavo sbandierando a mia madre su quell'uomo, o fosse tutta una scusa per non farla allontanare da me.
Di fatto sta che tra i tanti con cui scopavo, quello era l'unico con cui mi trovassi bene davvero. Se fosse davvero amore non lo sapevo, ma certo c'era un sentimento di base reale, non era solo del sesso. Quando piu tardi, ben truccata e sistemata aprii la porta al mio uomo, ero non so perche' emozionata come una bimba al suo regalo di natale. In quei pochi giorni erano successe molte cose che avevano cambiato la mia vita, e sentivo che anche quela mattina, ci sarebe stato un'altro colpo di scena che avrebbe cambiato per sempre le vite mia e di mamma.
Mi tremavano le gambe e il cuore mi martellava in petto. Baciai a stampo l'uomo sulla bocca, dopo che anche lui ebbe salutato educatamente mamma, ci dirigemmo verso la camera da letto gia pronta per l'uso. Mamma gia' lo conosceva, era venuto altre volte a casa nostra, ma quella mattina fu diverso. Nel mentre lo aiutavo a spogliarsi, mamma fece capolino sulla porta della camera, le chiesi di entrare e di assisterci, mamma si accomodo' sul bordo del letto, le diedi un bacio sulla guancia, mentre l'uomo gia' nudo e con il cazzo bello duro, senza vergogna si scuso' con mia madre e prese posto sul lettone matrimoniale.
A vedere uomini nudi con il cazzo duro ormai mamma era abituata, ma noto' la lunghezza del cazzo dell'uomo, per poi distogliere quasi subito lo sguardo per tenerlo su di me, che prendevo posto assieme all'uomo sul centro del lettone. In lingerie nera, presi posto prendendo in mano il duro cazzo dell'uomo, e infilandomelo tutto in bocca con le mie labbra rosse e vogliose, iniziai a succhiare mentre mamma osservava attentamente la scena. L'uomo inizio' a godere come un porco, i soliti lunghi capelli mi coprirono il visetto mentre gli succhiavo il cazzo impegnandomi piu' che mai, e mamma corse subito in mio aiuto come faceva ormai da tempo in quelle occasioni. Con la sua manina delicata, mi scosto' i capelli da un lato della spalla, scoprendomi il visetto che succhiava il lungo e duro cazzo dell'uomo.
Mamma non torno' pero' a sedersi a bordo del lettone come di prassi faceva, rimase li accanto a me, alzai lo sguardo mentre succhiavo e la fissai ringraziandola con gli occhi, lei capi' e sorrise. Che bella quella complicita' che avevamo trovato, non l'avrei cambiata con nessun'altra cosa al mondo. Mi preparai per l'inculata, mettendomi nella posizione preferita dell'uomo, dsraiata su un fianco con una gamba sollevata, mentre me lo infilava da dietro. L'uomo ebbe un problema non da poco a tenermi sollevata la gamba destra, ed ecco mamma prodigarsi per aiutarci. Era attivissima e attenta ad ogni occasione, davvero non l'avevo mai vista cosi' prima d'ora, mi prese lei la gamba e me la sollevo' permettendo cosi' all'uomo di potemi penetrare agevolmente.
Sospirai forte appena la sua grossa cappella mi entro' nel culetto, e aprendo gli occhi, vidi mamma davanti a me sorridermi con un espressione mai vista nel suo volto. Era orgogliosa di me, glielo leggevo in faccia. L'uomo inizio' a stantuffarmi facendomi gemere e sospirare sempre piu forte ad ogni suuo colpo. Voltai la testa, alzai un braccio per afferrargli la testa e baciarlo mentre mi sfondava il culo, con mamma che mi teneva alzata la gamba non perdendosi nemme no un minuto della situazione. Non avevo mai visto mamma cosi' coinvolta come quella mattinata. Ero doppiamente felice e me la godevo in pieno con tutta me stessa, il cuore torno' a bombardarmi in petto, sudavo e mi sentivo stranissima.
Pensai subito ad un principio di influenza, dato era stagione, mai avrei pensato che fosse l'amore a farmi sentire in quelle condizioni. Mamma sempre tenendomi la gamba alzata, si attacco' a me, baciandomi sulla bocca come avevamo fatto quella notte, ma davanti all'uomo e senza piu nessun pudore o vergogna di nessuno. Stavo sognando sicuramente, non poteva essere mia madre quella mi dissi mentre la baciavo gemendo di piacere dai colpi che mi dava nel culo l'uomo dietro. Qualsiasi cosa fosse successa a mia madre, ero davvero felice di vederla cosi' coinvolta, e speravo durasse a lungo.
Dopo qualche altra stantuffata, l'uomo tolse il suo cazzo dal mio culo ormai ben sfondato e aperto, mi fece cambiare posizione, mettendomi a pecorina e montandomi in groppa sulla schiena, con i lunghi capelli a coprirmi totalmente il visetto. Forse stavo correndo troppo mi dissi, ma visto quello che stava succedendo, ero disposta a credere a tutto. Fu a quel punto che l'uomo mentre mi sfondava il culo, avendo mia madre li a pochi centimentri, oso' accarezzarle i seni coperti dal reggiseno bianco, mamma non si oppose, l'uomo le mise due dita in figa scostandole da un lato le bianche mutandine sempre senza smettere di ingropparmi da sopra. Guardai mamma per vedere la sua reazione, ero sicura che gli avrebbe tirato una sberla, o quantomeno si sarebbe opposta al suo gesto.
Incredibile ma NON LO FECE, mia madre che si lascia mettere due dita in figa da uno sconosciuto? No beh era troppo, sborrai a fontanella mentre l'uomo mi spaccava il culo sopra di me che cedevo ormai stanca al suo peso. Finalmente anche l'uomo si svuoto' le palle dentro me ingravidandomi tutta e aggrappandosi con le braccia alla mia vita mi allago' il culo di sperma caldo che inizio' a gocciolare sul letto. Ci accasciammo entrambi esausti mentre mamma cercava di ripulire il disastro sulle lenzuola con dei fazzolettini di carta, ma scostandomi i capelli la guardai, mi sorrise, era il sorriso di una madre orgogliosa della propria figlia scopata e inravidata a dovere da quel toro di uomo. A quel punto chiesi all'uomo ufficialmente semi volesse come sua donna, ovviamente l'uomo accetto' la proposta, facendo anche una battuta che da li' in avanti avrebbe cambiato per sempre le nostre vite, di tutti e tre. Sono disposto a diventare il tuo uomo, a patto che lo diventi anche per tua madre. Una bella famiglia incestuosa mi mancava proprio e la ottenni almeno per qualche anno. chrisbabyface@libero.it
Ho avuto una vita sessuale gia' da adolescente molto precoce, il primo rapporto sessuale che ho avuto, lo ebbi con un'uomo di cinquant'anni, io ne avevo appena diciassette, quindi ancora minorenne. Complice involontaria di tutto mia madre, dato l'avevo trascinata e convinta, o plagiata se volete, convincendo una donna di mezza eta', abituata alle sue regole e ai suoi pudori, che cio' che facevo non era affatto sbagliato, e che per amore si fa questo ed altro. Avevo preso la scusa dell'amore, per convincerla ad essermi complice, e si sa, i genitori per i figli fanno di tutto. Perso mio padre, ho plagiato mia madre, cercando di martellarla ogni santo giorno con le mie convinzioni e le mie porcate e alla fine, battendo continuamente lo stesso punto, si piega anche il ferro si dice.
Ero riuscito piano piano, passo dopo passo, a convincerla pure ad assistermi mentre gli uomini mi scopavano davanti a lei. Ero arrivata oltre solo in certi periodi, dove d'estate complice il caldo, la mia porcaggine aumentava. Sono nato bello non lo nego, tratti del viso molto femminili lunghi capelli castani biondi, occhi a taglio mandorlato tipo coreana, un fisico molto efebico e per nni mi ero fatta passare per una ragazza. Non perche' mi sentissi femmina, ma per un puro e semplice gioco di ruoli che mi intrigava parecchio, e tirava fuori il meglio e peggio di me.
Al tempo avevo convinto mia madre a starmi dietro nel mio gioco di ruolo, lei all'inizio aveva fatto ostruzione, ma poi con il tempo, visto non riusciva a cambiarmi, accetto' l'idea di vedermi come una figlia. Mi confidavo con lei su come avere i rapporti con i miei uomini, la facevo assistere ad ogni mia scopata, lei mi aiutava ogni santa volta che poteva, e vedendomi felice, cercava di condividere le stesse sensazioni mie, pur non capendole. Certo non apprezzava tutto quello che facevo e che vedeva, ma lo sopportava per l'amore che provava per me, essendo il suo unico figlio, ora diventata figlia.
Vi erano pero' dei limiti che non voleva assolutamente varcare, e bene sottolinearlo questo. Avevo tentato molte volte ma invano, di coinvolgerla nei rapporti con gli uomini che mi portavo in casa, ma lei era irremovibile, era gia' tanto assisteva disse, figurarsi di partecipare, ero forse ammattita? Per lei, donna cresciuta con educazione puritana, il sesso era sempre stato un tabu. Mamma non era una brutta donna, a cinquantacinque anni si teneva ancorain una forma ottimale, non era mai stata appariscente, era la classica signora della portineria, alta piu che un metro e sessanta, capelli lunghi fino al collo, castani arricciati, occhialoni da vista sul naso, pelle chiarissima, seno abbondante, sempre vestita impeccabile da signora perbene che incontreresti al mercato della zona.
Io invece ero l'esatto contrario di lei, avevo un bel fisico e non perdevo occasione di mostrarlo con fierezza, sopratutto il mio bel culo tondo sodo liscio e morbido, le mie coscie tonde e sode i miei lunghi capelli lisci e morbidi erano poi il mio punto di forza, mamma ovviamente non apprezzava il fatto che girassi per casa nuda, cosi' la convinsi ad acquistare al mercato del quartiere sulla bancarella dell'intimo, un bel competino in lingerie nero, composto da - calze a rete nere autoreggenti, reggicalze nere, tanga nero e corpetto nero. Io e mamma dormivamo insieme sullo stesso lettone matrimoniale dove aveva dormito per anni con mio padre. il salottino era munito di un comodo divano a quattro posti che all'occorrenza, poteva rovesciarsi e diventare un letto monoposto, dove in effetti avevo dormito per anni prima della scomparsa di mio padre.
Una volta istaurato un rapporto di complicita' come madre e figlia, la convinsi a dormire entrambe nello stesso lettone, lo stesso letto dove portavo ormai regolarmente i miei uomini per fare l'amore e farmi riempire. Anche allora mamma fece dei commenti negativi, ma la convinsi nuovamente come solo io sapevo fare. Mamma mi voleva un bene dell'anima, e forse io ne approfittavo un po troppo. Arrivo cosi' al punto cruciale di questo racconto, dopo avervi fatto una bella e lunga ma doverosa panoramica di come vivevamo insieme. Tutto accadde una delle solite notti che passavamo insieme sul lettone a parlare sempre della stessa cosa, uomini nudi dal cazzo lungo e grosso. Ormai mamma era abituata a certi miei discorsi, e li prendeva senza piu' ne scandalizzarsi, ne censurarsi, anche lei sempre a modo e mai una parola di troppo, iniziava a percepire le frasi come cazzi duri, sperma, scopare, inculare, ingoiare come routine nei nostri discorsi.
Discutevamo sempre di quanto fosse bello prendere il cazzo dentro, e continuavo a chiederle insistentemente se quando mi aveva concepita con papa', aveva goduto e di raccontarmi i particolari, ero curiosa di sapere se mia madre avesse mai provato un orgasmo in figa o se avesse mai dato la bocca a mio padre. Ma lei per il suo solito pudore che le impediva di parlare chiaramente e senza tanti giri di parole, evitava sempre l'argomento glissando con maestria. Quella sera, forse piu serena e in voglia di confidenze, aveva iniziato a ricordare i rapporti con mio padre al tempo della loro unione, io ovviamente ero eccitatissima e presissima dalle sue rivelazioni, pendevo dalle sue labbra sussurranti, e mentre lei esitava a scendere nei particolari che mi interessavano, ebbi un'erezione spontanea, allontanando le lenzuola estrassi il mio cazzo duro dal perizomino che indossavo, in bella vista di mamma.
Quella sera pero' mamma, fece un certo apprezzamento sulle dimensioni del mio membro in erezione che non mi sfuggi' affatto. Le domandai se per lei lo avevo davvero grosso, rispose che non era da meno di tutti quelli che aveva visto fino ad ora degli uomini che le portavo in casa. Sapeva bene che il cazzo a me piaceva prenderlo, lo aveva visto lei stessa quando sospiravo quando uno di quegli uomini mi inculava e come godevo davanti ai suoi occhi, conosceva benissimo le mie voglie, e nel scherzarci su facendo una battuta, mi prese in mano il cazzo stringendomelo con la sua manina destra.
Mamma lo teneva cosi' stretto che lo sentivo pulsare nella sua mano calda. Stava per mollarlo quando istintivamente misi la mia manina dalle unghie lunghe e smaltate sulla sua bloccandola. Non parlammo, ma ci guardammo fisse negli occhi, lei la sera non portava gli occhiali, che metteva sul comodino del letto accanto. Con il silenzio della notte che avanzava, iniziai piano piano a spostare su e giu la sua manina insieme alla mia. Mamma avrebe potuto fare ogni cosa in quell'istante, levare la sua mano di scatto, rimproverarmi, ma non fece nessuna di queste cose, semplicemente rimase con la mia manina sopra la sua, facendo su e giu sul mio cazzo duro.
Quella doveva essere una sera speciale mi dissi tra me, a quel punto azzardai un'altro gesto istintivo, se poi non le fosse piaciuto, mi sarei scusata e la cosa sarebbe finita li. Ma stranamente anche a quel mio gesto mamma non si sottrasse affatto, avvicinai il mio viso al suo, e la baciai sulle labbra ad occhi chiusi. Tentai e le infilai la lingua dentro la bocca, lei sembrava ricambiare a fatica il mio gesto, ma non mi respinse. Sempre tenendole la manina bloccata sul mio cazzo duro, mi avvicinai a lei, e con l'altra manina libera, prima mi scansai dal viso i lunghi capelli, poi tentai l'impossibile, scostai le lenzuola bianche, e le abbassai le spalline della camicia da notte leggera bianca che indossava.
Anche stavolta nessuna reazione di scostarsi da parte sua, avevamo entrambe il fiato corto e si respirava affannosamente per l'eccitazione che sentivamo. A quel punto, le mollai la mano che lei continuo' comunque a tenere stretta sul mio cazzo duro. Data la situazione sporcandole il seno con un getto di sperma, oltre che la manina. Temetti di aver esagerato, mamma ci rise sopra, e a quel punto mi uni' alle sue risate. Fu lei a rompere finalmente il silenzio, dandomi della sporcacciona, mollando finalmente il mio cazzo, e prendendo dal cassettino del como' un pacchetto di fazzolettini di carta con cui si ripuli' la mano, oltre alle tette.
Ero ancora eccitata dall'episodio appena accaduto, e non avevamo certo voglia di dormire, anche se si era fatta gia' una certa, mi scusai in un sibilo, cercando anchio di pulirmi il cazzo ancora duro con lo stesso fazzoletto usato da lei, fu lei a farmi una domanda che mai mi sarei sentita fare da mia madre poi. Mamma mi chiese cosa provassi a farmi inculare da quei signori di mezza eta', uso' proprio la frase "inculare". Rimasi sorpresa per qualche secondo, guardandola fissa come avessi visto un fantasma, poi le sosrrisi, e le risposi che non si poteva a parole descrivere la sensazione, era.. era.. Fantastico sentire il loro cazzo aprirmi lentamente le natiche e entrarmi dentro, riempirmi tutta, farmi sentire donna.
A quel punto scherzosamente, che se voleva potevo farle provare cio' che provavo io durante i miei rapporti con gli uomini. Lei non disse nulla, e a quel punto azzardai ancora, quella notte per me, stava diventanto una notte davvero importante, e iniziai a chiedermi se avrei da quella sera, potuto avere mia madre con me durante i miei rapporti con gli uomini che mi scopavano davanti a lei. Forse correvo troppo, ma la mia testina eccitata adesso faceva ragionamenti assurdi.
Non si era ancora coperta, e aveva la vestaglia abbassata e le tette fuori, cercai con un po di imbarazzo di farle scivolare via la vetsglia da sotto, lei mi aiuto', ancora non riuscivo a crederci. Vedere mia madre nuda era sempre uno spettacolo, anche se l'avevo vista parecchie volte, era sempre una bella donna di mezza eta', con la figa pelosa e la pelle chiarissima bianco latte liscia come il velluto. Mamma evidentemente imbarazzata non sapeva come muoversi, le dissi di rilassarsi e di lasciarmi fare, le avrei risvegliato emozioni da troppo tempo assopite.
Le divaricai le gambe, le dissi di sdraiarsi con la testa sul suo cuscino e di respirare a pieni polmoni, era troppo tesa si capisce, doveva rilassarsi. Mi scosatai dietro i lunghissimi capelli, mi misi tra le sue gambe divaricate, e le dissi di chiudere gli occhi, al resto avrei pensato io. Mi tremavano le braccia ed ero nervosissima, stavo per entrare in figa a mia madre, da dove ero uscita io e mi sentivo un fascio di nervi. Appoggiai il mio cazzo duro sulla sua figa pelosa, cercando con la cappella bagnata di sperma di agevolare l'entrata, Spinsi leggermente vendendo mamma gemere di fastidio esitai, le chiesi se le facessi male, rispose un po' era grosso.tentai di bagnarlo con un po di vaselina che usavo nei miei rapporti e tenevo li a portata di mano, cosi' agevolai l'entrata del mio cazzo nella sua figa da troppi secoli inviolata. Spinsi dentro con decisione, e stavolta la sentii gemere diversamente.
Ancora una spinta, ed ero entrata tutta dentro la figa di mia madre.Sentivo i suoi peli sulle mie palle lisce, non avevo mai avuto rapporti con una donna prima di allora, e quindi capirete l'emozione a trovarmi dentro mamma tutta in una volta. Le chiesi come si sentiva, mamma ad occhi chiusi rispose che era una sensazione strana ma le piaceva, iniziai a muovermi su di lei piano avanti e indietro, facendole entrare e uscire il mio cazzo dalla figa che ora era un bagno di umori liquidi, a braccia tese la guardavo mentre la scopavo prendendo un po di velocita', mamma iniziava a gemere e godere di piacere stavolta, e non potevo che esserne orgogliosa. Avevo i capelli sul visetto e nfu mamma ora con gli occhioni ben aperti, a sistemarmeli di lato e guardarmi fieramente.
Tra un lamento di piacere e un gemito soffocato, mi disse che ero meglio di mio padre poveretto. Fu un complimento doppio per me, anche se il cazzo io preferisco prenderlo che darlo, stavo facendo star bene mia madre e questo mi bastava. Aveva fatto molto per me fino ad ora, era giusto facessi adesso io qualcosa per lei. Continuai a scoparla sempre piu' velocemente, tanto che mamma si dovette attaccare alle mie braccia per resistere al piacere, le scaricai dentro la figa una fontana di sperma caldo che la riempi'.
Mi preoccupai estraendo il mio cazzo con uno scatto che la fece gemere,ovviamente ero preoccupata dal fatto che potessi averla messa incinta una seconda volta. Mamma vedendo la mia espressione capi' all'istante, si fece una risata ancora con le gambe divaricate e la mia sperma che le gocciolava fuori dalla figa bella slabbrata, e mi rassicuro' che era in menopausa da tempo ormai, non poteva piu' retare gravida. Tirai un sospiro di sollievo e la guardai, era bellissima cosi' appena scopata. Adesso me lo puoi dire le chiesi, con papa' e stato lo stesso? Mamma non rispose a parole, ma fece cenno di no con la testa sorridendomi. Che nottata, era ormai l'una di notte passata da un pezzo, ed era il caso di dormire.
Ci infilammo entrambe nel bagno per lavarci e darci una sistemata, poi tornando nel lettone, mamma disse - ora so cosa provi mentre un'uomo ti incula figlia mia... Ridemmo e ci mettemmo a dormire di gusto fino al mattino seguente. Al mio risveglio, la luce del sole filtrava gia' dalle tapparelle abbassate, mamma si era gia alzata ed era andata a preparare la colazione. Io rimasi ancora un'attimo a letto, riflettendo a cio che era successo quella notte, possibile me lo fossi sognato? era tutto cosi' assurdo e surreale, avevo per la prima volta penetrato la figa di mia madre e le avevo sborrato dentro. Mi alzai andando in bagno, la trovai in salotto a tavola mentre faceva colazione, la salutai con un sorriso, lei mi sorrise a sua volta. Le chiesi se avesse dormito bene, dopo quello che era successo, mamma da dietro le sue lenti spesse, si fece seria a quel punto, e inizio' a dirmi che forse si era esagerato, che forse dovevamo smetterla con certe cose che...
La fermai, e le ricordai che non avevamo ammazzato nessuno, che era stata lei ad aver voluto le mostrassi cosa provavo con i maschi... Ora non poteva far finta di nulla e rimangiarsi tutto. Mamma scosse la testa, cercando di ribattere, ma la interruppi nuovamente dicendole che non poteva abbandonarmi ora che eravamo cosi' intime. Quella mattina sarebbe passato a trovarmi un uomo, e volevo che lei ora piu che mai, mi stesse accanto per quell'incontro, le spiegai che forse quell'uomo poteva diventare il mio futuro compagno fisso. Mamma a quel punto mi chiese cosa intendessi, e le spiegai velocemente, che tra tutti gli uomini che le avevo portato a casa, quello era l'uomo che mi faceva battere il cuore. Qui si parlava di Amore, di sentimenti veri. La intortai di scemenze che alla fine lei torno' sui suoi passi. Non so se ci fosse del vero nell'amore che andavo sbandierando a mia madre su quell'uomo, o fosse tutta una scusa per non farla allontanare da me.
Di fatto sta che tra i tanti con cui scopavo, quello era l'unico con cui mi trovassi bene davvero. Se fosse davvero amore non lo sapevo, ma certo c'era un sentimento di base reale, non era solo del sesso. Quando piu tardi, ben truccata e sistemata aprii la porta al mio uomo, ero non so perche' emozionata come una bimba al suo regalo di natale. In quei pochi giorni erano successe molte cose che avevano cambiato la mia vita, e sentivo che anche quela mattina, ci sarebe stato un'altro colpo di scena che avrebbe cambiato per sempre le vite mia e di mamma.
Mi tremavano le gambe e il cuore mi martellava in petto. Baciai a stampo l'uomo sulla bocca, dopo che anche lui ebbe salutato educatamente mamma, ci dirigemmo verso la camera da letto gia pronta per l'uso. Mamma gia' lo conosceva, era venuto altre volte a casa nostra, ma quella mattina fu diverso. Nel mentre lo aiutavo a spogliarsi, mamma fece capolino sulla porta della camera, le chiesi di entrare e di assisterci, mamma si accomodo' sul bordo del letto, le diedi un bacio sulla guancia, mentre l'uomo gia' nudo e con il cazzo bello duro, senza vergogna si scuso' con mia madre e prese posto sul lettone matrimoniale.
A vedere uomini nudi con il cazzo duro ormai mamma era abituata, ma noto' la lunghezza del cazzo dell'uomo, per poi distogliere quasi subito lo sguardo per tenerlo su di me, che prendevo posto assieme all'uomo sul centro del lettone. In lingerie nera, presi posto prendendo in mano il duro cazzo dell'uomo, e infilandomelo tutto in bocca con le mie labbra rosse e vogliose, iniziai a succhiare mentre mamma osservava attentamente la scena. L'uomo inizio' a godere come un porco, i soliti lunghi capelli mi coprirono il visetto mentre gli succhiavo il cazzo impegnandomi piu' che mai, e mamma corse subito in mio aiuto come faceva ormai da tempo in quelle occasioni. Con la sua manina delicata, mi scosto' i capelli da un lato della spalla, scoprendomi il visetto che succhiava il lungo e duro cazzo dell'uomo.
Mamma non torno' pero' a sedersi a bordo del lettone come di prassi faceva, rimase li accanto a me, alzai lo sguardo mentre succhiavo e la fissai ringraziandola con gli occhi, lei capi' e sorrise. Che bella quella complicita' che avevamo trovato, non l'avrei cambiata con nessun'altra cosa al mondo. Mi preparai per l'inculata, mettendomi nella posizione preferita dell'uomo, dsraiata su un fianco con una gamba sollevata, mentre me lo infilava da dietro. L'uomo ebbe un problema non da poco a tenermi sollevata la gamba destra, ed ecco mamma prodigarsi per aiutarci. Era attivissima e attenta ad ogni occasione, davvero non l'avevo mai vista cosi' prima d'ora, mi prese lei la gamba e me la sollevo' permettendo cosi' all'uomo di potemi penetrare agevolmente.
Sospirai forte appena la sua grossa cappella mi entro' nel culetto, e aprendo gli occhi, vidi mamma davanti a me sorridermi con un espressione mai vista nel suo volto. Era orgogliosa di me, glielo leggevo in faccia. L'uomo inizio' a stantuffarmi facendomi gemere e sospirare sempre piu forte ad ogni suuo colpo. Voltai la testa, alzai un braccio per afferrargli la testa e baciarlo mentre mi sfondava il culo, con mamma che mi teneva alzata la gamba non perdendosi nemme no un minuto della situazione. Non avevo mai visto mamma cosi' coinvolta come quella mattinata. Ero doppiamente felice e me la godevo in pieno con tutta me stessa, il cuore torno' a bombardarmi in petto, sudavo e mi sentivo stranissima.
Pensai subito ad un principio di influenza, dato era stagione, mai avrei pensato che fosse l'amore a farmi sentire in quelle condizioni. Mamma sempre tenendomi la gamba alzata, si attacco' a me, baciandomi sulla bocca come avevamo fatto quella notte, ma davanti all'uomo e senza piu nessun pudore o vergogna di nessuno. Stavo sognando sicuramente, non poteva essere mia madre quella mi dissi mentre la baciavo gemendo di piacere dai colpi che mi dava nel culo l'uomo dietro. Qualsiasi cosa fosse successa a mia madre, ero davvero felice di vederla cosi' coinvolta, e speravo durasse a lungo.
Dopo qualche altra stantuffata, l'uomo tolse il suo cazzo dal mio culo ormai ben sfondato e aperto, mi fece cambiare posizione, mettendomi a pecorina e montandomi in groppa sulla schiena, con i lunghi capelli a coprirmi totalmente il visetto. Forse stavo correndo troppo mi dissi, ma visto quello che stava succedendo, ero disposta a credere a tutto. Fu a quel punto che l'uomo mentre mi sfondava il culo, avendo mia madre li a pochi centimentri, oso' accarezzarle i seni coperti dal reggiseno bianco, mamma non si oppose, l'uomo le mise due dita in figa scostandole da un lato le bianche mutandine sempre senza smettere di ingropparmi da sopra. Guardai mamma per vedere la sua reazione, ero sicura che gli avrebbe tirato una sberla, o quantomeno si sarebbe opposta al suo gesto.
Incredibile ma NON LO FECE, mia madre che si lascia mettere due dita in figa da uno sconosciuto? No beh era troppo, sborrai a fontanella mentre l'uomo mi spaccava il culo sopra di me che cedevo ormai stanca al suo peso. Finalmente anche l'uomo si svuoto' le palle dentro me ingravidandomi tutta e aggrappandosi con le braccia alla mia vita mi allago' il culo di sperma caldo che inizio' a gocciolare sul letto. Ci accasciammo entrambi esausti mentre mamma cercava di ripulire il disastro sulle lenzuola con dei fazzolettini di carta, ma scostandomi i capelli la guardai, mi sorrise, era il sorriso di una madre orgogliosa della propria figlia scopata e inravidata a dovere da quel toro di uomo. A quel punto chiesi all'uomo ufficialmente semi volesse come sua donna, ovviamente l'uomo accetto' la proposta, facendo anche una battuta che da li' in avanti avrebbe cambiato per sempre le nostre vite, di tutti e tre. Sono disposto a diventare il tuo uomo, a patto che lo diventi anche per tua madre. Una bella famiglia incestuosa mi mancava proprio e la ottenni almeno per qualche anno. chrisbabyface@libero.it
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