Il mio diciottesimo compleanno

di
genere
trans

Mi chiamo Chris, e sono un ragazzo androgino nato con aspetto femminile. Qualcuno mi conoscera' per le mie avventure raccontate sul web, in effetti ho tentennato per anni sul fatto di poter condividere con il mondo della rete le mie esperienze di vita reale. Il fatto e che le circostanze a me capitate, risultano surreali a me che le ho vissute, figurarsi a chi le legge. Temendo di esser preso per falso o di far leggere racconti inventati, non ho mai pubblicato nulla fino al giorno in cui mi son detto, che se passano per veri i mille incesti che leggo in rete ogni volta sfoglio un sito di racconti erotici, potevo benissimo pubblicare anche le mie che erano piu' reali di quelle lette.

Inizio con una premessa, io non mi sono mai ritenuto ne gay ne etero ne cisgender ne trav ne altro. Per me l'amore e lasessualita' non e' assolutamente catalogabile. Detto questo, da adolescente ho avuto moltissime esperienze con uomini maturi di cui ho gia' ampiamente raccontato. Ho scoperto il mio lato femminile, dai 15 anni in su, e avendone anche l'aspetto, ho voluto sperimentare a lungo con gli uomini di una certa eta', traendone il beneficio migliore che potessi avere. Diro' una cosa che forse a qualcuno sfuggira', ma a chi lo ha provato, sa di cosa parlo. Ho provato piu' piacere prendendo grossi cazzi in culo dagli uomini, che mettendolo io stesso alle donne.

La storia realmente accaduta che vi vado a raccontare, ben dimostra che un cazzo grosso e un uomo giusto, possono superare di gran lunga qualsiasi figa di donna biologica. Se poi ad aiutarti c'e' di mezzo la mamma, la faccenda diventa doppiamente intrigante. Era il mio diciottesimo compleanno, e solo un'anno prima, mi ero confidato a mia madre dichiarandomi innamorato degli uomini maturi, mia madre, donna non piu' giovanissima e cresciuta con valori tipici di un'epoca remota, ovviamente non fu molto contenta della mia scelta, ero ancora un adolescente, e anche se il mio aspetto era tipicamente femminile, lei sperava di avere il classico figlio normale come tutte le mamme del mondo vorrebbero avere.

Alla fine dovette arrendersi all'evidenza ed accettarmi per cio' che ero. Mamma era una donna definita come la classica signora della porta accanto, non molto alta, seno abbondante, capelli mossi non troppo lunghi, occhialoni da vista sul naso, pelle chiara vestita sempre impeccabile, una donna d'altri tempi in sostanza. Mio padre ci aveva lasciati per un operazione di Bypass coronarica terminata in malo modo, e da allora fu mamma ad occuparsi di me. Con lei avevo istaurato un bel rapporto di complicita', e dopo avermi accettato nella mia rivelazione, la nostra complicita' aumento' notevolmente.

Con mia madre potevo parlare senza pudore ne vergogna di uomini nudi grossi cazzi e di rapporti d'amore anche nei minimi particolari. Non dico che a lei piacessero certe cose, ma ormai ci si era abituata. Come si era abituata a vedermi in versione femminile, specie d'estate, quando il caldo arrivava, e in casa ci si spogliava facilmente. Ho sempre portato dei lunghissimi e biondi capelli lisci, ho degli occhi a mandorla verdi,pelle chiarissima presa da lei,due labbra carnose a forma di cuore, un visetto da eterna bimba, cosa che mi ha sempre fatto dare meno degli anni che realmente ho.

Un bel culone a panettone, sodo e gonfio, gambe femminili e vitino a vespa stretto, potevo essere tranquillamente scambiato per una bella ragazza, cosa che mi accade anche oggi del resto, nonostante abbia qualche anno in piu. Arrivo' il mio diciottesimo compleanno, e chiesi a mia madre una feta particolare in cui volli coinvolgere tre uomini che avevo conosciuto da poco, ma con cui mi intrattenevo a scopare ogni tanto. Uomini sui cinquantacinque, sessant'anni circa, fidati e di cui potevo garantire la serieta' oltre che l'educazione. Non volevo portarmi a casa dei maiali qualunque, li avevo scelti con cura apposta.

Li invitai quindi alla mia festa privata, li presentai a mia madre che li accolse senza problemi. Si sedettero in salottino scambiando quattro chiacchiere con mia madre, mentre io andavo a prepararmi per la festa che mi avrebbero fatto di li a poco. Mentre ero in bagno eccitata come una cagna in calore, tendevo le orecchie per ascoltare cosa potessero dirsi mia madre e i miei uomini. Per lo piu' parlavano di cose ovvie, chi erano, come ci eravamo conosciuti, se erano sposati e argomenti abbastanza leggeri. Io mi preparai al volo, data la stagione non mi ero vestita poi molto, ma volevo comunque essee elegantissima per la mia festa.

Avevo optato per un bikini nero da mare che slanciava il mio fisico femminile, un po di trucco sul visetto da bimba, smalto rosso su unghie di mani e piedi, capelli sciolti sulla schiena, un paio di zoccoli di legno a zeppa alta ai piedi, e coperta solo da un vestito rosso di stoffa leggera che si apriva tenuto chiuso da una cinturona nera lucida in lattice. Tornai in salotto per farmi ammirare, e ricevere i doverosi complimenti da parte dei miei ospiti gia' eccitati. Avevano le patte dei pantaloni belle gonfi, cosa che noto' anche mia madre senza comunque darci troppo peso.

Ci mettemmo a tavola per il pranzo, ma eccitata com'ero, non mangiai molto, faceva caldo e preferii lasciare che fossero i tre uomini a fare da giudici alla cucina di mamama. Inutile dire che i tre maiali, spazzolarono tutto facendo il bis con i piatti e lisciando mia madre di complimenti. Speravo non avessero mangiato troppo per non rovinare la festa, ma i tre sembravano non risentire del pranzo un po appesantito che mia madre aveva preparato. Finalmente arrivammo al caffe', io non l'ho mai bevuto, solo l'odore mi ha sempre dato la nausea, e ho lasciato che mamma andasse in cucina a prepararli per i tre ospiti, mentre io ne approfittai per scaldarli un po, facendomi spogliare e toccare dalle loro mani vogliose. Aiutai quindi i tre uomini a denudarsi completamente, e aspettammo mamma con i caffe' prima di iniziare.

Mia madre ci metteva un po troppo per tre caffe', mi scusai con i miei ospiti, e andai in cucina a vedere che facesse. La trovai che lavava i piatti, le chiesi di venire in salotto, che mancava solo lei per la festa, ma mamma a quel punto, disse che preferiva restare in cucina, la festa era la mia, lei non voleva rovinarmela e sapendo cosa avremmo fatto, preferiva non assistere. Le dissi che mi stava deludendo parecchio, e cercai di farla sentire in colpa con un ricatto affettivo, se era mia madre e mi voleva bene, le dissi, avrebbe assistito, era la mia festa e non poteva rovinarmela ora.

Forse avevo esagerato coi sensi di colpa, ma la chiacchierata funziono', mamma prese il vassoio con i caffe' e mi accompagno' in salotto, dove i tre uomini nudi con il cazzo gia' duro, si stavano segando attendendomi. Mamma vedendo i tre signori nudi cerco' di fare l'indifferente, ma si vedeva lontano un miglio che era a disagio. I tre si scusarono per la scena e mamma non parlo', ma si sedette su una sedia del tavolo prendendo la sua tazzina, e iniziando a bere il caffe', cercando di fissare il pavimento. Si era pure tolta gli occhiali dal naso per non vedere la scena in modo nitido. Io non ci badai, mi tuffai subito sul divano immezzo ai tre uomini nudi, mentre io ero in bikini.

Iniziai a prendere in mano il primo cazzo duro di uno, metre a labbra spalancate, risucchiai dentro la mia bocca vogliosa il cazzo di un'altro. Voltai la testa verso mia madre, e la vidi assente, quasi disturbata dalla scena che le stavamo mostrando. Mi fermai, tolsi dalla bocca il cazzo che avevo, mi alzai dal divano e dissi ai tre uomini che potevamo continuare la festa di compleanno in camera da letto, mamma sarebbe rimasta li in salotto se voleva. Uno dei tre capendo la situazione, cerco' di obiettare - "Scusa... ma non lo trovo giusto" disse l'uomo, che continuo' - "Tua mamma sta facendo uno sforzo enorme per dimostrarti che ci tiene a te, e tu adesso che e qui', vuoi che andiamo in camera? non lo trovo giusto..." Anche gli altri due si accodarono al primo facendo i paraculi e chiarendo che se mia madre era li era perche' aveva capito quanto fosse importante per me.

E l'unica cosa che potevo fare era farle vedere quanto ero brava come femmina. Erano degli stronzi, a loro sicuramente non interessava altro che far assistere mia madre alla nostra scopata, ma lo fecero passare come un atto d'amore nei confronti di mia madre, e la cosa mi convinse a tal punto che andai da mamma, le diedi un bacio sulla guancia, le accarezzai la testa e le dissi che le volevo un bene dell'anima. Non era mia intenzione ferirla, ma era la mia festa per i diciott'anni, diciott'anni nella vita arrivano una sola volta le dissi, e volevo festeggiarli a modo mio. Se tutto cio' le aveva causato disagio, me ne scusavo. Mamma capita la situazione, sospiro', si rimise gli occhiali da vista, alzo' la testa e disse testuali parole - "E la tua festa no? avanti... fammi vedere, vai a prenderti il tuo regalo..."

Non potevo essere piu' felice di cosi', ribaciai mamma sulla guancia, e tornai tra le braccia dei miei uomini,presi due cazzi in mano e iniziai a segarli mentre il terzo mi scostava i lunghi capelli dal visetto facendo vedere a mia madre come sapevo succhiarglielo bene. Avevo fatto l'amore varie volte con quei tre maiali, anche se mai con tutti e tre insieme, quella era un'occasione piu' che speciale per me. Senza esitare mi scostai il perizoma del bikini da un lato, e mi accucciai sulle ginocchia di quello immezzo, mentre gli altri due mi aiutavano a sedermi dando le spalle a mamma, sul cazzo dritto e duro dell'uomo.

Lentamente il cazzo dell'uomo scivolo' dentro di me, mentre i due uomini cercarono di far vedere a mia madre il piu' attentamente possibile, la scena. Voltai la testa in direzione di mia madre quando il cazzo dell'uomo mi entro' completamente dentro il culo allargato, e le sorrisi con un sospirone di piacere, vidi mamma sorridermi a sua volta. Ora non fingeva piu' imbarazzo, teneva la testa alta e fiera di guardare sua figlia venire riempita da quell'uomo nel culetto. iniziai a saltellare su e giu' aiutata anche dai due uomini ai lati, che mi tenevano per le braccia. Iniziai a sospirare forte mentre mi facevo aprire il culetto davanti allo sguardo attento di mia madre seduta a pochi passi da noi.



Ogni tanto cercavo di voltare la testa per guardare fiera il volto di mamma, che a sua volta guardava me. Era un bellissimo gioco di sguardi che nel tempo sarebbe diventato il nostro segnale d'amore. Come madre e figlia. Il caldo iniziava a farsi sentire e si sudava, i miei lunghi capelli biondi, si erano inumiditi e si appiccicavano alla mia schiena e al mio visetto, mentre saltellavo sul cazzo dell'uomo cercavo di succhiare quello dei due ai lati, era faticoso ma ce la mettevo tutta, mi impegnavo al massimo per far vedere a mia madre quanto era brava sua figlia Chris. Volevo che fosse orgogliosa di me, e ci davo dentro meglio che ptevo a soddisfare i tre uomini nudi.


Non sono cose che si vedono tutti i giorni, ecco perche' all'inizio, dicevo che ero titubante a raccontare certe situazioni. Continuai a farmi aprire il culo in varie posizioni anche dagli altri due uomini, che non persero l'occasione di sfondarmi a dovere senza nessun problema di vergogna o pudore davanti a mia madre che li osservava attentamente. Su quel divano fui messa in ogni posizione possibile e immaginabile, nonostante il poco spazio a disposizione, lo sfruttammo a dovere. Finimmo con una sborrata colossale dentro il mio culetto ormai bello allargato e in bocca, dove dovetti ingoiare tutto per non sporcare il divano. Orgogliosa come una troia guardai una volta di piu' mia madre, piena di sperma colante dal mento, e con ancora il cazzo dell'uomo infilato nel culo. Fu un compleanno davvero unico che non ho piu' ripetuto nel tempo, ma fu anche l'inizio di un bel rapporto con mia madre, che da allora mi ha sempre assistita e aiutata nel farmi sfondare il culo e la bocca dai miei uomini. chrisbabyface@libero.it

scritto il
2023-06-26
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