Hanno ingravidato la moglie🤰del 🤘👩🏻❤️👨🏻 L'alieno del marito nella fica per un piacere struggente.
di
Cuck 2021
genere
tradimenti
Quando tutti si erano ripresi dall'incredibile scopata, Gianna di era avvicinata al marito ed accarezzandogli la testa gli aveva chiesto:
-Amore, a giudicare da quanta sborra è colata dal culo di Lady, hai goduto molto anche tu.. non è vero?-
-Si ho goduto tanto ma non come credi tu.
Ho goduto perché tu mi stavi inculando ed è stato una combinazione di fatti.
Intanto eri tu, mia moglie che per la prima volta mi montavi e poi perché, ho davvero raggiunto un orgasmo anale mentre sentivo che mi stavo sciogliendo nella gabbietta.-
Aveva risposto il marito e subito era intervenuta Lady Diva:
-Ha ragione tuo marito.
Col pisello stretto tra le palline ingabbiate non riesce ad avere una erezione adatta a stimolargli il glande sino all'orgasmo.-
-E la sborrata allora?-
L'aveva interrotta la moglie.
-Quella non era una vera sborrata ma il frutto della stimolazione del cazzo di gomma contro la prostata.
Anche se se questo provoca una abbondante fuoruscita di sperma, la cosa avviene senza orgasmo.
Mungitura! Mungitura si chiama quel fenomeno!
In questo caso, si è verificata la circostanza che il cornuto inculato da te, mentre mi sodomizzava a sua volta, anche senza avere la sensibilità del cazzetto dentro di me aveva la libido al massimo e questo ha comportato il fatto che mentre aveva un orgasmo anale, ha cominciato anche a colare lo sperma proprio mentre anch'io scoppiavo in un devastante orgasmo.-
-Che meraviglia Lady.. ma sarà sempre così?-
-Francamente credo che col tempo migliorerà!
Via via che si immedesima nel suo nuovo ruolo perfezionando anche la sua capacità di gestire i suoi orgasmi anali ed aiutato in questo anche da te, diventerà una vera macchina per il suo piacere e quello degli altri.
A questo proposito devo dirti che mentre si scioglieva anche se lui non aveva la sensazione di sborrare, io avevo percepito oltre il calore e la sensazione di pieno, anche gli spruzzi che fuoruscivano dai forellini.
Francamente non saprei spiegarti il perché ma probabilmente dipende dal fatto che avendo lui una produzione assai abbondante di sperma, una volta riempiti tutti gli spazi dentro la protesi, il suo scroto una volta pieno, ha funzionato come una pompetta spingendolo a spruzzi.
Infatti se hai notato, quando lo ha tirato fuori, aveva continuato a fuoruscire gocciolando come avviene appunto nella mungitura.
Conosco bene questa tecnica perché qui vengono molte troie che la praticano sui mariti ingabbiati anche se a volte i cornuti sono ben dotati.-
Quelle informazioni avevano riempito di gioia Gianna la quale già immaginava quante possibilità di godere esperienze nuove offriva quella situazione.
********************************************************
Gianna non aveva mai toccato un pisello da ragazza e neanche quello del fidanzato.
Dopo il matrimonio, una sola volta glielo aveva preso in mano e schifata dalla enorme sborrata che gliel'aveva sporcata, non l'aveva più fatto senza indossare un guanto di lattice a protezione.
Anche quando facevano l'amore, era sempre lui ad occuparsi di tutto compreso la penetrazione e l'asciugatura delle labbra della fica spruzzata di sperma infatti, lei si rifiutava persino di fare il bidet se non era completamente asciutta.
Nonostante il matrimonio era ancora vergine e non se ne rendeva conto!
Aveva scoperto la cosa parlando con un'amica la quale si lamentava del marito e decantava le qualità di un amico "Particolare".
Diceva proprio così "particolare" per non usare la parola amante che l'avrebbe fatta sentire troppo puttana.
Quelle conversazioni con l'amica, avevano stimolato la curiosità di Gianna che un bel giorno l'aveva convinta ad uscire insieme all'amico particolare ed un suo amico ai quali non aveva mai detto di essere sposata.
Entrambe dunque, si presentavano come single che vivevano ancora in famiglia ed il fatto di dover accudire i genitori anziani, limitava molto la loro libertà.
Già da quella prima uscita aveva scoperto per la prima volta cos'era il cazzo.. un vero cazzo!
L'uomo aveva capito che la ragazza fosse alquanto problematica ed in quella occasione era stato piuttosto gentile e si era limitato a farsi fare una sega che lei, come faceva col marito, aveva fatto indossando un guanto.
-Ma come Gianna, gli hai fatto solo una sega e per di più con un guanto?
Che figura mi hai fatto fare col mio amico al quale come sai, io faccio tutto e gli concedo anche il culo cosa che non faccio con mio marito!-
Alla seconda uscita, forzando la sua volontà, glielo aveva preso in mano senza guanto e lui, comportandosi in modo meno delicato della volta precedente, quando stava per venire, le aveva preso la testa e con un movimento rapido glielo aveva messo in bocca ottenendo la sua reazione immediata che, sputando e agitandosi, aveva sporcato ogni cosa compreso i vestiti e i sedili della macchina.
Altra scenata dell'amica!
Alla terza uscita erano andati tutti in una stessa stanza in un motel e li finalmente, seguendo l'esempio dell'amica, lo aveva succhiato, si era fatta leccare e finalmente si era fatta chiavare per la prima volta in vita sua.
Quando il maschio per non venirle dentro l'aveva estratto sanguinante aveva esclamato: "Cristo ma sei vergine?"
A quel punto lei, con una prontezza incredibile, gli aveva risposto che le stavano venendo le sue cose.
Da quel momento, anche quel giovane era diventato il suo amico "particolare" e ad ogni occasione propizia si incontravano per approfondire la loro conoscenza e sperimentare sempre cose nuove compreso gli incontri a quattro con la sua amica.
Naturalmente, aveva cominciato a prendere la pillola non volendosi privare del piacere di farsi riempire di sperma anche la fica come già aveva imparato a fare con la bocca e il culo.
I rapporti col marito si erano via via raffreddati sino a giungere ad un chiarimento definitivo in cui lei aveva preteso di prendersi tutte le libertà di cui sentiva il bisogno.
Era cominciato così un cambiamento radicale del loro rapporto intimo ma rimasto inalterato nei contatti cogli amici, la famiglia e l'ambiente di lavoro.
A quel punto della sua vita Gianna sentiva di dover recupera molto del tempo e delle esperienze perdute e dunque, aveva iniziato una vita da libertina riuscendo man mano a coinvolgere anche il marito.
Come già detto in precedenza, lavoravano nella stessa azienda dove lei all'insaputa gli uni degli altri, si faceva scopare da diversi colleghi compreso il titolare dell'azienda.
Naturalmente, nessuno sapeva che il marito fosse un cornuto consenziente e che, quando la moglie si appartava con qualcuno nelle ore di lavoro, si premuniva di fare la guardia affinché gli amanti non venissero disturbati.
La tecnica era sempre la stessa; La moglie si faceva scopare o faceva pompini rimanendo vestita e col cellulare in modalità silenziosa e in situazioni di pericolo, una vibrazione l'avvisava dandole il tempo di ricomporsi.
Certo capitava che il maschio venisse interrotto sul più bello ma lei, col fatto che avesse sentito un rumore si faceva perdonare promettendo di più la volta successiva.
La stessa attenzione ovviamente non era richiesta quando si appartava nell'ufficio del capo dove disponevano di tutto il tempo e le comodità del caso.
Non sempre comunque, filava tutto liscio.
Un giorno dopo aver finito una scopata con un magazziniere, mentre si dirigeva in bagno per lavarsi la fica sborrata, l'aveva chiamata il capo e lei, oramai scafata ad ogni evenienza, si era subito chiusa la porta alle spalle e saltandogli addosso e avvinghiandosi al suo collo, gli aveva bisbigliato: "Cazzo.. cazzo.. è tutta la mattina che aspetto la tua chiamata.. ho voglia.. ho voglia del tuo cazzo.. mettimelo dentro subito e senti come sono bagnata!"
Naturalmente il fatto che il capo l'avesse trovata così bagnata per la voglia, aveva fatto arrapare l'uomo come una bestia e scivolandole dentro come fosse burro, aveva goduto quasi subito aggiungendo la sua sborra che l'aveva fatta sbrodolare al punto da lasciare una scia sul pavimento mentre correva in bagno a lavarsi.
-Che porco che sei.. ma quanta ne avevi?-
-Che troia che sei.. mi farai morire un giorno!-
Aveva risposto lui allungandole un assegno di duemila euro: "Comprati un intimo sexi per fine settimana che mia moglie va dai suoi ed io ti voglio tutta per me!"
-E mio marito?-
-Non preoccuparti, ho già organizzato un fine settimana premio in montagna per lui e altri due magazzinieri.-
************************************************
Quella sera stessa Gianna aveva voluto provare le sensazioni che le aveva descritto Lady Diva.
Era andata a cercare Dhair e Isha e con loro ed il marito aveva occupato un piccolo ambiente riservato con un grande letto tondo al centro.
Come prima cosa, mentre i due stalloni neri osservavano divertiti, aveva voluto studiare il nuovo arnese del marito.
Lo aveva leccato e succhiato provando subito la strana sensazione di quella forma ovoidale che così bene le scivolava tra le labbra ed il fatto che portando la mano alla base, la trovava priva di testicoli.
Poi se lo era infilato nella fica ed facendo leva con le braccia intorno al suo collo, lo aveva cavalcato provando sensazioni davvero speciali.
Infine se lo era infilato nel culo provando sensazioni di pura goduria nel sentirlo entrare ed uscire accompagnato da un risucchi ed uno schiocco come fosse il tappo di una bottiglia.
Già quei semplici preliminari mentre succhiava anche il cazzone nero di Dhair che in piedi davanti a lei le teneva la testa chiavandola tra le labbra, le avevano provocato un primo orgasmo.
A quel punto in un crescendo irrefrenabile, si era distesa e come fosse una missionaria, si era fatta penetrare dal marito il quale a sua volta offriva le chiappe ad Isha.
Un cuscino sotto al culo le permetteva di sentire in profondità l'arnese alieno del marito che inculato con spinte forti e profonde ansimava e le faceva sentire nella fica la virile potenza di quegli affondi.
Se pure già impegnata in molte parti del suo corpo ( Con la fica piena ed il marito che, scosso da quei colpi di maglio, le scivolava sul corpo e le succhiava e mordeva i capezzoli) Gianna aveva anche Dhair "accomodato" sul suo viso che si alternava facendosi succhiare il cazzo, le palle e il buco del culo.
-Amore, a giudicare da quanta sborra è colata dal culo di Lady, hai goduto molto anche tu.. non è vero?-
-Si ho goduto tanto ma non come credi tu.
Ho goduto perché tu mi stavi inculando ed è stato una combinazione di fatti.
Intanto eri tu, mia moglie che per la prima volta mi montavi e poi perché, ho davvero raggiunto un orgasmo anale mentre sentivo che mi stavo sciogliendo nella gabbietta.-
Aveva risposto il marito e subito era intervenuta Lady Diva:
-Ha ragione tuo marito.
Col pisello stretto tra le palline ingabbiate non riesce ad avere una erezione adatta a stimolargli il glande sino all'orgasmo.-
-E la sborrata allora?-
L'aveva interrotta la moglie.
-Quella non era una vera sborrata ma il frutto della stimolazione del cazzo di gomma contro la prostata.
Anche se se questo provoca una abbondante fuoruscita di sperma, la cosa avviene senza orgasmo.
Mungitura! Mungitura si chiama quel fenomeno!
In questo caso, si è verificata la circostanza che il cornuto inculato da te, mentre mi sodomizzava a sua volta, anche senza avere la sensibilità del cazzetto dentro di me aveva la libido al massimo e questo ha comportato il fatto che mentre aveva un orgasmo anale, ha cominciato anche a colare lo sperma proprio mentre anch'io scoppiavo in un devastante orgasmo.-
-Che meraviglia Lady.. ma sarà sempre così?-
-Francamente credo che col tempo migliorerà!
Via via che si immedesima nel suo nuovo ruolo perfezionando anche la sua capacità di gestire i suoi orgasmi anali ed aiutato in questo anche da te, diventerà una vera macchina per il suo piacere e quello degli altri.
A questo proposito devo dirti che mentre si scioglieva anche se lui non aveva la sensazione di sborrare, io avevo percepito oltre il calore e la sensazione di pieno, anche gli spruzzi che fuoruscivano dai forellini.
Francamente non saprei spiegarti il perché ma probabilmente dipende dal fatto che avendo lui una produzione assai abbondante di sperma, una volta riempiti tutti gli spazi dentro la protesi, il suo scroto una volta pieno, ha funzionato come una pompetta spingendolo a spruzzi.
Infatti se hai notato, quando lo ha tirato fuori, aveva continuato a fuoruscire gocciolando come avviene appunto nella mungitura.
Conosco bene questa tecnica perché qui vengono molte troie che la praticano sui mariti ingabbiati anche se a volte i cornuti sono ben dotati.-
Quelle informazioni avevano riempito di gioia Gianna la quale già immaginava quante possibilità di godere esperienze nuove offriva quella situazione.
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Gianna non aveva mai toccato un pisello da ragazza e neanche quello del fidanzato.
Dopo il matrimonio, una sola volta glielo aveva preso in mano e schifata dalla enorme sborrata che gliel'aveva sporcata, non l'aveva più fatto senza indossare un guanto di lattice a protezione.
Anche quando facevano l'amore, era sempre lui ad occuparsi di tutto compreso la penetrazione e l'asciugatura delle labbra della fica spruzzata di sperma infatti, lei si rifiutava persino di fare il bidet se non era completamente asciutta.
Nonostante il matrimonio era ancora vergine e non se ne rendeva conto!
Aveva scoperto la cosa parlando con un'amica la quale si lamentava del marito e decantava le qualità di un amico "Particolare".
Diceva proprio così "particolare" per non usare la parola amante che l'avrebbe fatta sentire troppo puttana.
Quelle conversazioni con l'amica, avevano stimolato la curiosità di Gianna che un bel giorno l'aveva convinta ad uscire insieme all'amico particolare ed un suo amico ai quali non aveva mai detto di essere sposata.
Entrambe dunque, si presentavano come single che vivevano ancora in famiglia ed il fatto di dover accudire i genitori anziani, limitava molto la loro libertà.
Già da quella prima uscita aveva scoperto per la prima volta cos'era il cazzo.. un vero cazzo!
L'uomo aveva capito che la ragazza fosse alquanto problematica ed in quella occasione era stato piuttosto gentile e si era limitato a farsi fare una sega che lei, come faceva col marito, aveva fatto indossando un guanto.
-Ma come Gianna, gli hai fatto solo una sega e per di più con un guanto?
Che figura mi hai fatto fare col mio amico al quale come sai, io faccio tutto e gli concedo anche il culo cosa che non faccio con mio marito!-
Alla seconda uscita, forzando la sua volontà, glielo aveva preso in mano senza guanto e lui, comportandosi in modo meno delicato della volta precedente, quando stava per venire, le aveva preso la testa e con un movimento rapido glielo aveva messo in bocca ottenendo la sua reazione immediata che, sputando e agitandosi, aveva sporcato ogni cosa compreso i vestiti e i sedili della macchina.
Altra scenata dell'amica!
Alla terza uscita erano andati tutti in una stessa stanza in un motel e li finalmente, seguendo l'esempio dell'amica, lo aveva succhiato, si era fatta leccare e finalmente si era fatta chiavare per la prima volta in vita sua.
Quando il maschio per non venirle dentro l'aveva estratto sanguinante aveva esclamato: "Cristo ma sei vergine?"
A quel punto lei, con una prontezza incredibile, gli aveva risposto che le stavano venendo le sue cose.
Da quel momento, anche quel giovane era diventato il suo amico "particolare" e ad ogni occasione propizia si incontravano per approfondire la loro conoscenza e sperimentare sempre cose nuove compreso gli incontri a quattro con la sua amica.
Naturalmente, aveva cominciato a prendere la pillola non volendosi privare del piacere di farsi riempire di sperma anche la fica come già aveva imparato a fare con la bocca e il culo.
I rapporti col marito si erano via via raffreddati sino a giungere ad un chiarimento definitivo in cui lei aveva preteso di prendersi tutte le libertà di cui sentiva il bisogno.
Era cominciato così un cambiamento radicale del loro rapporto intimo ma rimasto inalterato nei contatti cogli amici, la famiglia e l'ambiente di lavoro.
A quel punto della sua vita Gianna sentiva di dover recupera molto del tempo e delle esperienze perdute e dunque, aveva iniziato una vita da libertina riuscendo man mano a coinvolgere anche il marito.
Come già detto in precedenza, lavoravano nella stessa azienda dove lei all'insaputa gli uni degli altri, si faceva scopare da diversi colleghi compreso il titolare dell'azienda.
Naturalmente, nessuno sapeva che il marito fosse un cornuto consenziente e che, quando la moglie si appartava con qualcuno nelle ore di lavoro, si premuniva di fare la guardia affinché gli amanti non venissero disturbati.
La tecnica era sempre la stessa; La moglie si faceva scopare o faceva pompini rimanendo vestita e col cellulare in modalità silenziosa e in situazioni di pericolo, una vibrazione l'avvisava dandole il tempo di ricomporsi.
Certo capitava che il maschio venisse interrotto sul più bello ma lei, col fatto che avesse sentito un rumore si faceva perdonare promettendo di più la volta successiva.
La stessa attenzione ovviamente non era richiesta quando si appartava nell'ufficio del capo dove disponevano di tutto il tempo e le comodità del caso.
Non sempre comunque, filava tutto liscio.
Un giorno dopo aver finito una scopata con un magazziniere, mentre si dirigeva in bagno per lavarsi la fica sborrata, l'aveva chiamata il capo e lei, oramai scafata ad ogni evenienza, si era subito chiusa la porta alle spalle e saltandogli addosso e avvinghiandosi al suo collo, gli aveva bisbigliato: "Cazzo.. cazzo.. è tutta la mattina che aspetto la tua chiamata.. ho voglia.. ho voglia del tuo cazzo.. mettimelo dentro subito e senti come sono bagnata!"
Naturalmente il fatto che il capo l'avesse trovata così bagnata per la voglia, aveva fatto arrapare l'uomo come una bestia e scivolandole dentro come fosse burro, aveva goduto quasi subito aggiungendo la sua sborra che l'aveva fatta sbrodolare al punto da lasciare una scia sul pavimento mentre correva in bagno a lavarsi.
-Che porco che sei.. ma quanta ne avevi?-
-Che troia che sei.. mi farai morire un giorno!-
Aveva risposto lui allungandole un assegno di duemila euro: "Comprati un intimo sexi per fine settimana che mia moglie va dai suoi ed io ti voglio tutta per me!"
-E mio marito?-
-Non preoccuparti, ho già organizzato un fine settimana premio in montagna per lui e altri due magazzinieri.-
************************************************
Quella sera stessa Gianna aveva voluto provare le sensazioni che le aveva descritto Lady Diva.
Era andata a cercare Dhair e Isha e con loro ed il marito aveva occupato un piccolo ambiente riservato con un grande letto tondo al centro.
Come prima cosa, mentre i due stalloni neri osservavano divertiti, aveva voluto studiare il nuovo arnese del marito.
Lo aveva leccato e succhiato provando subito la strana sensazione di quella forma ovoidale che così bene le scivolava tra le labbra ed il fatto che portando la mano alla base, la trovava priva di testicoli.
Poi se lo era infilato nella fica ed facendo leva con le braccia intorno al suo collo, lo aveva cavalcato provando sensazioni davvero speciali.
Infine se lo era infilato nel culo provando sensazioni di pura goduria nel sentirlo entrare ed uscire accompagnato da un risucchi ed uno schiocco come fosse il tappo di una bottiglia.
Già quei semplici preliminari mentre succhiava anche il cazzone nero di Dhair che in piedi davanti a lei le teneva la testa chiavandola tra le labbra, le avevano provocato un primo orgasmo.
A quel punto in un crescendo irrefrenabile, si era distesa e come fosse una missionaria, si era fatta penetrare dal marito il quale a sua volta offriva le chiappe ad Isha.
Un cuscino sotto al culo le permetteva di sentire in profondità l'arnese alieno del marito che inculato con spinte forti e profonde ansimava e le faceva sentire nella fica la virile potenza di quegli affondi.
Se pure già impegnata in molte parti del suo corpo ( Con la fica piena ed il marito che, scosso da quei colpi di maglio, le scivolava sul corpo e le succhiava e mordeva i capezzoli) Gianna aveva anche Dhair "accomodato" sul suo viso che si alternava facendosi succhiare il cazzo, le palle e il buco del culo.
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