Carmela la calorosa
di
gfranco
genere
tradimenti
Si chiamava Carmela, ma da quando era arrivata a Milano con il marito, si faceva chiamare Carmen...eppure veniva dal Sud, dove quel nome era spesso pronunciato.
Il marito un tipo lavoratore, grande lavoratore, ma tiepido a letto. Si erano sposati quasi per fare un piacere alle rispettive famiglie ed ora la Carmen si sentiva insoddisfatta. Nel piccolo paesino siciliano dove comportarsi in maniera perfetta, tutti vedevano e poi si sarebbe sentita controllata.
Ma a lei bella donna, mora di capelli e carnagione piaceva sognare e tra i suoi sogni c'era quello di potere accontentare il suo esuberante corpo...non molto alta, pelosa e per questo si depilava, seni grandi e tanta voglia di sentirsi donna completa.
Qualche pensierino o meglio qualche corna, al marito gliele aveva fatte. Se pure con discrezionalità, anche se a Milano tutti facevano i fatti propri ed era difficile che il marito la scoprisse a gambe aperte con sopra il ragazzo di turno.
La curiosità era tanta e come vicino di appartamento abitava un ragazzo di carnagione nera, faceva l'università. Quella pelle diversa dalla sua e ciò che sentiva in giro sui piselli dei neri, l'avevano incuriosità. Trovò la maniera per fare una certa amicizia. Lo fece entrare in casa e lui capì subito delle particolari voglie della Carmen. La spogliò, lo fece pure lui esibendo un pene lungo e grosso. La Carmela aveva indovinato, quel ragazzo era pure dotato.
Si fece penetrare, senza preservativo. Quel pisello la riempiva tutta e poi lui la cavalcava senza fermarsi, per quasi mezza ora si sentì martellare da quel grosso pisello... venne due volte, ma lei si aspettava ancora qualcosa di più.
Le pareva impossibile provare tanto piacere e lo ringraziò tutta soddisfatta, non prima di avere ingoiato o meglio messo in bocca quel pisello scuro... era veramente largo che faceva fatica ad aprire di più le labbra.
Al parco aveva conosciuto un signore, più vecchio di lei, ma educato e gentile. Lui le aveva proposto l'acquisto di un vestito in cambio di qualche gioco particolare. Si erano recati in un negozio d'abiti e poi a casa di lui.
L'aveva penetrata con forza e per la prima volta, anche se con il preservativo, si era sentita prendere da dietro. Il suo sedere era arrossato, ma per la prima volta aveva provato una nuova esperienza. Con il marito non avrebbe mai avuto un rapporto anale. La Carmen si era abituata alla nuova libertà, non c'era settimana che non si facesse impalare da qualcuno e d'altra parte nessun problema...Milano era una città discreta.
Aveva conosciuto uno strano ragazzo, erano stati assieme e solo dopo aveva saputo che lui lavorava a Milano ed era di un paese siciliano accanto al suo.
Con la minaccia di andare a raccontare tutto laggiù, lui le chiese di prostituirsi, poi avrebbe fatto quasi alla metà dei soldi.
Era caduta in una trappola, ma tutti quei soldi le piacevano e si prostituiva di nascosto, in un appartamento alla periferia, anche duecento euro al giorno e per i vestiti se pur costosi diceva al marito che li comprava dai cinesi. Carmela la calorosa aveva trovato un metodo per raffredare la sua calorosa vagina. Ora ne prendeva tre o quattro al giorno, di tutte le misure e ciò le piaceva.
Il marito un tipo lavoratore, grande lavoratore, ma tiepido a letto. Si erano sposati quasi per fare un piacere alle rispettive famiglie ed ora la Carmen si sentiva insoddisfatta. Nel piccolo paesino siciliano dove comportarsi in maniera perfetta, tutti vedevano e poi si sarebbe sentita controllata.
Ma a lei bella donna, mora di capelli e carnagione piaceva sognare e tra i suoi sogni c'era quello di potere accontentare il suo esuberante corpo...non molto alta, pelosa e per questo si depilava, seni grandi e tanta voglia di sentirsi donna completa.
Qualche pensierino o meglio qualche corna, al marito gliele aveva fatte. Se pure con discrezionalità, anche se a Milano tutti facevano i fatti propri ed era difficile che il marito la scoprisse a gambe aperte con sopra il ragazzo di turno.
La curiosità era tanta e come vicino di appartamento abitava un ragazzo di carnagione nera, faceva l'università. Quella pelle diversa dalla sua e ciò che sentiva in giro sui piselli dei neri, l'avevano incuriosità. Trovò la maniera per fare una certa amicizia. Lo fece entrare in casa e lui capì subito delle particolari voglie della Carmen. La spogliò, lo fece pure lui esibendo un pene lungo e grosso. La Carmela aveva indovinato, quel ragazzo era pure dotato.
Si fece penetrare, senza preservativo. Quel pisello la riempiva tutta e poi lui la cavalcava senza fermarsi, per quasi mezza ora si sentì martellare da quel grosso pisello... venne due volte, ma lei si aspettava ancora qualcosa di più.
Le pareva impossibile provare tanto piacere e lo ringraziò tutta soddisfatta, non prima di avere ingoiato o meglio messo in bocca quel pisello scuro... era veramente largo che faceva fatica ad aprire di più le labbra.
Al parco aveva conosciuto un signore, più vecchio di lei, ma educato e gentile. Lui le aveva proposto l'acquisto di un vestito in cambio di qualche gioco particolare. Si erano recati in un negozio d'abiti e poi a casa di lui.
L'aveva penetrata con forza e per la prima volta, anche se con il preservativo, si era sentita prendere da dietro. Il suo sedere era arrossato, ma per la prima volta aveva provato una nuova esperienza. Con il marito non avrebbe mai avuto un rapporto anale. La Carmen si era abituata alla nuova libertà, non c'era settimana che non si facesse impalare da qualcuno e d'altra parte nessun problema...Milano era una città discreta.
Aveva conosciuto uno strano ragazzo, erano stati assieme e solo dopo aveva saputo che lui lavorava a Milano ed era di un paese siciliano accanto al suo.
Con la minaccia di andare a raccontare tutto laggiù, lui le chiese di prostituirsi, poi avrebbe fatto quasi alla metà dei soldi.
Era caduta in una trappola, ma tutti quei soldi le piacevano e si prostituiva di nascosto, in un appartamento alla periferia, anche duecento euro al giorno e per i vestiti se pur costosi diceva al marito che li comprava dai cinesi. Carmela la calorosa aveva trovato un metodo per raffredare la sua calorosa vagina. Ora ne prendeva tre o quattro al giorno, di tutte le misure e ciò le piaceva.
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Serata diversa, ma interessante.
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