La donna in rosso
di
gfranco
genere
sentimentali
In questi giorni, come due anziani davanti alla tv, abbiamo visto un film di quasi 40 anni fa... la signora in rosso. Un divertente film con una donna che emulava la Marylin Monroe nel film in cui la gonna si sollevava passando sopra ad una griglia che emetteva aria in uscita. Nel film, l'imbranato Wilder cerca di andare a letto con la meravigliosa donna in rosso...ma gliele vanno tutte male, nonostante ci arrivi molto vicino dal farlo.
La Bianca che sta seduta accanto a me non mi fa paura, almeno fino a che se ne sta tranquilla senza inventarsi una delle sue ed allora sono guai.
Infatti domenica mattina la vedo che mette un vestito rosso anche lei. Mi sa che lo ha comperato sabato e per mia fortuna con i soldi suoi, ora prende prende più di me e a forza di vestiti e scarpe prima o poi sarò sfrattato giù in garage per lasciare posto a tutte le sue cianfrusaglie. Di sole giarrettiere e biancheria intima occupa un intero comò. Dice che acquista per lavoro, deve apparire sempre diversa e poi dice che lo fà per tenermi sempre allenato, dato che con dodici anni di più di lei, potrei altrimenti perdere qualche colpo. Il vestito è bellissimo, il corpo anche, ma non vorrei uscire attirando o meglio che lei esca con me attirando tanti sguardi, non è nelle mie prerogative. Lo so che è un pò esibizionista, ma a volte preferisco uscire nell'anonimato.
Andiamo al solito bar sport. Scende dalla mia piccola auto sportiva colore rosso, lei vestita di rosso...sembrano due sorelle o quasi. Tra le due...è l'auto che non batte mai in testa.
Entriamo ed il mio amico Pierino, che ormai sta diventando come un soprammobile fisso, tanto è presente nel bar per ammirare la barista, la Erica. Subito fa i suoi complimenti alla Bianca, le dice che è persino sexi, proprio lui che dovrebbe portare i pannoloni. Lei si illumina e fa la rostra come un pavone o meglio un tacchino spennato.
Usciamo e vuole fare una passeggiata fino alla pasticceria...lì più di qualcuno la ammira ed io impaziente vorrei tornare subito a casa...non siamo a teatro.
Tornando indietro passa sopra un tombino come la signora in rosso, ma le gonne non si alzano e a me scappa da ridere. La mia ironia non le è piaciuta e mi dice che mi presenterà il conto quando arriverà a casa, non vuole dare spettacolo per strada.
Siccome non conosco mai le sue reazioni, mi preoccupo...spero non siano esagerate e già da ora devo cercare un espediente per bloccarla.
Appena entriamo mi salta addosso e mi trascina a terra...povero me. Comincio a lottare, ma lei è più forte e mi immobilizza, poi comincia a darmi piccoli pugni sui fianchi, dicendomene di tutti i colori, poco ci manca che mi sputi in occhio. Trovandomi spiazzato non trovo di meglio che cercare di spogliarla. Si dimostra ancora fisicamente forte, ma comincia a sciogliersi come un ghiacciolo a contatto col forno a cento gradi. Mi dice di no, ma a parole...invece apre le gambe e si lascia penetrare facendo finta di non volerlo fare. Ormai la conosco a memoria, a volte i suoi si sono dei nò e i nò sono dei si...valle a capire certe donne. Il mio pisello esplora la sua vagina nel tentativo di farla tacere...continua a dirmene di tutti i colori. Ma poi ai primi orgasmi si calma e tace o meglio ansima ed insiste perchè la strapazzi. Non sapendo più che santo chiamare le mordo i lobi delle orecchie, dicono sia un posto eccitabile. Il mio pisello mi ha salvato dalla sua ritorsione. Le piace e sta cambiando completamente umore...bacio e stringo anche le sue mammelle ,che si lasciano toccare volentieri e sento che i suoi seni sembra stiano per indurirsi. Finalmente sono riusciuto a domarla e senza la frusta.
Dopo diversi minuti le vengo dentro e parte dello sperma comincia ad uscire dalla vagina per colare lungo le cosce. Ora è felice, si sente amata ed andiamo a letto perchè vuole farsi coccolare. Mi promette che farà lei da mangiare, mi vuole premiare con qualcosa di speciale. Alla fine mi trovo a mangiare bistecca e radicchio...le promesse speciali di una signora in rosso. Se non mi avesse promesso qualcosa di speciale...che mi avrebbe preparato? Pane ed acqua? Ed io che mie ero fidato della sua promessa...già pregustavo il profumino dell'abbacchio al forno con le patatine in umido.che Cuoca da poco... vuoi mettere sua mamma, anche se fisicamente non è per me.
La Bianca che sta seduta accanto a me non mi fa paura, almeno fino a che se ne sta tranquilla senza inventarsi una delle sue ed allora sono guai.
Infatti domenica mattina la vedo che mette un vestito rosso anche lei. Mi sa che lo ha comperato sabato e per mia fortuna con i soldi suoi, ora prende prende più di me e a forza di vestiti e scarpe prima o poi sarò sfrattato giù in garage per lasciare posto a tutte le sue cianfrusaglie. Di sole giarrettiere e biancheria intima occupa un intero comò. Dice che acquista per lavoro, deve apparire sempre diversa e poi dice che lo fà per tenermi sempre allenato, dato che con dodici anni di più di lei, potrei altrimenti perdere qualche colpo. Il vestito è bellissimo, il corpo anche, ma non vorrei uscire attirando o meglio che lei esca con me attirando tanti sguardi, non è nelle mie prerogative. Lo so che è un pò esibizionista, ma a volte preferisco uscire nell'anonimato.
Andiamo al solito bar sport. Scende dalla mia piccola auto sportiva colore rosso, lei vestita di rosso...sembrano due sorelle o quasi. Tra le due...è l'auto che non batte mai in testa.
Entriamo ed il mio amico Pierino, che ormai sta diventando come un soprammobile fisso, tanto è presente nel bar per ammirare la barista, la Erica. Subito fa i suoi complimenti alla Bianca, le dice che è persino sexi, proprio lui che dovrebbe portare i pannoloni. Lei si illumina e fa la rostra come un pavone o meglio un tacchino spennato.
Usciamo e vuole fare una passeggiata fino alla pasticceria...lì più di qualcuno la ammira ed io impaziente vorrei tornare subito a casa...non siamo a teatro.
Tornando indietro passa sopra un tombino come la signora in rosso, ma le gonne non si alzano e a me scappa da ridere. La mia ironia non le è piaciuta e mi dice che mi presenterà il conto quando arriverà a casa, non vuole dare spettacolo per strada.
Siccome non conosco mai le sue reazioni, mi preoccupo...spero non siano esagerate e già da ora devo cercare un espediente per bloccarla.
Appena entriamo mi salta addosso e mi trascina a terra...povero me. Comincio a lottare, ma lei è più forte e mi immobilizza, poi comincia a darmi piccoli pugni sui fianchi, dicendomene di tutti i colori, poco ci manca che mi sputi in occhio. Trovandomi spiazzato non trovo di meglio che cercare di spogliarla. Si dimostra ancora fisicamente forte, ma comincia a sciogliersi come un ghiacciolo a contatto col forno a cento gradi. Mi dice di no, ma a parole...invece apre le gambe e si lascia penetrare facendo finta di non volerlo fare. Ormai la conosco a memoria, a volte i suoi si sono dei nò e i nò sono dei si...valle a capire certe donne. Il mio pisello esplora la sua vagina nel tentativo di farla tacere...continua a dirmene di tutti i colori. Ma poi ai primi orgasmi si calma e tace o meglio ansima ed insiste perchè la strapazzi. Non sapendo più che santo chiamare le mordo i lobi delle orecchie, dicono sia un posto eccitabile. Il mio pisello mi ha salvato dalla sua ritorsione. Le piace e sta cambiando completamente umore...bacio e stringo anche le sue mammelle ,che si lasciano toccare volentieri e sento che i suoi seni sembra stiano per indurirsi. Finalmente sono riusciuto a domarla e senza la frusta.
Dopo diversi minuti le vengo dentro e parte dello sperma comincia ad uscire dalla vagina per colare lungo le cosce. Ora è felice, si sente amata ed andiamo a letto perchè vuole farsi coccolare. Mi promette che farà lei da mangiare, mi vuole premiare con qualcosa di speciale. Alla fine mi trovo a mangiare bistecca e radicchio...le promesse speciali di una signora in rosso. Se non mi avesse promesso qualcosa di speciale...che mi avrebbe preparato? Pane ed acqua? Ed io che mie ero fidato della sua promessa...già pregustavo il profumino dell'abbacchio al forno con le patatine in umido.che Cuoca da poco... vuoi mettere sua mamma, anche se fisicamente non è per me.
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