Rossella - Capitolo 8

di
genere
dominazione

Il pomeriggio proseguì in un vortice di lussuria che aveva travolto me e Rossella, inconsapevole che ogni sua singola porcata era passata attraverso i miei occhi. Alex le aveva provocato innumerevoli orgasmi ed infine era venuto sfilando il suo uccello dalla passera e masturbandosi fino ad esplodere i getti di sperma che colpirono il ventre, i seni e il viso di Rossella che con gli occhi chiusi aveva reclinato la testa all’indietro:
“Oddio che bello!!!”
Intanto che Rossella si riprendeva e Alex lasciava la camera, Sonia si era girata fronte a me e squattava sul mio cazzo con i piedi sopra il lettino, incitando Claudia a terminare l’opera di demolizione:
“Dai, facciamo sborrare questo maiale!”
Claudia, dapprima prese a leccarmi le palle sputandoci sopra con grande enfasi, poi afferrò il mio uccello accompagnando il movimento di Sonia e di fatto masturbandomi dentro la sua fica mentre mi cavalcava.
Non resistetti a lungo! Quelle due troie scatenate riuscirono a tirare fuori dalle mie palle ancora qualche residuo di liquido:
“Oh cazzo!!! GODO, GODOOOO!!! OOOHH SIIIIII…uhhh!
...mamma, che porche!!! …mi avete levato anche l’ultimo briciolo di energie: sono sfiancato!”
“Così ci piace, caro Bruno! Noi trattiamo bene gli ospiti del centro, …devono andare via sodisfatti ma soprattutto svuotati!”
Mi lasciarono solo affinché potessi riprendermi e farmi una doccia. Dall’altra parte anche Rossella stava facendo altrettanto ormai in piena solitudine, in una atmosfera stranamente silenziosa dopo quanto era accaduto: mi sembrava ancora di sentire i gemiti di Rossella e le sue urla quando schizzava come una ossessa.
Io e Rossella ci ritrovammo una mezz’ora dopo al bancone del bar interno alla struttura, dove si trovavano altre due coppie; sorseggiavamo uno spritz e i nostri corpi ancora nudi erano avvolti solo degli accappatoi... A parte un semplice “come va”, nessuno dei due aveva osato proferire parola su quanto avevamo vissuto nelle ore precedenti: di fatto ci stavamo ancora riprendendo! Poi decisi di sondare il terreno…
“Come è stata la sessione di massaggi?”
“ehm…direi eccitante…!”
“Che c’è…? Ti vedo inquieta…è accaduto qualcosa di spiacevole? racconta, non avere timore!”
“Beh, mi sento un po’ imbarazzata …mi vergogno un po’ a dire che mi piaciuto tantissimo!!! Non mi sono mai sentita così…troia…mi hanno fatto di tutto…e ho goduto da fare schifo. Sono stata legata e dominata e …oddio, non avrei immaginato che potesse piacermi così tanto! …e tu, come è andata?”
“Mi hanno svuotato per ben tre volte!!! È stato fantastico! Sono esausto, quasi non mi reggono le gambe. Quelle due troie ci hanno dato dentro di brutto!!! …e dovevi vedere come ingoiavano, non sembravano mai sazie!”
“…così sei stato “massaggiato” da due donne…bene! Dovrei sentirmi un cervo…ma considerando si tratta di puttane professioniste e pure ingoiatrici…che schifo! …sai che non mi piace, lo so che lo dici per farmi ingelosire, ma non so se riuscirò mai ad ingerire quella roba…”
Rossella aveva incassato il colpo, tuttavia sembrava lievemente risentita. Certo, il fatto che avessi scopato con due donne era stata una novità non esattamente piacevole per lei, ma già da qualche giorno e soprattutto dal momento dell’arrivo nel centro aveva capito benissimo quale fosse la specialità della casa…
“Comunque ti vedo un po’ corrucciata…tutto ok?”
“Si, solo un po’ stanca. Che dici se andiamo in camera a cambiarci e a rifocillarci: dopo un pomeriggio del genere ci vuole una gran bella cena!”
“Ok, sono d’accordo, andiamo!”
Giunti in camera, osservammo nuovamente l’arredamento BDSM e ci guardammo in faccia esternando una gran risata: dopo la gran scorpacciata di sesso pomeridiana, nessuno di noi due aveva intenzione di scopare o fare altro, ci voleva solo una bella dormita. Ma prima, cena!
La sera eravamo distesi sul letto e prima di dormire seguitammo a discutere della eccitante giornata trascorsa; incalzata dalle mie domande evitò sempre di tirare in ballo Alex, probabilmente più per vergogna che per timore di rivelare di essere stata scopata da un altro uomo. Di contro, io raccontai qualche dettaglio di fuoco su come Sonia e Carla mi avessero cavalcato e di come si fossero prese cura di me… Ancora una volta avvertii in lei un velo di irritazione generato dalla sua gelosia: il suo uomo aveva scopato con altre donne! Tuttavia non voleva manifestare appieno questo suo risentimento, era chiaro che avesse la coscienza sporca, perché sapeva bene di avere scopato anche lei con un altro uomo ma a mia insaputa. In realtà avevo visto e sentito tutto e presto glielo avrei rivelato.
Il mattino seguente dormimmo a lungo e passammo qualche ora di relax tra sauna e piscina fino all’ora di pranzo in cui venimmo raggiunti da Ettore; lo avevo sentito telefonicamente in mattinata e gli avevo raccontato della giornata che avevo trascorso al centro con Rossella. Ettore aveva voluto conoscere alcuni particolari piccanti delle attitudini sessuali di Rossella e sembrava particolarmente interessato alle sue fobie. In ogni caso era stato lui ad istruire il personale del centro affinché ci mettessero a nostro agio...se così si può affermare.
“Ciao Ettore! Finalmente sono riuscito ad accettare il tuo invito e …che accoglienza!”
“Ciao Bruno! sono felice che vi sia piaciuto…ma presentami subito questa strafica!”
Rossella aveva un aspetto spettacolare con i capelli sciolti sulle spalle nude e gli occhi accesi di una vena di eccitazione tipica di chi aveva trascorso del sesso sfrenato, vestita di un tubino nero sexy e aderente, spezzato solo da una cintura rossa sulla vita, in tinta con le scarpe con un tacco da dodici centimetri che davano a Rossella una forte carica di eleganza e femminilità. Il suo seno prominente teneva su il tubino che non aveva spalline di sostegno.
Al complimento di Ettore, che vedeva per la prima volta, Rossella arrossì e con un po’ di vergogna, come per un riflesso condizionato, si abbassò leggermente il tubino, che ogni tanto saliva, riportandolo a metà coscia.
“Certamente! Lei è Rossella!”
“Wow!!! Sei bellissima, estremamente arrapante! … comunque sei poco rassomigliante a Francesca.”
Rossella rimase sorpresa dalle parole forti di Ettore che metteva in luce la sua forte personalità oltre che una certa dose di sfrontatezza che la aveva lasciata quasi senza parole seppur confortata da quegli inconsueti complimenti.
“Grazie! È un vero piacere conoscerti”
Concluse le presentazioni con baci, abbracci e strette di mano ci dirigemmo verso il ristorante presente all’interno della struttura.
“Andiamo subito ad accomodarci, avrete sicuramente fame, e poi qui servono parecchie energie…!”
Il pranzo proseguì piacevolmente e anche grazie ad Ettore, che aveva una notevole abilità a mettere a loro agio le persone, Rossella si sciolse un po’ entrando più in confidenza con Ettore. Eravamo alla frutta quando tirai fuori il particolare che Rossella aveva tralasciato di dirmi relativamente alla sua sessione di massaggio.
“…pensa che Rossella si è talmente divertita e non volendo farmi ingelosire per il trattamento ricevuto non ha minimamente accennato alle doti scopatorie di Alex…”
Rossella ebbe uno spontaneo colpo di tosse e strabuzzò gli occhi …probabilmente aveva cominciato a chiedersi come lo avessi saputo. Nel frattempo Ettore rincarò la dose.
“Alex è un toro! È resistente e poi scopa proprio bene! ...almeno questo è quello che dicono le signore che hanno a che fare con i suoi attributi…È così Rossella?”
“…ehm…sss…si…mi dispiace Bruno, volevo dirtelo ma mi vergognavo…”
“Quindi, volevi farmi sentire in colpa per aver scopato con quelle due puttane, mentre tu ti sei fatta sfondare da quel ragazzo…”
Il viso di Rossella era ormai rosso fuoco, il suo sguardo era rivolto verso il basso e non riusciva a controbattere, si sentiva tremendamente in colpa e soprattutto sapeva di avermi deluso. A quel punto Ettore capì che poteva osare ulteriormente:
“Non ti devi vergognare Rossella! Certo, la trasparenza è fondamentale in un rapporto di coppia e quindi… beh, non dovevi nasconderlo…anche se ti capisco, ma adesso alzati e vieni qui vicino a me!”
“C..come?”
“Alza il tuo grazioso culetto da quella sedia e vieni qui!”
Il tono perentorio di Ettore mi colpì piacevolmente e devo dire che avrebbe fatto sollevare dalla sedia pure il sottoscritto! Rossella mi fissava quasi a chiedermi il perché, poi si sollevò e si avvicinò alla sedia di Ettore. Nella sala erano rimasti solo altri due tavoli occupati, ma erano distanti dal nostro che si trovava in un angolo più appartato e non si potevano rendere conto di quello che stava per succedere.
Non appena Rossella giunse vicino a Ettore lui le accarezzò l’interno coscia sollevando lievemente il tubino ma senza scoprirle il sedere:
“Quante volte ti ha fatto sborrare Alex?”
“…no…non ricordo…!”
Ettore le sferrò una manata sul culo che riecheggiò per tutta la sala, provocando un brusco movimento in avanti di Rossella che andò a sbattere sul tavolo al quale eravamo seduti. Fortunatamente per lei, stabilmente in piedi tra me ed Ettore, la sua figura era parzialmente nascosta dal tavolo e i pochi rimasti in sala non videro nulla o quanto meno non lo associarono chiaramente a quanto accadeva.
“Dimmi un'altra cazzata e questa volta ti scopro il culo e ti sculaccio davanti a tutti!”
“Tre, forse quattro volte.”
“Ti è piaciuto essere sottomessa ed essere stata trattata da troia?”
“…eh…si!”
Guardavo la scena estasiato, colto da una inaspettata eccitazione: la seriosa Rossella veniva umiliata, in presenza del suo uomo, da una persona che aveva conosciuto solo da un paio di ore prima. Mi guardava continuamente come ad attendere un mio intervento, e invece io mi godevo la sua sottomissione con il cazzo duro come il marmo. Lei invece appariva inerme, soggiogata dalla voce calda e profonda e dallo sguardo penetrante di Ettore che io stesso non conoscevo in quella veste. Come mi avrebbe detto successivamente, Ettore aveva colto quanto gli avevo accennato in merito alle debolezze e al comportamento di Rossella… aveva organizzato quel pomeriggio di sesso nei minimi dettagli; quando seppe che Rossella aveva nascosto la presenza di Alex capì che poteva osare e metterla in difficoltà fino a piegarla ai suoi voleri.
Intanto, la sua mano si stava infilando sotto il tubino tra le cosce di Rossella:
“Rimani ferma e dritta con le gambe!!! Sento che hai le mutandine bagnate…toglile!”
“C.…come? …non posso…ti prego! ...vi prego (guardando verso di me, terrorizzata)!”
Mi sentii chiamato in causa:
“Fai come ti dice!”
Continua… … (per eventuali commenti o suggerimenti - dukeduke1069@yahoo.com)
di
scritto il
2023-11-17
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