Rossella - Capitolo 5

di
genere
dominazione

Il mattino successivo Rossella, come sentendosi sotto esame e probabilmente ancora turbata dal mio recente distacco, volle ritornare sulla questione:
“Allora mi sono fatta perdonare?”
“Ieri sera sei stata brava, una vera zoccola come piace a me!”
“Mi vengono i brividi al pensiero di tutto quello che mi hai fatto fare!”
“…e ti è piaciuto?”
“Cazzo si!!! Non mi sono mai sentita così stranamente eccitata, ho avuto un sacco di paura...però è stato un crescendo di eccitazione anche legata ad un tipo di trasgressione che non ho mai vissuto. Per certi versi se ci ripenso non mi riconosco!”
Certo, in confronto alla vita da suora che stava facendo…
“Questo è quello che voglio da te, mi piaci così ma ti voglio ancora più sporca, più troia!”
“Oddio!!! Ma che cosa vorresti di più di quello che abbiamo fatto, non ti basta?”
“A me non basta mai! Segui il percorso che ti mostrerò e godrai molto di più di quello che stai provando ora”
“Scommetto che hai già in mente qualche altra porcata?”
“Si. La prossima settimana andremo in un centro benessere un po’ particolare, dove si prenderanno cura di noi ed in particolare di te…”
“…prendere cura…in che senso?”
“Nel senso che ci sarà qualcuno che si dedicherà a te per tutto il tempo di permanenza, lavorando ogni centimetro del tuo corpo, ricercando tutte le tue zone erogene e intensificando l’attività di massaggio proprio in quei punti…”
“Mi stai quindi dicendo che verrò anche masturbata?”
“Fino allo sfinimento e sarai tu stessa a chiedere di volere di più!”
“Ah, beh questo si vedrà…però non mi va di farmi toccare da altri…mi vergogno! E poi non saresti geloso?”
“Ah, ah, ah…per niente! Non ti devi vergognare, considerala come una seduta da un estetista, e poi…devi abituarti perché lo faremo spesso!”
Rossella, il cui volto appariva un po’ corrucciato e perplesso, rimase dubbiosa su quello che sarebbe avvenuto e su quanto si sarebbe spinta pur di soddisfare le mie perversioni. Doveva superare molti suoi limiti per uscire fuori da quel guscio di ragazza brava e pudica; quello che aveva fatto nel pianerottolo delle scale e nell’ascensore avrebbe avuto dell’incredibile fino a qualche settimana prima e probabilmente doveva avere fatto un notevole sforzo per sottostare alle mie perverse quanto rischiose richieste.
Nei giorni a seguire riprendemmo le nostre vite tra casa e lavoro. Ci vedemmo poco, anche perché rimasi fuori in trasferta per tutta la settimana. Nei suoi messaggi WhatsApp trapelava tutta la sua paura nel dover affrontare le nuove prove, più volte mi disse che non avrebbe avuto il coraggio di denudarsi di fronte a qualcuno che non fossi stato io. Tuttavia doveva farlo perché glielo avevo imposto, anche se non le avevo detto tutta la verità su quello che avrebbe subito.
Il venerdì sera non appena rientrai da lavoro, contattai il centro benessere “la casa degli orgasmi” prenotando per il weekend a partire dal sabato mattina. Per quanto riguarda invece il percorso benessere da scegliere per me e Rossella chiamai il titolare della casa, il mio amico Ettore.
“Buonasera Ettore, come stai? È un po’ che non ci si vede…”
“Che piacere sentirti Bruno! Certo sei un cazzone! Qui saresti di casa amico mio, ma sei sempre impegnato tra troie e lavoro…”
Nel mentre che mi facevo una risata sentite le sue parole, continuò:
“Dimmi un po’ stai sempre con quella fica di Francesca?”
“No, ci siamo lasciati, aveva posto dei limiti alle mie perversioni e poi ormai ci annoiavamo insieme…”
“Ah! peccato! E ora, sei single o hai una nuova compagna?”
“Si chiama Rossella ed è la sorella di Francesca!”
“Cazzo, che maiale! …ora ti fai il resto della famiglia? Ah, ah, ah...”
“Si, un vero bocconcino: è più minuta di Francesca, ma anche formosa…come piacciono a te!... e poi è un tipo serio con un visino dolce, devi vedere la sua espressione quando gode…”
“Cazzo, Bruno! Me lo hai fatto diventare duro! e non vedo l’ora di vederla! Dunque sarete qui domani?”
“Si, mi raccomando Ettore, conto sul tuo aiuto, non ha mai avuto esperienze di questo tipo e voglio essere cauto.”
“Ok, non preoccuparti le farò dedicare personale femminile, almeno per la prima parte e poi vediamo in itinere come procederà e se e quando potremo pigiare sull’acceleratore…darò delle direttive alle mie massaggiatrici che sono esperte nel mettere a proprio agio i clienti…
…pensa che circa un mese fa è venuto un tizio, uno pieno di soldi…ha portato la moglie cinquantenne, una bella signora, leggermente sovrappeso ma con un bel corpo ancora con un’ottima silhouette. Si capiva già dall’abbigliamento e dai modi di fare che si trattava di una signora per bene che non aveva mai avuto esperienze sessuali al di fuori della sua vita di coppia con il marito, che poi lui stesso aveva confermato. Lui voleva che lei andasse oltre i soliti canonici rapporti sessuali. Dopo una decina di sedute ne abbiamo fatto una vacca spaziale! la scorsa settimana mi hanno invitato a casa loro, ha preparato il pranzo nuda con solo un mini-grembiulino addosso, plug nel culo e pompino come aperitivo. Il marito era pienamente soddisfatto del cambiamento della moglie e per dimostrarmi quale fosse il suo livello di depravazione, mi ha fatto sborrare su un piattino e le ha fatto mangiare lo sperma con un cucchiaino da caffè! Che sudicio troione!!!”
“Che gran bastardi!!! poi il maiale sarei io… ho sempre detto che sei un mago nel trasformare donne pudiche in troie assolute!”
“Certo! Un mago con il cazzo sempre duro! Ah, ah, ah, ah… senti Bruno, io sono fuori e rientrerò domani pomeriggio ma per cena avrò un impegno per cui vi faccio preparare una camera speciale per la notte e domenica pranzeremo tutti insieme.”
“Va benissimo Ettore, grazie!”
Ci salutammo e il mattino successivo andai a prendere Rossella, erano le 09.00 ed era pronta sul portone di ingresso della palazzina in un sexy completo da ginnastica di colore misto nero e verde scuro:
la natura tridimensionale della tuta simile alla struttura a nido d'ape la rendeva terribilmente arrapante soprattutto nei punti più curvi in cui si accentuava la sua formosità. Tutto era molto ben sagomato e aderente; i leggings a vita alta erano perfetti per il controllo della pancia e il sollevamento del culo; il reggiseno sportivo era dotato di spalline incrociate sul retro dove la schiena era praticamente scoperta.
Rossella teneva in mano una borsa da palestra e un top corto a maniche lunghe, d’altra parte la temperatura esterna era abbastanza piacevole.
Sotto la tuta indossava un intimo che le avevo regalato la settimana precedente: era da “scoppia-cappella”! un 2 pezzi in pizzo nero, con reggiseno push-up e un tanga coordinato con i doppi fianchetti incrociati davanti.
“Wow!!! Una bella tutina tiracazzi! Ti sei vestita per la monta, Rossella?”
“In realtà volevo essere comoda…ma sono così eccitante?”
“Da scoparti qui ora sul marciapiede!”
Riusciva ancora a diventare rossa dalla vergogna tuttavia sapeva che quella mise aderente avrebbe fatto venire la bava alla bocca a tanti maschietti. Rossella, forse inconsciamente, stava cominciando a cambiare atteggiamento, ad essere più sciolta e meno pudica.
Dopo un’oretta di auto arrivammo presso una enorme struttura, interamente costruita in pietra e legno, distribuita in un unico livello e completamente immersa nel verde. All’ingresso ci venne incontro una bellissima ragazza bionda con un sorriso smagliante: Carla. Indossava un camice bianco, alta e longilinea doveva avere sui trent’anni:
“Benvenuti, Signor Bruno e Signora Rossella! Il direttore mi ha detto del vostro arrivo e mi ha chiesto di fare gli onori di casa. Prego: seguitemi!”
Una volta seduti su delle comode poltrone in pelle all’interno di una elegante sala d’aspetto la ragazza ci consegnò un dépliant illustrandoci come era strutturato il centro e quali fossero i principali servizi:
“In questi due giorni sarete serviti e riveriti, potrete scegliere i trattamenti che più preferite tra vasche idromassaggio di svariate misure e modelli differenti, la sauna finlandese, il bagno turco...e diverse tipologie di massaggio compreso quello sensuale che rappresenta la specialità di questa struttura e che conferisce proprio la sua unicità al centro benessere…Monica! Occupati della registrazione, io accompagno gli ospiti alla loro camera!”
Carla ci portò nella nostra camera, quella denominata “speciale” da Ettore. Non appena varcammo la soglia rimasi sorpreso e mi voltai immediatamente verso Rossella il cui volto era diventato porpora: da una parte c’erano un letto matrimoniale e un armadio mentre l’altra parte della stanza era allestita come fosse un piccolo dungeon. Erano presenti un lettino con delle cinghie, una croce di legno e una gogna. Sulla parete c’erano appese una lunga serie di fruste e su alcuni scaffali erano presenti svariati sex toys e oggetti BDSM.
“Il Signor Ettore vi ha riservato questa particolare camera, l’unica presente nel centro, che potrete sfruttare meglio stasera nel dopocena…Ora mettetevi pure in costume e vi accompagnerò per la struttura, così potrete vedere e decidere di quali servizi usufruire”.
Ci spogliammo di fronte a Carla che ci osservava con un’aria perversa da vera troia navigata, senza distogliere lo sguardo dalle nostre parti intime: Rossella era visibilmente imbarazzata.
A tour completato, decidemmo con Rossella che nella mattinata avremo fatto insieme le stesse cose: vasca idromassaggi per due, bagno turco e massaggio rilassante.
Furono 3 ore di puro di relax al termine del quale pranzammo leggeri per poi fare una camminata nel parco circostante con indosso solo il costume da bagno.
Nel pomeriggio io mi appartai in una sala massaggi; si trattava di una piccola saletta con al centro un lettino per massaggi, su un lato una cassettiera e uno scaffale stracolmo di asciugamani e prodotti per massaggio e sulla parete di fronte al lettino una enorme tenda scura che sembrava coprisse una finestra.
Mi trovavo in compagnia di Sonia, una giovane massaggiatrice minuta, magra dal fisico asciutto, con i capelli biondi corti e con il naso all’insù. Anche Sonia indossava un camice smanicato bianco.
Il suo sguardo era particolarmente lascivo:
“Si stenda nel lettino signor Bruno, la mattinata è stata rilassante ma ora è arrivato il momento di godersi la vera specialità del centro: si levi le mutandine e si metta pancia in giù.”
Il tocco delle sue mani su tutta la mia schiena era molto sensuale e aveva un modo di fare e di parlare che la rendeva terribilmente porca. Dopo avermi massaggiato tutto il corpo come fosse andata alla ricerca di qualcosa che mi strappasse qualche emozione, prese un pennellino e una ciotola contenente olio leggermente tiepido, quindi iniziò a spennellare i glutei avendo cura di tanto in tanto di solleticare le palle. Ci volle poco perché il cazzo diventò duro. E quella bastarda di Sonia, senza farmi girare mi fece posizionare l’uccello tra le gambe in modo innaturale, puntante verso i piedi, così che fosse accessibile alle sue mani.
“Allarghi un po’ le gambe signor Bruno!”
Inesorabilmente continuò con quella lenta tortura facendo scorrere il pennello costantemente intriso di olio, dalle palle fino alla cappella. Cazzo! Avevo una tale eccitazione che l’avrei volentieri spaccata inculandomela.
“Ora che è bello duro si giri! …e tra poco ci sarà la sorpresa…!”
…Sorpresa? La cosa mi eccitava ed ero roso dalla curiosità di ciò che sarebbe successo.
Continua… … (per eventuali commenti o suggerimenti - dukeduke1069@yahoo.com)
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2023-09-01
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