L'occasione fa l'uomo gay

di
genere
gay

Almeno una volta a settimana durante il jogging percorrevo un sentiero che mi permetteva di arrivare al parco pubblico e poi di andare verso il centro storico dove avevo affittato un monolocale dove avevo condiviso bei momenti intimi con la ormai ex ragazza, quasi ogni volta che percorrevo quel sentiero incontravo Aldo anche lui appassionato di jogging, si mise davanti a me e fece un'andatura che riuscivo a tenere con fatica, ogni volta mi veniva da pensare che Aldo aveva veramente un bel culetto, chissà poi perché, non mi erano mai piaciuti i ragazzi. Iniziò a piovere e in poco tempo diventò un acquazzone, andiamo a ripararci nel capanno disse e lo seguii, il capanno in realtà era una piccola stanzetta in pietra con tanto di camino, la usano i cercatori di funghi ma anche i cacciatori disse, era abbastanza pulita e c'era un pò di legna, l'acquazzone non tendeva a finire ed essendo sudati e bagnati dalla pioggia ci venne freddo, perciò accendemmo il fuoco e ci togliemmo le maglie per farle asciugare e ci sedemmo sul bordo del camino, mi venne da pensare nuovamente al suo bel culetto e sovrappensiero sentii la sua voce dire posso e la sua mano poggiarsi sopra il mio pacco che ci mise un niente a indurirsi, visto che lo lasciai fare ci mise poco a prenderlo in mano e poi prese a succhiarmelo, quando si spogliò del tutto capii che dovevo fare altrettanto, si mise a pecorina con le mani sul muretto ed io dietro di lui iniziai a penetrarlo, scivolò dentro come niente, spinsi il cazzo sino in fondo e poi tenendolo per le natiche lo feci andare su e giù tantissime volte, lui si muoveva insieme a me e si vedeva che era esperto, per me era la prima volta che facevo sesso anale la mia ex non me lo permetteva, perciò la novità mi stava piacendo tantissimo e quando venni lo dissi ad alta voce bello bello bello. Nel frattempo aveva smesso di piovere ci rivestimmo e continuammo la nostra corsetta, non ci scambiammo numeri di telefono e ci salutammo con un semplice ci vediamo. Per alcune circostanze passarono una decina di giorni prima che ci incontrammo di nuovo un pò perché persi qualche allenamento e un pò perché le volte che ripercorsi quel sentiero non ci incontrammo. Ma il destino voleva che quel venerdì 17 doveva accadere qualcosa di bello, mentre percorrevo il solito sentiero mi sorpassò e tirò dritto verso il capanno dopo un centinaio di metri si voltò per vedere se lo seguivo e una volta dentro il capanno mi prese da dietro e cominciò a baciarmi sul collo, sentivo il suo cazzo duro sul mio culo e sperai che non mi chiedesse di prenderlo nel culo, pericolo scampato pensai quando incominciò a succhiarmelo, stavolta sembrava proprio che mi volesse fare un pompino completo ingoiando il mio cazzo e muovendo la lingua come se il mio cazzo fosse un gelato, quando si voltò affondai il mio cazzo dentro di lui facendolo urlare di piacere più volte. Essendo sabato il giorno successivo lo invitai nel mio monolocale a prendere una pizza, accettò volentieri e l'indomani si presentò con una bottiglia di vino e qualche birra. Mancava un'oretta per l'ora in cui ci avrebbero portato le pizze, misi le birre in frigo e aprii il vino bianco che bevemmo come aperitivo, alla nostra dissi appoggiando il bicchiere sul suo, subito dopo incominciò a farmi un pompino e stavolta lo portò a termine quando stavo per venire tolsi fuori il cazzo dalla sua bocca come facevo con la mia ex ma lui lo riprese in bocca e contemporaneamente con il duo dito mi cercò l'ano, sentìi un brivido dietro la schiena quando lo infilò facendolo scorrere all'interno subito dopo venni nella sua bocca. Mangiammo le pizze raccontandoci un pò della nostra vita passata e bevendo birra, il tempo passò velocemente, finimmo di vedere un film che davano alla tv e poi mi prese alla mano e mi portò in camera mia, ci spogliammo e mi prese nuovamente in bocca l'uccello, io ero inginocchiato con le gambe divaricate allora lui si mise con la schiena in giù e incominciò a leccarmi i testicoli con una mano sul mio cazzo e una mano a esplorare il mio didietro, il suo cazzo in erezione era davanti a me allungai la mano e incominciai a segarlo e poi glielo baciai prima di succhiarglielo un pò, ad un certo punto si spostò da sotto di me lasciandomi con la pancia verso il materasso, sentii prima una sua gamba sopra la mia e poi il suo cazzo poggiare sul mio ano, quando lo infilò la prima cosa che pensai era sono diventato gay, il suo cazzo andava su e giù dentro di me e mi piaceva tanto, mi dissi che se lo avessi fatto solo una volta non sarei un gay, lo avevo solo voluto provare cercai di autoconvicermi che fosse così, intanto il suo cazzo andava sino in fondo alle mie viscere ed io godevo come una troia poi sentii il suo liquido caldo dentro di me. Nelle settimane successive evitai in tutti i modi di incontrarlo, mi chiamò un paio di volte e non risposi, tutto procedeva secondo i miei programmi. Non so cosa mi spinse un giorno a percorrere il sentiero dove spesso ci incontravamo, sembrava che mi stesse aspettando lì da sempre sentii il suo passo dietro di me e andai verso il capanno, una volta dentro mi prese da dietro come aveva fatto l'ultima volta che eravamo stati lì e tra quando mi scese i pantaloncini e sentire il suo cazzo dentro di me non passarono più di dieci secondi...
scritto il
2023-11-23
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