Il bull muratore 3

di
genere
tradimenti

La mattina dopo ne riparlammo.
“Come stai? Sei deciso a farlo”
Ero un po’ frastornato.
“Senti caro, è importante che tu faccia un piccolo percorso di totale accettazione della cosa, non devi avere delle emozioni negative verso di lui, altrimenti potresti inconsciamente indirizzarle verso il bambino. Non ti deve ricordare un momento difficile ma al contrario un momento di gioia, ricorda che lui ci aiuterà nel nostro sogno di diventare genitori”
“ok, capisco, quindi, che hai in mente?”
“semplice, con alcuni piccoli gesti dovrai imparare ad accettarlo, non voglio sentirmi sporca, ho intenzione di farmi prendere nel nostro letto matrimoniale, proprio perché non dobbiamo vederlo come un intruso ma come un dono, farlo nel letto nuziale sarà un po’ come renderti più partecipe, oggi io mi metterò in topless per farmi desiderare da lui mostrandogli la mia femminilità, tu invece sarai particolarmente attento alle sue esigenze, piccole cose, voglio che gli porti spesso dell’acqua, che fai qualsiasi piccolo favore che magari lui ti chiederà, sempre con molta gentilezza. Poi vediamo, non so se inizierò a flirtare già da oggi, se lo farò tu sii discreto, non ti intromettere e lascia la stanza”
In quel momento suonò la porta e andai ad aprire, era lui, per la prima volta me lo trovai davanti sapendo che si sarebbe scopato la mia compagna, che l’avrebbe usata solo perché la sua virilità gli permetteva di farlo, mi venne una certa soggezione verso di lui, un desiderio di farmi vedere docile e arrendevole, era stranissimo quanto questo mi eccitava. Per tutto il pomeriggio io gli portai due volte l’acqua e una volta il caffè.
Sara si accorse che ero turbato ma che stavo facendo tutto con una certa accondiscendenza: “tesoro, stai andando molto bene, cosa hai provato portandogli l’acqua e stando vicino a lui?”
“non so risponderti a questa domanda”
“Sei arrabbiato? Sei geloso?”
“No, forse ho un po’ di invidia”
“Sai, è molto bello il tuo atteggiamento, scusa se te lo dico ma sembra che gli porti l’acqua volentieri, mi piace, credo che tu stia accettando molto la situazione e questo mi fa stare meglio, sai, sono preoccupata per te”
“no tesoro, non preoccuparti, tu devi essere tranquilla, voglio che vivi questa cosa con la massima serenità” non volevo ammettere che servirlo mi dava una strana eccitazione e mi faceva stare bene
“Amore, in questi giorni lui probabilmente mi scoperà, parecchie volte, stai andando molto bene ma per funzionare, tu in questi giorni devi del tutto spegnere il tuo orgoglio maschile, stai andando bene ma devi andare oltre, per me non sei meno uomo, anzi, lo so che lo stai facendo per noi, ti amo tanto per questo, io per poterlo fare devo vedere che a te piace questa situazione, ci ho pensato, non mi basta che lo accetti. Oggi ho visto come lo stai servendo, ti piace, ammettilo, tu vuoi che lui mi prenda, stai bene in questa situazione di sottomissione”
Mi guardava negli occhi con una luce strana, io non riuscivo a sostenere il suo sguardo.
“Sì, mi piace, mi sento molto turbato, di solito controllo le mie emozioni ma oggi non ci riesco tanto, quando sono vicino a lui mi sento come piccolo, mi prende una specie di ronzio in testa”
“molto bene, ma pensi di gestire il momento in cui lui mi toccherà e farà quello che vuole con il corpo della tua donna senza dare di matto?”
“Sì, ma tu sei sicura che mi vorrai ancora dopo?”
Lei si fece seria e mi guardò negli occhi con uno sguardo limpido e pieno di dolcezza e di sicurezza: “certo, non dubitare mai di questo. Stai ragionando con il tuo orgoglio di maschietto adesso, come se una donna non potesse amarti se non sei virile e competitivo, non è così. Pensaci, uno come lui lo posso trovare abbastanza facilmente, il rapporto che abbiamo noi è un’altra cosa. Io comincio a capire bene la tua natura, Marika aveva ragione, mi eccita tanto sapere che è una cosa che io so, che abbiamo questa intimità. Mi scoperà, certo, mi lascerò andare con un altro maschio ma nulla modificherà il mio amore per te”
Non risposi nulla, ero soggiogato ma anche rassicurato, lei mi dava serenità e certezze ma sottolineava sempre più spesso questa cosa di essere scopata, era chiaro che la eccitava sottolinearlo e mettere sul piatto il suo totale potere su di me e esternare la libertà che aveva guadagnato.
“ora mi toglierò il reggiseno, sei pronto?”
Tolse il reggiseno e restò così in piscina.
“ecco, ora vai chiedergli se ha sete e chiedigli se gli da fastidio se io resto senza reggiseno”
“ma sei pazza?”
“è importante, deve capire che il maschio della casa non difende la femmina e anzi, la vuole mostrare a…”
“A chi? Finisci la frase”
“beh al maschio dominante, lo so che per te non è facile, apprezzo molto quello che stai facendo, devi mettere un po’ da parte il tuo orgoglio di maschietto, lo stai facendo, io sto cercando di fare sesso con lui, lo sto facendo per noi, ho bisogno di sapere che il mio uomo non mi giudica male”
“hai ragione tesoro, so che lo fai per noi, non ti giudico affatto, anzi, grazie”
“bravo, non voglio essere ipocrita, non dico che sia un sacrificio, ma comunque dovrò permettergli di fare tutto pur di avere il suo seme, devo sentirmi tranquilla, per questo voglio che tu ora vada da lui a dirgli quello che ti ho detto”
Andai, stava lavorando su un muretto, non si era accorto che Sara fosse in topless, se ne accorse quando io gli andai a chiedere se avesse sete, i suoi occhi mi parvero sorpresi.
“ah scusa, Sara mi ha chiesto di dirti se ti da fastidio se resta in topless, vorrebbe prendere un po’ di sole”
“no no, per me va bene” era visibilmente stupito.
Prima di uscire di solito si fermava a scambiare due chiacchiere in cucina ma quella volta Sara era a petto nudo e mostrava il suo meraviglioso seno.
Eravamo tutti e tre in cucina, prima di salutarci Sara disse:
“tesoro, vai a prendermi gli occhiali di sopra, sono nel cassetto”
Io capivo che non dovevo affrettarmi e lasciai la mia donna mezza nuda con lui che era tutto sudato e si era appena rimesso la maglietta, maglietta che non aveva portato per tutta la giornata.
Passavano i minuti, Sara mi chiamò dalla cucina.
“Puoi scendere tesoro, guarda che se ne è andato da un pezzo”
Scesi turbato, lei mi abbracciò piena di gioia.
“come ti senti? Tutto bene? Hai emozioni negative verso di lui?”
“no, direi di no, come è andata?”
“direi benone”
“cioè? Che gli hai detto?”
“beh l’ho ringraziato per avermi permesso di stare in topless, lui mi ha risposto come gli avevo risposto io, cioè che è un piacere guardarmi, poi mi ha chiesto di te, ottima cosa, vuol dire due cose: che ti rispetta e che vuole scoparmi”
“cioè?”
“mi ha chiesto se a te va bene che resti con le tette al vento, io gli ho detto che per te non ci sono problemi, che non sei geloso e mi lasci libera di fare tutto”
Io rimango un po’ inebetito
“Dai tesoro, è molto importante che capisca che tu sei un maschietto che non deve temere, deve sentirsi a suo agio per dare il meglio, lui non saprà che tu sai, altrimenti faresti la figura del cornuto consapevole”
Cosa che in realtà ero
“poi che è successo?”
“Niente, ho fatto due battute, domani iniziamo a fare sul serio, mi teneva gli occhi sulle tette haha”
scritto il
2023-12-24
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