Diana, mamma ubbidiente 3. Centro commerciale.
di
Billo
genere
incesti
La situazione era chiara e consolidata, Diana si spogliava in presenza di Giulia, eseguiva alla lettera tutti gli ordini della splendida ragazza che aveva partorito anni prima, e si sentiva meglio; Giulia godeva nel sottomettere la bellissima stronza madre, la toccava, la faceva mettere in ginocchio ai suoi piedi, le sputava in bocca, spesso la sculacciava forte, con la scusa falsa che non le ubbidiva a dovere. Ovviamente tutte le mattine il cerimoniale prevedeva colazione a letto, con leccata dei piedi del culo e della fica, che la madre eseguiva sulla figlia. Diana un pomeriggio dopo le solite feste pallose di ferragosto disse:” giulietta principessa mia, andiamo al centro commerciale?? Ti voglio comprare un po’ di cose, mangiamo qualcosa la’ torniamo, ti faccio guidare la nuova 500 elettrica, non si sente rumore, e se mi fai godere o mi fai male sentirai perfettamente tutto senza disturbi” Giulia disse “ ok andiamo scema di una Troia, ma io guido, e tu vieni con gonna corta leggera e canotta, nessun intimo, chiaro?? Dovrai sembrare una zoccola, che poi è quello che sei” e Diana “ ok Regina mia, grazie “ e le bacio’ le manine la bocca. Uscirono e si avviarono, Giulia ordinò alla madre di aprire le gambe e poggiare i piedi sul cruscotto, le toccò la fregna e senti’ che era già bagnata, allora la carezzò un minuto, e poi la schiaffeggiò forte sul clitoride 5 o 6 volte...poi le disse “ ora puoi masturbarti e godere, voglio sentirti gridare e schizzare, tu sei la mia puttana!!! “ e Diana ubbidì e venne in 5 minuti gemendo, mentre la figlia la insultava e le strizzava e le torceva un capezzolo. Arrivate al centro commerciale Giulia era eccitata perché non aveva ancora goduto, e nell’ingresso mollò un ceffone sul viso della madre, la prese e la baciò in bocca sputandole moltissima saliva in bocca, non le vide nessuno, era presto, e Diana disse ancora con un sorriso “ grazie amore di mamma, grazie mille “. Girarono un po’ i negozi, presero un caffè poi Giulia entrò nel suo negozio preferito, dove prese una decina di cose da provare che ovviamente portò Diana fino al camerino, nel quale entrarono insieme, e dove Giulia ordinò alla madre di spogliarsi completamente nuda, e di spogliare lei ed aiutarla a provare i capi. Diana nuda era bellissima, e la figlia la guardò con ammirazione e la carezzò, provarono e alla fine, entrambe nude, Giulia si inginocchiò a leccare la fica e il culo della madre, due minuti, poi si alzò e disse “ ora tocca a me godere, fammi venire leccami la fregna fino a che non ti dico basta, e toccami il seno e il buco del culo!!!” Giulia era meravigliosa,rossa pelle bianca alta viso dolce insomma perfetta, Diana in ginocchio lecco’ tutto, e al momento dell’orgasmo ingoio’ il succo di sua figlia con gioia. In un quarto d’ora uscirono dal negozio,le due commesse le guardarono invidiose, avevano sentito abbastanza e capito tutto. Mangiarono un gelato e Diana disse “ amore vuoi del sushi stasera? Prenotiamo?” Giulia disse “ si, ma da portare a casa, voglio sputare su ogni boccone che mangerai o masticarlo io e poi sputarlo nella tua bocca, e mentre mangio io voglio che mi lecchi i piedi e la fica” ...intanto stavano uscendo dal grande fabbricato, quando sentirono chiamare “ Giulia Giulia, ma sei tu ??”:erano 3 ex compagni di scuola della ragazza, Marco Luca e Riccardo, che non vedeva da parecchio tempo, e che ai tempi del liceo frequentavano casa loro, e naturalmente stravedevano per Giulia carina anche da ragazzina, ma soprattutto impazzivano per la madre, fantasticavano e si facevano grandi seghe per la splendida Signora Diana, che a sua volta si divertiva, rideva, e mostrava ora le gambe ora le tette, fingendo di non notare i bozzi sul davanti dei pantaloni dei ragazzi, ma fantasticando anche lei sulla grandezza dei loro cazzi e sulla quantità di sborra che avrebbero potuto darle. “Ciao ragazzi come va? Che fate?” Scambiarono le solite chiacchiere e poi i tre, che si mangiavano con gli occhi le due strafiche, chiesero un passaggio in macchina fino al centro città. Giulia si rimise alla guida, ma siccome Marco era alto quasi due metri si sedette davanti accanto a lei, e Diana si sistemò dietro, proprio in mezzo ai due Luca e Riccardo. Tempo trenta secondi i cazzi dei ragazzi erano al massimo, Diana senza intimo mostrava le tette, e aveva la fica bagnata zuppa, perché stavano stretti, e i cazzi duri si vedevano benissimo dai bermuda dei porcellini. Luca, il più porco, iniziò a carezzarsi il cazzo da sopra i pantaloncini, al che iniziò a farlo anche Riccardo che sembrava avere un cazzo davvero grande, e a quel punto Diana davvero non sapeva più cosa fare: era arrapata come una cagna Troia, aveva paura di sputtanarsi, e aveva paura che la figlia, se lei avesse “sbagliato” comportamento, poi l’avrebbe uccisa...insomma Diana la mamma puttana era in un bel guaio, non sapeva cosa fare, ma aveva una spaventosa voglia di cazzo. COSA ACCADDE ?? COME ANDÒ A FINIRE ??
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