Diana, mamma ubbidiente. La cena con Camilla e...
di
Billo
genere
dominazione
Diana e Giulia cenarono tranquillamente, poi guardarono un film, e poi a nanna, ognuna nel suo letto, perché Giulia voleva dormire di più.
Diana prima di dormire pensò “ chissà se dopo avermi pisciato Giulia vorrebbe anche farmi la cacca addosso?? Sarà troppo schifoso?? Cosa si prova a farsi cacare addosso?? Sono malata?? Sono troppo zozza ?? Di sicuro però quel cucchiaio di legno deve darmelo più forte sui capezzoli e sul culo, e voglio che mi meni sotto le piante dei piedi, deve essere molto doloroso, e molto eccitante, voglio provare!!” e intanto si masturbava piano, venne e si addormentò.
Mattino dopo Diana portò la colazione a letto a Giulia, era già nuda, come sempre da istruzioni della ragazza, ma siccome era molto tardi e ognuna aveva i suoi impegni non ci fu tempo se non per una sculacciata molto forte e un bacio molto bagnato, poi si salutarono con un “ allora ci vediamo stasera a cena, con Camilla” “ok, ok” e via.
Diana lavoro’ un po’ nei negozi che gestiva, sbrigò un sacco di faccende e fece 4 chiacchiere al volo con la nuova commessa, Sabrina, che sembrava molto competente e professionale, ma la guardava in modo strano e insistente, tanto che Diana pensò “ ma non è che mi si comincia a leggere in faccia la troiaggine e la voglia?!? Che cazzo, non vorrei che chiunque mi incontri mi si vuole fare o usare...o forse sì, forse è proprio quello che cerco...”
diede appuntamento a Sabrina per il giorno dopo per parlare di lavoro e cose loro, poi uscì e andò al supermercato a fare spesa per la cena e per la casa.
Al supermercato prese tutto ciò che serviva, e intanto guardava le persone intorno a se e si sorprese a cercare di capire chi potesse essere adatto a fare il/la suo Padrone/a e come creare situazioni e incontri utili, molti uomini e donne, giovani e non, la guardavano, lei viaggiava con la fantasia e non avendo le mutande credette di sentire il suo odore intimo di troia arrapata, e credette ( sperò) che si sentisse intorno a lei; e facendo questi pensieri aveva in mano una grossa zucchina, e la maneggiava con gesti un po’ troppo eloquenti senza farci caso...l’addetto al reparto le chiese:” Signora va tutto bene? Si sente bene? Ha bisogno di aiuto?” con un sorriso furbo e simpatico insieme. Diana rispose subito:” oddio mi scusi, stavo pensando ad altro, ma proprio a tutt’altro, grazie “ e sorrise anche lei; e lui “immagino, se vuole delle zucchine più grandi, o più dure, io la posso servire come vuole, sa?? La faccio contenta io” Diana “ si, ma ne ha anche di molto grandi, e quante ne trova per me??” E pensò “ cazzo, devo essere impazzita, proprio rincretinita” ma il gioco andava avanti da solo, e l’uomo disse:” fai così, chiamami quando hai bisogno, e io ti accontento, grandi o piccole, due o quattro, zucchine o fave...io sono Nicola e questo è il mio numero...chiamami presto”, e un altro amico di giochi era arrivato.
Diana tornò a casa, mise a posto la spesa, preparò la cena, e aspettò nuda Giulia e Camilla, sapendo che se non si fosse spogliata sarebbe stata punita, ma non come piaceva a lei, bensì con la privazione e l’assenza di Giulia dalla sua vita.
Giulia entrò seguita da Camilla, e da sua madre Martina, 45enne amica di Diana che nulla sapeva dei giochi e dei rapporti fra le due, mentre Camilla sapeva tutto; Martina fece un gran sorriso e abbracciò forte Diana tutta nuda e disse:” amore che bella che sei, non hai fatto in tempo a vestirti? O hai caldo?” E non si capiva se la prendeva in giro o cosa...allora Camilla intervenne:” ma no mamma è una cosa tra loro due, Giulia vuole così e Diana che è una super mamma fantastica la accontenta, punto. Vero Giù?” Giulia:” diciamo che è piuttosto una regola e una punizione per delle cose sbagliate che lei ha fatto, e così si ricorda sempre chi è che comanda tra noi due, giusto puttana? In ginocchio, subito!!” Uno schiaffo in faccia e Diana si mise in ginocchio, Camilla si eccitò e le brillavano gli occhi, Martina provo’ come una scossa elettrica dalla base del cervelletto lungo la schiena e fino alla fica ed esclamò “ cazzo ma e’ magnifico, e fa tutto quello che vuoi??”:Giulia “ tutto, finora ha sempre ubbidito, anche se poi quando è fuori dalla mia portata fa un po’ la stronza e la troia in giro, ma questa è un’ Storia, volete vedere quanto è brava e quanto le piace ubbidire??” Martina “ si cazzo, dai ti prego facci vedere” e Diana era in ginocchio con la testa bassa e la fica bagnata, il gioco era aperto...
Giulia disse “ ok, mettiamoci a tavola, la troia servirà a tavola e mentre noi mangiamo lei farà tutto ciò che le ordineremo, tutto “ Diana si sentiva umiliata, soggiogata sottomessa, ed era felice di tutto questo, iniziò a portare in tavola antipasti insalata e stuzzichini, vino e acqua, e le tre mangiavano, parlavano di lei come se lei non ci fosse, o fosse un cane o un oggetto.
Giulia disse a Martina:” se vuoi puoi darle da mangiare, lei non può mangiare a tavola con noi stasera, ha fatto la troia in barca senza dirmelo... e va punita” Martina mise in bocca a Diana una tartina, Diana ingoiò, Giulia masticò un boccone, poi fece un cenno alla madre che apri’ la bocca per ricevere il boccone dalla bocca della figlia e ingoiò.
Camilla masticò e sputò nel piatto, Diana come un cane lecco’ tutto.
Adesso erano tutte e quattro eccitate e bagnate, finirono la cena e Diana disse:” cosa devo fare prima, Padrona?” Giulia “ vai sotto al tavolo e prenditi cura delle nostre amiche, ma che cazzo, ti devo dire tutto io?! Scema!!” E due sculacciate sul sedere.
Diana andò carponi sotto il tavolo e sfilò i sandali alle due, poi tolse loro gli slip, e iniziò a baciare i loro piedi, a leccarli, carezzando e massaggiando, e sali’ tra le gambe con le mani e con la lingua. Giulia chiese:” ragazze tutto bene? Vi piace? Lo fa bene? Sennò la punisco e la frusto davanti a voi!” E Camilla:” si Giuli puniscila, fa vedere come fai, voglio vedere” e andò a sedersi sul divano; Diana fu messa in ginocchio tra le gambe di Camilla che le teneva le mani con le mani, e la testa di Diana era proprio sulla fica della ragazza, mentre la madre guardava e si toccava la fica.
Giulia prese il cucchiaio di legno e iniziò a colpire il culo della madre, Camilla contava i colpi e spingeva il bacino in avanti per farsi leccare la topa da Diana,che subito iniziò a leccargliela.
Giulia disse a Martina “ sono stanca, ora mena tu, forte, piano non le piace” Martina disse “ Diana, vado?” E Diana “ si, ma anche sulle gambe, e sotto le piante dei piedi, forte, Padrona “
Martina picchiò, giocava 3 volte la settimana a tennis, la forza non le mancava, Diana leccava la fregna di Camilla, e Giulia si attaccò ai capezzoli di Diana e poi di Camilla. Diana urlò e gridò e si mise una mano nella fica per godere, poi venne Camilla, e infine Giulia si dedicò alla fica di Martina che eccitata oltre ogni limite sburrò e schizzò in mano alla bellissima rossa.
Giulia disse secca:” brutte troie, ora tutte e tre mi leccate e mi fate godere, manco solo io, poi meno anche a voi nuove ospiti!!” Diana Martina e Camilla la carezzarono dappertutto, la leccarono nella fica e nel culo, le ciucciarono i capezzoli, era talmente bella che baciarla e leccarla era divino; Diana le ficcò tre dita nella fica, Martina due dita nel culo, Camilla la baciava in bocca...e Giulia venne, gemendo e gridando, e schizzando.
Poi disse:” la serva mi ha fatto male, e mi ha fatto godere, la serva sarà pisciata” e mentre le altre due le ammiravano a bocca aperta, Diana si sdraiò a terra e Giulia le mise la fregna a 5 centimetri dalla bocca, e piscio’ in bocca alla mamma ubbidiente...e poi...
Diana prima di dormire pensò “ chissà se dopo avermi pisciato Giulia vorrebbe anche farmi la cacca addosso?? Sarà troppo schifoso?? Cosa si prova a farsi cacare addosso?? Sono malata?? Sono troppo zozza ?? Di sicuro però quel cucchiaio di legno deve darmelo più forte sui capezzoli e sul culo, e voglio che mi meni sotto le piante dei piedi, deve essere molto doloroso, e molto eccitante, voglio provare!!” e intanto si masturbava piano, venne e si addormentò.
Mattino dopo Diana portò la colazione a letto a Giulia, era già nuda, come sempre da istruzioni della ragazza, ma siccome era molto tardi e ognuna aveva i suoi impegni non ci fu tempo se non per una sculacciata molto forte e un bacio molto bagnato, poi si salutarono con un “ allora ci vediamo stasera a cena, con Camilla” “ok, ok” e via.
Diana lavoro’ un po’ nei negozi che gestiva, sbrigò un sacco di faccende e fece 4 chiacchiere al volo con la nuova commessa, Sabrina, che sembrava molto competente e professionale, ma la guardava in modo strano e insistente, tanto che Diana pensò “ ma non è che mi si comincia a leggere in faccia la troiaggine e la voglia?!? Che cazzo, non vorrei che chiunque mi incontri mi si vuole fare o usare...o forse sì, forse è proprio quello che cerco...”
diede appuntamento a Sabrina per il giorno dopo per parlare di lavoro e cose loro, poi uscì e andò al supermercato a fare spesa per la cena e per la casa.
Al supermercato prese tutto ciò che serviva, e intanto guardava le persone intorno a se e si sorprese a cercare di capire chi potesse essere adatto a fare il/la suo Padrone/a e come creare situazioni e incontri utili, molti uomini e donne, giovani e non, la guardavano, lei viaggiava con la fantasia e non avendo le mutande credette di sentire il suo odore intimo di troia arrapata, e credette ( sperò) che si sentisse intorno a lei; e facendo questi pensieri aveva in mano una grossa zucchina, e la maneggiava con gesti un po’ troppo eloquenti senza farci caso...l’addetto al reparto le chiese:” Signora va tutto bene? Si sente bene? Ha bisogno di aiuto?” con un sorriso furbo e simpatico insieme. Diana rispose subito:” oddio mi scusi, stavo pensando ad altro, ma proprio a tutt’altro, grazie “ e sorrise anche lei; e lui “immagino, se vuole delle zucchine più grandi, o più dure, io la posso servire come vuole, sa?? La faccio contenta io” Diana “ si, ma ne ha anche di molto grandi, e quante ne trova per me??” E pensò “ cazzo, devo essere impazzita, proprio rincretinita” ma il gioco andava avanti da solo, e l’uomo disse:” fai così, chiamami quando hai bisogno, e io ti accontento, grandi o piccole, due o quattro, zucchine o fave...io sono Nicola e questo è il mio numero...chiamami presto”, e un altro amico di giochi era arrivato.
Diana tornò a casa, mise a posto la spesa, preparò la cena, e aspettò nuda Giulia e Camilla, sapendo che se non si fosse spogliata sarebbe stata punita, ma non come piaceva a lei, bensì con la privazione e l’assenza di Giulia dalla sua vita.
Giulia entrò seguita da Camilla, e da sua madre Martina, 45enne amica di Diana che nulla sapeva dei giochi e dei rapporti fra le due, mentre Camilla sapeva tutto; Martina fece un gran sorriso e abbracciò forte Diana tutta nuda e disse:” amore che bella che sei, non hai fatto in tempo a vestirti? O hai caldo?” E non si capiva se la prendeva in giro o cosa...allora Camilla intervenne:” ma no mamma è una cosa tra loro due, Giulia vuole così e Diana che è una super mamma fantastica la accontenta, punto. Vero Giù?” Giulia:” diciamo che è piuttosto una regola e una punizione per delle cose sbagliate che lei ha fatto, e così si ricorda sempre chi è che comanda tra noi due, giusto puttana? In ginocchio, subito!!” Uno schiaffo in faccia e Diana si mise in ginocchio, Camilla si eccitò e le brillavano gli occhi, Martina provo’ come una scossa elettrica dalla base del cervelletto lungo la schiena e fino alla fica ed esclamò “ cazzo ma e’ magnifico, e fa tutto quello che vuoi??”:Giulia “ tutto, finora ha sempre ubbidito, anche se poi quando è fuori dalla mia portata fa un po’ la stronza e la troia in giro, ma questa è un’ Storia, volete vedere quanto è brava e quanto le piace ubbidire??” Martina “ si cazzo, dai ti prego facci vedere” e Diana era in ginocchio con la testa bassa e la fica bagnata, il gioco era aperto...
Giulia disse “ ok, mettiamoci a tavola, la troia servirà a tavola e mentre noi mangiamo lei farà tutto ciò che le ordineremo, tutto “ Diana si sentiva umiliata, soggiogata sottomessa, ed era felice di tutto questo, iniziò a portare in tavola antipasti insalata e stuzzichini, vino e acqua, e le tre mangiavano, parlavano di lei come se lei non ci fosse, o fosse un cane o un oggetto.
Giulia disse a Martina:” se vuoi puoi darle da mangiare, lei non può mangiare a tavola con noi stasera, ha fatto la troia in barca senza dirmelo... e va punita” Martina mise in bocca a Diana una tartina, Diana ingoiò, Giulia masticò un boccone, poi fece un cenno alla madre che apri’ la bocca per ricevere il boccone dalla bocca della figlia e ingoiò.
Camilla masticò e sputò nel piatto, Diana come un cane lecco’ tutto.
Adesso erano tutte e quattro eccitate e bagnate, finirono la cena e Diana disse:” cosa devo fare prima, Padrona?” Giulia “ vai sotto al tavolo e prenditi cura delle nostre amiche, ma che cazzo, ti devo dire tutto io?! Scema!!” E due sculacciate sul sedere.
Diana andò carponi sotto il tavolo e sfilò i sandali alle due, poi tolse loro gli slip, e iniziò a baciare i loro piedi, a leccarli, carezzando e massaggiando, e sali’ tra le gambe con le mani e con la lingua. Giulia chiese:” ragazze tutto bene? Vi piace? Lo fa bene? Sennò la punisco e la frusto davanti a voi!” E Camilla:” si Giuli puniscila, fa vedere come fai, voglio vedere” e andò a sedersi sul divano; Diana fu messa in ginocchio tra le gambe di Camilla che le teneva le mani con le mani, e la testa di Diana era proprio sulla fica della ragazza, mentre la madre guardava e si toccava la fica.
Giulia prese il cucchiaio di legno e iniziò a colpire il culo della madre, Camilla contava i colpi e spingeva il bacino in avanti per farsi leccare la topa da Diana,che subito iniziò a leccargliela.
Giulia disse a Martina “ sono stanca, ora mena tu, forte, piano non le piace” Martina disse “ Diana, vado?” E Diana “ si, ma anche sulle gambe, e sotto le piante dei piedi, forte, Padrona “
Martina picchiò, giocava 3 volte la settimana a tennis, la forza non le mancava, Diana leccava la fregna di Camilla, e Giulia si attaccò ai capezzoli di Diana e poi di Camilla. Diana urlò e gridò e si mise una mano nella fica per godere, poi venne Camilla, e infine Giulia si dedicò alla fica di Martina che eccitata oltre ogni limite sburrò e schizzò in mano alla bellissima rossa.
Giulia disse secca:” brutte troie, ora tutte e tre mi leccate e mi fate godere, manco solo io, poi meno anche a voi nuove ospiti!!” Diana Martina e Camilla la carezzarono dappertutto, la leccarono nella fica e nel culo, le ciucciarono i capezzoli, era talmente bella che baciarla e leccarla era divino; Diana le ficcò tre dita nella fica, Martina due dita nel culo, Camilla la baciava in bocca...e Giulia venne, gemendo e gridando, e schizzando.
Poi disse:” la serva mi ha fatto male, e mi ha fatto godere, la serva sarà pisciata” e mentre le altre due le ammiravano a bocca aperta, Diana si sdraiò a terra e Giulia le mise la fregna a 5 centimetri dalla bocca, e piscio’ in bocca alla mamma ubbidiente...e poi...
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