L'amica Cinese

di
genere
etero

Si parla di più di dieci anni fa.
In quel periodo avevo l'abitudine di visitare almeno due volte al mese un centro massaggi cinese.
Erano gli anni in cui iniziavano ad aprire, i più non si spingevano oltre al semplice massaggio o al massimo offrivano il così detto "Happy ending" manuale. Non che le ragazze fossero delle sante, ma puntavano più a trovarsi l'amante fisso con un po’ di soldi o uno disposto a sposarle così da poter ottenere la cittadinanza.
Io per evitare approcci del genere, alle loro domande indagatrici durante il massaggio, facevo intendere di non guadagnare molto e questo bastava a far perdere di interesse a molte. In più evitavo approcci o tentativi di richieste extra oltre al massaggio, che era il mio solo obbiettivo.
Stranamente questo mio atteggiamento mi fece guadagnare la simpatia di una ragazza che gestiva un piccolo centro massaggi non lontano da casa mia.. iniziò a farmi uno sconto, poi iniziò a dedicarmi più tempo del pattuito se non si presentavano altri clienti, arrivando a quasi due ore di massaggio (anche se per un po’ di quel tempo lo usava per chiacchierare più che a massaggiare.
Sta di fatto che inizia a frequentare solo quel centro.
Un giorno finito il massaggio mi chiese se potevo darle una mano per pubblicare degli annunci su un sito, niente di complicato ma aveva difficoltà a leggere l'italiano, e con la scusa di contattarmi in caso avesse ancora bisogno ci scambiammo i numeri di telefono.
Inutile dire che almeno una volta a settimana mi chiedeva di passare per aiutare, arrivando anche a pagarmi le prime volte, poi viso che mi sembrava brutto accettare soldi optammo per una mezzora di massaggio gratis.
Una sera, ero appena rientrato a casa da lavoro quando ricevetti la sua chiamata.
Mi chiese se potessi passare dal negozio quella sera per darle una mano, non riusciva ad accedere al solito sito dove pubblicava gli annunci pubblicitario.
Non mi aveva mai chiamato di sera sapendo che tornavo da lavoro.
Sinceramente non avevo voglia di uscire ed ero tentato di dirle di no, ma mi aveva dato l'impressione di essere in difficoltà e mi ritrovai a chiederle se le andava bene dopo le 22, così avrei avuto il tempo di cenare e andare con calma.
Lei accetto ringraziandomi, quindi mi andai a lavare e a decidere cosa preparare per cena.

Come promesso verso le 22 ero davanti al negozio.
Entrato nel negozio mi trovai in una stanza ampia giusto per contenere una scrivania con la cassa da un lato e un divano dall'altro.
Lei era di fronte a me, mi abbraccio ringraziandomi di essere passato e mi diede un bacio su una guancia.
Era una ragazza minuta, abbastanza magra ma con poche curve. Non la si poteva definire particolarmente bella, ma quando ti sorrideva, come in quel momento, il suo viso sembrava proprio illuminarsi e devo ammettere che mi piaceva molto.
Mi prese per mano e attraversammo la porta che si trovava sul lato opposto all'uscita.
Era una piccola cucina con un angolo cottura e un tavolo su cui in quel momento c'era un portatile acceso.
Nel negozio in quel momento c'era un altra ragazza ma era occupata con un cliente.
Mi fece accomodare davanti al computer e mi si sedette accanto, abbastanza vicino da sentire il suo braccio appoggiato contro il mio.
Prendendo il taccuino su cui si era segnata le procedure che le avevo spiegato, mi disse cosa aveva fatto e quale era il problema che le dava.
Ci misi una ventina di minuti a risolvere il problema, lei rimase tutto il tempo li accanto a segnarsi cosa facevo.
Spento il pc mi alzai pronto a salutarla e a tornarmene a casa, ma l’altra ragazza la chiamò e dovette uscire dalla stanza per salutare e far pagare il cliente che stava andando via.
Rientrò nella stanza chiacchierando in cinese con l'altra ragazza, la quale mi diete un occhiata e mi fece un sorrisino malizioso. Io mi ero già messo la giacca e feci per salutare la mia amica che però mi propose di ristare per fare un massaggio come al solito.
Vista l'ora non pensavo che ne avesse veramente voglia quindi le dissi che non c'era bisogno, ma lei insistette e alla fine mi lascia accompagnare in una delle stanze, dopo di che dicendomi di spogliarmi e accomodarmi, uscì dalla stanza.
L'idea di un massaggio a conclusione della giornata non mi dispiaceva per niente, quindi accettai quella svolta fortunata mi spogliai e mi misi sul lettino a pancia in giù.
In quel momento sentì l'avvolgibile del negozio che veniva abbassato e poi le luci dell'insegna e dell'ingresso che venivano spente.
Poco dopo lei tornò nella stanza, notai che si era cambiata mettendo abiti leggeri e comodi, le chiesi conferma di quello che avevo sentito e lei mi disse che l'altra ragazza era tornata a casa e chiudendo non c'era il rischio che arrivasse qualche cliente.
Recuperò da un cassetto un lenzuolo e me lo mise addosso, dicendo che a quell'ora faceva un po' fresco e così sarei stato meglio. Trovai la cosa u po’ strana ma non dissi niente.
Lei mi scoprì la schiena e iniziò a massaggiarmi. Le sue mani mi davano una piacevole sensazione e in breve mi abbandonai al suo tocco. Mentre mi massaggiava mi ringraziò ancora per l’aiuto che le davo e che ero un uomo molto gentile. Io la ringrazia un po’ imbarazzato.
Qualche minuto dopo le sue mani lasciarono la mia schiena, che tornò a coprire con il lenzuolo, poi mi scopri le gambe fine ai glutei e iniziò a massaggiarmele. Poco dopo sollevò ancora un po’ il lenzuolo sopra i glutei e proseguì con il massaggio.
Ogni tanto la sua mano scivolava tra le mie gambe sfiorando il membro e non potei evitare che reagisse.
Devo ammettere che certi passaggi un po’ hot non erano una novità, mi era capitato anche di chiedermi quanto fossero voluti o no, dai rumori che avvolte avevo sentito provenire dall’altra stanza mentre venivo massaggiato, avevo quasi la certezza che l'altra ragazza concedesse extra ad alcuni clienti e forse quello era un modo per spingere il cliente a chiedere.
Mentre mi perdevo in quei pensieri e fantasie il massaggio andò avanti e quando tornò a coprirmi le gambe la sentì chinasi su di me e sussurrare all’orecchio di girarmi.
Voltandomi la prima cosa che notai fu il suo viso un arrossato e sorridente molto vicino al mio, poi notai la pelle chiara del suo corpo, i sui piccoli seni e i capezzoli particolarmente lunghi e turgidi.. lei era completamente nuda.
Mi sorrise e senza darmi il tempo di dire niente mi baciò.. un lungo bacio appassionato che mi ritrovai a ricambiare completamente anche se ancora un po' sorpreso.
Lentamente tornai a sdraiarmi sul lettino e la sentì salire su di me, infilandosi sotto il lenzuolo.
Il suo corpo premeva completamente contro il mio, le mie mani scivolavano lungo la sua schiena, la sua pelle era liscia e calda.
La mia eccitazione era alle stelle e premeva contro la sua intimità, lei iniziò a muovere i fianchi strofinandola contro, le nostre labbra si separarono e la sentì lasciarsi sfuggire un gemito.
Inizia a baciarle la spala e il collo, lei piegò la testa dall'altro lato invitandomi a continuare.
Mi sentivo inebriato dal desiderio e l'unica cosa che riuscivo a pensare era che la volevo.
Lei dovette pensare la stessa cosa e si tirò su, prese il mio membro e, sorridendomi, mi fece entrare in lei.
I nostri corpi si tesero e iniziammo a muoverci, lei su di me e io dentro di lei, le mie mani sulle cosce assecondavano i suoi movimenti.
Quando lei si piegò su di me per baciarmi le presi i fianchi tenendola ferma mentre mi muovevo sotto di lei penetrandola con forza.
Le sue braccia si strinsero dietro il mio collo, le nostre labbra si separarono incapaci di trattenere i gemiti di piacere. Venimmo insieme e lei mi si abbandonò addosso.
Il suo viso premeva contro il mio collo e il suo respiro mi accarezzava la pelle.
La strinsi a me baciandole la fronte, le accarezzai i capelli, la schiena.
Rimanemmo per un pò così, poi ci ritrovammo a chiacchierare sul fatto ce adesso eravamo amiciamanti, che le piacevo e che era da tanto che lei voleva fare l'amore con me, le dissi che anche lei mi piaceva.
Ci baciammo ancora e lei mi propose di passare la notte lì con lei.
L'idea di passare la notte con lei mi piaceva ma non quella di restare li, su quel lettino per massaggi, soprattutto visto che l'indomani sarei dovuto andare a lavoro.
Gle lo spiegai alla meglio e sembrò un po’ delusa ma non insistette.
Mi disse che sarebbe rimasta comunque lì a dormire perché si era fatto tardi e non voleva fare la strada da sola, ma mi offri subito di portarla io a casa e la cosa sembrò rasserenarla.
Ci baciammo ancora e, sentendo il mio membro riprendere vigore, le chiesi se prima però le andava di rare ancora l'amore e il suo sorriso bastò come risposta.
scritto il
2024-03-16
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