Giocattolo - parte 3
di
RackHammer
genere
prime esperienze
Tornato da scuola, trovai mio padre a casa.
Mi ero completamente dimenticato che avrebbe avuto il turno serale quel giorno.
Ci pensai un attimo e decisi di inventarmi una scusa e uscire comunque.. le avevo detto che sarei andato e non potevo e non volevo darle buca.. e soprattutto desideravo troppo provare quelle sensazioni.
Mentre pranzavo dissi ai miei che sarei uscito per incontrare un compagno di scuola.. era insolito per me ma non dissero niente, forse perché erano felici di vedermi uscire a svagarmi un po’.
Dissi a mia madre che avrei fatto un pezzo di strada con lei, quindi il tempo di lavarmi i denti e darmi una sciacquata, uscimmo insieme..
Arrivati vicino al palazzo dove lavorava la salutai e prosegui seguendo la strada in direzione del centro per un po’, poi tornai indietro stando attendo che non ci fosse mia madre in giro e andai da lei, arrivando anche un po’ prima del solito.
Quando entrai in casa lei mi fece pure una battuta
“non vedevi l’ora di incontrarmi?” poi ridendo mi diede un leggero bacio e preso per mano mi fece strada questa volta fino alla camera da letto.
Appena entrati in camera iniziò a baciarmi.. toccarmi.. spogliarmi.. in breve tempo mi ritrovai completamente nudo e mi spinse nel letto.. mi salì sopra.. era travolgente.
Si tolse la maglia e premette il suo corpo contro il mio mentre mi baciava.. iniziai a toccarle i fianchi.. la schiena.. la sensazione della sua pelle sotto le mani mi dava una sensazione piacevole.
Le sue labbra lasciarono le mie e si spostò più su, portando i suoi seni davanti al mio viso.
“succhia i capezzoli” io mi protesi e ne presi uno in bocca, iniziando a succhiarlo
“bravo.. giocaci anche con la lingua” quindi tenendolo sempre in bocca, iniziai a passarci intorno la lingua, ne stuzzicavo la punta e poi lo succhiavo.. ripetei la stessa cosa con l’altro seno per poi tornare al primo.. lei aveva portato le mani dietro la mia testa e ogni tanto la sentivo mormore un “bravo “ e un “si, così”.
Andai avanti per un po’, poi lei si tirò su e si tolse i pantaloni..
“ora facciamo un 69” e si mise con le gambe vicino alla mia testa e si chino portando il viso tra le mie gambe.
“Tu dai piacere a me e io lo do a te” e subito inizia a sentire la sua lingua sul mio membro, quindi mi tirai un po’ su per arrivare alla sua intimità.
Cercai una posizione adatta ma con lei su di me non avevo molta liberà di movimento e non osavo muovermi troppo.
Alla fine mi limitai a rimanere sollevato caricando il peso su un braccio, anche se così non potevo usare una mano.
Inizia a leccare le labbra lentamente e con un dito iniziai a stimolarne l’interno. Quando sentii che iniziava a bagnarsi la allargai con le dita e spinsi la lingua dentro. La sentii gemere e subito avvertii il mio membro scivolare nella sua bocca e gemetti anch’io.
Tirai fuori la lingua dalla sua intimità e iniziai ad usarla per stimolarle il clitoride, non potendo fare come il giorno prima, vista la posizione, tornai a penetrarla con la lingua e nel frattempo le stuzzicai il clitoride con le dita cercando di essere delicato e dalla sua reazione sembrava gradire molto, quindi continuai così.
Sentivo la sua lingua sul mio membro, le sue labbra stringerlo.. succhiarlo.
Gemetti ancora mentre spingevo la lingua contro la parete superiore della sua intimità.. mi sforzai di continuare e concentrarmi sul darle piacere.. ma le sensazioni che mi dava erano troppo intense.. ero al limite.. Mi staccai da lei.. stavo per venire.. mi lascia cadere sul letto.. lei lo spinse di più in bocca e venni.
Mi godetti la sensazione solo un istante, poi lei si spinse più indietro e abbassò il bacino fino a far premere la sua intimità contro la mia bocca.. la sentii dire “non mi hai ancora fatto godere”
Con le mani la sollevai un po’ dal mio viso per riuscire a prendere fiato e poter muovermi un minimo.
Ripresi a leccarle le labbra.. il clitoride.. gle li succhiai.. lei muoveva leggermente il bacino assecondando i movimenti della mia lingua se quello che facevo le piaceva o spostandosi se invece non gradiva o voleva altro.. nel frattempo era tornata ad occuparsi del mio membro per farlo riprendere in fretta e stava già avendo dei risultati.
Tornai a spingere la lingua dentro di lei. Quando la premetti contro la parete superiore la sentii mugugnare di piacere quindi iniziai a sfregare la lingua contro.. la sentii lasciare il mio membro e lasciarsi sfuggire un “si, così.. ancora..” mi eccitai.. prosegui con più intensità.. la sentii tendersi su di me.. gemere e poi crollare sul mio corpo.. mi dissetai del suo piacere e le iniziai a baciare l’interno coscia finché non si sollevo per poi accoccolarsi su di me..
“sei stato bravo” e mi premiò con un lungo bacio.
Rimanemmo a coccolarci per un po’, poi prima di rivestirci le dissi che nei prossimi giorni non sarei potuto passare visto che mio padre era a casa. Non sapevo i turni della settimana prossima, quindi non potevo dirle esattamente quando sarei tornare. Lei si limitò a sorridermi e a dire che non c’era problemi.
Prima di uscire di casa mi diede ancora un lungo bacio e fece scivolare una mano tra le mie gambe finché non mi sentì eccitato. “così mi penserai per un po’”, aprii la porta e uscimmo.
Arrivato a casa ero ancora scombussolato e mio padre dovette notare qualcosa perché mi chiese se andava tutto bene.
Io dissi di si e andai in bagno ritrovandomi a pensare che ci avrei passato parecchio tempo nei giorni successivi.
Mi ero completamente dimenticato che avrebbe avuto il turno serale quel giorno.
Ci pensai un attimo e decisi di inventarmi una scusa e uscire comunque.. le avevo detto che sarei andato e non potevo e non volevo darle buca.. e soprattutto desideravo troppo provare quelle sensazioni.
Mentre pranzavo dissi ai miei che sarei uscito per incontrare un compagno di scuola.. era insolito per me ma non dissero niente, forse perché erano felici di vedermi uscire a svagarmi un po’.
Dissi a mia madre che avrei fatto un pezzo di strada con lei, quindi il tempo di lavarmi i denti e darmi una sciacquata, uscimmo insieme..
Arrivati vicino al palazzo dove lavorava la salutai e prosegui seguendo la strada in direzione del centro per un po’, poi tornai indietro stando attendo che non ci fosse mia madre in giro e andai da lei, arrivando anche un po’ prima del solito.
Quando entrai in casa lei mi fece pure una battuta
“non vedevi l’ora di incontrarmi?” poi ridendo mi diede un leggero bacio e preso per mano mi fece strada questa volta fino alla camera da letto.
Appena entrati in camera iniziò a baciarmi.. toccarmi.. spogliarmi.. in breve tempo mi ritrovai completamente nudo e mi spinse nel letto.. mi salì sopra.. era travolgente.
Si tolse la maglia e premette il suo corpo contro il mio mentre mi baciava.. iniziai a toccarle i fianchi.. la schiena.. la sensazione della sua pelle sotto le mani mi dava una sensazione piacevole.
Le sue labbra lasciarono le mie e si spostò più su, portando i suoi seni davanti al mio viso.
“succhia i capezzoli” io mi protesi e ne presi uno in bocca, iniziando a succhiarlo
“bravo.. giocaci anche con la lingua” quindi tenendolo sempre in bocca, iniziai a passarci intorno la lingua, ne stuzzicavo la punta e poi lo succhiavo.. ripetei la stessa cosa con l’altro seno per poi tornare al primo.. lei aveva portato le mani dietro la mia testa e ogni tanto la sentivo mormore un “bravo “ e un “si, così”.
Andai avanti per un po’, poi lei si tirò su e si tolse i pantaloni..
“ora facciamo un 69” e si mise con le gambe vicino alla mia testa e si chino portando il viso tra le mie gambe.
“Tu dai piacere a me e io lo do a te” e subito inizia a sentire la sua lingua sul mio membro, quindi mi tirai un po’ su per arrivare alla sua intimità.
Cercai una posizione adatta ma con lei su di me non avevo molta liberà di movimento e non osavo muovermi troppo.
Alla fine mi limitai a rimanere sollevato caricando il peso su un braccio, anche se così non potevo usare una mano.
Inizia a leccare le labbra lentamente e con un dito iniziai a stimolarne l’interno. Quando sentii che iniziava a bagnarsi la allargai con le dita e spinsi la lingua dentro. La sentii gemere e subito avvertii il mio membro scivolare nella sua bocca e gemetti anch’io.
Tirai fuori la lingua dalla sua intimità e iniziai ad usarla per stimolarle il clitoride, non potendo fare come il giorno prima, vista la posizione, tornai a penetrarla con la lingua e nel frattempo le stuzzicai il clitoride con le dita cercando di essere delicato e dalla sua reazione sembrava gradire molto, quindi continuai così.
Sentivo la sua lingua sul mio membro, le sue labbra stringerlo.. succhiarlo.
Gemetti ancora mentre spingevo la lingua contro la parete superiore della sua intimità.. mi sforzai di continuare e concentrarmi sul darle piacere.. ma le sensazioni che mi dava erano troppo intense.. ero al limite.. Mi staccai da lei.. stavo per venire.. mi lascia cadere sul letto.. lei lo spinse di più in bocca e venni.
Mi godetti la sensazione solo un istante, poi lei si spinse più indietro e abbassò il bacino fino a far premere la sua intimità contro la mia bocca.. la sentii dire “non mi hai ancora fatto godere”
Con le mani la sollevai un po’ dal mio viso per riuscire a prendere fiato e poter muovermi un minimo.
Ripresi a leccarle le labbra.. il clitoride.. gle li succhiai.. lei muoveva leggermente il bacino assecondando i movimenti della mia lingua se quello che facevo le piaceva o spostandosi se invece non gradiva o voleva altro.. nel frattempo era tornata ad occuparsi del mio membro per farlo riprendere in fretta e stava già avendo dei risultati.
Tornai a spingere la lingua dentro di lei. Quando la premetti contro la parete superiore la sentii mugugnare di piacere quindi iniziai a sfregare la lingua contro.. la sentii lasciare il mio membro e lasciarsi sfuggire un “si, così.. ancora..” mi eccitai.. prosegui con più intensità.. la sentii tendersi su di me.. gemere e poi crollare sul mio corpo.. mi dissetai del suo piacere e le iniziai a baciare l’interno coscia finché non si sollevo per poi accoccolarsi su di me..
“sei stato bravo” e mi premiò con un lungo bacio.
Rimanemmo a coccolarci per un po’, poi prima di rivestirci le dissi che nei prossimi giorni non sarei potuto passare visto che mio padre era a casa. Non sapevo i turni della settimana prossima, quindi non potevo dirle esattamente quando sarei tornare. Lei si limitò a sorridermi e a dire che non c’era problemi.
Prima di uscire di casa mi diede ancora un lungo bacio e fece scivolare una mano tra le mie gambe finché non mi sentì eccitato. “così mi penserai per un po’”, aprii la porta e uscimmo.
Arrivato a casa ero ancora scombussolato e mio padre dovette notare qualcosa perché mi chiese se andava tutto bene.
Io dissi di si e andai in bagno ritrovandomi a pensare che ci avrei passato parecchio tempo nei giorni successivi.
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