La coppia - secondo incontro - parte 2°

di
genere
trio

Ci diamo entrambi una ripulita e ci sistemiamo i vestiti. Mi soffermo a pensare alla sensazione del corpo di lei sul mio e mi sento eccitare di nuovo.. recuperiamo i bicchieri di vino ancora pieni da prima e ci mettiamo comodi.
«Questa è la prima volta che ci spingiamo così.. in intimità con qualcuno.. forse è perché ci ispiri molta fiducia e ci troviamo molto a nostro agio..» io, imbarazzato, non so che dire quindi mi limito a guardar il tavolino e a sorseggiare un po' di vino. Lo sento ridere..
«E poi entrambi adoriamo le tue reazioni, sopratutto alle nostre punzecchiature.» e torna a ridere.. mi ritrovo a sorridere anch'io.
Poco dopo Lei torna nella stanza.. ha un asciugamano che la copre dai seni in giù.. la pelle è lucida indicando che non si è asciugata bene.. attraversa la stanza rapidamente, si siede in braccio a lui e gli cinge il collo con le braccia.
«Caro, mi stavo lavando è ho notato una cosa..» sembra particolarmente eccitata
«.. la nostra doccia è molto spaziosa.. abbastanza per tre persone.. tu dici che sarebbe fattibile..» si volta a guardarmi sorridendo poi torna a guardare lui, che però sembrava un po' perplesso.
«Non so.. dipende esattamente cosa vuoi.. fare.. spazio c'e ne ma non tanto.. e.. non so.. non si parla più semplicemente di essere guardati..» lui mi guarda un attimo poi guarda lei che per la prima volta vedo arrossire per l'imbarazzo..
«No, no.. non intendevo che dovevamo.. spingersi a tanto.. forse hai ragione.. mi ero fermata solo all'idea della doccia insieme.. sarà che sono ancora eccitata per prima.. non ci ho pensato abbastanza.. scusa..»
con aria dispiaciuta fa per alzarsi ma lui la ferma.. la stringe a se e la bacia..
«Lo sai che mi piace assecondare le tue fantasie.. se vuoi possiamo fare una prova.. ma solo se anche lui e d'accordo, ok? se non vuole non insistere.. infondo per essere il nostro secondo incontro ci siamo già spinti parecchi oltre..»
«Si hai ragione.. viene tutto così naturale.. mi sembra quasi che lo facciamo da sempre..» lui la bacia ancora poi si volta verso di me..
«Che ne pensi? Ti va di provare a fare la doccia insieme ad entrambi.. è qualcosa di nuovo anche per noi.. Naturalmente seguendo sempre le stesse regole.. nessuna iniziativa da parte tua.. se non te la senti va bene comunque.. o anche se iniziamo ma la cosa.. non dovesse.. andarti più.. ti basterà dirlo e ci fermiamo subito. Direi che lei sarà sempre tra noi due, quindi i contatti tra di noi saranno limitati il più possibile.. te la senti di provare?»
ci penso un attimo.. sono ancora inebriato dalle sensazioni di prima.. il calore del corpo di lei contro il mio.. svuoto il bicchiere di vino e accetto.
Ci spostammo in bagno.
In effetti la doccia è abbastanza grande e tre persone ci potevano anche stare, ma i movimenti sarebbero stati limitati.
Mi indicarono dove appoggiare le mie cose e lui iniziò a spogliarsi.
Lei era raggiante.. sembrava eccitata come una bambina a cui avevano appena dato un regalo.. ci mancava poco che si mettesse a saltellare.. mentre mi spogliavo mi ritrovai ad immaginarmela e per poco non mi metto a ridere. Lui lo nota e mi fissa con aria perplessa, quindi gli spiegai il filo dei miei pensieri e si mitte a ridere di gusto.
Entra sotto la doccia prima lui, poi lei ed infine io.. chiudo la porta della vetrata e lui apre l'acqua.
Loro sono molto vicini tra di loro, io invece cercando di mantenere un pò di spazio mi ritrovo quasi appoggiato al muro. La cosa però non doveva rispecchiare l'idea che si era fatta lei, quindi mi fa cenno di avvicinarmi.
Nel frattempo lui ha iniziato a sciacquarle il corpo, il suo corpo bagnato è ancora più sensuale.. la vedo prendere il doccia schiuma e mi dice di porgerle le mani, palme in alto, quindi mi versa sopra il prodotto e fa la stessa cosa con lui.
«Ora, da bravi.. insaponatemi..» e ci sorrise.
Mi spalmo il prodotto tra le mani e iniziai ad insaponarle un braccio.. la spalla.. la sua pelle è piacevolmente liscia e calda.. mentre con una mano le tengo un braccio inizio a passare l'altra su una parte della schiena e su un fianco.. per poi tornare su all'ascella.. le lasciai il braccio e inizia ad insaponarle il ventre.. poi su fin sotto al seno.. a quel punto mi fermo e guardo lui che, capendo il mio dubbio, mi sorride e annuisce con la testa.. quindi proseguo insaponandole il seno.. mi gusto la sensazione del capezzolo turgido contro la mano e lo faccio scivolare tra le dita.. stringo tutto il seno nella mano.. faccio scivolare la mano sopra fino al collo.. la riporto giù facendola passare tra i seni.. fino ad arrivare all'ombelico.. sto valutando e il caso di scendere ancora più giù, quando lei si volta verso il muro , ci si appoggia con le mani allargando le gambe.
«Fate la stessa cosa con le gambe..» dalla voce trapelava la sua eccitazione per tutto quello..
io e lui ci guardiamo un attimo spiazzati.. se ci fossimo piegati entrambi, avremmo finito solo per darci una testata, quindi ci mettiamo in ginocchio. Partendo entrambi da una caviglia, lentamente saliamo lungo la gamba.. sul polpaccio.. dietro il ginocchio.. sula coscia.. guardo come si muove lui e lo imito.. lentamente facciamo scivolare una mano verso l'interno coscia mentre con l'altra saliamo sui suoi glutei.. una natica a testa.. la mia mano nell'interno coscia e salita fino alla sua intimità.. la sento ansimare.. a quanto pare le piace molto sentire quattro mani che le esplorano il corpo.. continuiamo ad insaponarle il corpo per un po'.. io sono eccitato da matti.. poi lei si stacca dal muro e si volta verso di lui.. gli afferra il volto tra le mani e si piega a baciarlo..
io mi ritrovo davanti il suo splendido fondoschiena, mi piego leggermente indietro per non finirci con la faccia.. la sua intimità è così vicina.. mi passo la lingua sulle labbra.. sento l’infrenabile impulso di leccargliela.. sto quasi per cedere alla tentazione e farlo quando lui si alza e lei si mette dritta.. ho il cuore che batte a mille.. loro continuano a baciarsi.. lei preme il corpo contro quello di lui e con una mano gli sta stimolando l'arnese.. io sono ancora in ginocchio davanti a loro e li ammiro con desiderio e un po' di invidia.. lei si volta.. è visibilmente eccitata.. mi sorride e si piega verso di me appoggiando le mani sulle mie spalle.. lui le afferra i fianchi e la penetra.. ad ogni spinta i sui seni finiscono contro il mio viso.. non resisto.. li prendo tra le mani.. ne stuzzico i capezzoli.. li bacio.. li lecco.. la desidero.. il mio membro è dolorosamente eccitato.. lascio un suo seno con una mano e cerco di darmi sollievo..
lei sta godendo.. la sento dire qualcosa ma sono troppo frastornato per capire..
Veniamo così e ci ritroviamo seduti a terra sfiniti.. mi fanno male le ginocchia e le spalle..
la prima a riprendersi un po' sembra lei.
Va da lui e lo bacia con passione poi viene da me, mi butta le braccia al collo e sembra sul punto di baciarmi nello stesso modo ma si blocca per poi baciarmi sulla guancia.
«Grazie. E' stato meraviglioso.»
Resta un attimo stretta a me, e io assaporo ogni secondo, poi si alza e esce dalla doccia, lui la segue.
Dolorante mi alzo e li seguo anch’io. Vedendomi procedere barcollando si preoccupano ma io mi affretto a spiegare che era solo colpa della posizione e che tra qualche minuto mi sarei ripreso. Sembrano tranquillizzarsi ma li vedo tenermi d'occhio. Lentamente mi asciugo e rivesto.. nel tempo che ci metto a farlo loro sciacquano la doccia, mettono ordine, si asciugano e si vestono.
li seguo fuori dal bagno fino alla sala da pranzo dove con particolare piace mi siedo.
le gambe vanno un po' meglio ma le spalle mi fanno ancora male. Me li massaggio un po', poi sento lei abbracciami da dietro.
«In quella posizione ti ho fatto male?»
«No tranquilla, e stato solo uno sforzo a cui non sono abituato.. e poi ne è valsa proprio la pena..» non posso fare a meno di arrossire e sorridere. Lei ride, mi da un bacio sulla guancia a va a sedersi sulle gambe di lui, che si è messo in un posto davanti a me.
Lo abbraccia e mi sorride.
«Oggi mi sa che ci siamo proprio lasciati andare un po’ troppo..» lei mette il broncio
«Non mi sembra che poi abbiamo superato così tanto il limite.. ed è stato anche molto eccitante.. e lui si è comportato bene, vero? Non ha cercato di fare o farmi fare qualcosa cosa.. a parte alla fine quando a fatto di tutto con le mie tette..» mi guarda e mi fa l'occhiolino, io arrossisco..
«Mi spiace ma non ho potuto proprio resistere in quel momento.» riesco a guardarli in faccia solo quando scoppiano a ridere.. mi sento sollevato.
«Tranquillo, è stata lei a metterti in quella situazione.. non possiamo dirti niente.. anzi sono rimasto sorpreso che ti sia trattenuto quando lei ti ha messo il culo in faccia..» e si mette a ridere, lei fa un espressione sorpresa..
«Ho fatto una cosa del genere?» e mi guarda..
«Ad essere precisi mi hai quasi colpito in faccia..» e ci mettiamo tutti e tre a ridere..
Guardando l'ora e noto che sono passate da poco le 19..
«Tra un po' è ora di cena, credo che sia il caso che io torni a casa.» e faccio per alzarmi.
«Tesoro, io non ho gran voglia di mettermi a cucinare.. che dite se ordiniamo tre pizze da mangiare insieme?» a quelle parole di lei, lui si volta a guardarmi come per chiedermi se mi andava bene.
«Io non ho problemi a rimanere e sinceramente non ho voglia nemmeno io di cucinare.. ma non vorrei disturbarvi troppo..» lui si mettere a ridere
«Nessun disturbo.. ci fa piacere se resti.. il solo dubbio che ho è se, continuando così, lei ti farà mai tornare a casa» e riprende a ridere..
Decise le pizze e da bene, ordiniamo e mentre aspettiamo parliamo di varie cose. Arrivate le pizze, prima che possano dire o fare qualcosa le pago. Loro protestano e vogliono darmi i soldi, ma faccio notare che ho già cenato da loro gratis e che se proprio vogliono possono offrire loro la prossima volta. Dopo di che. preso dall'enfasi gli dico che magari la prossima volta possono venire a cenare loro da me e gli scrivo il mio indirizzo, dicendo che possono passare quando vogliono.
Ceniamo in allegria, poi ci spostiamo in salotto. Siamo tutti e tre stanchi quindi ci limitiamo a sederci sul divano con un bicchiere di vino in mano. Ad un tratto lei si sdraia, appoggiando la testa sulle gambe di lui e le gambe sulle mie.. restiamo così a parlare un po'. Svuotati un paio di volte i bicchieri decidiamo di concludere la giornata e ci salutiamo.
scritto il
2024-09-01
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