Luca ed Elisa 3° Capitolo
di
Nandostar
genere
incesti
Elisa era andata a trovare, il fratello in montagna, dove si era andato a riprendere dopo il covid e la convalescenza.
Esattamente di trovava a San Giorgio in provincia di Verona.
Località in alta quota, nota per le piste di sci di fondo, ottime per sciare d'inverno e passeggiare d'estate.
Luca aveva affittato un appartamento.
Era sera, e per scaldarsi è diffendersi dal freddo avevano acceso il camino.
Luca aveva fatto sì che ci fosse una bella fiamma viva e calda tanto che l'appartamento era molto illuminato.
Penserò le luci artificiali.
Luca aveva un pigiama leggero, si sedette davanti al camino con la schiena appoggiata alla spalliera del divano, che era orientato verso l'altra parte, dove si trovava la zona tv.
Elisa, visto la temperatura era alta, grazie, si era messa per dormire una vestaglietta che arrivava fin sotto la vita e gli slip.
Forse aveva esagerato o forse voleva provocare il fratello, dall'ultima volta non era successo più niente, forse Andrea si era spaventato? Forse aveva capito di aver sbagliato? Fatto sta che lei avrebbe avuto voglia ancora delle attenzioni di Andrea. Avrebbe voluto ancora provare quelle emozioni proibite.
In questo periodo aveva fatto ricerche di vario tipo, imbattendosi in un sito il cui nome era “Erotici Racconti”, in cui qualcuno descriveva ampiamente storie di incesto.
Erano vere, erano inventate, non si sa, fatto sta che lei era molto combattuta.
Davanti a quella fiamma ardente e scoppiettante tra una parola e l’altra, Elisa, si posizionò seduta tra le gambe di Luca ed appoggiò la schiena al suo petto.
Si misero a parlare, molto intensamente ed intimamente, Luca non riusciva a nascondere che il suo pene reagiva bene nell’essere appoggiato al culo di una figa del genere.
Elisa si voltò, verso Luca con un sorriso malizioso: "Luca, cosa facciamo, dai non commettiamo altri errori. Mi sposto."
Luca: "Io ho bisogno di te e della tua figa. Ti amo Elisa, sei un fiore ed io voglio solo la tua felicità. Non ce la faccio più da quel giorno, non c'è la faccio a considerarmi solo tuo fratello."
Elisa: “Ho fatto delle ricerche, non so se è tutto inventato o vero, ma c'è un sito dove ho letto delle cose incredibili.”
Luca:” Voglio che tu sia mia e solo mia. Ti amo, ti desidero, penso solo a te e mi dedicherò solo a te.”
I due si fissarono in silenzio e Luca d’improvviso la baciò.
Subito dopo lei si staccò, si sollevò e si scostò.
Luca con uno scatto le prese una gamba e lei si girò stando seduta verso di lui.
Lui si mise in ginocchio, si scese i pantaloni del pigiama, mettendo a nudo il grosso pene.
Elisa: "No Luca, dai, no per piacere, se fossi un altro lo vorrei, ma non possiamo. È successo ma basta."
Luca tenendola dalla caviglia si allungò e la baciò con la lingua, tenendo la gamba aperta, in modo da avere il pube di lei libero.
Lei senza volerlo apri anche l'altra gamba trovandosi il fratello sopra, con l'uccello che sbatteva sulle mutandine, come per voler entrare.
Con la mano libera le palpo per bene le tette.
Luca: "Uccidimi allora perché voglio che tu sia mia. Penserò a te e non ti farò mancare niente. "
Con velocità le sfilo gli slip, le prese tutte e due le caviglie, le blocco in alto e come per prendere la mira, faceva muovere il pene per posizionarlo, tra le grandi labbra.
Lei si muoveva, perché aveva paura, ma quando lui riuscì a posizionarlo bene, spinse forte.
Lei si muoveva, alzando e abbassando il bacino come non voler farlo entrare.
Elisa: "Aaaaaaaaaaaaaaaaa"
Luca glielo spinse dentro per metà.
Luca: "Evvai, evvai questo è il paradiso. Finalmente dentro.", urlando forte.
Cominciò a pomparla in questa posizione e divaricò le gambe per vederla in viso.
Lei mugugnava, ma si divertiva nel vedere questa esplosione di mascolinità, i muscoli forti di quel ragazzo, mentre le teneva le gambe alzate e i movimenti del suo bacino che spingevano fuori e dentro un pene lungo era una cosa da sballo.
Luca spinse è glielo infilò tutto, lei caccio un urlo, e si sentì inondata.
Comincio ad ansimare forte.
Lui si sfilò un po' la prese e si girò per averla sopra.
Spogliò Elisa, abbassando le spalline della vestaglietta e facendola scendere fino alla vita, poi, prese in mano tutti e due i seni e li cominciò a mungere.
Luca: “Che belli sodi e grossi che sono, sei bellissima.”
Si abbassò e si mise a mungerli con la bocca.
Elisa: "E’ troppo grosso Luca, mi sento rompere, è grosso dai, basta per piacere..”
Luca non si fece intimidire, lei rimase ferma mentre Luca se la impalava per bene, spingendolo dentro quanto voleva lui.
Luca sentì il buco stretto e si divertì a farle sentire qualche centimetro del suo pene entrare piano.
Elisa cacciò un urlo forte e lungo, era lì inginocchiata sopra con metà palo conficcato dentro e l'altra metà che aspettava di entrare ed uscire.
Alzò le mani e la testa, passò le mani tra i capelli, mentre Luca le mungeva le tette avidamente.
La testa diceva di no, il corpo diceva di sì!
Luca aveva un corpo da favola ed era bello pensare di poterlo dominare, averlo per se stessa.
Cominciò a muoversi anche lei facendolo entrare sempre tutto, ed urlando dal piacere.
Il corpo fremeva e le diceva di farsi sbattere.
Con una mano scese e prese il pene di Luca come per misurarlo.
Elisa: "Cosa ho fatto? ………… Sei mio fratello ma questo cazzo lo desidero veramente. …………Cosa ho fatto!", disse ansimando.
Luca si aggrappò alle tette, e comincio a pomparla.
Con la mano, lei, sentiva scivolare dentro e fuori il pene.
Lo sentiva pulsare.
Diceva di no ma scivolò sopra Luca sostenendosi con le braccia a terra e offrendo i seni alla bocca di Luca che se la sbatteva per bene fino in fondo.
Elisa: "Basta Luca............ mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………AHI....... AHI.......... DAI NO TUTTO.......... NO TUTTO DENTRO............mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm………….DAI NO TUTTO...................... AHI....... AHI..........AHI............ DAI NO TUTTO NO TUTTO DENTRO........... "
Elisa gemeva forte, sembrava posseduta.
Luca si sollevò come seduto e riprese a baciarla sulla bocca e mungerle le grosse tette, con forza.
Elisa: “Dai Luca ........... basta dai ........... abbiamo esagerato. ..........Abbiamo esagerato.”
Luca: "Vorrei avessi il latte."
Elisa: "Ma cosa mi dici."
Luca: "Cazzo voglio mungerti. Voglio il latte delle tue tette."
Luca però, vedendo che con il passare dei minuti, lei si stava stancando ed era attenta a non farlo venire, la prese e la abbracciò, si sollevò in piedi, con lei in braccio la posizionò sopra la tavola.
Luca:" Ma dove vuoi scappare, sei una stra figa, ed io ti piaccio, lasciati montare per bene."
A questo punto lei capì che era alla mercé del fratello e non poteva fare più niente.
Lui le divaricò bene le gambe tenendola da dietro le ginocchia.
Lei gemeva e si muoveva come per toglierselo, ma lui la montava lentamente mentre la guardava, finchè le entrò tutto dentro, lei si sdraiò sul tavolo, inarcò la schiena cacciò un urlo e lui si svuotò tutto dentro di lei.
Elisa, era bagnata, felice mentre lui le usciva fuori
Luca con una mano la accarezzo dal viso, al collo, alle tette e l'addome.
Luca: "Sono l'unico uomo che ti ama veramente e ti desidera. Ti voglio nei momenti normali e a letto."
Elisa: "Che cazzo che hai, sei un mandingo."
Luca glielo tolse e la lascio lì sul tavolo a riprendersi.
TO BE CONTINUED
Carissimo lettore un abbraccio e un caloroso saluto.
SE TI E’ PIACIUTO IL MIO RACCONTO LASCIAMI UN COMMENTO, MI FAREBBE PIACERE.
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E’ una storia molto intrigante e passionale, a sfondo sociale con un messaggio molto profondo. Un ragazzo normalissimo vince una grossa somma di denaro e decide di investirla nella maniera più insolita attirandosi mille problemi che cerca di superare portando avanti sempre il suo motto: AMERAI IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO. E’ in formato cartaceo e anche elettronico.
BUONA LETTURA!
Un abbraccio.
Esattamente di trovava a San Giorgio in provincia di Verona.
Località in alta quota, nota per le piste di sci di fondo, ottime per sciare d'inverno e passeggiare d'estate.
Luca aveva affittato un appartamento.
Era sera, e per scaldarsi è diffendersi dal freddo avevano acceso il camino.
Luca aveva fatto sì che ci fosse una bella fiamma viva e calda tanto che l'appartamento era molto illuminato.
Penserò le luci artificiali.
Luca aveva un pigiama leggero, si sedette davanti al camino con la schiena appoggiata alla spalliera del divano, che era orientato verso l'altra parte, dove si trovava la zona tv.
Elisa, visto la temperatura era alta, grazie, si era messa per dormire una vestaglietta che arrivava fin sotto la vita e gli slip.
Forse aveva esagerato o forse voleva provocare il fratello, dall'ultima volta non era successo più niente, forse Andrea si era spaventato? Forse aveva capito di aver sbagliato? Fatto sta che lei avrebbe avuto voglia ancora delle attenzioni di Andrea. Avrebbe voluto ancora provare quelle emozioni proibite.
In questo periodo aveva fatto ricerche di vario tipo, imbattendosi in un sito il cui nome era “Erotici Racconti”, in cui qualcuno descriveva ampiamente storie di incesto.
Erano vere, erano inventate, non si sa, fatto sta che lei era molto combattuta.
Davanti a quella fiamma ardente e scoppiettante tra una parola e l’altra, Elisa, si posizionò seduta tra le gambe di Luca ed appoggiò la schiena al suo petto.
Si misero a parlare, molto intensamente ed intimamente, Luca non riusciva a nascondere che il suo pene reagiva bene nell’essere appoggiato al culo di una figa del genere.
Elisa si voltò, verso Luca con un sorriso malizioso: "Luca, cosa facciamo, dai non commettiamo altri errori. Mi sposto."
Luca: "Io ho bisogno di te e della tua figa. Ti amo Elisa, sei un fiore ed io voglio solo la tua felicità. Non ce la faccio più da quel giorno, non c'è la faccio a considerarmi solo tuo fratello."
Elisa: “Ho fatto delle ricerche, non so se è tutto inventato o vero, ma c'è un sito dove ho letto delle cose incredibili.”
Luca:” Voglio che tu sia mia e solo mia. Ti amo, ti desidero, penso solo a te e mi dedicherò solo a te.”
I due si fissarono in silenzio e Luca d’improvviso la baciò.
Subito dopo lei si staccò, si sollevò e si scostò.
Luca con uno scatto le prese una gamba e lei si girò stando seduta verso di lui.
Lui si mise in ginocchio, si scese i pantaloni del pigiama, mettendo a nudo il grosso pene.
Elisa: "No Luca, dai, no per piacere, se fossi un altro lo vorrei, ma non possiamo. È successo ma basta."
Luca tenendola dalla caviglia si allungò e la baciò con la lingua, tenendo la gamba aperta, in modo da avere il pube di lei libero.
Lei senza volerlo apri anche l'altra gamba trovandosi il fratello sopra, con l'uccello che sbatteva sulle mutandine, come per voler entrare.
Con la mano libera le palpo per bene le tette.
Luca: "Uccidimi allora perché voglio che tu sia mia. Penserò a te e non ti farò mancare niente. "
Con velocità le sfilo gli slip, le prese tutte e due le caviglie, le blocco in alto e come per prendere la mira, faceva muovere il pene per posizionarlo, tra le grandi labbra.
Lei si muoveva, perché aveva paura, ma quando lui riuscì a posizionarlo bene, spinse forte.
Lei si muoveva, alzando e abbassando il bacino come non voler farlo entrare.
Elisa: "Aaaaaaaaaaaaaaaaa"
Luca glielo spinse dentro per metà.
Luca: "Evvai, evvai questo è il paradiso. Finalmente dentro.", urlando forte.
Cominciò a pomparla in questa posizione e divaricò le gambe per vederla in viso.
Lei mugugnava, ma si divertiva nel vedere questa esplosione di mascolinità, i muscoli forti di quel ragazzo, mentre le teneva le gambe alzate e i movimenti del suo bacino che spingevano fuori e dentro un pene lungo era una cosa da sballo.
Luca spinse è glielo infilò tutto, lei caccio un urlo, e si sentì inondata.
Comincio ad ansimare forte.
Lui si sfilò un po' la prese e si girò per averla sopra.
Spogliò Elisa, abbassando le spalline della vestaglietta e facendola scendere fino alla vita, poi, prese in mano tutti e due i seni e li cominciò a mungere.
Luca: “Che belli sodi e grossi che sono, sei bellissima.”
Si abbassò e si mise a mungerli con la bocca.
Elisa: "E’ troppo grosso Luca, mi sento rompere, è grosso dai, basta per piacere..”
Luca non si fece intimidire, lei rimase ferma mentre Luca se la impalava per bene, spingendolo dentro quanto voleva lui.
Luca sentì il buco stretto e si divertì a farle sentire qualche centimetro del suo pene entrare piano.
Elisa cacciò un urlo forte e lungo, era lì inginocchiata sopra con metà palo conficcato dentro e l'altra metà che aspettava di entrare ed uscire.
Alzò le mani e la testa, passò le mani tra i capelli, mentre Luca le mungeva le tette avidamente.
La testa diceva di no, il corpo diceva di sì!
Luca aveva un corpo da favola ed era bello pensare di poterlo dominare, averlo per se stessa.
Cominciò a muoversi anche lei facendolo entrare sempre tutto, ed urlando dal piacere.
Il corpo fremeva e le diceva di farsi sbattere.
Con una mano scese e prese il pene di Luca come per misurarlo.
Elisa: "Cosa ho fatto? ………… Sei mio fratello ma questo cazzo lo desidero veramente. …………Cosa ho fatto!", disse ansimando.
Luca si aggrappò alle tette, e comincio a pomparla.
Con la mano, lei, sentiva scivolare dentro e fuori il pene.
Lo sentiva pulsare.
Diceva di no ma scivolò sopra Luca sostenendosi con le braccia a terra e offrendo i seni alla bocca di Luca che se la sbatteva per bene fino in fondo.
Elisa: "Basta Luca............ mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………AHI....... AHI.......... DAI NO TUTTO.......... NO TUTTO DENTRO............mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm………….DAI NO TUTTO...................... AHI....... AHI..........AHI............ DAI NO TUTTO NO TUTTO DENTRO........... "
Elisa gemeva forte, sembrava posseduta.
Luca si sollevò come seduto e riprese a baciarla sulla bocca e mungerle le grosse tette, con forza.
Elisa: “Dai Luca ........... basta dai ........... abbiamo esagerato. ..........Abbiamo esagerato.”
Luca: "Vorrei avessi il latte."
Elisa: "Ma cosa mi dici."
Luca: "Cazzo voglio mungerti. Voglio il latte delle tue tette."
Luca però, vedendo che con il passare dei minuti, lei si stava stancando ed era attenta a non farlo venire, la prese e la abbracciò, si sollevò in piedi, con lei in braccio la posizionò sopra la tavola.
Luca:" Ma dove vuoi scappare, sei una stra figa, ed io ti piaccio, lasciati montare per bene."
A questo punto lei capì che era alla mercé del fratello e non poteva fare più niente.
Lui le divaricò bene le gambe tenendola da dietro le ginocchia.
Lei gemeva e si muoveva come per toglierselo, ma lui la montava lentamente mentre la guardava, finchè le entrò tutto dentro, lei si sdraiò sul tavolo, inarcò la schiena cacciò un urlo e lui si svuotò tutto dentro di lei.
Elisa, era bagnata, felice mentre lui le usciva fuori
Luca con una mano la accarezzo dal viso, al collo, alle tette e l'addome.
Luca: "Sono l'unico uomo che ti ama veramente e ti desidera. Ti voglio nei momenti normali e a letto."
Elisa: "Che cazzo che hai, sei un mandingo."
Luca glielo tolse e la lascio lì sul tavolo a riprendersi.
TO BE CONTINUED
Carissimo lettore un abbraccio e un caloroso saluto.
SE TI E’ PIACIUTO IL MIO RACCONTO LASCIAMI UN COMMENTO, MI FAREBBE PIACERE.
SE TI PIACE COME SCRIVO, TROVI IN VENDITA SU AMAZON IL MIO LIBRO: “300 MILIONI: SOCIETA’, PASSIONE, INTRIGHI”.
E’ una storia molto intrigante e passionale, a sfondo sociale con un messaggio molto profondo. Un ragazzo normalissimo vince una grossa somma di denaro e decide di investirla nella maniera più insolita attirandosi mille problemi che cerca di superare portando avanti sempre il suo motto: AMERAI IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO. E’ in formato cartaceo e anche elettronico.
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