Elisa la mia prima segretaria parte 18a

di
genere
tradimenti

Dopo la doccia,ho reindossato gli stessi abiti come da sua esplicita richiesta e mi sono poi occupata di preparargli qualcosa per pranzo.

Lui nel frattempo si e’ accomodotato sul divano ed ha acceso la tv.

“….dott.Franchi le ho fatto un panino e questa e’ una birra artigianale,spero che le piaccia…” gli ho detto raggiungendolo con il vassoio ed appoggiandolo sul tavolino davanti al divano

“…..mmm…sembra buono…..” mi ha risposto apparentemente soddisfatto e dandomi poi una tastata al sedere

Sono stata seduta al suo fianco silenziosa mentre lui finiva di mangiare e guardava distrattamente la tv,mentre con la mano sinistra accarezzava la mia coscia destra.
Nella mia testa mi chiedevo eccitata e curiosa cos’altra mi aspettasse per quel pomeriggio…hihihi…

“…dottore…posso fare qualcos’altro per lei…? “ gli ho chiesto dopo un po',alzandomi per prendere il vassoio e portarlo in cucina,vedendo che aveva terminato di mangiare

“…dove vai piccola zoccola…eh… ? “ mi ha risposto afferrandomi per il sedere e avvicinandomi a lui

“…ehm…in cucina per…ecco….dottore…per mettere a posto quest….”

“…lascia stare sto cazzo di vassoio e ricomincia a darti da fare….”

“….va bene dottore…che devo fare ? “

“….togliti tutto…lascia solo i calzini e quel crocifisso da santarellina….”

Ho sfilato velocemente le scarpe e tutto il resto,lasciandolo cadere i vestiti a terra,e mi sono avvicinata a lui.

“…che cazzo fai…??...butti la roba per terra ?...che vuoi un’altra razione di sculacciate come avrebbe fatto il tuo paparino se ti avesse beccato a fare una cosa simile ?! “ mi ha rimproverato severo

Cavolo!
In quel momento per un attimo mi e’ sembrato veramente di avere mio padre davanti a me quando mi sgridava e mi puniva perche’ lasciavo la camera in disordine!

“…mi scusi dottore…”

Ho provveduto subito a raccogliere camicetta,gonna,intimo e maglioncino e a piegarli accuratamente,appoggiandoli poi sul tavolino insieme ai mocassini.

Nel frattempo il dott.Franchi mentre mi osservava sistemare gli abiti si era slacciato i pantaloni ed aveva preso a masturbarsi lentamente.

“…molto bene…ora piccola pompinara vieni qui ad occuparti del mio cazzo con la tua bella boccuccia….”

Mi sono sdraiata a pancia in giu’ al suo fianco,i piedi sollevati verso l’alto e il mio viso a diretto contatto con il suo salsicciotto.

Dopo averlo impugnato saldamente con la mano sinistra,le mie labbra si sono soffermate ad accarezzarne delicatamente la punta per qualche istante,poi l’ho fatto scivolare nella mia bocca e la mia testa ha iniziato subito un lento sali e scendi,accompagnato dal movimento della mia mano.

“…mmmm….molto bene….zoccoletta…cosi…” mi ha detto appoggiando la mano sulla mia nuca ad assecondare quei movimenti

Per un po’ ha continuato a guardare la tv mentre io mettevo sempre maggiore impegno nel dargli piacere con la bocca e dalle mie labbra uscivano rumori di risucchi sempre piu forti.

“….piccola aspiracazzi….ma questi mocassini sono gli stessi che portavi all’epoca….? “ mi ha chiesto ad un tratto

Ho sollevato lo sguardo ed ho notato che ne aveva preso in mano uno.

“…si…dottore…” gli ho risposto,osservandolo divertita che lo avvicinava al naso per annusarlo

“…hanno un buon odore…come lo hai sempre tu…d’altra parte…”

“…gr…grazie dottore…” gli ho risposto sorpresa da quei suoi rari momenti di “gentilezza ed umanita’ ”,allungando poi la lingua per passarla attorno alla cappella


“.chissa’ quanti porci avrai fatto sborrare con questi piedini…quando magari te li vedevano al mare…eh…? “

“…eh…non saprei dottore…” gli ho risposto disorientata da quella domanda

“….e scommetterei proprio che eri una di quella troiette che facevano inconsapevolmente arrapare parecchi fini intenditori….magari facendo dei giochini con queste scarpe quando stavi in giro …mettendole e sfilandole… quando eri al collegio…o da altre parti…eh ? dimmi un po’… “

“…beh…questi mocassini mi sono sempre stati un po’ larghi…quindi….ecco… qualche volta quando andavo al ristorante il sabato con i miei che mi venivano a prendere in collegio,dopo un po’ che ero seduta al tavolo me li sfilavo….ma perche’ dott….”

“….mmm…piccola pompinara…ciuccia forte ora…” mi ha interrotto spingendo la mia testa a fondo sul suo cazzo in maniera quasi rabbiosa,impedendomi di terminare quello che stavo dicendo

Mi sono staccata con un piccolo colpo di tosse,per riprendere aria un istante.

“…se….se vuole dottore…posso rifarlo….intendo la cosa delle scarpe…” gli ho ho detto avendo notato quanto quella cosa eccitasse.

“…mmm… zoccoletta….va bene…dai fammi vedere…”

Mi sono alzata e reindossati i mocassini mi sono diretta nuda come ero,ad accezione di scarpe e calzettoni,verso il tavolo da pranzo in vetro,dove poi mi sono seduta.

Il dott.Franchi nel frattempo aveva ripreso la macchina fotografica ed avvicinatosi a me,aveva ricominciato a scattarmi foto,mentre con l’altra mano si masturbava lentamente.

“….ecco…dottore…facevo…cosi….”

Ho spinto le punte dei mocassini contro il pavimento e facendo leva con le caviglie, ho fatto scivolare fuori i talloni e poi li ho rinfilati nelle scarpe.

Vedendolo sempre piu eccitato,ho proseguito in quelle manovre,appoggiando le scarpe a terra,facendole lentamente scorrere sul pavimento;prima ne sfilavo una spingendola avanti e indietro con la punta del piede e poi facevo lo stesso con l’altra.

“….cosi va bene dottore…? “ gli ho chiesto dopo un po’

“…mmmm….si grandissima zoccola che sei…mmmm…” mi ha risposto eccitatissimo appoggiando la macchina fotografica sul divano e avvicinandosi a me,fino a che la punta del suo cazzo non ha sfiorato il mio viso.

Istintivamente l’ho afferrato con la mano destra ed ho iniziato a masturbarlo lentamente mentre continuavo a giocherellare con i mocassini.

“oggi avevo altri programmi per te…ma con questo bel giochino che hai fatto mi hai fatto arrappare a bestia e devo scaricare…vuoi vedere quanta sborra riesci a tirarmi fuori dalle palle ? eh zoccola ? “

“…s…si dottore…”

“…bene …allora avvolgimi bene quel ciondolo col crocifisso intorno al cazzo e inizia a segarmi forte…”

Tolta la collanina con la croce dal collo,l’ho avvolta intorno al suo cazzo ed ho iniziato a masturbarlo velocemente come mi aveva chiesto.

“….devi farmi sborrare su questo tavolo….capito….zoccola ? “

“…va…va bene dottore…posso togliere il centro tavolo che l’ha fatto mia suocera…non vorrei si rovinasse….”

“….che cazzo…dai sbrigati a levare sta cianfrusaglia…che devo scaricare….”

Messo al riparo il centro tavola ho ripreso a masturbarlo velocemente;la punta del suo cazzo agitata all’impazzata dalla mano sfiorava ogni tanto le mie labbra e il crocifisso ciondolava da una parte all’altra come un pendolo.

L’ho sentito afferrare i miei capelli per sollevare lo sguardo verso di lui.

“…..chi sei tu ?...dimmelo…”

“…sono…sono…la sua zoccola…”

“…bene…e dimmi…grandissima zoccola….quando stavi in quei ristoranti e facevi questi giochi coi piedini e’ capitato che c’era qualcuno che ti osservava e tu te ne sia accorta…? ”

“…s….si…una volta dottore…”


In effetti Michele un volta che eravamo a pranzo al ristorante con i miei, mi era capitato di accorgermi che qualcuno fosse interessato ai movimenti dei miei piedi sotto il tavolo e anche se non avevo un’idea esatta di quanto potesse apprezzare quella cosa a o del perche’….me ne sentivo lusingata anche perche’ aveva attiratom l'attenzione di un uomo decisamente affascinante….ecco…quindi diciamo…che in quell’occasione mi sono scatenata in varie acrobazie con le scarpe…hihihi….


“…e chi era… ? “

“…un signore….che era con la sua famiglia…”

“….mmm……e cosa hai fatto…? ”

“……beh…ecco…ho sfilato e rimesso parecchie volte le scarpe e poi le tolte del tutto e sono rimasta solo con i calzettoni per un po’….”

“….mmmm…piccola zoccola….lo sai che quel porco la sera’ si sara’ probabilmente scopato la moglie pensando ai tuoi bei piedini che gli segavano il cazzo…eh ? “ ha detto sempre piu affannato ed eccitato

“….non…non lo so dottore….”

“…certo che lo sai…dovevi essere gia’ una grandissima zoccola a quell’epoca…ma magari non ne eri perfettamente consapevole….mmm…dai dai cazzo…che sto per sborrare….”

Ho aumentato il ritmo della sega ancora di piu’,per quanto la mia mano potesse,considerato che scorreva su quel salsicciotto gia’ velocissima da un po’ e il polso aveva cominciato a indolensirsi.

Allo stesso tempo tenevo la punta indirizzata verso il tavolo da pranzo.

“…..sborroooooooooooo….zoccolaaaaaaaaaa……..sborrooooooooa…..aaaaahhhhh….” ha improvvisamente urlato,affondando la mano sinistra tra i miei capelli ,stringendone forte una ciocca

Una tempesta di schizzi ha riempito il tavolo in ogni direzione,da farlo apparire improvvisamente come la tela di un quadro di Pullock o Pollock….o come si chiama….hihihi…

Ho osservato curiosa per qualche istante quella sorta di quadro astratto,sorpresa ancora una volta dalla quantita’ di seme capace di eruttare da quel salsicciotto.

“….cristo…visto zoccola….quanto cazzo mi fai sborrare….?...” mi ha detto visibilmente provato

“…s….si….dottore…ha sborrato tantissimo….” gli ho risposto a voce bassa ancora intenta a guardare quella tempesta di seme che aveva scaricato sul tavolo da pranzo

“…ora pulisci tutto con la tua boccuccia…che io ti faccio un po’ di foto nel frattempo…”

“….va…va bene dottore…”

Su sue indicazioni sono salita sul tavolo mettendomi poi in ginocchio con le mani appoggiate sul vetro ed ho iniziato raccogliere con la lingua tutto il godimento che vi aveva schizzato sopra,come da sue indicazioni.

Lui nel frattempo si era posizionato con la macchina fotografica a pochi centimetri dal mio viso e i clic degli scatti si facevano sempre piu frequenti.

“….brava…cosi…succhia via tutto….aspetta…che ora ti faccio un bel video…”

“…dottore…mi raccomando…sa queste foto…non vorrei…” ho provato a sollecitarlo ancora una volta alla discrezione nell’uso di quelle immagini

“…cristo santo che scassacazzi…!...ma quanto sei imbecille eh ??...quante volte ti ho detto che questo e’ e rimane mio materiale privato…tu pensa a pulire bene questo tavolo…altrimenti quando torna il coglioncello che gli racconti…? ahahha… “ ha tuonato

“…si…dottore…”

“…bene …lecca cosi…con tutta la lingua sul vetro….ora aspira tutto forte…voglio sentire bene il rumore del risucchio…e guarda verso di me mentre lo fai….”

Mi sono impegnata parecchio e dopo qualche minuto il tavolo era tornato a splendere…o quasi….hihihihi…

Prima di andare via mi lasciato i 500 euro totali promessi e mi ha ricordato di farmi trovare pronta perche’ in settimana entrante ci saremmo rivisti.

Ovviamente ho confermato immediatamente la mia totale disponibilita’…hihihi….

Sfortunatamemte per le tasche di Elisa la settimana successiva e quelle seguenti il dott.Franchi spari’ dai radar.
Lei continuo’ a mantenere la sua routine di shopping e passeggiate mattutine per il centro,fino a quando mi chiese se secondo me fosse il caso lo contattasse per sapere se avesse del “lavoro” per lei.

Ovviamente acconsentii,anche se avendo un po’ compreso quanto fuori di testa fosse sto vecchio maiale,in cuore mio avevo anche il dubbio che la mandasse a cagare solo per il fatto di averlo disturbato.
Ma evitai di dirlo a lei.

Elisa mi giro’ poche ore dopo averlo inviato,il contenuto del messaggio che gli aveva scritto.

“…buongiorno dottore…non l’ho piu sentita,spero che vada tutto bene,mi sono permessa di disturbarla solo per chiederle se avesse ancora bisogno di me….”

Il porco le aveva risposto poco dopo.

“…buongiorno zoccola….ti ho detto che ti avrei chiamato io…che c’e’ ? …sei a corto di soldini ? “

“….beh…veramente…ecco…si dottore….mi scusi…ma non essendoci visti da un po’…siamo un po’ in difficolta’ questo mese…a mio marito non hanno ancora pagato lo stipendio tra l’altro…”

“…ma che cazzo…va bene dai…. in effetti con questo periodo di merda di lavoro e’ un po’ che non ti do un bella ripassata…facciamo cosi…questo weekend vado a Ponza con la barca e mi dovrebbero raggiungere anche un po’ di amici…fatti trovare al molo 47 EST del porto di Nettuno,Sabato alle 10…”

“…va bene dottore…ma dovro’ portare mio marito…questo weekend è il suo compleanno….”

“…cristo…pure il coglione mi devo accollare…va bene dai…mi inventero’ io qualcosa per togliercerlo dalle palle al momento opportuno…”

“…grazie dottore…”


Ormai era totalmente dedita alla sua nuova “professione” per il piacere e la gratificazione economica che ne conseguivano.


“…certo capo sono proprio curiosa di vedere cosa si inventera’ il dott.Franchi per approfittare dei miei “servizi” con Carlo in giro….hihihi….” mi disse divertita ed eccitata all’idea

Il Lunedi sera di ritorno da quel weekend di mare,ebbe modo di raccontarmi dettagliatamente quanto fosse accaduto.


“…non puoi’ capire Michele!…il dott.Franchi ha una barca a motore gigantesca…tipo di 24 o 25 metri…mi pare di aver capito…una cosa assurda…” esordi’ entusiasta appena ci collegammo in chat,mostrando come sempre grande apprezzamento per lo sfarzo ed il lusso,come ormai avevo ben imparato in quegli anni.

E comincio’ a raccontarmi.

Per partire ho fatto la valigia mettendo lo stretto necessario,anche perche’ neanche immaginavo che avremmo avuto tutto quello spazio e che la barca fosse cosi grande!
Ho portato qualche shorts,accessori vari,qualche maglietta ed ovviamente il microcostume nero e la cavigliera che mi ha regalato il papa’ di Carlo, che immaginavo sarebbero piaciuti molto al dott.Franchi…hihihi…

Arrivati all’appuntamento puntualissimi ( ho stressato Carlo per sbrigarsi ,visto che aveva pensato bene di mettersi a due km orari sulla Pontina ) ,dopo qualche breve convenevole,il dott.Franchi ci ha invitati a salire a bordo guidandoci poi per un breve giro esplorativo dell’imbarcazione durante il quale abbiamo visto anche quale sarebbe stata la nostra cabina.

La barca a poppa ha un grande pozzetto ( cosi mi sembra si chiami ) con una grande tavola da pranzo,dove il dott.Franchi ci ha spiegato avremmo potuto fare qualche piacevole aperitivo e consumare i nostri pasti.

Dopo circa una mezz’ora siamo partiti alla volta di Ponza uscendo lentamente dal porto.
Il tempo era bellissimo e il mare perfettamente piatto.

Mi sembrava di vivere un film capo!
Su una barca cosi non ci ero mai stata!

Carlo dopo aver fatto i complimenti al dottore per la barca ha iniziato ad esplorarla curioso;io nel frattempo ero salita insieme al dott.Franchi,su suo invito,al ponte di comando superiore,da dove conduceva la barca.

Avevo indossato un paio di shorts di jeans non troppo corti per non mettere in allerta Carlo,una magliettina rosa che copriva a malapena la pancia,il cappello di paglia a tesa larga,i miei immancabili occhiali da sole e ai piedi un paio di ciabattine da mare con una fascia pelosa,tutte rosa,che avevo comprato venerdi al centro commerciale dopo essere andata a fare manicure e pedicure.
Alla caviglia,la cavigliera regalatami dal sig.Roberto…

Ah dimenticavo!
Ovviamente unghie di mani e piedi rosa…hihihi…dopo aver notato quanto il mio “cliente” adorasse le mie estremita’,non potevo proprio non dedicargli la giusta attenzione…hihihi…

Superate le mura del porto il dott.Franchi ha aumentato la velocita’,ed ho dovuto tenere il cappello perche’ non volasse via.

“….molto carine queste ciabattine…” ha detto squadrandomi come uno scanner, dal basso verso l'alto

“…grazie dottore….” ho riposto con un sorriso,apprezzando che avesse notato quel dettaglio (e non solo evidentemente),a cui avevo dedicato tanta cura.

Mi sono avvicinata al suo fianco,lui era in piedi al timone,e sul ponte inferiore a prua ho notato Carlo che si stava sdraiando su uno dei materassini per prendere il sole.

Ci ha fatto un cenno di saluto.

“…amore metti la crema che poi ti bruci!....” gli ho detto

In quell’istante ho sentito la mano destra del dott.Franchi raggiungere il mio sedere ed afferrare il mio gluteo sinistro.
Ha iniziato a massaggiarlo con disinvoltura ed io l’ho ovviamente lasciato fare anche perche’ dalla posizione in cui si trovava,era impossibile che Carlo vedesse cosa stesse accadendo.

La sua mano si e’ fatta poi piu audace: e’ salita intorno ai miei fianchi per poi scivolare giu dentro gli shorts per afferrare di nuovo la mia chiappa destra.

Avevo ancora le mutandine.

Con un dito le ha spostate ed ha iniziato a sditalinarmi lentamente.

“…ti piace la barca…? “

“…s…si…dottore…e’ bellissima…” ho risposto gia’ provata da quelle carezze

“…lo sai che questo weekend dovrai darti parecchio da fare ?…come ti ho anticipato verranno anche degli amici ….”

“…si…certo dottore…”

“….bene…penso che puoi cominciare a metterti all’opera gia’ da ora….zoccola….”

E cosi dicendo ha aperto la zip dei suoi bermuda,tirando fuori il suo salsicciotto che aveva preso gia’ una discreta consistenza.

Mi sono guardata un attimo intorno.

Non c’erano altre barche in giro e Carlo si era nel frattempo sdraiato a pancia in giu a prendere il sole.

“…va…va bene dottore….”

Ho tolto il cappello e mi sono inginocchiata tra le sue gambe.

Il suo cazzo pulsava semiturgido davanti al mio viso.

L’ho afferrato con la mano sinistra iniziando a masturbarlo lentamente fino a che non e’ diventato decisamente piu duro.

A quel punto l’ho accolto tra le mie labbra ed ho iniziato a spompinarlo con passione,massaggiandogli con la mano sinistra le palle.

“….mmmm…brava cosi….ciuccia…ciuccia forte….” ha detto appoggiando una mano sulla mia testa e allo stesso tempo aumentando ancora di piu la velocita’ della barca,azionando la leva del gas con l’altra mano

Sembrava volesse facessi lo stesso anche con il ritmo degli affondi della mia bocca.

In quell’istante ho sentito la voce di Carlo.

“….dottore posso venire a dare un’occhiata al ponte comandi ? “

“…ehmmm…certamente Carlo…vieni pure….” gli ha risposto lui evidentemente infastidito per quell’interruzione

“…ma Elisa…dov’e’ ? “ ha poi chiesto non vedendomi

“…e’ qui…sta…sta prendendo….il sole…”

A quel punto mi sono sbrigata ad uscire dal pertugio in cui ero per farmi vedere da Carlo.

“…ec…eccomi amore…vieni…che è bellissimo qui! “

Quando Carlo ci ha raggiunti,il dott.Franchi aveva fatto appena in tempo a riporre la sua arma impropria nei bermuda..hihihi…

“…ciao amore…” gli ho detto dandogli un bacio sulle labbra,notando lo sguardo ancora eccitato del dott.Franchi,puntato sulla mia bocca che fino a pochi istanti prima accoglieva il suo cazzo

Siamo rimasti li a chiacchierare per quasi tutta la traversata,fino a quando la sagoma meravigliosa dell’isola di Ponza ha cominciato a farsi sempre piu vicina.

“….amore io scendo giu’ a cambiarmi e mettere il costume…” ho detto a Carlo dandogli un altro bacetto,sotto lo sguardo esasperato del dott.Franchi che erano quasi due ore che subiva una sorta di interrogatorio riguardo le varie strumentazioni della barca da parte di Carlo.

Entrata in cabina ho aperto la valigia per preparare il look per il dottore…hihihi…

Ho indossato il microbikini nero e ho nascosto il tutto mettendoci sopra un pareo dello stesso colore,parecchio coprente per evitare che Carlo lo vedesse.

Sapevo bene che di li a breve ci sarebbe stata l’occasione per mostrare quel ridottissimo costume al mio “cliente”…hihihi…

Prima di uscire ho rimesso cappello,occhiali e un filo di lucidalabbra rosa.

Quando sono risalita sul ponte di comando il dott.Franchi aveva iniziato gia’ la manovra di ormeggio in una splendida caletta isolata,con Carlo che sotto i suoi comandi si occupava di calare l’ancora.

Ormeggiata l’imbarcazione il dottore gli ha mostrato come mettere in acqua il tender.

Carlo,non particolarmente abile in quel tipo di operazioni,ci ha messo un po’,ma alla fine è riuscito a calarlo in acqua.

“…..che ne dici se voi andate a fare un po’ di spesa ed io sistemo un po’ di cose qui in barca…” gli ha detto mentre Carlo provava mettere in moto il motore fuoribordo del tender,lanciando poi una sguardo di intesa versa di me

“…io vorrei rilassarmi un po’ al sole….amore ti va di andare tu ? “ gli ho chiesto dolce

“…va bene amore…pero’ mi faccio una passeggiata per l’isola che non l’ho mai vista….torno tra un’oretta….”

Dopo avergli dato una lista delle cose da comprare,l’ho salutato con la mano osservandolo mentre si allontanava con il tender; il dott.Franchi era al mio fianco e aveva ripreso subito a smaneggiarmi il sedere,continuando con l’altra mano a fumare il sigaro che aveva da poco acceso.

“…finalmente s’e’ tolto dai coglioni….o almeno per ora…dai zoccoletta andiamo a prua che devo scaricare….”

“…va bene dottore…”

Ci siamo trasferiti nella zona di prua e il dottor Franchi si e’ sdraiato sui morbidi cuscini in pelle bianca,io ero ancora in piedi davanti a lui.

“…dai fammi vedere che bel costumino ti sei messa…”

Ho sciolto il pareo facendolo cadere a terra e sono rimasta ferma davanti a lui,per farmi osservare.

“…girati….mmm…e’ proprio il costume che una zoccola come te deve indossare….con un bel filo interdentale in mezzo al culo…perfetto…togliti il pezzo sopra…”

Ho fatto come mi ha chiesto e mi sono poi seduta di fianco a lui.

Immediatamente ha afferrato il mio piedino sinistro,quello con la cavigliera,avvicinandolo alla sua bocca e dopo aver sfilato la ciabattina,ha afferrato le dita tra le labbra succhiandole forte.

“….mmm…questi piedini da zoccoletta…hai cambiato colore di smalto vedo….”

“…s…si dottore…le piace ? “

“…molto….e questa cavigliera ? …te l’ha regalata quel coglione del tuo maritino ? “

“…ehm…no…”

“…ah… l’hai comprata tu allora ? “

“….no dottore…me l’ha regalata il papa’ di Carlo….ecco…” gli ho risposto un po’ imbarazzata

“…e tuo suocero ti fa’ questo tipo di regali ? ….ma che fai ti scopi pure lui ? ahahah “

“….no….no….che dice dottore….” ho risposto mentendo spudoratamente

“…non me la racconti giusta….dimmi la verita’…” mi ha detto a quel punto serioso

“…beh…ecco….ha un debole per me…e ogni tanto mi fa dei regali….ma Carlo non deve saperlo assolutamente…”

“….che cazzo di zoccola…stuzzichi il cazzo pure a tuo suocero….dai mettiti al lavoro….”

“….dottore ma non è che qualcuno qui ci vede….” gli ho detto mentre la mia mano sinistra aveva iniziato a massaggiargli il cazzo da sopra i bermuda

“…cazzo dici…vengo qui da una vita e in questo periodo dell’anno questa caletta è sempre deserta…non è roba da imbarcazioni per sfigati….”

Ho sfilato dolcemente il piede dalla presa delle sue mani e mi sono inginocchiata al suo fianco.

Dopo avergli aperto i bermuda,gli ho afferrato il cazzo per riprendere “l’operazione” in cui ero impegnata poco tempo prima sul ponte superiore,quando Carlo ci aveva inopportunatamente interrotto.

Ma il dott.Franchi mi ha fermata.

“….no no…ora voglio che mi fai sborrare bene con quella cosa del soffio che hai fatto qualche settimana fa a casa tua….” mi ha chiesto facendo poi una lunga tirata dal sigaro che teneva ancora nell’altra mano

“…va…va bene dottore…ma non so se ci riesco….”

Ho appoggiato la testa alla sua coscia ed ho iniziato a soffiare sulla grossa punta del suo salsicciotto,che svettava gia imponente e turgida verso il cielo.

Ogni tanto la sfioravo con la punta delle indice e poi continuavo a soffiare mentre con la mano destra gli massaggiavo delicatamente le palle.

“….mmmmm…bravissima…continua a soffiare…cosi….piccola zoccola…..mmmm….”

Per parecchi minuti ho proseguito a farlo eccitare in quel modo,sostituendo il tocco del mio dito con quello della mia lingua,che ogni tanto andava a stuzzicargli la punta per qualche istante.

Ad un tratto,con mia grande soddisfazione,considerando che in pratica quasi non lo stavo quasi toccando,mi sono accorta che stava per cedere.
I suoi fianchi hanno cominciato impercettibilmente a muoversi verso l’alto.

“…cazz….sto…sto….per sborrare..ahhhh…..”

Immediatamente ho afferrato la punta del suo cazzo tra le mie labbra ed ho preso a segarlo velocissima con la mano sinistra,succhiando piu forte che potevo,incavando le guance.

Di li a pochi istanti è venuto.

Ho mandato giu velocemente tutti gli abbondanti schizzi che colpivano il mio palato,fino a sentire l’ultimo piu debole depositarsi sulla mia lingua.

“….ahhhh…ci voleva proprio…era da stamattina che per colpa di quel coglione stavo in tiro….pero’…non ti avevo detto di spompinarmi….volevo sborrati di nuovo in faccia….”

“…mi scusi dottore…volevo…”

“…ho capito che sei un’aspirasborra….ma tu devi fare quello che ti dico….capito zoccola…?! “ mi ha detto afferrandomi per i capelli

“…s…sii…dottore….se vuole puo’ farlo dopo…ecco ….quando vuole…”

“….cosa ? “

“…puo’…puo’ sborrami sul viso….”

“…certo….vedremo….” ha detto mollando la presa della sua mano dai miei capelli e alzandosi per riaccendere il suo sigaro

“…dottore…potrei fare un bagno ? “ ho chiesto a quel punto

“…come no….pero’ togliti quel microperizoma…voglio vederti farlo tutta nuda….”

“…non l’ho mai fatto ecco….”

Anche qui seconda piccola bugia…hihihi…ricordi Michele quella volta sul gommone…? hihihi….

“…beh c’e’ sempre una prima volta e finche usufruiro’ dei tuoi servizi,vedrai che di prime volte ce ne saranno per parecchie….ahahha…”

Mi sono guardata ancora una volta intorno per sincerarmi che non ci fosse nessuno ed ho fatto scivolare il perizoma intorno alle mie caviglie sfilando poi del tutto con un piede.

Tolto cappello ed occhiali mi sono poi tuffata velocemente in acqua.

Era un po’ fredda ma di un colore bellissimo e ne ho approfittato per fare qualche bracciata sotto lo sguardo attento del dott.Franchi che continuava a gustarsi il suo sigaro.

Il silenzio di quella caletta è stato interrotto dal rumore lontano di un motore di un’imbarcazione.

Il dott.Franchi si è voltato verso la direzione da cui proveniva.

“…sta tornando il coglione…”

Velocemente sono uscita dall’acqua e raccolte le mie cose sono andata in cabina a fare una doccia.

Mentre ero intenta a prepararmi,ho sentito il tender attraccare alla barca.

“….allora come è andata Carlo ? “

“…benissimo…ho preso un po’ di cosa buone per la cena…l’isola è veramente bella…”gli ha risposto Carlo risalendo a bordo

“…Elisa ? “ ha poi chiesto non vedendomi

“…sta facendo una doccia….”

“…mi fa piacere ti sia piaciuta….purtroppo Carlo oggi una giornataccia…ho avuto una brutta notizia da parte di una paziente che seguo e che ha necessita’ urgente di avere per Lunedi,un mio referto e purtroppo sono bloccato qui,domani ho appuntamento per un check della barca qui in porto....” ha proseguito il dottore

Io seguivo dalla cabina tutta la conversazione divertita in quanto sapevo che il piano del dott.Franchi per allontanare Carlo stava prendendo forma definitva…hihihihi…

“…dottore…mi spiace…se posso fare qualcosa per aiutarla mi dica pure….” gli ha risposto subito Carlo

“….certo…e te ne sarei grato ma non vorrei neanche rovinarvi questo bel weekend di mare…a cui vi ho invitato io tra l’altro…”

“…non si preoccupi…lei ci sta aiutando molto con il lavoro che ha dato ad Elisa…e’ sempre un piacere poter ricambiare…”

“…sei gentilissimo…allora guarda Carlo si tratterebbe di portare questo referto a questa signora a Roma Lunedi mattina presto,pero’ dovreste partire con il traghetto di questa sera delle 18…”

“…va bene dott.Franchi…allora se per lei va bene aspetto che Elisa finisca con la doccia cosi ne parlo un attimo con lei e vediamo come organizzarci….”

A quel punto mi sono sbrigata nel finire di vestirmi,lasciando i capelli un po’ bagnati.

Ho indossato un morbido short corto di cotone rosa,una magliettina blu,le ciabattine rosa e i miei occhiali da vista.
Sotto ho messo solo un microperizoma nero e niente reggiseno,immaginando che la serata sarebbe stata parecchio movimentata e che il dott.Franchi avrebbe comunque apprezzato molto….hihhi…

Quando li ho raggiunti erano seduti al tavolo del pozzetto di poppa che sorseggiavano un drink.

“…ciao amore…” ho salutato Carlo dandogli un bacetto sulle labbra e sedendomi sulle sue gambe

“…amore il dott.Franchi ha urgente bisogno del mio aiuto per consegnare una pratica a Roma…dovrei partire stasera…”

“Dovrei” ? ho pensato sorpresa dal fatto che avesse gia’ deciso di lasciarmi li con il dottor Franchi.

“…amore ma domani è anche il tuo compleanno…dai vengo con te…”

“…ma nooo…il compleanno possiamo festeggiarlo anche Lunedi sera con Clara…mi fa piacere che almeno tu ti riposi un po’ e approfitti di questo bel mare…ti stai tanto stancando con il lavoro a studio dal dottore …ed io cosi gli do una mano che e’ sempre cosi gentile con noi…”

“….va bene amore…ma non so se sono di disturbo per il dottore qui in barca…” ho chiesto a quel punto rivolgendomi al dott.Franchi

“…quale disturbo…basta che Elisa mi aiuti un po’ con i lavori di bordo…ahahah…”

“…non sono bravissima ma ci provero’…ahaha….”

Ero piacevolmente intrigata da come avesse funzionato il piano del dott.Franchi e di quello che mi aspettasse per quella serata…hihihi…

Alle 17.30 siamo saliti sul tender per accompagnare Carlo al traghetto.

Una volta che il traghetto ha mollato gli ormeggi il dott.Franchi mi ha invitato a seguirlo per fare qualche acquisto.

La prima tappa è stata dal tabaccaio,per fare scorta di sigari.

Mentre eravamo in fila ho notato un gruppo di vecchi pescatori seduti su un muretto dietro di noi osservarmi con insistenza e anche il dott.Franchi sembrava averlo notato.

“….infilati bene tra le chiappe quegli shorts…fammi veder come fai arrapare questi quattro vecchi che ti si stanno mangiando con gli occhi…” mi ha sussurrato all’orecchio

Ormai so benissimo che quelle richieste non ammettono repliche e l’idea di stimolare ancora di piu i pensieri di quegli uomini,mi intrigava parecchio.

“…va…va bene dottore “ ho risposto a bassa voce,arrotolando poi lentamente l’elastico degli shorts intorno alla vita di modo far scivolare in mezzo al sedere quasi tutto il tessuto dei pantaloncini.

Poi istintivamente ho volto per un attimo lo sguardo nella loro direzione.
Sembrava che gli occhi gli stessero uscendo di fuori dalle orbite!...hihihihi…

“….guarda sta troia….” ha detto uno a bassa voce

“…zitto coglione che quello magari è il padre…” ha replicato uno degli altri

Allontanatici dal tabaccaio ci siamo diretti verso un negozio di abbigliamento da donna.

“…dottore…posso rimettere gli shorts a posto ? “

“….e perche’ mai…?? voglio che fai arrapare tutti questi porci….che vedano bene che zoccola che sei…” mi ha sussurrato all’orecchio dandomi una tastata al sedere,mentre ci dirigevamo verso il negozio di abbigliamento

“…va..va bene dottore…”

Il negozio era molto bello ed aveva tutte cose molto audaci.

“…qui ci sono molte cose carine…scegli qualcosa per la serata ….”

Ho iniziato a girare per gli stand cercando qualcosa che potesse essere di gradimento al dott.Franchi ed agli ospiti che avremmo avuto…

La mia attenzione è caduta subito su una canottierina larga,tipo quelle da basket,rossa con un cuore bianco al centro,un costume intero sempre rosso a perizoma dietro,che lasciava scoperto tutto il sedere e sul davanti aveva una profonda scollatura e infine un paio di sandali neri con suola rossa,tutti aperti,con tacco 12 sottilissimo e dei laccetti di pelle da legare intorno alla caviglia che terminano con dei piccoli pon-pon pelosi rossi.

Sono andata nel camerino e quando ho messo il costume e i sandali ho pensato di chiedere un parere al dottor Franchi che avevo lasciato seduto a leggere il giornale su una delle poltroncine del negozio.

“…mi scusi…la signorina chiedeva di lei….e’ il papa’ ? “ ho sentito chiedergli dalla commessa in lontananza

“…prego ? …ah..si si…sono il…papa’…”

“…complimenti…ha una splendida figlia….mi ha chiesto se puo’ andare nel camerino per vedere come le sta il costume…”

“…arrivo subito…” ha risposto lui prontamente

scritto il
2024-04-26
9 5 7
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.