La moglie e la figlia dell'onorevole delle corna

di
genere
incesti

Dopo un'avventura capricciosa con la figliastra di quella bellissima donna, finii nelle sue braccia. E ricorderò sempre quella magia sessuale che si era creata, quell’intesa perfetta, come se non aspettassimo altro, quel piacere intenso e rapinoso.
Mi ero trovato con lei dopo due settimane che la conoscevo, perché ero impegnato nella campagna elettorale del marito.
Il noto personaggio politico ambiva a una carica più elevata, ed in occasioni delle votazioni, voleva conseguire tantissimi voti personali.
Era ricco, e affidò all’agenzia dove ero socio di minoranza la campagna elettorale e tutte le forme pubblicitarie necessarie a tenerne alta l’immagine e gestire il consenso.
La campagna fu affidata a me, avevamo pensato che dovevamo lanciare la sua immagine di capofamiglia, si presentava a destra, con una bella moglie, che c’era, due figli, uno maschio ed uno femmina, il ragazzo più giovane, la figlia, avuta da un precedente matrimonio, sui 30 anni.
C’era molta ipocrisia in quella famiglia, ma mi fu affidato il compito di spiegare alle donne il comportamento da tenere in pubblico, le dichiarazioni da fare o non fare a i giornalisti.
Compito che si rilevò particolarmente faticoso, la moglie non sembrava affatto felice di fare quella parte per un marito che era di destra e donnaiolo, mentre lei era più impegnata nel sociale e più una poetessa.
Però che bella donna, 52 anni scenografica, curve a posto bel viso e un’aria un po maliziosamente intelligente, che non guastava.
Ci fu simpatia subito fra noi, capì subito che lavoravo per dovere, non certo per passione, e che non ero molto entusiasta del marito, e scoprimmo di avere molti gusti in comune.
La accompagnavo agli eventi e nelle uscite pubbliche del marito, mentre la figlia, che si era recentemente separata da un marito, era un tipo più acido, ma una giornalista piuttosto stopposa di sinistra, aveva scoperto le sue disavventure familiari, e ci stava ricamando su.
Dovetti intervenire, sopire, acquietare le acque, ma questa giovane donna era piuttosto ribelle, per cui il padre mi affidò il compito di parlarle e di farla comportare, almeno per un periodo, in modo da non turbare la campagna elettorale con le sue trovate.
Io 42enne, ex atleta, in quel momento senza donne fisse, anche io un matrimonio fallito alle spalle, riuscii a invitarla a un pranzo, che lei non volle in ristoranti di lusso, ma in un locale dentro un centro commerciale, dignitoso, ma certo, non lussuoso.
La cosa faceva gioco, gli elettori che l’avessero vista, potevano pensare a uno sbrigativo pranzo di lavoro, a una che non esibiva lusso.
Meglio così, era tarda primavera, io in maniche di camicia, lei in un vestitino semplicissimo, senza quasi nessun trucco, non era magra, forme al punto giusto, viso un po pensoso, e spesso con bautte acide.
Dimmi tu, genio della pubblicità, il prodotto ti sfugge di mano? La committenza non si adegua?
Mah, è il mio lavoro, capita anche per vendere saponette o scatolette di tonno, sai.
Ah si? E io ti sembro più una scatoletta di tonno o una saponetta.
No le risposi, ma non ti userei per far pubblicità nel tonno ne alle saponette, con quella faccia un po dispettosa, allontaneresti i clienti.
Allora sei nei guai, mio padre ci vuole utilizzare per la pubblicità sua.
Già, carissima,, ma sai, il mio mestiere farà si che la tua faccia disgustata, lo sia contro la concorrenza disgustosa, che usa sporchi trucchi contro tuo padre.
Figlio di …., quindi anche tu mi usi? Capii che non voleva prestare la sua immagine per il padre, e la capivo, ma dovevo guadagnarmi la paga.
Concordammo che avremmo ridotto al minimo le sue apparizioni. Ma, con quella giornalista di sinistra come farai? Ah, tranquilla, sai, ho qualche rapporto intimo con lei, e quando le spiegherò che tu non sei tanto in sintonia con il genitore, si adeguerà e ti lascerà stare.
Che rapporti intimi? Ci vai a letto? Certe cose un gentiluomo non le racconta, e se pure fosse?
Però , destra, sinistra … la interruppi, sono un professionista, detto volgarmente, un mercenario.
La cosa la fece sorridere, e per quanto impegnato, concordammo una passeggiata serale per vedere uno spettacolo all’aperto, che le interessava.
Ci andammo, nel pomeriggio la moglie del politico mi aveva chiamato, mi sembrava più che cercasse un ascolto, fui molto gentile, mi piaceva, e lei apparve sollevata.
Sbrigati gli impegni del pomeriggio, andai con la figlia a quello spettacolo, che la divertiva e commuoveva, per cui capitò più volte che si stringesse a me.
La riportai a casa, e mi venne voglia di baciarla, così, eravamo stati così vicini, ripose subito al bacio, siamo due adulti, andammo a casa mia.
Fu un bel rapporto, facevo un po fatica ad adattarmi al suo modo, a volte sembrava passionale, a volte più distaccato, e quando le feci cavalcare il cazzo, e le tenevo il seno, mi accorsi che era molto poco sensibile al petto, mentre impazziva per i baci sula schiena e sul collo.
Beh decisi di essere forte e virile, e di non curarla troppo, e lei gradì, ebbe degli orgasmi che si vedevano, ma senza eccessi.
Allora, posso fare la scatoletta di tonno? O la saponetta?. Mi limitai a baciarla, rimaneva polemica ancora, anche se un po più domata.
Va a finire che ti scopi pure la matrigna, mi disse, , bene così, mio padre si merita le corna sapesse quante ne ha fatte a mia madre.
Vabbene dai, torniamo al lavoro. Ci rivedremo ? Lo deciderò io, mi rispose.
Pensavo alle sue parole quando mi ritrovai con la matrigna, che mi appariva molto più succosa e femmina, ora , non sapevo perché, ma non era bene che questa cosa apparisse nelle foto.
Mi sorrideva un po complice, una mia collega le spiegava come fare il trucco, lei scherzava, mi sento un’attrice, e toccò a me portarla a una manifestazione di beneficenza presso un collegio di suore.
In macchina fu scherzosa, eravamo seduti dietro, davanti c’era uno dei segretari del marito, e ne ammiravo le belle cosce e bel viso, la scollatura era moderata visto dove stavamo andando.
Fece fare una bellissima figura al marito, la regia curata da me era perfetta, la superiora delle monache ci invitò a visitare l’antica chiesa privilegio destinato a pochi.
Avviammo la visita con una suora che ci spiegava delle cose, che poi fu chiamata, c’era una statua antica, una bella donna nuda baciava un uomo pure lui nudo.
Fu intrigante, si mise nella posa della donna e così io imitai il maschio del gruppo statuario, e la baciai. Non era finto il bacio, era una promessa, ne avvertii l’umore e il desiderio sessuale che si apriva..
Mi tenne la mano per tutto il resto della visita, era conosciuta in quel convento, e le monache si ritiravano discrete. Fummo davvero felici, di sperimentare quel giro, scoprendo passione e i nostri corpi.
Mi ero completamente dimenticato della figliastra, lei doveva tornare a casa dal figlio piccolo, e ci lasciammo senza una promessa di rivederci.
Ma la cosa era ormai ineluttabile, nel più classico dei modi, la mattina , quando il figlio era a scuola ed il marito impegnato in riunioni e comizi.
Venne da me, come se ci conoscessimo da sempre, e appena soli, cominciammo un gioco erotico profondo, desiderato, temuto forse, per la sua valenza.
Immersi la mia testa nel suo seno, dolcissimo, poi fra le sue cosce, provocandole quasi uno svenimento, e lei mi rese lo stesso servizio, provocandomi una tremenda eccitazione, che ci portò a un amplesso in cui mi sentii avvolto in una femminilità prorompente.
Fu una mattinata lunga, anche se ci sembrarono attimi, peccato che fosse ancora fertile, per cui non potevo finire dentro di lei ma sapeva come darmi il piacere sostitutivo, e nona veva pudori a provare ogni cosa ci venisse a mente.
Sembravamo nati una per l’altra. Lei era sensibile dovunque.
Quando stava per andarsene, mi chiese come mi fossi trovato con la figliastra, ma , come lo sai?
A noi donne basta poco per capire, che pensavi? Ma non mi dispiace, tanto lei di te se ne fotte, sceglie un po i maschi, li colleziona.
E per te? Non dirmi che non lo hai capito. No, non ho capito. Non guardare più certe donne con quello sguardo. Mi baciò e se ne andò.
Ma non finì li.
Iniziai una lunga convivenza con la figlia dell’onorevole, e mi vedevo con la moglie.
Perfettamente tollerato.
E l’onorevole fu eletto?, Certo fece un carbonerie, con tutte le corna che si portava appresso.
E io ebbi un premio in azienda. Mica male, sono un professionista.
scritto il
2024-05-03
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