Vacanze estive 6

di
genere
etero

Tappa 6

Giovedì

Arrivammo al campeggio dove Nadia e la sua amica Jessica ,arrivata lì due giorni prima , avevano affittato il bungalow e nonostante il parere contrario delle due misi subito la mia parte per non sembrare la scroccona di turno , anche perché avevo promesso a Nadia di fermarmi fino a domenica per poi ripartire insieme per il resto delle ferie.
Quanto a Jessica si capì subito che era una persona simpatica, spigliata e con la battuta sempre pronta .
“ Se sei amica di Nadia allora vuol dire che sei ok”
Mi disse appena mi presentai .
Ci demmo subito una sorta di regola non scritta, in spiaggia e nel campeggio evitare di fare le sceme per non attirare tutti i maschietti della zona in cerca di una scopata facile , facendo diventare quel bungalow una specie di bordello ,ma come si dice: L’uomo propone e Dio dispone…
Il mattino seguente , mentre chiacchieravo con Nadia sotto l’ombrellone , Jessica era stesa a prendere il sole, ad un certo punto si avvicinò un ragazzo che fatto un cenno di silenzio alla mia amica prese la bottiglietta di crema vicino a Jessica e iniziò a spalmargliela sulla schiena, arrivato vicino al costume lo slacció e continuó a spalmare la crema, con un gesto fulmineo agguantò il costume allontanandosi di un paio di metri, io andai per alzarmi ma la mano di Nadia mi bloccò , contemporaneamente ovviamente si alzò anche Jessica che coprendosi il seno con le mani cercò di agguantare il ragazzo .
“ e dai Ale ridammelo….”

Il ragazzo salutate le ragazze chiamandole per nome si presentò anche a me , era un amico di Jessica e conosceva anche Nadia se pur di vista .
Ale era un ragazzo della nostra età, venuto da Roma in vacanza con i suoi quattro amici ed avevano affittato una casa a meno di un chilometro dal campeggio , nel giro di pochi minuti arrivarono anche i suoi amici e cosi ci ritrovammo letteralmente circondate da cinque ragazzi che facevano più casino di venti , alla fine ci invitarono a pranzo da loro .
Quando la sera rimanemmo da sole io e Nadia guardammo Jessica, quell’incontro sembrava tutto fuorché un incontro casuale , ci vollè un po’ ma alla fine lo ammise, aveva scelto quel campeggio proprio perché sapeva che avrebbe incontrato Ale , la mia domanda era perché non dirlo , alla fine non c’era nulla di male a voler andare in vacanza nello stesso posto dove va la persona che ti piace , a quella domanda rispose Nadia che capì tutto, Ale era fidanzato , conosceva la sua ragazza , Jessica aveva approfittato della vacanza di Ale con gli amici per raggiungerlo , sapendo che non ci sarebbe stata la fidanzata , a questa teoria Jessica aggiunse.
“Siamo amanti e abbiamo organizzato tutta questa messa in scena per non attirare sospetti …. Con la scusa che è fidanzato non sarebbe uscito la sera per i locali con gli amici e sarebbe venuto da me o io da lui “

Volevamo strozzarla , più per la presa in giro nei nostri confronti che per la paraculata in se , alla fine l’avremmo comunque coperta, Jessica imbarazzata dell’accaduto andò a letto mentre io e Nadia rimanemmo fuori a bere e fumare , ad un certo punto come se nulla fosse dissi a Nadia.
“Certo che i quattro ragazzi non sono male”

Lei mi guardò e capendo dove volessi andare a parare.
“E lo faresti perché vuoi aiutare un’amica o perché sei una grandissima troia?”

Io mi avvicinai a lei e dopo averle leccato la guancia le sussurai
“Bhe per voler aiutare in quel modo un’amica in quel modo che conosco appena devo esserlo comunque …. E poi che domande stupide fai … lo sai che sono troia e tu sei come me o hai dimenticato quante ne abbiamo fatte insieme?“

Lei mi diede una gomitata.
“Non sono troia…. Mica è colpa mia se mi piace il sesso……”

Rimanemmo in silenzio sorseggiando la birra e fumando la sigaretta.

“Comunque no non sono affatto male, soprattutto quello basso e tarchiato…. Marco…Hai visto che occhi e che fisico che ha?”


Io sorrisi , lo sapevo che ci saremmo divertite, rientrammo dentro e mentre Jessica dormiva facemmo sesso fantasticando su quello che avremmo fatto nei giorni successivi.
Il mattino seguente ci ritrovammo in spiaggia e sin da subito io e Nadia iniziamo a lavorarci i quattro ragazzi, io mi dedicai a Francesco e Sergio , due bei ragazzi col fisico da urlo ma sfortunatamente col cervello di un criceto, Nadia invece si dedicò al famoso moro tarchiato Marco e a Carlo , il più bruttino del gruppo ma sicuramente il più intelligente , quanto ai due piccioncini recitavano la loro parte , Luca il fidanzato fedele e Jessica la ragazza , timida e indisposta, ormai anche un cieco avrebbe capito come sarebbe andata a finire la giornata e cosi all’ora di pranzo Jessica e Luca dissero che sarebbero rimasti in spiaggia e noi andammo a casa con i ragazzi , ovviamente i due non rimasero molto in spiaggia e appena fummo abbastanza lontani Jessica mandò un messaggio a Nadia con su scritto “Grazie “.

Arrivati a casa non ci sparammo le cartucce subito ma cercammo di allungare la cosa il più possibile, quindi preparammo qualcosa da mangiare e solo dopo pranzo con la scusa di una pennichella andammo di sopra , io andai con Francesco e Sergio , Nadia con gli altri, per scaldare ben bene la situazione lesbicammo un po’, cosicché i maschietti una volta giunti in camera erano belli carichi.
Ora il sesso, almeno per me è anche una questione mentale e due ragazzi bellocci ma col cervello di un’ameba difficilmente posso divertire a letto e infatti non si rivelarono niente di più che due salamelle attaccate a due corpi, tanto per iniziare l’assenza di preliminari, forse erano convinti di stare su un set di film porno! I due si spogliarono e senza , strusciarsi o cercare di eccitarmi si pararono davanti, io feci finta di nulla e stetti al gioco iniziando a menarglieli , quando iniziarono ad indurirsi cominciai a giocare di bocca , nel frattempo loro ridacchiavano come due idioti , ben presto i due membri diventarono belli duri e pronti e a dirla tutta erano pure dei bei cazzi ,per forza pensai vista la mancanza di cervello il sangue non aveva altri posti dove andare , mi misi sul letto a gambe aperte pronta ad accoglierli e li queste due teste di cazzo mandarono tutto a puttane, perché quasi bisbigliando dissero, dai scopiamo sta troia, io non ci vidi più e saltata in piedi me ne andai lasciandoli li a menarselo da soli, andai da Nadia ma prima di entrare poggiai un orecchio per sentire come stesse andando, mugolii, aprii la porta ed entrai chiudendomi la porta a chiave alle spalle , Nadia era seduta sul letto e i due ragazzi erano di fianco a lei intenti a barciarle il collo , quando mi videro mi guardarono con sguardo interrogativo.
“ i tuoi amici per quanto mi riguarda possono rimanere di là a menarselo a vicenda …. “


Nadia mi chiese se volessi andare via, ma più per fare un dispetto ai due deficienti mi avvicinai a Carlo e tiratolo su per una mano iniziai a baciarlo, al contrario dei suoi amici si comportò da cavaliere e iniziò un lungo preliminare, il bruttino del gruppo ci sapeva fare e seppe eccitarmi facendomi dimenticare la disavventura con gli altri due , mentre stavamo limonando mi propose di andare in un’altra stanza da soli , cosi andammo in un’altra stanza dove ricominciammo da capo , da soli cambiò atteggiamento, nel senso che velatamente si dimostrò disposto a fare giochini un po’ particolari e voleva che fossi io a condurre il gioco , quando lo capii , lo presi per mano e me lo portai nel bagno della camera , gli ordinai di entrare nella vasca da bagno e lui eseguì col sorriso di chi era consapevole di aver trovato una che asseconda le sue “ perversioni “ , mi piazzai di fronte a lui e avvicinatami al suo viso svuotai la vescica su di lui, zuppo di pipì dalla testa ai piedi si piego e facendomi sedere sul bordo della vasca iniziò a ripulirmi i piedi bagnati, ad un mio cenno risalì leccando le gocce di pipì sulle mie gambe e sulla fighetta, il ragazzo leccava divinamente e se avrebbe continuato così mi avrebbe fatto arrivare.
“Mhmmm che bravo che sei, se mi fai arrivare ti darò un premio, siiiii”

Lui mise ancora più impegno aggiungendo due dita a quel gioco di lingua, arrivai urlando e dopo avermi ripulita lo riportai a letto, sfilai il suo costume rimanendo piacevolmente colpita,il ragazzo era ben messo e, lo presi in mano e iniziai a menarglielo piano piano, ben presto fu pronto e in tiro , mi prese alla missionaria e iniziò a scoparmi , usava quel cazzo meglio della lingua e soprattutto era instancabile, un vero torello, non era irruento ma metodico , piano piano riusciva a farmi impazzire, dopo quaranta minuti eravamo ancora li e solo dopo avermi regalato due orgasmi belli potenti e una marea di posizioni cominciò ad avere segni di cedimento, quando vidi che era al limite mi tenni pronta a quello che avevo in mente, lo bloccai dentro di me, lui sembró andare in panico convinto di aver fatto il danno, ma io lo tranquillizzai dicendo che prendevo la pillola e non doveva preoccuparsi , anche perché lo avevo bloccato io, poi guardandolo negli occhi dissi.
“Sei stato davvero bravo, non lo vuoi il tuo regalo?”
mi guardo, con sguardo interrogativo e fattolo uscire fuori presi la sua testa , spingendola tra le mie gambe , lui ci si buttò a capofitto con la consueta passione e solo dopo aver ciucciato tutto si tirò su pronto ad ingoiare, io lo tirai a me e infilatogli la lingua in bocca limonammo fino a quando il sapore dei nostri umori sparí dalle nostre bocche .
Quando uscimmo fuori Nadia era già giù , mentre i due deficienti era spariti , ritornammo in campeggio assicurandoci che i due piccioni avessero finito di tubare e andammo a fare una doccia insieme , dove ci raccontammo tutto.




scritto il
2024-05-13
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