Non scopavamo da anni, e mi ha fatto cornuto - Capitolo 2
di
Samuel Wall
genere
corna
Romina lavora per una multinazionale che vende prodotti cosmetici ai negozi e ai supermercati. Il suo stipendio deriva da quanto è brava a vendere. Più vende e più guadagna.
Spesso passa alcuni week end in compagnia dei suoi colleghi e delle sue colleghe. I capi area organizzano meeting in alberghi 5 stelle dove passano la giornata a scambiarsi idee sul lavoro e finiscono a cenare tutti insieme passando piacevoli serate. Poi un paio di volte all'anno il capo della compagnia organizza vacanze aziendali con i migliori venditori.
Mi era chiaro che in queste occasioni Romina potesse trovare la situazione per cornificarmi anche se come ho scritto nel capitolo precedente , stava vivendo un periodo in cui il sesso non le interessava.
Nonostante tutto riuscii durante le nostre sessioni di masturbazioni a farle ammettere che il figlio del capo era un uomo interessante e che la sua ricchezza e il suo potere non la lasciavano indifferente.
Mi disse che al prossimo meeting, avrei potuto scegliere i vestiti da mettere nella sua valigia facendomi capire che l'idea di cornificarmi e di scoparsi un maschio alpha non la lasciava indifferente.
Il mio cazzo , alle sue parole, s'indurì immediatamente e la mia fantasia volava altrettanto.
La immaginavo con un vestito stretto che mostrava le sue forme soprattutto il suo sedere con scarpe con tacchi alti che la slanciavano.
La immaginavo accerchiata da un uomo possente, elegante e sicuro di sè che con lo sguardo la conquistava portandosela a letto e facendola godere come io non ero più in grado di fare.
Glielo riferii mentre la masturbavo e lei godeva ascoltando la mia fantasia.
Eravamo sicuri che prima o poi sarebbe successo e lei con dolcezza me lo fece capire. Non era spudorata nel dirmelo ma i suoi silenzi e i suoi sguardi mi facevano capire che era pronta a donarsi ad un uomo che l'avrebbe riaccesa sessualmente. Non era alla ricerca di un cazzo ma di un uomo in grado di sostituirmi sessualmente. Il fatto che io fossi eccitato dall'idea, la rendeva più tranquilla che il tutto sarebbe avvenuto con naturalezza. ( continua )
Spesso passa alcuni week end in compagnia dei suoi colleghi e delle sue colleghe. I capi area organizzano meeting in alberghi 5 stelle dove passano la giornata a scambiarsi idee sul lavoro e finiscono a cenare tutti insieme passando piacevoli serate. Poi un paio di volte all'anno il capo della compagnia organizza vacanze aziendali con i migliori venditori.
Mi era chiaro che in queste occasioni Romina potesse trovare la situazione per cornificarmi anche se come ho scritto nel capitolo precedente , stava vivendo un periodo in cui il sesso non le interessava.
Nonostante tutto riuscii durante le nostre sessioni di masturbazioni a farle ammettere che il figlio del capo era un uomo interessante e che la sua ricchezza e il suo potere non la lasciavano indifferente.
Mi disse che al prossimo meeting, avrei potuto scegliere i vestiti da mettere nella sua valigia facendomi capire che l'idea di cornificarmi e di scoparsi un maschio alpha non la lasciava indifferente.
Il mio cazzo , alle sue parole, s'indurì immediatamente e la mia fantasia volava altrettanto.
La immaginavo con un vestito stretto che mostrava le sue forme soprattutto il suo sedere con scarpe con tacchi alti che la slanciavano.
La immaginavo accerchiata da un uomo possente, elegante e sicuro di sè che con lo sguardo la conquistava portandosela a letto e facendola godere come io non ero più in grado di fare.
Glielo riferii mentre la masturbavo e lei godeva ascoltando la mia fantasia.
Eravamo sicuri che prima o poi sarebbe successo e lei con dolcezza me lo fece capire. Non era spudorata nel dirmelo ma i suoi silenzi e i suoi sguardi mi facevano capire che era pronta a donarsi ad un uomo che l'avrebbe riaccesa sessualmente. Non era alla ricerca di un cazzo ma di un uomo in grado di sostituirmi sessualmente. Il fatto che io fossi eccitato dall'idea, la rendeva più tranquilla che il tutto sarebbe avvenuto con naturalezza. ( continua )
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