La coppia matura ed il ragazzo

di
genere
prime esperienze

Roberta e Fabio formavano una coppia affiatata da quasi un ventennio. Lui aveva 62 anni e lei 53, ed erano sempre stati appassionati e desiderosi l'uno dell'altra. Negli ultimi tempi, tuttavia, i loro rapporti sessuali erano diventati monotoni e ripetitivi. Cercavano qualcosa di nuovo, qualcosa che li aiutasse a tornare a godere come un tempo per evitare il rischio di una separazione.

Roberta era una donna dal fascino mediterraneo, con capelli corvini e occhi scuri come la notte. La sua pelle abbronzata era sempre liscia e vellutata, e la sua figura procace e sinuosa faceva girare la testa a chiunque la vedesse. Fabio, d'altra parte, era un uomo maturo e distinto, con i capelli grigi e una barba ben curata. Di media statura, il suo fisico robusto di un tempo, con l'avanzare dell'età, aveva accumulato peso ed un po' di pancia.

Un giorno, mentre sfogliavano insieme una rivista, notarono un articolo sui diversivi sessuali. Parlandone, decisero di provare qualcosa di nuovo per ravvivare la loro vita sessuale. Dopo alcune ricerche, decisero di iscriversi, per un periodo di prova a un club esclusivo per coppie, dove avrebbero potuto esplorare insieme nuove esperienze.

Presto, però, si resero conto che non era necessario andare lontano per trovare ciò che stavano cercando. Fabio aveva un desiderio particolare che non aveva mai confessato a Roberta: voleva vederla, per una volta, posseduta da un altro uomo. Roberta propose a Fabio di trovare un giovane inesperto, che doveva avere un ruolo passivo.

Nei suoi pensieri peccaminosi c'era già l'immagine di un giovane adatto allo scopo: si chiamava Luca ed abitava con i genitori nello stesso condominio. Sentito il nome, Fabio rimase perplesso: «Ma è solo un ragazzino, quanti anni ha?». «Diciotto, lo ho saputo dalla mamma chiacchierando assieme» rispose Roberta. «Sei incorreggibile, non finisci mai di stupirmi» aggiunse Fabio sorridendo.

Fabio era già eccitato all'idea di vedere la scena con il ragazzo che si fotteva la sua donna, ma voleva anche essere sicuro di non farsi scoprire. Così, propose a Roberta di installare una piccola telecamera nascosta nella stanza dove avrebbero fatto sesso e un'altra in soggiorno. Roberta era titubante all'inizio, ma alla fine accettò.

Lei sapeva a che ora il ragazzo tornava da scuola e, scesa in strada, lo intercettò chiedendogli se poteva dare un'occhiata al suo notebook che aveva dei problemi. Luca rispose cortesemente «Certo signora, quando ho pranzato sono da lei». Fabio si nascose nella stanza accanto, armato di cuffie e schermo, pronto a godersi lo spettacolo.

Roberta accolse Luca con un sorriso, dicendogli che non riusciva più a connettersi ad Internet. «Di solito mi faccio aiutare dal mio compagno, ma è fuori e rientrerà tardi». Il ragazzo, ingenuo, non sospettò di nulla quando notò che il router aveva il cavo di alimentazione staccato. Un minuto dopo il problema era risolto.

«Oh grazie!» disse Roberta gettando le braccia al collo di Luca. Il ragazzo, che non si aspettava un ringraziamento così caloroso da parte di quella donna matura, rimase ancora più stupito quando lei lo baciò a stampo sulle labbra. Roberta lo guardò negli occhi con un'espressione languida e poi tornò alla carica. Questa volta gli cacciò la lingua in bocca lasciandolo senza fiato.

Luca era ancora vergine, ma aveva già una certa esperienza nel pomiciare con le ragazze. La sua lingua cominciò a duellare con quella dell'improvvisata ed assatanata partner. Fabio osservava la scena sullo schermo con occhi pieni di desiderio, mentre Roberta accarezzava il viso di Luca e lo baciava con foga.

Il ragazzo rispose al bacio infuocato emettendo un leggero gemito. Roberta comprese di averlo in pugno e lo guidò verso la camera da letto. Lei era già bagnata e impaziente di farsi fottere da quel ragazzo che le ricordava le avventure amorose avute da adolescente.

Luca era eccitato come non mai e non riusciva a credere alla fortuna che aveva avuto, mentre le sue mani esploravano il generoso seno di Roberta. Voleva vederlo, toccarlo, succhiarlo ma era impacciato a sganciare il reggiseno. Ci pensò lei liberando le tette per l'avida bocca di Luca che cominciò a succhiarle e a leccare le larghe e scure areole. Roberta reclinò la testa e gemette, mentre le sue mani si aggrappavano ai capelli di Luca.

«Sì, continua così» disse Roberta, mentre le sue dita si spostavano sulla schiena di Luca. Prese per i lembi la t-shirt che indossava il ragazzo, la sfilò lasciandola cadere a terra. A quel punto fu lei a leccare i capezzoli del giovane scendendo poi con la bocca fino all'ombelico.

Roberta aprì la cintura dei jeans di Luca e, dopo averli sbottonati, li fece scendere assieme ai boxer. Il pene del diciottenne scattò fuori come una molla. Lei lo guardò compiaciuta, non era grosso come quello di Fabio, di sicuro più lungo. Lo prese in mano, mentre guardava Luca con un sorriso malizioso e lo accarezzò delicatamente prima di accoglierlo nella sua bocca avida di cazzo.

Luca era un ragazzo mingherlino che dimostrava meno dei suoi 18 anni, tuttavia tra le gambe aveva un pisello da 19 centimetri in erezione. Roberta lo voleva tutto in bocca spingendolo dentro fino alla gola. Luca gemette di piacere, mentre Roberta lo succhiava e leccava con avidità.

Roberta lo stuzzicava con la lingua, mentre lo guardava negli occhi. Luca sentiva il piacere crescere, ma Roberta si fermò improvvisamente, per evitare che lui venisse. «Non ancora, Luca. Voglio che tu mi sbatti forte, prima di farti venire» disse Roberta, mentre si alzava in piedi.

Entrambi si spogliarono completamente. Luca non poteva credere a quanto gli stava accadendo. Era la sua prima volta e non sapeva bene cosa fare. Roberta, percependone l'imbarazzo, lo tranquillizzò: «Non devi preoccuparti di niente, ci sono io…». La donna si stese a letto, invitando Luca a unirsi a lei.

Il ragazzo, impacciato, si avvicinò a Roberta e lei prese il suo durissimo pene e lo puntò all'ingresso della vagina. «Ora spingi, entra in me...» lo incoraggiò lei, con un sussurro sensuale. Luca fece quello che gli era stato detto, sentendo la vagina di Roberta che lo avvolgeva e lo accoglieva.

Lei gemette di piacere, ma un istante dopo, accompagnato da un intenso gemito, sentì Luca godere e riversare un abbondante quantità di sperma nella sua vagina. L'emozione della prima volta aveva giocato un brutto scherzo al diciottenne causandogli un'eiaculazione precoce da record.

«Non fermarti proprio ora. Continua...» lo spronò lei. Luca toccato nell'orgoglio riprese a muoversi con una certa intensità. Il suo pene non aveva perso l'erezione e, dopo il primo orgasmo, aveva più possibilità di durare a lungo. Facendo appello a tutte le sue energie il ragazzo diede il meglio di se stesso stantuffando Roberta per una decina di minuti a ritmo sostenuto.

Il letto cigolava sotto i colpi intensi del giovane. Luca sbatteva Roberta con forza, sentendo il calore e il piacere che crescevano dentro di lui. Lei gemeva di piacere mentre il ragazzo la penetrava, sentendo il suo cazzo che la toccava in profondità. Roberta cominciò ad emettere dei gemiti, via via più intensi, fino a raggiungere il massimo piacere che trascinò anche Luca ad un altro orgasmo.

Mentre Luca riprendeva fiato, Roberta si alzò dal letto. La donna non ebbe il tempo di uscire che Fabio, eccitato e furioso, entrò nella stanza da letto e gridò contro Luca, accusandolo di aver approfittato di Roberta. Luca, spaventato e in preda al panico, si inginocchiò davanti a Fabio e cominciò a balbettare in modo incomprensibile, cercando di placare la sua ira.

Fabio sentì il suo corpo reagire istintivamente e, calati i pantaloni e le mutande, mise il suo membro, grosso e tozzo, sotto il naso del ragazzo, invitandolo a succhiarlo. Luca, confuso ed incredulo, chiese: «Come, scusi?». «Non te lo ripeto più, succhialo subito se vuoi che ti lasci andar via tutto intero», rispose Fabio con una cattiva espressione.

Non avendo alternative, Luca prese il cazzo di Fabio e lo guidò in bocca, causandosi un primo conato di vomito. Fabio invece si godette il piacere dato dalla bocca e dalla lingua del ragazzo. Quando l'uomo fu vicino all'orgasmo, Luca tentò di farlo uscire dalla bocca, ma Fabio aveva una mano sulla sua testa e lo bloccava.

Pochi istanti dopo, il palato di Luca fu schizzato dalla prima emissione dello sperma di Fabio, che accompagnò con un sordo grugnito l'eiaculazione dei rimanenti. Poi l'uomo disse: «Ora succhia più forte e ingoia tutto». Luca obbedì, anche se non era sicuro di volerlo fare schifato dal sapore della sborra. Dopo qualche minuto, Fabio si ritirò e disse: «Bene, mi hai fatto un bel pompino. Ora vattene».

Luca, umiliato e confuso, si alzò e si vestì in fretta. Prima di andarsene, Fabio lo fermò e gli disse: «Aspetta, non andare via subito. Voglio che tu faccia qualcos'altro per me». Luca annuì, temendo per la sua sicurezza. Fabio lo condusse a letto e chiese: «Voglio che tu mi lecchi il buco del culo». Luca, scioccato, guardò Fabio e disse: «Non so se posso farlo».

Fabio lo guardò con insistenza e ordinò: «Lo devi fare, se vuoi uscire di qui sano. Non ho paura di farti del male». Luca, impaurito, annuì e si avvicinò al letto. Fabio si tolse i pantaloni e si distese, aprendo le gambe. Luca, con un nodo in gola, cominciò a leccargli delicatamente il culo.

Fabio gemette di piacere e prese la testa di Luca, spingendolo più forte contro di sé. Luca sentì il sapore amaro dell'ano dell'uomo e si provò ancora più umiliazione. Tuttavia, continuò a leccarlo, sperando che questo avrebbe placato la furia dell'uomo.

Dopo qualche minuto, Fabio disse: «Basta, ho avuto abbastanza. Ora vai via e non tornare mai più». Luca obbedì e uscì dall'appartamento, lasciando Fabio e Roberta da soli. Fabio si avvicinò a lei e le disse: «Sei mia adesso. Non ti lascerò mai più andare a letto con altri».

Roberta, spaventata, annuì e rispose: «Lo so, Fabio. Ti appartengo». Lui la baciò appassionatamente e le strinse la vita, giurando di proteggerla per sempre.

© SUPERSEX
scritto il
2024-06-30
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